È il nome dell’iniziativa, promossa dalle Acli Marche, che per la prima volta utilizza le risorse del Fondo sanitario nazionale per finanziare iniziative di prevenzione attraverso l’attività fisica. Il programma prevede due camminate settimanali a Porto San Giorgio ed un’ora a di socializzazione nella quale saranno proposti giochi come burraco, dama o scacchi.
Essere-liberi
È il progetto che vuole facilitare il reinserimento familiare e sociale dei lavoratori infortunati, secondo un modello che mette al centro bici e camminate, yoga ed escursionismo, kayak e soft rafting. Vivere a stretto contatto con l’ambiente naturale, infatti, genera maggiore autostima.
Uno degli obiettivi prioritari di Inail è facilitare il reinserimento familiare e sociale attraverso interventi volti a favorire le opportunità di socializzazione dei lavoratori infortunati perseguendo un modello sempre più di “presa in carico”. Da qui nasce il progetto “Essere – Liberi” della direzione Inail di Livorno-Grosseto, che poggia sul nuovo “Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione”.
Bici, camminate, yoga, escursionismo, canoa: sono moltissime le attività cosiddette “outdoor” che si possono svolgere all’aria aperta godendo delle bellezze della natura, uno stile di vita che affascina sempre di più persone e che, oggi grazie a nuovi supporti, è una opportunità anche per le persone disabili. Attraverso un apprendimento sensoriale-esperienziale, si è evidenziato che l’outdoor migliora il lavoro tra i pari, facilita lo sviluppo di leadership e di abilità di problem-solving, ha effetti positivi sulle capacità motorie. Oltre a portare dei reali e tangibili benefici al corpo, queste attività costituiscono un ottimo rimedio contro lo stress, l’attività fisica svolta in un ambiente ricco di ossigeno ed aria pura aiuta ad allentare le tensioni negative della mente e permette al corpo di rigenerarsi.
È coinvolta nel progetto l’Associazione Terramare, affiliata Uisp, che svolge attività sportiva e di utilità sociale: punta a combinare lo sport e la promozione sociale, cercando di educare le persone all’attività motorie e all’esplorazione del territorio, in completa armonia con l’ambiente circostante.
Tratta Mondiale
Allarme delle ong sul traffico della prostituzione, che coinvolge migliaia di donne nigeriane, e raggiungerà anche la Coppa di calcio in Russia. Mosca ha eliminato l’obbligo di visto di ingresso nel paese per gli stranieri, i tifosi potranno superare le frontiere con i soli biglietti di partecipazione alla manifestazione.
A denunciarlo, attivisti e difensori dei diritti umani di entrambi Paesi. Una semplificazione che costituirà “un vero e proprio regalo per i trafficanti”, ha detto Julia Siluyanova, membro di Alternativa, un’associazione anti-tratta russa. Un fenomeno peraltro non nuovo: anche durante la Confederations Cup dello scorso anno almeno 30 donne di nazionalità nigeriana sono state portate in Russia, come ha spiegato ancora Siluyanova. Anche le ong nigeriane anti-tratta hanno denunciato il fenomeno, a partire dalle informazioni diffuse dall’intelligence locale, secondo cui varie organizzazioni criminali avrebbero già iniziato a muoversi per trovare le ragazze – spesso anche adolescenti – e trovare il modo di portarle all’estero, dove saranno poi costrette a prostituirsi.
Il gol più bello
Il Cesena prova a fare cultura sportiva e ha pubblicato sul suo sito un dettagliato codice etico da condividere con i suoi sostenitori. Obiettivo: promuovere l’importanza sociale del calcio, dichiarandosi apertamente contro ogni forma di discriminazione sociale, razzismo, xenofobia e violenza.
