Contro la velocità
A Ferrara, da oggi a domenica, il Festival del ciclista lento, che celebra le pedalate a passo d’uomo. Ascoltiamo il giornalista Marco Pastonesi.
Ecco il Barometro dell’odio nello sport: cresce il linguaggio volgare sui social, il calcio è il tema dominante online
I numeri dell’odio
Presentata la ricerca del Barometro dell’odio nello sport: in particolare sui social media cresce il linguaggio volgare. Il calcio è il tema dominante nelle interazioni online e tutte le squadre mostrano livelli simili di linguaggio ostile nel flusso dei commenti.
In Italia è sempre più pesante il linguaggio volgare in ambito sportivo. Almeno sui social media. Sul campione analizzato, quasi un commento su tre è considerato d’odio. L’hate speech aumenta; si riduce leggermente la discriminazione
Piove odio nel linguaggio espresso sui social media su temi sportivi. E la ricerca del Barometro dell’odio nello Sport, presentato oggi al Foro Italico, con i suoi risultati vuole segnalarne il grado di pressione.
I crescenti discorsi d’odio, il cosiddetto “hate speech”, sono ben evidenziati dai numeri di questa ricerca, realizzata dal Centro CODER dell’Università di Torino nell’ambito del progetto “Odiare non è uno sport” (AID 012618/4), realizzato con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha monitorato per tre mesi, dal 1° ottobre 2022 al 6 gennaio 2023, i social (Facebook e Twitter) delle 5 principali testate sportive italiane: Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Il Corriere dello Sport, Sky Sport e Sport Mediaset.
Quattro le categorie utilizzate per definire l’hate speech: linguaggio volgare, aggressività verbale, aggressività fisica e discriminazione.
Nel campione analizzato, pari 3.412.956 su Facebook e 29.625 su Twitter, circa un milione di commenti sono stati classificati come hate speech e di questi circa 200.000 contenevano almeno un riferimento alla discriminazione.
Il calcio è il tema dominante nelle interazioni online: rappresenta circa il 96% dei post analizzati su Facebook e Twitter.
Tutte le squadre di calcio mostrano livelli simili di linguaggio d’odio nel flusso dei commenti.
L’hate speech aumenta, in leggero calo la discriminazione
Su Facebook, rispetto al 2019, anno della prima rilevazione, la percentuale di post senza commenti di odio è diminuita dal 25,7% al 15,1%, mentre i post con più di 25 commenti di hate speech sono aumentati dal 13,6% al 29,8%. Anche su Twitter, rispetto al 2019, la percentuale di hate speech è cresciuta in maniera significativa: il 54,9% dei commenti è stato identificato come hate speech, mentre nel 2019 era il 31%.
La dimensione più frequente è rappresentata dall’aggressività verbale con una percentuale pari al 67,3%, seguita dal linguaggio volgare con il 22,1%. Mentre discriminazione e aggressività fisica registrano valori più bassi nel 2022 rispetto al 2019, passando rispettivamente da 7% a 6,5% e da 6% a 4,1%.
Dalla ricerca si evince che oltre il 95% dei post analizzati riguarda il calcio e che alcuni personaggi collegati a questo sport – calciatori, allenatori, commentatori e compagne di calciatori – contribuiscono a generare un alto volume di interazioni a cui corrisponde una quota variabile tra il 10% e il 20% di volgarità, aggressività e discriminazione.
Nel complesso la ricerca evidenzia l’importanza di affrontare il problema dell’hate speech nello sport online, promuovendo un ambiente inclusivo attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori in campo.
Basket: la storia di Che Flores, il primo arbitro trans negli sport professionistici americani
Fischietti arcobaleno
Che Flores è diventato nel 2022 arbitro Nba, dopo 14 anni sui campi e più di mille partite arbitrate a ogni livello. A settembre ha deciso di rendere pubblica la sua identità non binaria, diventando così il primo arbitro trans negli sport professionistici americani.
