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Quel periodico attacco alle pensioni di invalidità civile


 

Le prime pagine di questa mattina sono occupate dalle alchimie politiche per l’elezione del Presidente della Repubblica che si fa sempre più vicina e poi ovviamente dal Covid. In questo scenario tornano di nuovo a far notizia le pensione degli invalidi civili.

Lo scorso ottobre ci fu una vera e propria rivolta quando una circolare dell’Inps mise a rischio la possibilità per le persone con disabilità di entrare in progetti di inclusione lavorativa mantenendo l’assegno mensile: dovette arrivare un intervento diretto del ministro Orlando per eliminare la modifica.

Oggi le associazioni sono in rivolta di nuovo contro Inps e Agenzia delle entrate.

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Due anni dopo bisogna fare i conti con la “psicopandemia”


 

In questi due anni ci siamo occupati spesso delle conseguenze della pandemia sulla salute mentale. Tante volte sono arrivati allarmi per le chiusure e per lo stato di incertezza e ansie, oltre alla precarietà materiale, dovuto all’emergenza.

Proprio ieri parlavamo della “coreografia della violenza” coniata dallo psicoterapeuta Charmet sui casi di risse organizzate da giovanissimi in alcuni città.

Oggi un nuovo termine su cui riflettere è la “psicopandemia” con cui il presidente dell’Ordine degli psicologi David Lazzari snocciola i numeri di questa crisi.

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Crisi e questione giovanile: la “coreografia della violenza”


 

Mentre la corsa al Quirinale e la situazione Covid riempie le prime pagine dei quotidiani dall’ultimo weekend arrivano fatti di cronaca, anzi ritornano casi di cronaca come un anno fa. A Padova e a Torino centinaia di giovani si danno appuntamento per maxirisse sventate dalla polizia, un fenomeno che soprattutto al nord andò in scena in diverse città anche un anno fa.

Sabato scorso doveva essere uno scontro tra bande. A decine si sono dati appuntamento in Prato della Valle ma la polizia li ha preceduti e fermati prima che si potesse scatenare la rissa.

È di due feriti il bilancio di uno scontro tra due fazioni di giovanissimi alle porte di Torino, e, se non fosse stato per l’intervento dei carabinieri di Moncalieri, sarebbe avvenuta una vera e propria guerriglia.

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Quando FFP2 e merende dei volontari non sono più al sicuro


 

Nell’Italia con 2,5 milioni di positivo e tante attività frenate o bloccate da questa nuova ondata ci sono fatti di cronaca da cui analizzare la crisi sociale e non solo per il nostro Paese. Arrivano da Sud, precisamente da Napoli, due casi che non risparmiano più nemmeno il volontariato e le sedi dove si portano avanti progetti di inserimento sociale.

Nell’area orientale della città il Centro di riciclaggio creativo ‘Remida Napoli’ è stata oggetto di un furto da parte di ignoti. Sono stati sottratti un migliaio di mascherine FFP2 e diversi flaconi di detergenti. I delinquenti hanno anche svaligiato la dispensa del caffè e portato via le merende offerte ai partecipanti delle attività.

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Nelle scuole aumentano gli studenti con disabilità: bisogno di inclusione


 

In questa settimana si è parlato tanto di scuola, di riapertura e didattica a distanza in un dibattito-scontro che dura da ormai due anni con la pandemia. C’è un altro dato che parla di chi vive la scuola da un’altra condizione e da un altro punto di vista.

Nell’anno scolastico 2020-2021 sono in aumento gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (+4 mila, il 3,6% degli iscritti). “Migliora la partecipazione alla didattica: scendono al 2,3% gli esclusi dalla didattica a distanza (DAD), contro il 23% dell’anno precedente – leggiamo su Redattore sociale. Nei periodi in cui se ne è fatto ricorso molti hanno partecipato in presenza con altri compagni (38%). Soddisfatto il 98% delle richieste di dispositivi per seguire le lezioni a distanza. Continua a crescere il numero di insegnanti per il sostegno – con un rapporto alunno-insegnante migliore di quello previsto dalla legge – ma uno su tre non ha una formazione specifica e il 20% viene assegnato in ritardo. Sono alcuni dei dati inseriti nel report dell’Istat “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità”.

Nella seconda metà di novembre 2021, la FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap aveva lanciato un sondaggio breve e anonimo per capire come fosse iniziato l’anno scolastico per le alunne e gli alunni con disabilità.

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Clima: nel 2021 record riscaldamento per oceani e Mediterraneo


 

Parliamo di clima e cambiamenti climatici perché il 2022 si apre con un nuovo allarme. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric Sciences, nel 2021 le temperature dell’Oceano hanno segnato un nuovo record, raggiungendo i valori più caldi mai misurati per il sesto anno consecutivo; e, ancor più allarmante è la situazione del Mediterraneo che si conferma il bacino che si scalda più velocemente.

L’articolo Another record: Ocean warming continues through 2021 Despite La Niña Conditions è firmato da un team internazionale di 23 ricercatori di 14 istituzioni (tra i quali Simona Simoncelli dell’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e Franco Reseghetti di ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed è stato realizzato utilizzando i dati disponibili al 31 dicembre 2021, ma contiene anche una revisione degli anni precedenti, sulla base delle nuove conoscenze acquisite nel frattempo.

