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Sport e ambiente: Gregorio Paltrinieri in difesa del mare con il progetto “Dominate the Water”


Non c’è più tempo. Gregorio Paltrinieri, campione del mondo in carica della 10 km in acque libere, in prima linea in difesa del mare con il suo progetto Dominate the Water che unisce sport e tutela dell’ambiente. Si tratta di una competizione ecosostenibile e un festival delle open water, con eventi rivolti a scuole, enti e associazioni del territorio.

Il nuoto per lui è arte, il mare libertà, gioia, vita. Tanto ne è innamorato, tanto Gregorio Paltrinieri inorridisce a vederlo in balia di incuria e degrado. Medaglia di bronzo a Tokyo 2020 e campione del mondo in carica della 10 km in acque libere, agli ultimi Europei di nuoto a Roma si è aggiudicato 4 medaglie su 5 gare, 3 ori e un argento. E la stessa determinazione che lo porta sul podio, Greg la mette per proteggere il suo mare, impegnandosi in prima persona a sensibilizzare sull’importanza di rispettare e prendersi cura del proprio territorio.

 

L’ultima impresa di Andrea Devicenzi: il ciclista con disabilità che ha attraversato tutta l’Islanda


Rinascere con lo sport. Andrea Devicenzi, amputato a una gamba a 17 anni dopo un incidente stradale, ha attraversato tutta l’Islanda: duemila chilometri in bici tra vulcani, geyser e sfide da superare, guidato da resilienza e coraggio. Un’impresa documentata da video, fotografie e racconti che daranno vita ad ottobre a un docufilm e poi ad un libro.

Andrea è un tipo abituato alle imprese: cammini, scalate, gare sportive, ciclismo estremo. Breve riassunto di qualcuna di queste, giusto per capire. La montagna è una delle sue passioni: nel 2010 è stato il primo ciclista amputato ad arrivare in vetta del KardlungLa, 5.602 metri, percorrendo in bicicletta la strada carrozzabile più alta del mondo. Lo sport è stato una costante della sua vita, arrivando a quello di più alto livello: Azzurro di paratriathlon per oltre 3 anni, ha vinto un argento agli Europei nel 2013. La bicicletta sempre nel cuore: nel 2016 in Perù ha pedalato per oltre 1200 chilometri in 11 giorni, da Lima e a Cusco.

L’ultima impresa è di quelle che lasciano il segno, nella mente e nel cuore: «Oltre 2000 chilometri circumnavigando l’Islanda in bici tra vulcani, geyser e natura incontaminata, alla scoperta delle sue terre e della sua gente, raccogliendo storie di resilienza, coraggio e successo». Una specie di «ciclismo lento», anche se poi questa parola non è la più adatta perché Andrea è uno che va forte. Campione si rimane sempre. «Mi piace questo modo di fare sport: senza avversari, ma sempre con energia, concentrazione, determinazione, anche coraggio. Si impara a vivere ogni metro, ogni pedalata, ogni luogo che si attraversa». L’Islanda l’ha affrontata così: «Ho vissuto un sogno. Mi sono goduto ogni istante. Anche se è stato un viaggio complesso». Anche perché ha attraversato l’isola in senso antiorario, con il vento contro.

Un’impresa documentata da video, fotografie e racconti (pronto a ottobre un docufilm e poi un libro) vissuta in tenda e sacco a pelo: «Circa 120 chilometri al giorno, una bella prova dal punto di vista mentale, organizzativo, alimentare e fisico». Affrontata non da solo, ma con amici («Simone Pinzolo, che mi ha aiutato per la logistica, e Andrea Baglio, straordinario videomaker») e aiuti, anche economici e organizzativi, senza i quali non sarebbe stata possibile, e con il supporto della compagna Jessica e delle figlie Giulia, 17 anni, e Noemi, 12: «Una impresa che senza il loro sostegno non sarebbe stata possibile, come quello delle principali aziende che mi hanno sostenuto, Pomì, Progetti del Cuore e Quixa. Portare a termine questa impresa è un riconoscimento a chi ha creduto in me. A differenza di altre occasioni, non ho avuto fretta nel concludere le singole tappe. Perché ho capito che è il percorso fatto a dare valore alla totalità del progetto».

Torna il Galà dello sport a Bastia Umbra (Pg)


Galà dello sport. Questa sera a Bastia Umbra l’evento di promozione e riconoscimento degli atleti e delle associazioni del territorio con l’obiettivo di presentare lo sport solo come agonismo, ma anche e soprattutto coesione sociale e fonte educativa.

La Sampdoria dona 5 abbonamenti annuali a persone senza fissa dimora


Genova Solidale. La Sampdoria ha donato ai Volontari per l’Auxilium cinque abbonamenti annuali a persone senza fissa dimora per le partite casalinghe della squadra blucerchiata. Secondo l’associazione, “poter andare allo stadio non è solo un semplice momento di svago ma è un’opportunità per rafforzare le relazioni, il senso di inclusione, la fiducia in sé stessi”.

Videogames accessibili: la sfida di una startup italiana contro l’esclusione sociale


 

 

 

Videogames accessibili. Questa è la sfida di una startup italiana. Il servizio è di Giovanna Carnevale.

Anche giocare ai videogiochi può essere causa di esclusione sociale per le persone cieche e ipovedenti. E così Arianna Ortelli, Marco Andriano e Moreno Gregori della Novis Game hanno deciso di sviluppare un software che, grazie all’Intelligenza artificiale, consentirà di giocare in modalità accessibile a qualsiasi videogioco.

Saranno i suoni, infatti, a guidare l’utente. Diverse le associazioni che collaborano con il progetto della start up, tra cui l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Il primo videogioco è già in fase di completamento.