È il nome del progetto promosso da Fiab e AICS Cremona, grazie al quale persone ipovedenti e cieche hanno la possibilità di riscoprire le bellezze del proprio territorio a stretto contatto con la natura e facendo sport. In programma eventi per promuovere il cicloturismo come forma accessibile alle persone con disabilità.
Sabato 17 febbraio il primo incontro di formazione “Dolce Andar” la mobilità dolce per il rispetto dell’ambiente, alle 15 presso la Sede di FiabCremona, Via Speciano,2. Il progetto “La cultura dell’ambiente va in TANDEM con la solidarietà” si articola su due aspetti: la cultura dell’ambiente e la solidarietà messe in relazione tra loro, attraverso la pratica della mobilità dolce. Da un lato, il progetto intende valorizzare le risorse naturali, paesaggistiche e culturali del territorio, in senso lato, per sviluppare nella cittadinanza conoscenza, consapevolezza, senso di appartenenza e quindi rispetto per l’ambiente; dall’altro, si propone di migliorare la qualità della vita della comunità attraverso azioni che facilitino l’inclusione delle persone con disabilità rafforzando i legami di solidarietà.
On air
Oggi è il World radio day, promossa dall’Unesco e riconosciuta dall’Onu nel 2013. Il tema di quest’anno è radio e sport. Il servizio di Elena Fiorani.
La Giornata Mondiale della Radio si celebra il 13 febbraio perché è il giorno in cui, nel 1946, è stata fondata la Radio delle Nazioni Unite. La scelta del tema “Radio e sport”, è legata all’importanza assegnata dall’Onu allo sport nell’unire le persone di tutto il mondo e nel superare barriere e divisioni costruite dall’uomo. L’invito a tutte le radio per questa giornata è di mostrare la bellezza degli sport in tutta la loro diversità, da quelli tradizionali che ci legano al nostro patrimonio culturale e alle comunità di appartenenza allo sport che valica i confini e crea un linguaggio universale. In particolare in questi giorni di Olimpiadi, in cui una stretta di mano sugli spalti di uno stadio, ha fatto fare più passi alla pace di anni di incontri, lo sport acquista un ruolo diplomatico e di distensione che va decisamente celebrato e promosso.
Dalla parte delle donne
A PyeongChang il Cio ha previsto quattro uffici in cui parlare di abusi sessuali, denunciare e ricevere aiuto medico e legale, seguiti da una ventina di dottori, psicologi, avvocati e consulenti. Inoltre, Il Comitato olimpico internazionale, ha anche messo a disposizione una linea telefonica con esperti giuridici per accogliere richieste e fornire consulenza, oltre che avviare indagini e azioni disciplinari.
Il Cio è per la prima volta, apertamente, dalla parte delle donne. E ascolterà. Gli uffici sono diretti dalla signora Susan Greinig che lavora dal 1987 nella dirigenza di scienze e salute del Cio e che già a Rio 2016 aveva lanciato il progetto. “Dobbiamo rafforzare la presa di coscienza su questi temi per proteggere le atlete e aiutarle a gestire tutte le situazioni. Lo sport è un microcosmo della società, quindi esistono violenze e abusi. Il Cio ha la responsabilità di capire perché e come accade e dunque trovare soluzioni. Il caso delle ginnaste americane ci ha insegnato quanto e fino a che punto le violenze possono incidere sulla vite private e agonistiche”. “Gli sportelli in Corea non risolveranno il problema, ma sono una novità doverosa – spiega l’ex fondista Manuela Di Centa, 14 medaglie tra Olimpiadi e mondiali, membro onorario del Cio – La rete di ascolto è fondamentale, specie negli sport invernali, dove spesso per le ragazze non esistono figure femminili di riferimento: non ci sono tecnici o presidenti di federazioni donna”.
Insieme sotto rete
A Palazzo Geremia, nel cuore di Trento, è partito lo stage delle nazionali femminili di Italia e Slovenia di sitting volley. Tre giorni che preparano alle qualificazioni ai Mondiali paralimpici in programma a luglio in Olanda. Il servizio di Elena Fiorani.
Obiettivo dell’appuntamento è far conoscere ad un pubblico sempre più ampio il sitting volley, la pallavolo da seduti, con allenamenti aperti al pubblico e l’amichevole contro la Slovenia, che si svolgerà al PalaTrento prima di una gara del Trentino Volley. Nadia Bala, atleta azzurra paralimpica e ambasciatrice italiana del sitting volley, terrà alcuni incontri nelle scuole trentine per presentare la pallavolo paralimpica, che è nata in tempi recenti ma ha già guadagnato notorietà e affetto. Amauri Ribeiro, allenatore brasiliano della nazionale italiana, racconta: “In Brasile siamo partiti nel 2004 con l’attività del sitting avendo appena 7 squadre in tutto il paese, ora sono più di 40: ci auguriamo una crescita di questo genere anche in Italia”
Salute in cammino
È il progetto che propone l’attività fisica come strumento di prevenzione contro il cancro con due appuntamenti settimanali che si svolgono a Camerano il giovedì ed a Castelfidardo il lunedì, entrambi comuni della provincia di Ancona. I percorsi durano un’ora e sono guidati dagli istruttori.
