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È ripartito il CardioBreast Dragon Boat Festival: quanto è importante la prevenzione cardiovascolare primaria


DragonBoat Festival

E’ ripartita l’iniziativa per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della prevenzione cardiovascolare primaria e per illustrare i benefici di uno sport come il Dragon Boat, attività aerobica a bassa intensità e di lunga durata, anche per le donne operate di tumore al seno.

Il CardioBreast Dragon Boat Festival ha preso il largo da Trevignano Romano (RM) per fare tappa il 23 settembre a Peschiera del Garda (VR) per passare l’8 ottobre a Collesalvetti (LI) e terminare a Bari (BA) il 14 ottobre. In ognuna delle giornate, il pubblico potrà assistere alla gara amichevole di due squadre Dragon Boat femminili costituite da donne operate di tumore al seno che, al termine dell’esibizione, condivideranno le loro esperienze di vita e sportive. Per tutta la durata della manifestazione, dalle 11 alle 15, un camper Incr sarà a disposizione degli spettatori per screening cardiologici gratuiti, con controlli della funzionalità cardiaca, elettrocardiogramma, monitoraggio pressorio e controllo del quadro lipidico.

“Le malattie cardiovascolari e le neoplasie  – afferma il professor Francesco Fedele, presidente dell’Inrc – causano circa i due terzi di tutti i decessi a livello mondiale e condividono spesso gli stessi fattori di rischio, allo stesso tempo sappiamo che la pratica regolare di attività fisica porta a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari del 40-50%, riducendo inoltre il rischio di diabete mellito e ipertensione arteriosa.Tutte evidenze che l’anno scorso hanno ispirato questo progetto che ha avuto grande risonanza e partecipazione. Un successo – aggiunge – che in questa edizione si arricchisce di nuovi partner e ulteriori tappe, consentendoci di ampliare l’attività di promozione della prevenzione attraverso i controlli periodici e i corretti stili di vita”.

Nato in Cina, il Dragon Boat  è uno sport che si pratica su imbarcazioni particolari che a poppa e prua ricordano le sembianze di un Drago e possono ospitare fino a 20 atleti. La ricerca scientifica ha dimostrato che questa disciplina è di particolare beneficio per le donne che hanno subito una mastectomia. “Negli ultimi vent’ anni – osserva Antonio De Lucia, psicologo-psicoterapeuta e presidente della Federazione italiana DragonBoat – sono nate centinaia di squadre di Breast Cancer Survivors e la Federazione è sempre al fianco di queste atlete e donne straordinarie, supportandole sia negli eventi agonistici che in quelli divulgativi” che aiutano “la loro ripresa e rinascita, non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico e sociale, grazie al lavoro di squadra e alla solidarietà tra i membri del team”.

Lo studio degli effetti della pratica di questo sport sulle pazienti oncologiche ha dimostrato che il movimento della pagaiata promuove il rilascio delle miochine che modulano la risposta infiammatoria sistemica, inibendo la necrosi tumorale e limitando la formazione del linfedema. Questo processo attenua significativamente alcuni sintomi, riduce la sensazione di fatica nello svolgimento delle attività quotidiane e aiuta nel complesso la qualità della vita delle pazienti, migliorando la loro salute psicofisica.
“La diagnosi precoce e i grandi progressi della scienza nelle terapie antitumorali – ricorda Flori Degrassi, presidente Andos – oggi consentono una consistente percentuale di guarigioni o di sopravvivenza, ma lo sforzo di aumentare il tempo di vita deve procedere di pari passo con l’impegno a migliorare la qualità della vita di queste pazienti, con quello che dovrebbe essere un approccio olistico alla cura, che si occupi anche del loro benessere psicologico, della riabilitazione e della socialità”.