Nel 2022 Che Flores è finalmente diventat* un arbitro NBA, culminando una carriera di 14 anni sui campi con il fischietto in bocca, più di mille partite arbitrate, a ogni livello, in tre Paesi diversi, in tre leghe professionistiche diverse (l’unic* a dirigere una finale di tre campionati diversi, NCAA, G League e WNBA). Poi, l’anno scorso, il grande salto: la NBA. Solo che in quell’annuncio fatto dalla lega di Adam Silver (“Due nuovi arbitri donna nella lega”) Flores non riusciva a riconoscersi fino in fondo, visto che ormai da anni la sua identità di genere (che definisce trans e non-binaria) era diversa. E a settembre di quest’anno la decisione di renderla pubblica anche al resto del corpo arbitrale NBA, diventando così il primo arbitro non binario trans negli sport professionistici americani.
“L’ho fatto anche per far sapere a un sacco di ragazzini e ragazzine che esistiamo, che possiamo avere successo in mille modi diversi. Mi piace l’idea che si vedono su un campo NBA possano dire: ‘Posso farlo anch’io'”, ha detto Flores a “GQ”. E dopo aver arbitrato 35 gare di stagione regolare già lo scorso anno, quest’anno Flores (maglia n°91, come quella di Dennis Rodman ai Bulls) torna sui parquet NBA, una destinazione che per la prima volta è sembrata possibile grazie a Violet Palmer, la prima donna chiamata ad arbitrare nella lega. E se un veterano come Bill Kennedy (apertamente dichiaratosi omosessuale nel 2015) è ormai una superstar tra i fischietti NBA, ora anche Che Flores è più liber* di far vedere cosa sa fare in campo: “Ora mi sento al 100% me stess*”, dice.
Scampia, inaugurato un campo da calcio realizzato con pacchetti vuoti di patatine e imballaggi riciclati
Sostenibile e inclusivo
Inaugurato a Scampia un campo da calcio realizzato con pacchetti vuoti di patatine e imballaggi riciclati. La struttura sportiva accoglierà i giovani del quartiere ed organizzerà attività sociali ed educative: in programma iniziative che che coinvolgeranno oltre 120 partecipanti a settimana.
Al via a Scampia l’inaugurazione di un campo da calcio responsabile, realizzato con imballaggi riciclati tra cui pacchetti vuoti di patatine. Una struttura sportiva, che accoglierà i giovani del quartiere napoletano; ma anche un centro di aggregazione, che organizzerà attività sociali ed educative sul territorio: sono previsti diversi programmi, che coinvolgeranno oltre 120 partecipanti a settimana, dedicati alla promozione di sport, inclusione, equità di genere ed empowerment della comunità, con l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione attiva.
L’iniziativa rappresenta la seconda tappa italiana del progetto Lay’s RePlay, in collaborazione con Uefa Foundation for Children e Common Goal: un altro impianto era stato aperto a Torino nel maggio 2022, nella Casa del Quartiere Cecchi Point.
Il campo da calcio a cinque di Scampia è stato realizzato utilizzando erba artificiale e substrati interamente riutilizzabili, grazie a Ecocept, un prodotto performante derivato dalla compressione di plastica e gomma riciclata. Il manto erboso e lo ‘shockpad’ sono inoltre riciclabili alla fine del loro ciclo di vita.
“I campi da calcio Lay’s Replay, realizzati dal nostro partner Greenfields, hanno un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto ad altre strutture simili in erba sintetica. Vengono infatti utilizzati imballaggi riciclati tra cui i sacchetti di patatine, che vengono lavati, triturati e convertiti in trucioli che formano uno strato progettato per essere riciclato al 100% al termine del suo ciclo di vita, di circa 10 anni“, spiega Marcello Pincelli, ad di PepsiCo Italia. E aggiunge: “Questo processo riduce significativamente le microplastiche (quasi zero) ed evita l’uso di pari quantità di polipropilene vergine, oltre a far risparmiare, sempre rispetto al normale campo in erba sintetica 3G, fra le 112 e le 128 tonnellate di CO2e all’anno, equivalente a togliere circa 28 auto all’anno dalla circolazione”.
