È il progetto che propone l’attività fisica come strumento di prevenzione contro il cancro con due appuntamenti settimanali che si svolgono a Camerano il giovedì ed a Castelfidardo il lunedì, entrambi comuni della provincia di Ancona. I percorsi durano un’ora e sono guidati dagli istruttori.
“Questa iniziativa – dice il vice presidente regionale dell’U.S. Acli Marche Giulio Lucidi – rientra nelle attività previste dal protocollo d’intesa che abbiamo stipulato con la Regione Marche per la diffusione dell’attività fisica tra la popolazione in applicazione del Piano regionale della prevenzione”. “Invitiamo i cittadini – conclude Lucidi – a praticare attività sportiva ed a farsi coinvolgere nelle nostre attività che sono finalizzate a promuovere stili di vita corretti. Domenica 4 febbraio è stata la Giornata mondiale contro il cancro e tra le raccomandazioni del Codice europeo contro il cancro, che comprende 12 attività per ridurre il rischio dell’insorgere di tale patologia, c’è proprio quella di svolgere attività fisica ogni giorno e limitare il tempo che si trascorre seduti”.
Gol oltre le sbarre
Alcuni detenuti della Casa circondariale di Catanzaro hanno dato vita ad una squadra di calcio che partecipa con diritto di classifica al campionato amatoriale. L’iniziativa permette di abbattere l’isolamento a cui i giocatori sono costretti in carcere.
La Amatori Casa circondariale Siano è impegnata nel Girone A del Campionato Amatori calabrese, torneo che coinvolge sedici squadre. Un’idea condivisa dalla direttrice della casa circondariale, Angela Paravati: “Sono molti gli aspetti positivi di questo progetto: il primo è proprio l’utilità dello sport, fondamentale per persone che sono costrette dalla detenzione ad una vita sedentaria. È importante lo sport, perché ti insegna a stare insieme, a rispettare le regole, quindi a socializzare e soprattutto a controllare la personalità. Sotto questo punto di vista, è anche terapeutico”.
Palombella solidale
L’Italia è il primo Paese al mondo che potrebbe avere un campionato di pallanuoto per persone con disabilità. I primi ad entrare in acqua sono stati quelli della WaterpoloAbility di Busto Arsizio, ragazzi dai 16 ai 53 anni, ma presto altre società in giro per lo Stivale faranno altrettanto.
Il Waterpolo Ability è uno sport che non esiste a livello paralimpico, mai codificato e mai riconosciuto, usa una formula riveduta e corretta della pallanuoto: sette contro sette ma in una piscina dalle dimensioni ridotte e con pallone più piccolo, in pratica quello in uso nel campionato femminile. Quattro su sette dei giocatori hanno disabilità varie, soprattutto motorie. Tre sono normodotati, ma non professionisti. Una ventina i ragazzi coinvolti, divertimento e botte da orbi, come nella pallanuoto vera. Quel che manca, al team, sono gli sponsor. Ma un po’ di aziende locali si stanno interessando all’iniziativa
Donne di sport
Il comitato Uisp di Cremona ha aperto le votazioni per l’assegnazione del Premio mimosa 2018. Società e sportive potranno così scegliere la migliore tra atlete, dirigenti e allenatrici della provincia, votando online fino al 18 febbraio. Il riconoscimento vuole sensibilizzare la crescita degli incarichi dirigenziali al femminile.
Il premio “Mimosa”, giunto alla quinta edizione, è organizzato dall’Uisp Cremona quale riconoscimento alle donne sportive cremonesi, ed è promosso in collaborazione con il giornale La Provincia e il sito on-line sportgrigiorosso. Le votazioni dureranno fino al 18 febbraio compreso e chiunque potrà esprimere un voto per ogni categoria: atleta, dirigente e l’allenatrice attraverso il sito del giornale La provincia www.laprovinciacr.it o il sito www.sportgrigiorosso.it. La cerimonia di premiazione delle vincitrici si svolgerà sabato 24 febbraio alle 10 presso l’aula magna dell’ITIS “Torriani” in via Seminario, 19 a Cremona.
Sei nazioni, sei sedie
Il Torneo internazionale della palla ovale si arricchisce di un nuovo evento, un incontro dimostrativo di rugby in carrozzina, in programma domani al PalaLuiss di Roma. Il servizio di Elena Fiorani.
Nella giornata che precede la partita Italia-Inghilterra, si terrà l’incontro promosso dalla Federazione rugby, la società Romanes Wheelchair Rugby e Fispes-Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. Scenderanno in campo giocatori provenienti da sette club italiani e una rappresentativa composta da ex Azzurri della federazione. L’iniziativa, intitolata 6 Sedie, ha l’obiettivo di far conoscere la disciplina del Wheelchair Rugby, praticata da atleti con disabilità e dimostrare le potenzialità inclusive di questo sport. Inoltre domenica, in occasione di Italia-Inghilterra allo Stadio Olimpico, i ragazzi del rugby in carrozzina faranno una sfilata a bordo campo prima dell’ingresso delle squadre.
Donne e motori
Rivoluzione copernicana per il mondo della Formula Uno: da questa stagione addio alle cosiddette “ragazze ombrello” sulla griglia di partenza. Una pratica considerata, dalla nuova proprietà dei gran premi, totalmente in disaccordo con le regole di base della società moderna.