L’attività fisica svolge un ruolo chiave anche nella prevenzione cardiovascolare. Attività aerobiche come il Dragon Boat, a bassa intensità e di lunga durata, sono particolarmente indicate per migliorare la funzionalità cardiaca, della circolazione sanguigna, del sistema respiratorio, metabolico e dell’umore. “Siamo entusiasti di unirci a questo progetto di sensibilizzazione di così ampio respiro – chiosa Emanuela Folco, presidente della Fondazione italiana per il cuore – Non ci stancheremo mai di ribadire che la prevenzione cardiovascolare primaria, che comprende controlli periodici e uno stile di vita salutare, è la nostra prima difesa, e la corretta informazione resta uno strumento imprescindibile”.

È la Settimana Europea della Mobilità: fino al 22 settembre una serie di eventi collegati al risparmio energetico


Risparmiare energia

Questo il tema dell’edizione 2023 della Settimana Europea della Mobilità, che si svolgerà fino al 22 settembre. L’obiettivo di quest’anno, sullo sfondo degli eventi globali legati ai conflitti, è quello di riflettere sui consumi energetici e, in particolare, sui consumi derivanti dalla mobilità urbana.

E’ necessario compiere sforzi significativi per raggiungere l’obiettivo europeo di emissioni-zero di gas serra entro il 2050, come indicato nel Green Deal europeo, anche in considerazione del fatto che i trasporti sono il secondo settore più inquinante in Europa (e tra il 2018 e il 2019 le emissioni derivanti dal settore dei trasporti sono addirittura aumentate dello 0,8%).

L’evento si sviluppa attorno a 5 aree tematiche: trasporti pubblici, mobilità attiva, riduzione al minimo della dipendenza dall’auto, gestione della mobilità – mobility management, soluzioni per le infrastrutture.

Domenica sarà la Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città: oltre 100 centri urbani mobilitati


Stare bene in città

Domenica sarà la Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, oltre 100 centri urbani mobilitati. Il servizio di Elena Fiorani.

Una giornata per affermare l’importanza dello sport e dell’ambiente urbano per la salute e il benessere dei cittadini, ma anche per promuovere un’azione consapevole della politica e delle amministrazioni. Saranno 101 le città che organizzeranno occasioni di sport e benessere, offrendo la possibilità di cimentarsi liberamente in oltre 60 attività sportive.
La giornata vuole evidenziare la necessità di ripartire dalle città come luoghi per promuovere la salute, il benessere e lo sport. Il 37% degli italiani vive in aree metropolitane. Diventa sempre più importante e urgente quindi, promuovere il modello della Health City ed incentivare una riqualificazione e rigenerazione urbana in cui la salute sia fattore di crescita e coesione.

“Tutti in campo” con Baggio: il progetto a supporto di associazioni e società sportive del territorio


Tutti in campo con Baggio

Parte il progetto a supporto delle associazioni e società sportive del territorio, sostenuto dal divin codino, convinto che lo sport possa contribuire a un sano sviluppo individuale e collettivo. Con questa iniziativa le associazioni sportive potranno ottenere gratuitamente nuove attrezzature per le loro attività.

Famila e A&O Supermercati con Emisfero Ipermercati hanno dato il via a “Tutti in Campo”, progetto che sostiene le associazioni e società sportive dilettantistiche del territorio per favorire l’attività sportiva fra i giovani. L’iniziativa entra nel vivo rivelando il volto del campione che, impegnato al fianco delle insegne del Gruppo Selex, promuove lo sport dilettantistico italiano: Roberto Baggio, orgoglio nazionale, è infatti l’ambassador d’eccezione di “Tutti in Campo”.

Il “divin codino”, simbolo dello sport italiano nel mondo, uomo schivo e dall’immagine poco inflazionata mediaticamente, ha sposato i valori del Gruppo facendosi promotore del progetto. Sensibile e vicino al mondo giovanile, Baggio sostiene con entusiasmo l’idea che lo sport possa trasformare la vita delle persone e contribuire a un sano sviluppo individuale e collettivo.
«Tutti in Campo incarna pienamente la filosofia e i principi che accompagnano da sempre la mia vita – racconta Roberto Baggio -. In questo progetto sono coinvolte le famiglie e ognuno può offrire il suo contributo affinché arrivino più risorse possibili alle associazioni dilettantistiche per aiutare i giovani a credere nel loro futuro e a diventare i campioni del loro domani! Con Tutti in Campo rientro in campo anche io per l’interesse comune».