La Società fa propri i valori che l’attività sportiva rappresenta (parità di opportunità, fair play, aggregazione e socializzazione) anche al fine di incoraggiare e promuovere iniziative di solidarietà, formazione e integrazione sociale volte a esaltare la funzione educativa dello sport. In considerazione dei predetti valori ed in particolare della funzione di integrazione sociale che l’attività sportiva rappresenta, la Società incoraggia i tifosi a promuovere iniziative volte ad avvicinare i giovani e i non più giovani allo spettacolo sportivo con l’obiettivo di coinvolgerli in un momento ludico godibile e spettacolare. Tra gli altri principi espressi, si evidenzia che il sostenitore della società sostiene la propria squadra con calore e determinazione, rifuggendo da qualsiasi manifestazione politica o razzista; rispetta il risultato sportivo conseguito dalla propria squadra sul campo. è consapevole che l’avversario persegue lo stesso obiettivo della conquista della vittoria e, quindi, condivide con lui le gioie per i successi e le sofferenze per le sconfitte con senso civico, passione sportiva, e rispetto dell’antagonista. ripudia la violenza in ogni sua espressione e non tollera l’utilizzo della forza per l’esternazione delle proprie idee.
Move week
È in corso in tutta Europa la settimana del movimento, promossa dall’Isca per incrementare del 20% il numero di persone fisicamente attive entro il 2020. Il servizio di Elena Fiorani.
Oltre 200 eventi sportivi in 55 città italiane per la settimana di mobilitazione che promuove lo sport per tutti e stili di vita attivi in tutta Europa. In Italia la campagna è coordinata dall’Uisp ed ha ricevuto il patrocinio dell’ANCI. Centinaia di volontari e di società sportive del territorio, con associazioni, Aziende Sanitarie locali e Istituti scolastici, hanno promosso iniziative sportive adatte a tutte le età e tutti i gusti da Torino a Lecce e da Venezia a Ragusa. Protagonisti degli eventi coreografie e musica, ginnastiche e danze, ma anche tornei di calcio, basket e pallavolo fino a equitazione, zumba, giochi tradizionali, yoga e biciclettate. Segnaliamo l’iniziativa “Una scala al giorno”, che invita tutti i cittadini ad usare le scale al posto dell’ascensore
Olimpiadi della legalità
Da oggi al 2 giugno a San Luca, in provincia di Reggio Calabria, considerata il cuore della ’ndrangheta calabrese e commissariata da due anni, cittadini e organizzazioni sociali hanno deciso di reagire e guardare avanti, anche attraverso lo sport. Oltre 150 ragazzi giocheranno a calcio e sperimenteranno un percorso sano e virtuoso.
Si corre, si suda, si palleggia, ci si diverte ma soprattutto si impara a stare insieme e a rispettare le regole. Un mix virtuoso e positivo di educazione sportiva, inclusione sociale ed etica. Per il secondo anno consecutivo, circa 150 ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni, delle scuole di San Luca trasformano l’atmosfera del paese in cui vivono. Il programma è fitto, l’attività sportiva e quella educativa si intrecciano. Gli allenamenti vengono utilizzati per associare la tecnica del gioco ai valori proposti durante i laboratori educativi che hanno come filo conduttore il fair play, il rispetto delle persone, i diritti e i doveri. Lo staff tecnico è formato da allenatori specializzati, danno man forte ex calciatori e tecnici di lunga esperienza.
Mi piace di cuore
Torna, per il quinto anno, il concorso per sostenere lo sport paralimpico veneto. Le società presentano un progetto sulla pagina Facebook ufficiale dell’iniziativa e il pubblico può votare fino a venerdì 6 luglio quello preferito mettendo un like. Alla fine del periodo le quattro società che raccoglieranno più voti vinceranno un finanziamento.
