Rivoluzione copernicana per il mondo della Formula Uno: da questa stagione addio alle cosiddette “ragazze ombrello” sulla griglia di partenza. Una pratica considerata, dalla nuova proprietà dei gran premi, totalmente in disaccordo con le regole di base della società moderna.
Dal 2018, la griglia di partenza sarà popolata di “performer, vip e invitati” di primo livello scelti di gara in gara dai vari organizzatori. La scelta di Liberty Media è stata spiegata in termini molto chiari. “Nell’ultimo anno (il primo della nuova gestione) abbiamo notato molte aree dello spettacolo che hanno bisogno di essere aggiornate e adeguate a quella che è la nostra visione dello sport – dice Sean Bratches il managing director della F1 – Non pensiamo dunque che questa pratica sia più appropriata e nemmeno più tanto rilevante per la Formula 1 e per i suoi fan. Sia quelli nuovi, sia quelli vecchi, in tutto il mondo”.
Comuni su due ruote
Si sono chiuse le adesioni, rivolte alle amministrazioni locali, per partecipare alla prima edizione del riconoscimento promosso da Fiab per premiare le città che applicano politiche concrete per favorire la mobilità in bicicletta. Lanciata a settembre, l’iniziativa ha già assegnato 30 bandiere gialle della ciclabilità italiana ad altrettante località.
Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta assegnerà le bandiere gialle sulla base di diversi parametri di valutazione, con un punteggio da 1 a 5 ben visibile con l’apposizione di altrettanti bike-smile nella bandiera gialla Comuni Ciclabili 2018.
I Comuni che ambiscono a ricevere il riconoscimento devono possedere almeno due requisiti tra quelli richiesti nella candidatura: uno nell’area infrastrutture urbane (‘ciclabili urbane’ e/o ‘moderazione traffico e velocità’) e uno in almeno una delle altre tre aree di valutazione (‘cicloturismo’, ‘governance’ e ‘comunicazione promozione’). Informazioni e termini per aderire all’iniziativa sono su www.comuniciclabili.it Il primo workshop per la condivisione delle buone pratiche sarà organizzato da Fiab a marzo, in occasione della consegna delle nuove bandiere gialle ai Comuni ciclabili 2018 che avranno dato la loro adesione entro fine gennaio. Sempre entro marzo sarà presentata e pubblicata on line la Guida italiana dei Comuni ciclabili 2018: uno strumento di visibilità verso cittadini e turisti per i territori con la bandiera gialla.
La scuola di tutti gli sportivi
Presentato all’istituto Lenoci di Bari un percorso di studi per affrontare tutti gli ambiti legati alla disabilità e che vedrà a fianco dei ragazzi i responsabili provinciali del Comitato italiano paralimpico. Verranno approfondite la pratica e la conoscenza delle discipline attraverso progetti educativi, formativi, didattici, culturali e sociali.
Il piano di studi con orientamento sportivo dell’istituto sarà integrato da moduli formativi riguardanti la dimensione della disabilità rivolti a tutti gli studenti, mentre l’attività pratica degli studenti con disabilità sarà coadiuvata da istruttori qualificati del CIP. Tra gli aspetti toccati dalle lezioni ci sono l’avviamento allo sport, l’amministrazione, finanza e marketing per società sportive paralimpiche, il giornalismo sportivo paralimpico, l’arbitraggio in sport paralimpici e l’organizzazione di eventi paralimpici. L’obiettivo è quindi non solo di potenziare gli indirizzi di studio offerti, ampliando il numero di studenti da coinvolgere in indirizzi di studio particolari – come Amministrazione, finanza e marketing ad orientamento sportivo e Sistema informatico aziendale ad orientamento sportivo -, ma anche avvicinarli a una maggiore comprensione delle discipline paralimpiche, con i conseguenti insegnamenti dei valori legati allo sport e della capacità di superare le difficoltà della vita come la disabilità grave.
Favoreggiamento del doping
Così due medici della Federazione atletica italiana, sono stati condannati a due anni di reclusione e ad una multa di 10.000 euro ciascuno. Per la sentenza i dottori sapevano, hanno taciuto e non hanno fatto nulla per impedire che Alex Schwazer si dopasse prima delle Olimpiadi di Londra 2012.
E’ la prima volta che due medici sportivi, inseriti nella dirigenza di una federazione, vengono condannati per favoreggiamento nel doping. “La prima volta in cui per questo reato vengono sanzionate persone diverse dall’atleta ed è molto importante, perché l’atleta spesso è l’ultimo anello della catena”, dice Sandro Donati, da sempre in prima fila nella lotta alla farmacia proibita, che Schwazer ha seguito come tecnico quando, scontata la prima squalifica, si è ripresentato per gareggiare. “Cosafarà adesso la Iaaf, la federazione internazionale? Ignorerà la sentenza?”. Fischetto è ancora medico del settore sanitario ed ora si trova interdetto a frequentare ambienti sportivi. “Ricordo – aggiunge Donati – che fui proprio io a indicare alla Wada l’11 e 12 luglio del 2012 la necessità di un controllo su Alex. Lui era colpevole per quel doping. Ed ha pagato con la squalifica”.