L’obiettivo primario dell’iniziativa è infatti quello di promuovere l’attività fisica e l’accessibilità allo sport quale strumento irrinunciabile per la formazione e lo sviluppo psicofisico delle giovani generazioni e non. Fino al 19 novembre 2023, i clienti titolari di carta fedeltà dei punti di vendita Famila, Emisfero e A&O e delle altre insegne del Gruppo Selex aderenti, con la loro spesa quotidiana, potranno contribuire a sostenere direttamente le ASD e SSD locali iscritte all’iniziativa, donando loro i Codici Sport ricevuti in cassa, attraverso il sito e l’app creati ad hoc per Tutti in Campo. Le associazioni e società sportive dilettantistiche possono accedere ad un catalogo a loro dedicato, grazie al quale scegliere di ordinare gratuitamente nuove attrezzature e infrastrutture per le loro attività (www.tuttincampo.it).

Famila, Emisfero e A&O sono impegnati per il futuro dei territori e delle comunità in cui sono presenti sostenendo le associazioni locali le attività culturali e lo sport giovanile. Con questa iniziativa si intende rafforzare il sostegno di queste realtà che ogni giorno contribuiscono a diffondere e difendere i valori universali dello sport nella nostra società civile.

Trento è la città più sportiva d’Italia, in coda i centri del Sud: ecco i dati de Il Sole 24 Ore


Tutti i numeri dello sport

Pubblicata la 17^ edizione dell’Indice di sportività de Il Sole 24 Ore, che misura la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali per quantificarne l’impatto sul benessere della popolazione locale. Al primo posto si conferma Trento, dati negativi per il Sud.

Medaglia d’argento per Trieste, che si conferma una specialista di sportività: due volte al vertice (per atleti tesserati e sport dell’acqua), più cinque riconoscimenti e ulteriori sei presenze nella top 10 delle singole classifiche. Al terzo posto una new entry, Cremona, con una leadership importante nello sport femminile, ma anche negli sport di squadra. Quarto posto per Firenze, che guadagna 8 posizioni rispetto alla scorsa rilevazione, quinto per Milano. Nulla da fare per le regioni del Sud, che riescono a restare a galla solo grazie all’indicatore relativo alla formazione sportiva, con Enna in testa.

Caro sport, Federconsumatori misura l’aumento dei costi per i ragazzi: +15,9% rispetto al 2022


Caro sport

Federconsumatori ha monitorato i costi dello sport per i ragazzi, rilevando un aumento medio del 15,9% rispetto al 2022. Il nuoto risulta la disciplina più dispendiosa, la pallavolo quella meno cara.

Non bastava la stangata autunnale (+2.924,70 euro a famiglia tra bollette, materiale scolastico, libri e riscaldamento), non bastava nemmeno la continua corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti e degli alimentari (+2.180,20 euro), a gravare sulle tasche delle famiglie da settembre/ottobre ci saranno anche i costi delle attività sportive per i ragazzi.
Studi medici e ricerche confermano che, per promuovere un corretto stile di vita, è indispensabile svolgere abitualmente attività sportiva: praticare attività fisica con regolarità, infatti, promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva.
I costi per praticare attività sportive risultano, però, spesso proibitivi per le famiglie, specialmente in questa fase.
L’ O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi di corsi e attrezzatura, rilevando un aumento medio del 15,9% rispetto al 2022.
Dal monitoraggio emerge che le attività più costose, sempre prendendo in esame il costo del corso e dell’attrezzatura, sono il nuoto (con un costo complessivo di 1.054,00 euro), il tennis (962,00 euro l’anno) e il calcio (910,80 euro l’anno).
Lo sport più economico risulta invece la pallavolo, il cui costo ammonta a 648,50 euro l’anno.
A tali importi vanno inoltre aggiunte le spese di iscrizione che, a seconda del centro sportivo scelto, possono variare mediamente dai 35 ai 150 euro.

