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Sotto lo stesso tetto


Si chiama Casarcobaleno ed è il progetto che a Torino raggruppa quattordici realtà del sociale. Nella struttura appena inaugurata in via Berbardino Lanino sono già attivi gruppi di auto aiuto e uno sportello d’ascolto per donne sole, migranti e persone in difficoltà.

Il gioco dell’oca


Doveva essere il passaggio definitivo e invece slitta ancora il via libera al ddl sugli ecoreati che punta a punire gli illeciti ambientali. Ora il testo torna al Senato col rischio di essere affossato. Legambiente parla di un atto incomprensibile per fare un favore alle società petrolifere. Ai nostri microfoni il presidente Vittorio Cogliati Dezza.

Altro che buona scuola


Associazioni in piazza insieme a studenti e insegnanti per dire no alla riforma del governo Renzi. Il servizio di Anna Monterubbianesi. Sindacati, docenti, personale ata, associazioni studentesche, organizzazioni universitarie, famiglie, e persino il coordinamento dei medici. Oggi tutti insieme in uno sciopero generale per dire NO al Ddl del governo sulla buona scuola in esame alla Camera. Una protesta unitaria in difesa della scuola pubblica e del diritto all’istruzione, come sancito dalla nostra Costituzione. In difesa di una scuola che dovrebbe essere il luogo di formazione, condivisione, pluralismo culturale e di futuro. Le associazioni in piazza oggi dicono di NO ad una riforma che sembra invece fondare i suoi principi sulla competizione, sulla valorizzazione dei dirigenti scolastici manager e dei privati, e i cui finanziamenti sono sempre più ridotti. Una riforma che più che dare ossigeno, sembra toglierlo.

Giovani e competenze sociali


Al via il progetto  organizzato dal Csv di Verona, grazie al contributo della Fondazione Cariverona. Undici ragazzi tra i 21 e i 26 anni, inizieranno altrettante esperienze lavorative nel mondo del Terzo settore per un percorso professionalizzante della durata di dieci mesi.

Comincia la sfida


Comincia la sfida. Per la prima volta nella storia dell’Esposizione universale, la società civile e il mondo dell’associazionismo saranno attori protagonisti, con un Padiglione a loro dedicato. A poche ore dall’inaugurazione Terzo Settore e “Volontari per Expo” sono pronti a partire, come ci racconta la coordinatrice dei partecipanti non ufficiali all’evento, Fosca Nomis.

Giustizia per Giovanni


Giustizia per Giovanni. A chiederlo il Forum nazionale del Terzo Settore insieme a diverse ong. L’uccisione del cooperante italiano Lo Porto da parte di un drone statunitense e la tardiva comunicazione della sua morte, gettano ombre pesantissime sulla gestione dell’intera vicenda da parte del governo Renzi.

Exponiamoci


Diciotto associazioni, un sito e tanti eventi per vivere l’Esposizione universale e guardare un po’ più al sociale. Il servizio di Anna Monterubbianesi. Nasce Exponiamoci.org che ha l’obiettivo di raccontare l’Expo fuori dall’ Expo. Uno spazio virtuale dove la società civile presenterà le tante esperienze, le buone pratiche, le capacità e le conoscenze maturate sul tema dell’esposizione: “Nutrire il pianeta, energie per la Vita”. L’obiettivo di Exponiamoci è quello di coinvolgere il maggior numero di realtà possibili della società civile negli eventi dentro e fuori il sito espositivo. Un modo per avvicinare le persone ai temi dell’esposizione e portarle nei luoghi dove le associazioni che fanno parte di Exponiamoci, operano quotidianamente. “Vogliamo avvicinare il mondo alle nostre esperienze e così come Cascina Triulza lo fa all’interno del sito espositivo noi intendiamo farlo al di fuori, vicino alla gente e per le persone.” così il presidente di Exponiamoci.

Non pervenuto


La presentazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica slitta ancora. Motivo: mancano ancora i dati di alcune Regioni. Un fatto gravissimo, dicono molte associazioni, che mette in pericolo la sicurezza degli studenti.

Dimenticato


È morto Giovanni Lo Porto. Il cooperante italiano era stato rapito tre anni fa in Pakistan ed è deceduto lo scorso gennaio durante un raid americano. Ma la notizia è arrivata solo ieri, scatenando molte polemiche. Il Forum nazionale del Terzo settore parla di “mancanza di rispetto”. Ascoltiamo il portavoce Pietro Barbieri. (sonoro)

Nemmeno i droni intelligenti a quanto pare esistono


Lo Porto - Pakistan 1 - CopiaAvevamo bisogno di avere notizie e che venisse rotto un silenzio troppo lungo. Ma di certo questo non lo volevamo sentire.

Così il Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore.

“Apprendiamo con estremo dolore che Giovanni Lo Porto è stato ucciso in Pakistan, vittima civile e inconsapevole di una operazione militare contro al-Quaida condotta da un drone USA . Esprimiamo tutto il nostro cordoglio e la vicinanza alla madre, alla famiglia e a tutte le persone che in questi tre lunghi anni di prigionia si sono mobilitate per la sua liberazione e perché si rompesse un silenzio troppo lungo e troppo assordante.

Pare che la morte di Giovanni sia avvenuta a Gennaio e, pur in questo momento di sgomento e dolore, non possiamo non notare che evidentemente gli sforzi del Governo Italiano per la sua liberazione, al di là delle dichiarazioni ufficiali, erano ben lungi dall’aver conseguito il benché minimo risultato.

Giovanni era un cooperante italiano, di grande esperienza e sensibilità, aveva dedicato la sua vita alla cooperazione internazionale e umanitaria, teso a portare aiuto a persone in difficoltà: era stato in diversi paesi del mondo ed il suo silenzioso impegno era stato unanimemente apprezzato ovunque si fosse recato.

Giovanni non era uno sprovveduto ed era ben consapevole dei rischi che si possono correre nel lavoro che aveva scelto e che amava: crediamo però che non poteva certo immaginare di perdere la vita in questo modo.”