Centri simili sono stati costruiti in diverse parti del mondo, tra cui Sudafrica, Regno Unito, Brasile, Messico, Egitto e Stati Uniti. In Italia si tratta della seconda apertura: prima dello Scampia Stadium, realizzato nel parco Ciro Esposito, la struttura di Lay’s RePlay aperta a Torino è stata utilizzata più di 20.000 volte, fornendo 1.225 ore di attività sportive e corsi di formazione per i partecipanti e 213 ore di eventi e attività speciali dedicate alla comunità.
Nel complesso, finora i sette campi da calcio di questo progetto, situati in zone svantaggiate, sono stati usati 250.000 volte, con oltre 5.600 ore dedicate alla programmazione, all’uso delle strutture e all’organizzazione di eventi speciali per le relative comunità. Inoltre, la costruzione di questi campi ha coinvolto nelle attività anche fornitori locali, in modo da promuovere lo sviluppo dell’economia di prossimità e di ridurre le emissioni legate ai trasporti: in particolare, circa il 60% dei finanziamenti per i vari progetti è stata assegnata a un appaltatore locale.
Lo Scampia Stadium sarà inaugurato giovedì 12 ottobre: alla cerimonia per il taglio del nastro è prevista la partecipazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dell’ex calciatore italiano e Uefa Legend Ciro Ferrara, del comico con un profondo legame con la sua terra Frank Matano.
“Rendere la gioia dello sport più accessibile a tutti è un obiettivo fondamentale di Lay’s RePlay – dichiara Pincelli – Questo progetto incarna la trasformazione e la sostenibilità, passando dalla riutilizzazione dei pacchetti vuoti di patatine alla creazione di campi da calcio donati alle comunità locali. L’obiettivo è unire la passione per lo sport, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente per favorire un impatto positivo a 360° gradi”.
Nel corso della giornata di inaugurazione ci sarà una performance curata dalla cantautrice Dadà, mentre Ciro Ferrara darà il via a una sessione di Penalty Shootout – tiro di calci di rigore in movimento. A seguire, le attività sul campo promosse da Play For Change: l’organizzazione non governativa internazionale che opera nel settore dello sport coordina il progetto con tre associazioni locali, e ha sviluppato un programma educativo calcistico a lungo termine.
Come sottolinea Valeria Ignarra, direttore di Play for Change Charitable Trust Uk e ceo Play for Change Social Enterprise Italia, l’organizzazione punta a promuovere un cambiamento culturale positivo sul territorio, con attività inclusive per ridurre le disparità economiche e sociali all’interno della comunità e promuovere l’emancipazione sociale per tutte le categorie, comprese le donne e i giovani disabili.
Il quartiere di Scampia è stato scelto per questa iniziativa per sostenere la sua recente fase di rinascita e sviluppo, che è stata avviata grazie a una serie di iniziative promosse dalla Municipalità 8 e da associazioni locali per affrontare questioni come la disoccupazione, la povertà e le disuguaglianze. “A gestire la nuova struttura saranno le realtà del territorio guidate dall’associazione ‘Ciro vive’ che tanto si è adoperata in questi anni per il riscatto sociale delle nuove generazioni”, fa sapere il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Il territorio sta attraversando una fase di rigenerazione urbana, con la partecipazione dei residenti al processo di trasformazione culturale, architettonica e sociale dei suoi spazi. Esempi sono “il piano di abbattimento e ricostruzione delle Vele, la prossima riqualificazione del parco Ciro Esposito, la realizzazione di una pista ciclabile e la presenza dell’università Federico II di Napoli”, ricorda il presidente della Municipalità 8 del Comune di Napoli, Nicola Nardella. Il progetto rientra in questo percorso, contribuendo alla creazione di nuovi luoghi di aggregazione per rispondere alle necessità dei giovani e contrastare le fragilità sociali.