Per quanto riguarda il confronto con lo scorso anno emerge che aumentano in misura maggiore i costi per il corso di tennis, nuoto e basket e arti marziali.
Oltre a quelli più tradizionali emergono nuove tendenze anche in tema di sport: dal padel al rugby, dalla pallanuoto al crossfit, dal canottaggio all’arrampicata, ce n’è davvero per tutti i gusti. L’O.N.F. ha monitorato anche i costi di questi sport e della relativa attrezzatura. Emerge che, tra questi, il più oneroso è il canottaggio, con un costo complessivo (corso + attrezzatura) di 992,90 euro l’anno.

È bene ricordare che, per alleggerire in parte i costi sostenuti dalle famiglie per le attività sportive dei propri figli, nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni. L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.
Tale detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
Inoltre, per permettere ai propri figli di praticare attività sportive senza affrontare costi eccessivi, ricordiamo ai genitori che molte scuole e/o parrocchie, nonché gli impianti comunali, organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticate da centri sportivi e palestre. Presso tali centri è possibile risparmiare anche oltre il 48% rispetto ai costi riportati in tabella.

Oltre 4mila sportivi impegnati per le finali nazionali dei campionati Aics: il commento del presidente Bruno Molea


Romagna in VerdeAzzurro

Da oggi a domenica oltre 4mila sportivi scendono in campo per le finali nazionali dei campionati AiCS che si intrecciano con i World Sports Games. Il commento di Bruno Molea, presidente AiCS.

 

Gli olandesi e gli austriaci? Grandi nuotatori. Gli israeliani padroni del Mamanet e degli scacchi, i Messicani un po’ di tutto – dal nuoto al basket, dal volley al football – ma soprattutto nella movida. Gli Italiani? Ottimi padroni di casa: capaci nel wrestling, nell’atletica e nel nuoto, ma soprattutto campioni di fair play. A loro, anzi: ad Alessandro Bellavia, atleta del Club Atletico Bologna, la green card e il premio Fair Play assegnato dall’European Fair Play Movement per aver restituito la coppa di beach wrestling al legittimo proprietario (Peter Kosmata) dopo il riconteggio dei punti gara. Cala così il sipario sugli CSIT World Sports Games, giochi mondiali amatoriali promossi da CSIT – Confederazione mondiale dello sport per tutti – e organizzati in Italia da AiCS, Associazione italiana cultura sport. I Giochi amatoriali si sono tenuti da martedì a domenica 10 settembre in Romagna, tra Ravenna e Riccione, passando per Forlì, Cesena, Cesenatico e Misano Adriatico, con il cuore dell’evento a Cervia. Qui si è tenuta la spettacolare cerimonia di apertura, con 3.500 persone in piazza Garibaldi e un corteo di 44 Paesi del mondo; e quella di chiusura, al Fantini Club di Cervia, con la chiusura della bandiera CSIT e la sua consegna alla Grecia, “padrona” di casa dei World Sports Games edizione 2025.

Ai World Sports Games, gli atleti iscritti erano quasi 3.800, a cui si sono aggiungi arbitri, tecnici sportivi, staff e volontari per un totale di circa 5mila partecipanti – suddivisi in 7 città diverse, e impegnati su 47 impianti di gara e 33 sport differenti, 20 dei quali campionati internazionali ufficiali CSIT. Tra i partecipanti, per numero, vincono certamente gli italiani: 363 quelli targati AiCS (affiliati quindi all’Associazione italiana cultura sport), altri 217 quelli affiliati ad Acsi, 20 gli atleti Uisp, per un totale di 600 italiani impegnati nelle gare di campionato ufficiale, a cui poi andrebbero aggiunti quelli impegnati nelle dimostrazioni sportive. Il gruppo straniero più nutrito è formato invece dai messicani: 288 in tutto. A seguire i francesi di Fsgt con 187 persone, 119 dal Portogallo con l’associazione Inatel. Appena 53 gli olandesi di Ncs, eppure terzi nel medagliere assoluto, grazie all’incetta di podi guadagnati al nuoto.