L’iniziativa è promossa da Ascotrade, azienda trevigiana di fornitura di gas ed energia elettrica, in collaborazione con CONI e CIP Veneto. I progetti riguardano soprattutto acquisto di materiali e abbattimento di barriere architettoniche per rendere praticabili gli impianti agli atleti disabili: comprare una carrozzina, formare il personale dedicato all’assistenza, sistemare rampe o pedane. Ci sono ostacoli a cui i normodotati non fanno nemmeno caso: le bocce ad esempio, che sarebbero uno sport praticabile anche da chi ha disabilità gravi, hanno spesso le piste separate da un piccolo corridoio rialzato. Solo 10 cm, che però impediscono il passaggio delle carrozzine. 18 le squadre iscritte all’edizione 2018, di diverse province; Padova e Venezia guidano il gruppo, con 4 progetti ciascuna.
A ciascuno il suo
È l’iniziativa promossa dal Centro Sportivo Italiano e dal Cesvot, con il patrocinio della Regione Toscana, per stimolare giovani e meno giovani, a praticare attività fisica portandola nelle piazze. Il tour, giunto alla terza edizione, ha previsto 15 tappe in cui sono stati organizzati eventi e creati piccoli villaggi dello sport aperti a società, scuole, associazioni e cittadini.
Varie le discipline sportive: calcio a 5, calcio 3×3, pallavolo, pallacanestro, tennis tavolo, corsa, ginnastica, danza, arti marziali, dodgeball, rugby, giochi di animazione, biliardino umano, calcio balillla, mini tennis, scherma, giochi da tavolo. Tante anche le attività proposte per i disabili.
Sportina
È la nuova piattaforma online di scambio e riuso di materiale sportivo. Un luogo virtuale di condivisione per promuovere l’attività fisica. L’idea è di Uisp Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Reggio Emilia e Us Acli. Le società iscritte possono richiedere materiale, donarlo o promuovere i propri eventi.
Il nome scelto arriva dalla sportina ovvero la busta di plastica in bolognese, utilizzata per la spesa. Il termine ovviamente può far riferimento a qualsiasi borsa in plastica anche quelle usate da chi pratica sport per raccogliere le divise sporche dopo la partita. Su “Sportina” ogni società sportiva iscritta può richiedere il materiale necessario alla propria attività, donarlo e organizzare eventi sportivi, promuovendoli al pubblico. Scarpe, palloni, reti, panche da spogliatoio sono alcune delle cose che si possono trovare su “Sportina”. Si tratta di materiale sportivo non più utilizzato ma che può tornare utile in particolare a quelle società sportive che operano in contesti deboli. Tra le società che hanno già scelto di usare la piattaforma online c’è l’associazione sportiva Rugby Bologna 1928 che ha donato 16 paia di scarpe e 9 maglie da gioco. “Sportina” è uno dei progetti finanziati dalla Legge 34 della Regione Emilia-Romagna, finalizzata alla valorizzazione delle associazioni di promozione sociale. Il sito è una delle fasi attuative del progetto “Sport-aid” che ha l’obiettivo di contrastare la marginalità sociale attraverso l’associazionismo sportivo.
Tutti insieme in campo
È il progetto sostenuto da We play football con il torneo amatoriale di calcio a sette, in programma domani a Quarto, nel Napoletano. Il servizio di Elena Fiorani.
L’associazione sportiva che ha come mission la crescita del bambino attraverso il gioco del calico organizza, con la collaborazione delle istituzioni del territorio genovese e della società Athletic Club Liberi, una giornata di gioco e solidarietà il cui ricavato andrà interamente devoluto alla realizzazione del progetto “Tutti insieme in campo”, dedicato a bambini con la sindrome di Asperger che svolgono le loro terapie presso l’Associazione Pedagogica Philos. Il progetto, lanciato due anni fa da we play football, mira a migliorare i deficit motori, agendo sulla sfera emotiva ed emozionale dei ragazzi, attraverso la pratica del calcio, utile anche per garantire maggiore integrazione. nella scorsa stagione l’associazione è riuscita a realizzare un progetto di tre mesi con tre bambini e i risultati sono stati ottimi.