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Wwf si prepara a celebrare “Urban Nature”: il valore delle aree verdi urbane per la salute e la qualità della vita


Aria di città

Le aree verdi urbane rappresentano una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita delle persone in città. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

Il 7 e l’8 ottobre torna “Urban Nature”, la festa Wwf della Natura. Secondo l’associazione oggi il 99% della popolazione nel mondo respira aria inquinata, con gravi effetti sulla salute. L’Italia è il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico e la crescita del cemento è maggiore di quella della popolazione: con trasformazioni ed effetti collaterali negativi sul territorio, oltre 22.000 morti complessivi e 100 miliardi di euro di danni economici. “Gli spazi verdi possono contribuire a ‘curare i mali’ che affliggono le città perché forniscono servizi ecosistemici importanti. Benefici che non riguardano solo la natura, ma la nostra qualità di vita, la nostra salute e sicurezza”. “Serve – per il WWF – un piano nazionale del verde urbano”.

Giorgio Napolitano, il cordoglio del Forum terzo settore: “Ricordiamo la sua grande attenzione per le questioni sociali”


Addio presidente

“Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Giorgio Napolitano. Ricordiamo, in particolare, la sua grande attenzione per le questioni sociali e il volontariato, i suoi convinti interventi sul contrasto alla povertà, il sovraffollamento delle carceri, la tutela dei diritti dei migranti e delle persone con disabilità”. Lo afferma Vanessa Pallucchi, portavoce Forum terzo settore.

Infanzia e sviluppo sostenibile: per l’Unicef quasi 2 miliardi di bambini potrebbero restare indietro


“SOS Futuro”

Appena il 6% dei bambini, in soli 11 Paesi, ha raggiunto il 50% degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’infanzia. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

Traguardi lontani. Due terzi degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il benessere dei bambini sono in ritardo. È l’allarme lanciato dal nuovo rapporto di Unicef e presentato all’Assemblea Generale dell’Onu. Di due miliardi di bambini in tutto il mondo, solo il 25% potrà godere di uno sviluppo effettivo, entro il 2030.
Poiché il 2023 segna la metà del percorso verso i 17 SDG’S, l’Unicef afferma che, se non ci saranno progressi, solo 60 Paesi su 200 raggiungeranno i loro obiettivi, lasciando indietro quasi 2 miliardi di bambini. Le conseguenze si rifletteranno sulle loro vite e sulla sostenibilità del nostro pianeta. Secondo il rapporto, l’accelerazione dello sviluppo è possibile con un forte impegno nazionale, politiche efficaci e finanziamenti adeguati.

Per gli italiani la scuola è lontana dal mondo del lavoro: il sondaggio Legacoop-Ipsos


Quale scuola

Gli italiani vedono l’istruzione e la formazione scolastica lontana dal mondo del lavoro. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Per gli italiani la scuola è appena sufficiente e lontana dal mondo del lavoro: informatica e telecomunicazioni, assistenza e sanità, elettronica ed elettrotecnica sono i percorsi formativi che offrono più opportunità. Lo rileva il sondaggio di Area Studi Legacoop e Ipsos. Per il presidente nazionale Simone Gamberini: “Il PNRR sia l’occasione per orientare le scelte strategiche anche a livello educativo, perché gli studenti diventino agenti di cambiamento, incorporando i valori della sostenibilità”.