Il medagliere

A proposito di medaglie. La lista delle medaglie vinte segue un po’ quella dei numeri di partecipazione, ovviamente. Con sorprese però. Austria (organizzazione Asko) guida il medagliere con 163 ori, 149 argenti, 78 bronzi; il Messico la segue con 120 ori, 92 argenti, 91 bronzi; sfiorano il terzo posto i Paesi Bassi con la NCS, campionissima di nuoto con 80 ori, 76 argenti, 60 bronzi – tutti conquistati allo stadio del Nuoto di Riccione. Medagliere di bronzo per i padroni di casa che si classificano terzi con 92 ori, 81 argenti, 69 bronzi. E’ un’Italia colorata quella che ha partecipato ai World Sports Games e si divide per 3 squadre appartenenti ai 3 enti di promozione sportiva partecipanti: AiCS (capolista e collezionista di medaglie, per lo più nel wrestling, nel karate e nel nuoto), Acsi (che fa bene nel karate e nell’atletica), Uisp (con medaglie nelle arti marziali).

Gli sport più spettacolari

Tra le 33 discipline sportive giocate, 20 erano campionati internazionali CSIT, e gli altri esibizioni o campionati partner. Tra questi non sono mancati autentici spettacoli, come la pole sport che si è esibita a Forlì, il water basket a Riccione, la lotta greco romana sulla spiaggia, ma tra tutte la regina resta certamente la danza sportiva, protagonista assoluta al PalaGalassi di Forlì: qui l’Italia porta a casa 3 medaglie, ma l’esibizione del venerdì e del sabato sera con i campioni mondiali della danza ha lasciato la platea a bocca aperta. Nota di colore e di socialità infine la guadagna il Mamanet – lo sport che promuove la socialità tra donne e che, ai World Sports Games, ha portato il suo Festival europeo (lo Eu Mamanet) con oltre 400 partecipanti. I team in tutto erano 24, 10 dei quali italiani. Israele si è aggiudicato il campionato mondiale amatoriale, ma l’Italia – con il team Oro Asd Salento – si è portata a casa l’oro nel beach Mamanet al bagno Marconi di Cesenatico.

Le medaglie italiane e il premio Fair play

L’AiCS Italia conta 136 medaglie tra cui 57 ori: 31 nel nuoto, 2 nel wrestling, 1 nel beach Mamanet, 6 nel karate, 3 nella danza, 2 nel padel, 13 nell’atletica – a cui si aggiungono 9 ori nello skating e 2 nella pole dance, fuori ranking perché campionati partner. Ad AiCS 51 argenti: 1 nello scacchi individuale, 31 nel nuoto, 4 nel wrestling, 5 nella danza, 7 nell’atletica, 2 nel karate, 1 nel petanque, 2 nel beach wrestling – a cui si aggiungono 1 nella pole dance e 6 nello skating; e 28 bronzi (7 nel nuoto, 1 nel wrestling, 4 nella danza, 2 nell’atletica, 2 nel karate, 1 nel beach wrestling – a cui si aggiungono 4 nello skating e 1 nella pole dance).

A questi si aggiungono le medaglie dell’Italia dell’ACSI (92 medaglie): 26 ori (8 nuoto, 7 atletica, 4 karate e 5 judo), 29 argenti (21 nel nuoto, 4 karate, 3 judo, 1 nel padel), 37 bronzi (30 nel nuoto, 1 nell’atletica, 4 nel karate, 2 nel judo). E a questi anche gli italiani di Uisp con 14 medaglie tra cui 9 ori (3 nel karate e 6 nel judo), 1 argento nel karate, altri 4 bronzi nel karate e nell’atletica.