I ricercatori evidenziano che la variazione del contenuto termico degli oceani nel 2021 è equivalente all’energia che si otterrebbe facendo esplodere 7 bombe atomiche ogni secondo per tutta la durata dell’anno. E il nuovo record, avvertono, è stato toccato nonostante nel 2021 si sia manifestato il fenomeno conosciuto come La Niña che ha contribuito a limitare il riscaldamento nell’oceano Pacifico.

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Grazie Michele, a Bologna la pizza antimafia era buonissima


 

Sono giorni tristi, di perdite dolorose per persone che riescono a dare lustro al Paese sia nei vertici europei che nella vita quotidiana. La scomparsa di David Sassoli su cui bisogna aggiungere poco rispetto alla professionalità come giornalista e allo spessore etico come massimo rappresentante del Parlamento europeo. È la forza di persone che, comunque la pensino, riescono ad unire nella stima e nell’etica delle proprie azioni.

Più già, a Bologna e lungo la strada che porta a Napoli un altro dolore ha colpito una grande comunità che forse è impossibile da elencare. Lo scrive Libera Bologna:  noi della Terra dei Fuochi, noi bolognesi, noi della Cooperativa La Formica, del Comitato iolotto, del Napoli Club Bologna, di Libera Bologna e di Nuova Cooperazione Organizzata, del Circolo La Fattoria, di Facciamo un pacco alla camorra, di Etica, dell’ Arci, del Cefa, della CGILCISLeUIL (detto tutto insieme), noi di ANGSA, del FOMAL, dell’Arca, di Estragon Club, delle Cucine Popolari, Emergency, Libertà era Restare, Il manifesto in rete, delle Città blu e tutti coloro che hai coinvolto con la tua inesauribile energia”.

La dedica è per Michele Ammendola, napoletano trapianto nel capoluogo emiliano, impegnato a tutto campo dalle battaglie ambientali e quella anticamorra.

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Chi è il branco di giovani violenti nel Capodanno di Milano


 

Questa mattina può arrivare ad una prima svolta il caso inquietante del Capodanno di Milano. Infatti Perquisizioni sono in corso, tra Milano e Torino, a carico di 18 giovani ritenuti, a vario titolo, coinvolti nelle aggressioni a sfondo sessuale perpetrate ai danni di una decina di ragazze.

Si tratta, secondo le prime informazioni della Questura di Milano, di 15 ragazzi maggiorenni e di 3 minorenni, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri sia italiani di origini nordafricane.

Questa vicenda oltre ad essere di una gravità inaudita ha subito anche il contraccolpo della strumentalizzazione politica contro i migranti o i rifugiati e soprattutto di un silenzio generalizzato o poco indignato, se confrontiamo all’altissimo “trend” per la giornalista toscana palpeggiata fuori lo stadio. Questa disattenzione è anche frutto della complessità di un fenomeno che riporta ai fatti di Colonia del 2016.

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Ora è chiaro che non è (solo) colpa del Covid


 

Prima puntata del 2022, terzo anno che coincide con la pandemia. Per cominciare diamo uno sguardo alla cronaca.

“In alcuni ospedali i codici rossi sono aumentati fino al 100%. I casi di polmonite sono aumentati dal 3 al 10%, con pari aumento dei casi che richiedono respirazione artificiale. Tra le cause, il calo delle vaccinazioni”.

“Pronto soccorso in tilt, in varie città dal nord al sud dell’Italia, a causa dell’influenza stagionale: forte sovraffollamento e, in vari casi, ambulanze bloccate dal momento che i pazienti sono costretti a sostare sulle barelle del 118 in attesa di un posto per il ricovero”.

Questa cronaca, però, risale agli articoli e alle agenzie Ansa rispettivamente del 2015, 16, 17, 18 e 2019 e sono relativi all’influenza stagionale prima del Covid-19. Fa impressione rileggere lo stato di emergenza che il sistema sanitario viveva fino a 7 anni e che con la pandemia è esploso come vediamo anche in questa nuova ondata.

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Buon Natale con la necessità di raccontare ancora


 

Ultimo appuntamento per la rubrica in questo 2021: finiamo come avevamo iniziato a gennaio nel secondo anno di un format che da due anni racconta ogni mattina i fatti principali della rassegna stampa e le notizie che sulla rassegna ci entrano meno.

Sono tante le emergenze che sono state raccontate in questa rubrica nel 2021: l’idiozia no vax che mette a rischio la sconfitta del virus, i morti sul lavoro, il disagio – spesso mentale – di adolescenti e giovanissimi, la povertà sanitaria ed educativa, le persone più fragili spesso dimenticate, il ruolo del non profit. Ed è ancora su questi temi che gli approfondimenti torneranno a partire dal 3 gennaio dopo la pausa natalizia tutte le mattine a partire dalle 8.

Lo stile e l’obiettivo sono sempre gli stessi, quelli del giornale radio sociale: informare in modo oggettivo, fare comunicazione sociale, adottare un “parlare civile” e seguendo il monito di Papa Francesco che spesso si scaglia contro “la gente che sembra laureata nel chiacchiericcio” cerchiamo dare senso e buon senso alla realtà e di raccontare la verità.

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