Fine settimana di mobilitazione ad una settimana dal referendum sulle trivelle del 17 aprile. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Referendum 17 aprile. Regioni, comitati, associazioni e molti artisti insieme per chiedere al Governo di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Una campagna per il SI per salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema marino, innovare il sistema produttivo energetico del nostro Paese, combattere l’inquinamento del Pianeta e prestare fede agli impegni presi alla COP21 di Parigi. Le vere riserve per l’Italia sono nel turismo, nella pesca, nella biodiversità, nell’innovazione e nell’energia alternativa. Trivellare il mare italiano vuol dire mettere a rischio tutto questo. “1000 piazze, un mare di Sì”: da oggi a domenica su tutto il territorio mobilitazioni, flash mob e attività per dire “Vota si per fermare le trivelle”
Buone pratiche
Un Ponte Telefonico utile a mettere in contatto persone che vivono disagi mentali, ma anche una linea di ascolto a cui rivolgersi per ricevere informazioni e supporto. 0550672778 è il servizio lanciato dalla onlus Progetto Itaca Firenze, grazie al quale è possibile interagire con i volontari o lasciare un messaggio per essere ricontattati.
Un vero e proprio “Ponte Telefonico”, utile a mettere in contatto tra loro persone che vivono disagi mentali, ma anche una linea di ascolto a cui rivolgersi per ricevere informazioni, cure e supporto. Si tratta del servizio telefonico 0550672778, lanciato dai volontari da Progetto Itaca Firenze, una onlus che si occupa di servizi riabilitativi per giovani che soffrono di disturbi mentali e di iniziative di sostegno ai famigliari, oltre a progetti di informazione e prevenzione.
Inizialmente, i volontari di Progetto Itaca Firenze risponderanno in prima persona alle chiamate il lunedì e il martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e il mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. Tuttavia, anche al di fuori di queste fasce orarie, il servizio rimarrà attivo, garantendo comunque la possibilità di lasciare un messaggio tramite segreteria telefonica, per essere poi ricontattati.
Al fine di potenziare il servizio, allungandone il più possibile le fasce orarie, Progetto Itaca Firenze ha anche avviato dei corsi di formazione per volontari presso il Club Itaca sito in via Gino Capponi 25 a Firenze, coinvolgendo alcuni tra i migliori professionisti attivi sul territorio nel campo della salute mentale.
Dietro la lavagna
Scende di oltre 4 punti in 5 anni la percentuale di giovani italiani che abbandona prematuramente gli studi senza conseguire un diploma. Secondo i dati Eurydice, dal 19.2% del 2009 si è passati al 15% del 2014. Gli studenti che lasciano sono prevalentemente nati all’estero. L’obiettivo della Commissione Europea è arrivare al 10% entro il 2020.
Scende di oltre 4 punti in cinque anni la percentuale di giovani italiani, tra i 18 e i 24 anni di età, che abbandonano prematuramente gli studi, cioè senza conseguire diplomi né attestati di formazione professionale. Secondo il rapporto “La lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione: Strategie, Politiche e Misure 2016”, curato da Eurydice, dal 19,2% registrato nel 2009 si è passati ad un più ottimistico 15% nel 2014. Gli studenti che abbandonano la formazione sono prevalentemente nati all’estero e di sesso maschile. Numeri che rappresentano un buon auspicio in vista dell’obiettivo fissato dalla Commissione Europea per il 2020, ovvero quello di abbassare il tasso di abbandono al di sotto del 10%.
Mentre qui potete consultare il rapporto: http://www.indire.it/lucabas/lkmw_img/eurydice/Q_Eurydice_31.pdf
Referendum 17 aprile – Un voto consapevole per tutti
Una guida realizzata in alta leggibilità da parte dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), nell’ambito del progetto “Diritto ai Diritti”, consentirà alle persone con sindrome di Down – ma anche a molte altre persone senza disabilità – di esercitare consapevolmente il proprio diritto di voto, in occasione del prossimo referendum del 17 aprile.
«La maggioranza delle persone con disabilità intellettiva – dichiara Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) –non esercita il proprio diritto di voto per mancanza di informazione, consapevolezza ed educazione al voto da parte delle stesse persone con disabilità intellettiva, oltreché a causa di scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento, sui loro diritti di capacità. Mancano inoltre interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle Pubbliche Istituzioni e facilitare vuol dire anche rendere più comprensibile perché e come si vota».
Proprio alla luce di quanto detto, l’AIPD, nell’àmbito di un ampio progetto (Diritto ai Diritti) del quale abbiamo già avuto occasione di occuparci, nato per promuovere la partecipazione attiva alla vita sociale di persone adulte con sindrome di Down, ha predisposto la guida in internet denominata Il tuo voto conta!!!, che consente alle stesse persone con sindrome di Down – ma anche a molte altre persone senza disabilità – di esercitare consapevolmente il proprio diritto di voto, in occasione del prossimo referendum del 17 aprile, indetto per decidere l’abrogazione o meno della legge che concede di prolungare i termini per l’estrazione degli idrocarburi situati nella costa italiana, sino all’esaurimento dei rispettivi giacimenti.
Realizzato in alta leggibilità, l’utile strumento spiega l’argomento del voto, che cosa chiede il referendum, le conseguenze della vittoria dei SÌ oppure dei NO, e come si vota. Un breve questionario finale, inoltre, invita a esprimere un parere sull’effettiva accessibilità della guida.