Il premio più ambito però, l’ha portato a casa Bellavia del CAB Bologna. Nel beach wrestling, la giuria aveva stilato la classifica per squadre seguendo il criterio del punteggio federale che prevedeva il primo posto in classifica dei lottatori del CAB/AiCS per soli due punti di distacco, ma nel pomeriggio la squadra austriaca di ASKO presentava ricorso chiedendo il riconteggio con le normative internazionali. Il ricorso è stato accolto con il benestare della squadra italiana che tramite il responsabile lotta AiCS Claudio Evangelisti ha restituito la coppa del vincitore, alzata poche ore prima, al capo della delegazione austriaca Peter Kosmata che con grande sportività in seguito al nuovo risultato ufficiale acquisito avrebbe voluto lasciare la coppa nelle mani degli italiani. A testimonianza della educazione sportiva che anima la squadra bolognese di Lotta, Alessandro Bellavia è stato segnalato dalla giuria internazionale con la green card per la sua correttezza nel corso della gara di Beach Wrestling e di conseguenza è stato premiato con il premio Fair Play CSIT al bagno Fantini di Cervia nel corso della cerimonia di chiusura dei World Sport Games 2023.

La Csit – confederazione mondiale dello sport per tutti – è presieduta dall’italiano Bruno Molea.

L’edizione 2023 degli CSIT World Sports Games gode del contributo del Dipartimento Sport del Governo, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Cervia. E’ stata condotta da AiCS in collaborazione con Acsi, e i 7 Comuni coinvolti.

Campionato nazionale di vela paralimpica: 60 atleti con disabilità pronti a salpare dal porto di Chiavari


Buon vento

Da domani il porto di Chiavari accoglierà un mare di vele colorate per il Campionato nazionale di vela paralimpica che coinvolgerà 60 atleti con disabilità provenienti da tutta Italia. Un importante evento sportivo e solidale, attento alle necessità degli atleti e dei loro accompagnatori, per consentire a tutti di vivere il mare.

L’organizzazione della regata nazionale è stata affidata dall’Associazione Italiana Classe Hansa (AICH) e dalla Federazione Italiana Vela (FIV), con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), alla Lega Navale Italiana di Chiavari-Lavagna, quale riconoscimento del grande lavoro che la Sezione sta svolgendo a vantaggio di persone ed associazioni del territorio che si occupano di disabilità fisiche, cognitive e relazionali, dando loro l’opportunità di andare in barca. L’equipaggio in singolo e in doppio della Lega Navale di Chiavari-Lavagna fa parte del “Polo Vela e Voga per tutti”, nucleo paralimpico della Sezione ideato dal consigliere Umberto Verna nella sua doppia figura di allenatore LNI e istruttore paralimpico FIV. La Lega Navale Italiana è oggi l’associazione che in Italia possiede il maggior numero di Hansa 303, derive stabili dalle vele colorate che consentono anche a persone con gravi disabilità di poter vivere compiutamente il mare.

Il Campionato nazionale è patrocinato dalla Regione Liguria, dal Comune di Chiavari e Lavagna unitamente a quello della Comunità Europea dello Sport riconosciuto al Tigullio e Golfo Paradiso nel 2023. Il supporto per la manifestazione è stato ricevuto anche da Panathlon International, mentre in mare si vedranno sventolare i guidoni di sodalizio delle leghe del Tigullio a supporto della regata.

Molti i soci volontari coinvolti e le associazioni impegnate nella logistica e nella sicurezza, tra cui l’Associazione Volontari Protezione Civile e l’Associazione Volontari Arma dei Carabinieri. Non mancano i partner tecnici quali BBraun e MadeIT4All, una start-up di soci con disabilità tra cui Marco Rossato, velista paraplegico impegnato insieme ad Igor Macera a bordo di Tornavento nell’iniziativa “Giro d’Italia a vela – Navigare oltre i limiti”, supportata dalla Lega Navale Italiana.

Rossato e Macera saranno protagonisti insieme a Umberto Verna e Carmelo Forastieri, presidente dell’Associazione Italiana Classe Hansa, di una puntata speciale del format “Giro d’Italia Live” dedicata alle Hansa 303, in diretta giovedì 7 settembre alle ore 11.30 sulla pagina Facebook della Lega Navale Italiana. La puntata sarà disponibile anche sul canale YouTube della LNI.