La nuova stagione di “Camminate dei musei”: il progetto targato U.S. Acli di Ascoli Piceno e Fermo
Camminate dei musei
Al via la nuova stagione di appuntamenti legati al progetto dell’U.S. Acli di Ascoli Piceno e Fermo, che intende sensibilizzare la cittadinanza a una maggiore partecipazione culturale, oltre a permettere di conoscere meglio le strutture museali del territorio, in particolare quelle fuori dai circuiti turistici.
L’iniziativa “Camminata dei musei” è giunta alla nona edizione e già in passato ha coinvolto le strutture museali della città di Ascoli con ben 34 appuntamenti finora realizzati e centinaia di persone di ogni età coinvolte.
Nel corso degli anni, infatti, sono stati visitati la Pinacoteca Civica, il Museo archeologico, il Forte Malatesta/Museo dell’alto medioevo, il Museo diocesano, il Museo della ceramica, il Museo dell’annunciazione, il Museo Licini, il Museo della Cartiera Papale, il Museo Marcucci, l’Emygdius Museum, il Museo Pimu, strutture che hanno affascinato i presenti provenienti da varie città di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio.
“La nostra iniziativa – dice Sandro Tortella, presidente provinciale U.S. Acli Ascoli Piceno/Fermo – ha finora coinvolto non solo il territorio della città di Ascoli, ma anche quello delle province di Macerata, Teramo, Fermo e Ascoli, con ben 90 iniziative e quasi 3800 presenze. Vogliamo sensibilizzare la cittadinanza a una maggiore partecipazione culturale ed a conoscere meglio le strutture museali del territorio, specie quelle fuori da grandi circuiti turistici. L’Istat ha recentemente evidenziato infatti che metà del flusso dei visitatori italiani dei musei si concentra sull’1% delle strutture trascurando dunque gran parte delle ricchezze dei nostri territori”.
Domenica 22 ottobre sarà realizzata una iniziativa dedicata alla Pinacoteca Civica di Ascoli, nei mesi successivi ne saranno realizzate altre che riguarderanno tutte le strutture museali comunali cittadine.
La partecipazione ai vari eventi è gratuita, grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno, per conoscere le date di svolgimento si possono consultare la pagina Facebook Unione Sportiva Acli Marche, il sito www.cooperativemarche.it oppure inviare un messaggio Whatsapp al numero 3442229927.
Forlì, domenica la manifestazione podistica Tin Bota Half Marathon: parla Maurizio Melli (ForlìTrail)
Corsa solidale
Domenica a Forlì arriva la Tin Bota Half Marathon, manifestazione podistica che raccoglie fondi per gli impianti sportivi danneggiati dall’alluvione dello scorso maggio. Sentiamo Maurizio Melli, presidente di ForlìTrail, che organizza l’evento.
L’Italia vince gli Europei di sitting volley femminile: ottenuto il pass per Parigi 2024
Storico traguardo
L’Italia del sitting volley ha vinto la finale degli Europei contro la Slovenia, chiudendo la rassegna da imbattuta. Grazie a questo successo le azzurre parteciperanno ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024.
Caso scommesse: Mettiamoci in gioco punta il dito contro l’”enorme offerta di azzardo”
Guardare altrove
Il clamore mediatico intorno al nuovo caso scommesse nel calcio italiano, secondo la campagna Mettiamoci in gioco trascura un elemento fondamentale: l’enorme offerta di azzardo, cresciuta esponenzialmente negli ultimi 10 anni. I meccanismi che producono dipendenza sono presenti in tutte le piattaforme di gioco, legali e illegali.
Il comunicato
La vicenda Fagioli e degli altri calciatori che hanno fatto scommesse è accompagnata da un frastuono mediatico che rischia però di non cogliere il vero punto della questione. Per qualcuno si tratta di ragazzini viziati, il padre del calciatore chiama in causa i procuratori, che dovrebbero a suo avviso “mettere in guardia i giovani rispetto ai rischi a cui vanno incontro”, per altri sono invece proprio i genitori che dovrebbero educare meglio i figli. Poi c’è l’immancabile adagio secondo cui il sistema calcio sarebbe marcio, come se fosse una cellula avulsa dal resto della società. I pareri degli esperti, autorevoli psicologi e psichiatri, ci ricordano come il vuoto interiore, talvolta intriso di tinte depressive, sia generato dalle tante tensioni ed aspettative rivolte ad un calciatore e ci dicono come questo venga mitigato in uno spazio di fuga dalla realtà come il gioco d’azzardo.