“Questa iniziativa – dice il vice presidente regionale dell’U.S. Acli Marche Giulio Lucidi – rientra nelle attività previste dal protocollo d’intesa che abbiamo stipulato con la Regione Marche per la diffusione dell’attività fisica tra la popolazione in applicazione del Piano regionale della prevenzione”. “Invitiamo i cittadini – conclude Lucidi – a praticare attività sportiva ed a farsi coinvolgere nelle nostre attività che sono finalizzate a promuovere stili di vita corretti. Domenica 4 febbraio è stata la Giornata mondiale contro il cancro e tra le raccomandazioni del Codice europeo contro il cancro, che comprende 12 attività per ridurre il rischio dell’insorgere di tale patologia, c’è proprio quella di svolgere attività fisica ogni giorno e limitare il tempo che si trascorre seduti”.
Gol oltre le sbarre
Alcuni detenuti della Casa circondariale di Catanzaro hanno dato vita ad una squadra di calcio che partecipa con diritto di classifica al campionato amatoriale. L’iniziativa permette di abbattere l’isolamento a cui i giocatori sono costretti in carcere.
La Amatori Casa circondariale Siano è impegnata nel Girone A del Campionato Amatori calabrese, torneo che coinvolge sedici squadre. Un’idea condivisa dalla direttrice della casa circondariale, Angela Paravati: “Sono molti gli aspetti positivi di questo progetto: il primo è proprio l’utilità dello sport, fondamentale per persone che sono costrette dalla detenzione ad una vita sedentaria. È importante lo sport, perché ti insegna a stare insieme, a rispettare le regole, quindi a socializzare e soprattutto a controllare la personalità. Sotto questo punto di vista, è anche terapeutico”.
Palombella solidale
L’Italia è il primo Paese al mondo che potrebbe avere un campionato di pallanuoto per persone con disabilità. I primi ad entrare in acqua sono stati quelli della WaterpoloAbility di Busto Arsizio, ragazzi dai 16 ai 53 anni, ma presto altre società in giro per lo Stivale faranno altrettanto.
Il Waterpolo Ability è uno sport che non esiste a livello paralimpico, mai codificato e mai riconosciuto, usa una formula riveduta e corretta della pallanuoto: sette contro sette ma in una piscina dalle dimensioni ridotte e con pallone più piccolo, in pratica quello in uso nel campionato femminile. Quattro su sette dei giocatori hanno disabilità varie, soprattutto motorie. Tre sono normodotati, ma non professionisti. Una ventina i ragazzi coinvolti, divertimento e botte da orbi, come nella pallanuoto vera. Quel che manca, al team, sono gli sponsor. Ma un po’ di aziende locali si stanno interessando all’iniziativa
Donne di sport
Il comitato Uisp di Cremona ha aperto le votazioni per l’assegnazione del Premio mimosa 2018. Società e sportive potranno così scegliere la migliore tra atlete, dirigenti e allenatrici della provincia, votando online fino al 18 febbraio. Il riconoscimento vuole sensibilizzare la crescita degli incarichi dirigenziali al femminile.
Il premio “Mimosa”, giunto alla quinta edizione, è organizzato dall’Uisp Cremona quale riconoscimento alle donne sportive cremonesi, ed è promosso in collaborazione con il giornale La Provincia e il sito on-line sportgrigiorosso. Le votazioni dureranno fino al 18 febbraio compreso e chiunque potrà esprimere un voto per ogni categoria: atleta, dirigente e l’allenatrice attraverso il sito del giornale La provincia www.laprovinciacr.it o il sito www.sportgrigiorosso.it. La cerimonia di premiazione delle vincitrici si svolgerà sabato 24 febbraio alle 10 presso l’aula magna dell’ITIS “Torriani” in via Seminario, 19 a Cremona.
Sei nazioni, sei sedie
Il Torneo internazionale della palla ovale si arricchisce di un nuovo evento, un incontro dimostrativo di rugby in carrozzina, in programma domani al PalaLuiss di Roma. Il servizio di Elena Fiorani.
Nella giornata che precede la partita Italia-Inghilterra, si terrà l’incontro promosso dalla Federazione rugby, la società Romanes Wheelchair Rugby e Fispes-Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. Scenderanno in campo giocatori provenienti da sette club italiani e una rappresentativa composta da ex Azzurri della federazione. L’iniziativa, intitolata 6 Sedie, ha l’obiettivo di far conoscere la disciplina del Wheelchair Rugby, praticata da atleti con disabilità e dimostrare le potenzialità inclusive di questo sport. Inoltre domenica, in occasione di Italia-Inghilterra allo Stadio Olimpico, i ragazzi del rugby in carrozzina faranno una sfilata a bordo campo prima dell’ingresso delle squadre.
Donne e motori
Rivoluzione copernicana per il mondo della Formula Uno: da questa stagione addio alle cosiddette “ragazze ombrello” sulla griglia di partenza. Una pratica considerata, dalla nuova proprietà dei gran premi, totalmente in disaccordo con le regole di base della società moderna.
Dal 2018, la griglia di partenza sarà popolata di “performer, vip e invitati” di primo livello scelti di gara in gara dai vari organizzatori. La scelta di Liberty Media è stata spiegata in termini molto chiari. “Nell’ultimo anno (il primo della nuova gestione) abbiamo notato molte aree dello spettacolo che hanno bisogno di essere aggiornate e adeguate a quella che è la nostra visione dello sport – dice Sean Bratches il managing director della F1 – Non pensiamo dunque che questa pratica sia più appropriata e nemmeno più tanto rilevante per la Formula 1 e per i suoi fan. Sia quelli nuovi, sia quelli vecchi, in tutto il mondo”.