La manifestazione sportiva è arricchita da un ampio programma di eventi culturali. Giovedì 7 settembre alle 18 l’atrio di Palazzo Bianco, sede del Comune di Chiavari, ospiterà l’Incontro “Creatività nelle diverse abilità” con la presentazione del terzo libro fotografico di Alberto Vilardo, fotografo e velista paraplegico e la presentazione dei trofei che verranno consegnati durante la premiazione di domenica 10 settembre, realizzati dall’Associazione “Da noi per voi”. Venerdì e sabato, in fascia pomeridiana, l’Associazione Culturale “Il Sestante” e il Museo Marinaro Tommasino Andreatta intratterranno gli ospiti a terra. Domenica 10 settembre si disputeranno le ultime sfide in mare e alle ore 16:00 ci sarà la premiazione.

Tutto pronto per la XII edizione della Maratona Alzheimer: 16 km di marcia per i diritti delle persone con disabilità


Maratona Alzheimer

Tutto pronto per la 12^ edizione del tradizionale appuntamento sportivo e solidale promosso dalla omonima Fondazione. Alle 8 di domenica 10 settembre prenderà il via, dalla Piazza del Popolo di Cesena, la Mezza Maratona: 16 km di marcia per i diritti delle persone che vivono con una demenza. La gara è preceduta da una settimana di eventi e iniziative all’insegna della solidarietà

E’ un programma ricco di iniziative quello predisposto dalla Fondazione Maratona Alzheimer che a Cesenatico, fino al 10 settembre, vive giorni dedicati alla sensibilizzazione sull’Alzheimer e le demenze, alla raccolta fondi e alla ricerca, all’analisi delle scelte politiche in campo rispetto ai bisogni delle persone con Alzheimer e dei loro caregiver.

Hanno già confermato la presenza la Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, Emma Petitti e il Sindaco di Cesena, Enzo Lattuca. Chi invece intende misurarsi su un percorso più breve, alle 9.30 potrà prendere parte alla Piccola Marcia Alzheimer di 8 km oppure alla Mini Marcia di 2 km.  Iscriversi alla Maratona Alzheimer significa collaborare alla realizzazione del progetto Caffè Alzheimer Diffuso, sostenere la ricerca scientifica sulla prevenzione secondaria e la diagnosi precoce, contribuire alla costituzione del primo Centro studi, documentazione e ricerca Alzheimer che sorgerà a Casa Fabbrani, a Mercato Saraceno. L’evento è organizzato dall’ASD Maratona Alzheimer in collaborazione con le realtà associative locali e il sostegno di sponsor e partner nazionali che di anno in anno confermano il loro supporto all’iniziativa.

Pensate per le persone anziane che vivono con la demenza e per le loro famiglie, le vacanze inclusive si svolgeranno a Cesenatico dal 4 all’11 settembre. La settimana intende offrire un’occasione di svago e di riposo, in un clima di vicinanza e solidarietà, alle persone con Alzheimer e ai caregiver, impegnati quotidianamente nella cura del proprio famigliare. Nel corso della settimana sarà possibile svolgere attività di socializzazione, laboratori di stimolazione cognitiva e di reminiscenza guidati da personale qualificato. La settimana è promossa da Fondazione Maratona Alzheimer e Alzheimer Uniti Italia, con il patrocinio di Alzheimer Emilia-Romagna. Le attività verranno coordinate delle associazioni Amici di Casa Insieme e AFAM Marche che, in collaborazione con alcune associazioni del territorio quali Alzheimer Rimini e CAIMA  Cesena, accoglieranno circa 80 persone provenienti da varie zone d’Italia che fanno capo a varie associazioni territoriali (ASDAM Mirandola, GAFA Carpi, GP Vecchi Modena, Alzheimer Fidenza) a alla Casa di Riposo Il Rifugio Re Carlo del Torinese.