Tutto vero, tuttavia, a nostro parere, il grande assente in tutte queste analisi che rischiano di guardare il dito e non la luna, è la roboante offerta d’azzardo esistente, sia sulle piattaforme illegali che su quelle legali, dove ci si ammala alla stessa maniera.
Negli ultimi dieci anni il comparto dell’azzardo legale online, completamente ristrutturato, ha avuto un’impennata di mercato senza eguali e le scommesse sportive sono più che raddoppiate. Nel solo 2021 nella fascia d’età 18/24 anni, sono stati aperti 1.360.000 conti di gioco, a cui vanno aggiunti, nella stessa fascia d’età, altri 1.816.000 conti di gioco già attivi. Questo mercato è la vera locomotiva in grado di legittimare, nella testa di un giovane, la possibilità di spingersi al largo nel mondo delle scommesse, compreso, ad un certo punto, il passaggio ai mercati illeciti. I meccanismi che producono compulsività sono presenti in tutte le piattaforme di gioco, legali e non. Sostenere il contrario sarebbe come dire che un pacchetto di sigarette comprato in tabaccheria nuoccia meno alla salute di un pacchetto di contrabbando.
La nostra preoccupazione dovrebbe superare i confini del campo da gioco e rivolgersi con altrettanta attenzione mediatica ai tanti giovani che giocano d’azzardo, portatori oggi di un problema di cui non sono nemmeno pienamente consapevoli, e che non faceva parte del corredo culturale giovanile fino a un decennio fa.
Come campagna Mettiamoci in gioco crediamo che occorra utilizzare gli inquietanti fatti di questi giorni per mettere in luce, di fronte ad una problematica in continua ascesa, la necessità di fare prevenzione. Principalmente nelle scuole, nelle fabbriche, dove spesso si incontrano quei tanti giovani “Fagioli” che non avevano lo stesso talento per diventare dei campioni, ma che hanno senz’altro respirato la stessa aria.
Occorre poi cominciare ad utilizzare le narrazioni e i linguaggi corretti: il gioco d’azzardo online, legale o illegale, non è un gioco come gli altri. In tanti casi può far sviluppare meccanismi di dipendenza, la cui sindrome non si chiama “ludopatia”, termine mediatico edulcorato, ma “disturbo da gioco d’azzardo”, come definisce il DSM 5 (il manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali).
Ma soprattutto, riteniamo prioritario ridurre considerevolmente l’offerta di gioco d’azzardo legale, unico dispositivo di buon senso a salvaguardia della salute pubblica. E approvare, finalmente, una legge di riordino del settore, cresciuto vorticosamente in questi anni senza un’adeguata cornice legislativa.
“I nostri luoghi hanno nuovi colori”: riqualificato a Marsala il Centro Sportivo “Gaspare Umile”
I colori dello sport
Oggi a Marsala una giornata di attività all’aperto, una corsa non competitiva rivolta agli studenti delle scuole secondarie e tornei di calcio e rugby con associazioni del territorio, per celebrare la riqualificazione del Centro Sportivo Aggregativo Polivalente “Gaspare Umile”.
I nostri luoghi hanno nuovi colori. Si chiama così la nuova campagna di comunicazione nell’ambito dell’iniziativa ‘L’Europa nella mia regione’ – #EUinmyRegion 2023. Un mese di informazione pubblica e di attività (iniziato il 25 settembre, si concluderà il 25 ottobre), per mettere in evidenza i risultati significativi raggiunti dalle comunità locali grazie al sostegno dell’Unione Europea, contribuendo all’inclusione sociale e a dare nuova vita a diverse aree urbane e suburbane.