Gioco di squadra
È in corso all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano la prima edizione del Meeting Internazionale Inclusione sociale e sport. Il servizio di Elena Fiorani
Il Meeting, che si chiude oggi, ha riunito rappresentanti di enti pubblici e privati che utilizzano lo sport come strumento per l’inclusione sociale e lo sviluppo: università, governi locali, realtà di terzo settore, Coni, società sportive, uniti nel promuovere il ruolo sociale dello sport. L’evento vuole contribuire alle dinamiche internazionali in atto per rafforzare le politiche e le azioni che usano lo sport come leva per l’inclusione sociale in settori e territori svantaggiati e si svolge nel quadro della revisione della Carta dell’Unesco sull’attività fisica e lo sport adottata nel 2013 a Berlino in occasione dell’incontro internazionale tra i ministeri dello sport. Questo step si è focalizzato sullo scambio di know-how operativo e sulla condivisione di informazioni, per massimizzare i contributi dello sport allo sviluppo sostenibile e alla pace.
Regaliamo un abbraccio a tutta l’Italia
È il nome del bando in cui gli enti non profit possono partecipare per ricevere la bicicletta progettata per le persone con autismo. Ce ne sono 20 a disposizione, una per ogni regione. L’Hugbike è un tandem che si guida dal sellino posteriore con un lungo manubrio: chi siede davanti è “abbracciato” ed ha la percezione di essere lui la “guida”.
L’idea della “bici degli abbracci” è di Mario Paganessi, fondatore e direttore della Fondazione Oltre il Labirinto e papà di un ragazzo con autismo. La bici ha preso forma rapidamente tanto che il 2 aprile 2014 ne venne donato un primo modello anche a Papa Francesco. Il bando di Fondazione Allianz UMANA MENTE si rivolge a Enti del Terzo Settore, con preferenza a coloro che daranno la possibilità al un maggior numero di persone con disabilità possibile (almeno 50 all’anno) di provare l’emozione di andare in bici in totale sicurezza. La scadenza del bando è venerdì 23 febbraio 2018 alle 18.00: i beneficiari saranno resi noti sul sito della Fondazione Allianz UMANA MENTE il 2 marzo 2018.
Palestre aperte
A Palermo cento persone alla settimana, segnalate dai servizi sociali delle circoscrizioni, potranno fare sport gratuitamente nelle strutture comunali. Un’iniziativa indirizzata a chi è in difficoltà economica, o presenta una disabilità o patologia cronica.
Gli spazi disponibili sono la piscina di viale del Fante, ma anche il Palauditore, il Palamangano e le palestre dello Sperone e di Borgo Ulivia. “Si tratta di un percorso importante per garantire a chi è in difficoltà una possibilità in più – dice Giuseppe Mattina, assessore comunale alle Attività sociali – Fa parte di un progetto più ampio che il Comune sta portando avanti e che prevede la presa in carico delle persone che hanno bisogno di un sostegno sotto vari aspetti”.
Un ponte di sport
È l’iniziativa di integrazione sociale attraverso l’inserimento in contesti sportivi promosso dalle cooperative “Social House Team” di Viterbo. Grazie al progetto due ragazzi ospiti del centro accoglienza si stanno allenando e da questa settimana potrebbero essere convocati per giocare le regolari partite del campionato.
Niente sta scritto
È il docu-film di Marco Zuin con protagonisti l’azzurra Martina Caironi, campionessa paralimpica mondiale della velocità, e Piergiorgio Cattani, studioso e giornalista che convive con una malattia degenerativa. Una pellicola sulle possibilità di trovare nuovi modi di vivere le proprie passioni nonostante la disabilità e sull’accettazione dei limiti.
Il documentario è prodotto da Fondazione Fontana onlus con FilmWork srl, non è un racconto sulla disabilità o sulla malattia: parla di guarigione oltre il corpo fisico. È un film sulle possibilità, in cui l’unica via d’uscita è la consapevolezza di poter fare sempre qualcosa per gli altri. Lo fa entrando nelle vite dei due “attori” protagonisti: l’azzurra Martina Caironi, regina paralimpica mondiale della velocità, e Piergiorgio Cattani, studioso e giornalista che da sempre convive con una grave malattia degenerativa.
Una donna per il calcio
Hope Solo, l’ex portiere degli Stati uniti vuole cambiare il calcio in America e si candida alla presidenza federale. Il servizio di Elena Fiorani.
“Voglio un calcio uguale per tutti”, la storica portiere e capitana della Nazionale a 36 anni ha deciso di correre per la presidenza federale nelle elezioni che si terranno il 10 febbraio. Negli Stati Uniti, a maggior ragione dopo la mancata qualificazione a Russia 2018 della Nazionale maschile, il soccer è donna: tre titoli mondiali e cinque olimpici sono lì a dimostrarlo, assieme a milioni di ragazzine con i tacchetti. Hope Solo si candida per offrire pari opportunità, non solo nel trattamento salariale tra uomini e donne, stavolta il suo concetto di «gioco uguale per tutti» è più ampio e politicamente incisivo, perché riguarda l’accesso dei ragazzini al calcio, che è troppo caro, per cui i bambini meno ricchi ne sono esclusi. “Tutto questo è assurdo – dice – perché noi abbiamo i soldi, la diversità e i giocatori per diventare leader globale anche nel calcio. So che è una questione molto politica, ma non ho paura ad usare la mia voce”