Dal 2018, la griglia di partenza sarà popolata di “performer, vip e invitati” di primo livello scelti di gara in gara dai vari organizzatori. La scelta di Liberty Media è stata spiegata in termini molto chiari. “Nell’ultimo anno (il primo della nuova gestione) abbiamo notato molte aree dello spettacolo che hanno bisogno di essere aggiornate e adeguate a quella che è la nostra visione dello sport – dice Sean Bratches il managing director della F1 – Non pensiamo dunque che questa pratica sia più appropriata e nemmeno più tanto rilevante per la Formula 1 e per i suoi fan. Sia quelli nuovi, sia quelli vecchi, in tutto il mondo”.
Comuni su due ruote
Si sono chiuse le adesioni, rivolte alle amministrazioni locali, per partecipare alla prima edizione del riconoscimento promosso da Fiab per premiare le città che applicano politiche concrete per favorire la mobilità in bicicletta. Lanciata a settembre, l’iniziativa ha già assegnato 30 bandiere gialle della ciclabilità italiana ad altrettante località.
Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta assegnerà le bandiere gialle sulla base di diversi parametri di valutazione, con un punteggio da 1 a 5 ben visibile con l’apposizione di altrettanti bike-smile nella bandiera gialla Comuni Ciclabili 2018.
I Comuni che ambiscono a ricevere il riconoscimento devono possedere almeno due requisiti tra quelli richiesti nella candidatura: uno nell’area infrastrutture urbane (‘ciclabili urbane’ e/o ‘moderazione traffico e velocità’) e uno in almeno una delle altre tre aree di valutazione (‘cicloturismo’, ‘governance’ e ‘comunicazione promozione’). Informazioni e termini per aderire all’iniziativa sono su www.comuniciclabili.it Il primo workshop per la condivisione delle buone pratiche sarà organizzato da Fiab a marzo, in occasione della consegna delle nuove bandiere gialle ai Comuni ciclabili 2018 che avranno dato la loro adesione entro fine gennaio. Sempre entro marzo sarà presentata e pubblicata on line la Guida italiana dei Comuni ciclabili 2018: uno strumento di visibilità verso cittadini e turisti per i territori con la bandiera gialla.
La scuola di tutti gli sportivi
Presentato all’istituto Lenoci di Bari un percorso di studi per affrontare tutti gli ambiti legati alla disabilità e che vedrà a fianco dei ragazzi i responsabili provinciali del Comitato italiano paralimpico. Verranno approfondite la pratica e la conoscenza delle discipline attraverso progetti educativi, formativi, didattici, culturali e sociali.
Il piano di studi con orientamento sportivo dell’istituto sarà integrato da moduli formativi riguardanti la dimensione della disabilità rivolti a tutti gli studenti, mentre l’attività pratica degli studenti con disabilità sarà coadiuvata da istruttori qualificati del CIP. Tra gli aspetti toccati dalle lezioni ci sono l’avviamento allo sport, l’amministrazione, finanza e marketing per società sportive paralimpiche, il giornalismo sportivo paralimpico, l’arbitraggio in sport paralimpici e l’organizzazione di eventi paralimpici. L’obiettivo è quindi non solo di potenziare gli indirizzi di studio offerti, ampliando il numero di studenti da coinvolgere in indirizzi di studio particolari – come Amministrazione, finanza e marketing ad orientamento sportivo e Sistema informatico aziendale ad orientamento sportivo -, ma anche avvicinarli a una maggiore comprensione delle discipline paralimpiche, con i conseguenti insegnamenti dei valori legati allo sport e della capacità di superare le difficoltà della vita come la disabilità grave.
Favoreggiamento del doping
Così due medici della Federazione atletica italiana, sono stati condannati a due anni di reclusione e ad una multa di 10.000 euro ciascuno. Per la sentenza i dottori sapevano, hanno taciuto e non hanno fatto nulla per impedire che Alex Schwazer si dopasse prima delle Olimpiadi di Londra 2012.
E’ la prima volta che due medici sportivi, inseriti nella dirigenza di una federazione, vengono condannati per favoreggiamento nel doping. “La prima volta in cui per questo reato vengono sanzionate persone diverse dall’atleta ed è molto importante, perché l’atleta spesso è l’ultimo anello della catena”, dice Sandro Donati, da sempre in prima fila nella lotta alla farmacia proibita, che Schwazer ha seguito come tecnico quando, scontata la prima squalifica, si è ripresentato per gareggiare. “Cosafarà adesso la Iaaf, la federazione internazionale? Ignorerà la sentenza?”. Fischetto è ancora medico del settore sanitario ed ora si trova interdetto a frequentare ambienti sportivi. “Ricordo – aggiunge Donati – che fui proprio io a indicare alla Wada l’11 e 12 luglio del 2012 la necessità di un controllo su Alex. Lui era colpevole per quel doping. Ed ha pagato con la squalifica”.
Gioco di squadra
È in corso all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano la prima edizione del Meeting Internazionale Inclusione sociale e sport. Il servizio di Elena Fiorani
Il Meeting, che si chiude oggi, ha riunito rappresentanti di enti pubblici e privati che utilizzano lo sport come strumento per l’inclusione sociale e lo sviluppo: università, governi locali, realtà di terzo settore, Coni, società sportive, uniti nel promuovere il ruolo sociale dello sport. L’evento vuole contribuire alle dinamiche internazionali in atto per rafforzare le politiche e le azioni che usano lo sport come leva per l’inclusione sociale in settori e territori svantaggiati e si svolge nel quadro della revisione della Carta dell’Unesco sull’attività fisica e lo sport adottata nel 2013 a Berlino in occasione dell’incontro internazionale tra i ministeri dello sport. Questo step si è focalizzato sullo scambio di know-how operativo e sulla condivisione di informazioni, per massimizzare i contributi dello sport allo sviluppo sostenibile e alla pace.