Fonte: www.superando.it/2016/04/05/perche-tutti-possano-capire-e-votare
Abitare Solidale
Il progetto promosso da Auser per facilitare la coabitazione tra persone sta per sbarcare a Bologna. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Sono già 200 le co-abitazioni attivate in Toscana dal progetto Abitare Solidale di Auser, nato nel 2009 dall’idea di trasformare un problema abitativo in nuove opportunità per costruire relazioni tra le persone, soprattutto per chi necessita di una qualche forma di aiuto nella gestione della vita quotidiana. Rivolto ad anziani e non solo, il progetto mira a sostituire i tradizionali accordi di natura economica, con forme di co-abitazioni fondate sui valori e sulla pratica della solidarietà e della mutualità. La convivenza diventa la soluzione per le persone a rischio marginalità: e così i soggetti coinvolti, da fragili diventano gli attori di un riscatto personale protagonisti di un welfare attivo. Il progetto, attivo in Toscana, sta per essere avviato anche a Bologna.
Un domani possibile
Per potenziare le modalità di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati e garantirne benessere e inclusione, otto Fondazioni si sono associate per dare vita al bando Never Alone. A disposizione 3,5 milioni per progetti realizzati da organizzazioni del terzo settore e gli Enti pubblici.
Il bando Never Alone: un domani possibile per i minori e giovani profughi non accompagnati ha l’obiettivo di trovare soluzioni per l’accoglienza e l’integrazione dei MSNA presenti su tutto il territorio nazionale. Saranno sostenuti progetti realizzati in collaborazione tra le organizzazioni del terzo settore e gli Enti pubblici, finalizzati a rafforzare sistemi multidimensionali di presa in carico che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo. Diversi gli ambiti di intervento: accoglienza, educazione, formazione, accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età, rafforzamento e diffusione della pratica dell’affido e del sistema dei tutori volontari, accoglienza delle ragazze. Budget 3,5 milioni di euro riservato a partenariati pubblico-privati sull’intero territorio nazionale. Scade il 16 maggio. Il Bando Never alone ha ricevuto il patrocinio di ACRI, Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio SpA.
Clicca qui per avere maggiori informazioni sul bando.
Finalmente si parte
La riforma del terzo settore dà nuova linfa al servizio civile nazionale. Ai nostri microfoni il commento di Licio Palazzini, presidente della Cnesc. (sonoro)
Primo sì
Approvata al Senato la riforma del Terzo Settore. Soddisfazione del Forum, per il portavoce Pietro Barbieri il testo risponde a molte delle istanze sollevate dalle associazioni: dalla questione della revisione fiscale al riordino in materia di servizio civile nazionale con il riconoscimento della difesa non armata della patria e l’allargamento agli stranieri con regolare permesso di soggiorno. Ora la norma passa alla Camera.
Di seguito la dichiarazione del Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri:
“Salutiamo con soddisfazione l’approvazione da parte del Senato del DDL di Riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Il testo che l’Aula del Senato ha finalmente approvato risponde a molte delle istanze che abbiamo sollevato: la definizione di finalità e oggetto di ente di terzo settore e la questione della revisione fiscale, il riordino in materia di servizio civile nazionale con il riconoscimento della difesa non armata della patria e l’allargamento agli stranieri con regolare permesso di soggiorno.
Molto buono l’articolo cui infine si è giunti sull’impresa sociale ed il complesso lavoro di sistematizzazione e riordino di tutto il quadro normativo che ha caratterizzato per trent’anni il nostro mondo. Rendiamo inoltre atto che il Relatore Senatore Lepri e il Sottosegretario Bobba nei delicati, ma politicamente illuminati, momenti finali, tra l’altro, hanno anche inteso introdurre norme che rinviano ai Decreti Legislativi la disciplina dell’autofinanziamento e il tema dei rimborsi spese ai volontari. Dopo tante vicissitudini, si è finalmente chiuso anche il capitolo delle coperture per il DDL, che sembrerebbero certe e stabili.
In un testo complessivamente positivo, certamente rimangono alcune zone d’ombra e qualche dubbio, che però confidiamo di fugare durante la fase di redazione – auspicando tempi rapidi per il nuovo passaggio del DDL alla Camera dei Deputati – dei Decreti Legislativi, momento decisivo per delineare lo schema normativo effettivo in cui gli Enti di Terzo Settore dovranno operare, e nel cui iter chiediamo, come rappresentanti dei destinatari delle norme, di poter essere ancora coinvolti e ascoltati. Il Forum, come sempre in questi due lunghi e tormentati anni di gestazione della Riforma è pronto a fare la sua parte, con serietà e responsabilità, nell’interesse di tutto il Terzo Settore italiano.”
Verità per Giulio
Verità per Giulio. Lo hanno chiesto in una conferenza stampa al Senato associazioni e ong. All’iniziativa hanno partecipato anche i genitori del ricercatore torturato ed ucciso in Egitto. Ascoltiamo il ricordo della madre, Paola Regeni. (sonoro)
Fonti nel mirino
Solo lo scorso anno persi 4mila posti di lavoro nel settore eolico. I dati del Rapporto di Greenpeace nel servizio di Anna Monterubbianesi.
L’Italia non attira investimenti in rinnovabili. E il motivo non è la mancanza di sole, di vento o di altre fonti di energia pulita, ma la strategia dettata dal Governo. Questo il quadro che emerge dal rapporto “Rinnovabili nel mirino” di Greenpeace che indaga sui provvedimenti non presi per promuovere fonti rinnovabili, e che anzi hanno portato a una fuga di investimenti, alla perdita di migliaia di posti di lavoro e a nessun beneficio sulle bollette degli italiani, con l’aumento, al contrario, degli incentivi alle fonti fossili. Anche il nostro Paese merita un futuro diverso. Per questo l’associazione ricorda di votare SI al referendum del 17 aprile: se i cittadini si esprimeranno contro le trivellazioni, sarà una sonora bocciatura per tutta la politica energetica del governo.