In Sicilia la campagna riguarda, in particolare, due progetti: quello per la realizzazione di 22 alloggi di edilizia sociale a Trapani all’interno di un complesso in via Pantelleria; nonché quello per la riqualificazione del Centro Sportivo Aggregativo Polivalente “Gaspare Umile” di Marsala. Entrambi simboli di ripartenza, che hanno visto la stretta collaborazione tra Unione Europea e Regione Siciliana, con l’obiettivo di dare una risposta concreta alla richiesta di soluzioni abitative accessibili, e a nuovi spazi di aggregazione per i più giovani.
“Wembrace Sport 2023”: oggi a Milano la terza edizione dell’evento sportivo paralimpico
Sport che fa bene
Si tiene oggi a Milano “Wembrace Sport 2023”, terza edizione dell’evento sportivo paralimpico che vuole dimostrare che lo sport integrato è un obiettivo concreto. Atleti italiani saranno impegnati contro quelli francesi in quattro differenti discipline sportive paralimpiche.
Una festa e allo stesso tempo un momento di sport. Questo sarà “Wembrace Sport 2023”, terza edizione dell’evento sportivo a scopo benefico ideato dall’associazione art4sport. Appuntamento lunedì 16 ottobre all’Allianz Cloud di Milano. In omaggio alle prossime Olimpiadi prevista anche un’emozionante sfida Italia – Francia lanciata da Bebe Vio che si è appena confermata campione del mondo per la quarta volta.
L’evento sportivo vedrà in campo lunedì 16 ottobre all’Allianz Cloud di Milano atleti e personaggi del mondo dello spettacolo e dei social, ma soprattutto sarà l’occasione per la prima volta in Italia di vedere dal vivo la mascotte olimpica e paralimpica di Parigi 2024.
Con il suo contagioso entusiasmo Bebe Vio ha presentato l’evento sottolineando come «ogni anno stiamo provando a migliorare in qualcosa» e guardando alla prossima edizione ha ricordato che la sfida Italia-Francia nel campo della scherma è «accesa, a questo mondiale ho vinto…». E a lanciare la sfida ai cugini d’oltralpe un video con la stessa Bebe Vio e… Napoleone.
Gli ultimi a prendere la parola sono stati Maurizio Molinari che sottolineando anche il suo essere una persona con disabilità ha voluto ricordare che «lo sport è uno degli strumenti per neutralizzare la disabilità e tanti attraverso di esso possono raggiungere il proprio potenziale».
Teresa Grandis che ha richiamato la presenza dei Bebe Accademy anche a Milano, sottolineando inoltre che: «Wembrace Sport è diventato in questi anni uno degli appuntamenti immancabili nel nostro calendario. Consideriamo da sempre lo sport uno strumento privilegiato per l’inclusione e serate come questa dimostrano che le barriere esistono solo finché tutti non ci impegniamo concretamente per abbatterle. Ringraziamo il Comitato Olimpico e Paralimpico francese, i nostri partner e tutti coloro che credono nel progetto».
Infine il Console Bonet non solo ha invitato tutti a partecipare il 28 agosto 2024 all’apertura delle paralimpiadi in place de la Concorde, ma ha anche ricordato come negli ultimi quattro anni la Francia abbia triplicato i fondi per la pratica sportiva, i 3mila club sportivi inclusivi e lo sforzo di massimizzare l’accessibilità in tutti i settori.
Gli atleti italiani saranno impegnati contro quelli francesi in quattro differenti discipline sportive paralimpiche, scherma in carrozzina, calcio amputati, sitting volley e basket in carrozzina, in un incontro-confronto tra mondo olimpico e paralimpico.
Il ricavato della serata sarà devoluto all’Associazione art4sport con l‘obiettivo quindi fornire un aiuto concreto nella pratica sportiva attraverso l’acquisto di protesi, carrozzine e ausili sportivi. I biglietti sono disponibili per l’acquisto sul sito ufficiale di Ticketmaster.