Ad un anno dall’adozione della legge sull’agricoltura sociale sono oltre 3mila in Italia le realtà che praticano questa attività e oltre trentamila gli addetti coinvolti. Per molte associazioni si tratta di un nuovo strumento per ridisegnare un modello di welfare sostenibile ed efficace.
Imparare un mestiere
Appena inaugurata a Milano la struttura dell’Anmil che ospita corsi di formazione per ragazzi con disabilità. All’interno sono ricostruiti ambienti simili a quelli in cui si andrà a lavorare: dalla manutenzione del verde alla ristorazione, dai corsi di barman a quelli di informatica.
Si può fare
A Rosarno l’etichetta narrante per la trasparenza della filiera è già una realtà. La storia di Mani e terra inizia nel 2010, all’indomani della cosiddetta rivolta dei braccianti: oggi la cooperativa accoglie dodici persone, metà i migranti.
Filiera sporca
La raccolta delle arance nella piana di Catania fatta anche dai richiedenti asilo del Cara di Mineo: la denuncia nel secondo rapporto sulla trasparenza e la responsabilità sociale nelle aziende. Le associazioni chiedono incontro urgente con il ministro Martina e una legge sulla tracciabilità.
Belle trame
Partendo dagli scarti dei big del settore a Verona è nata un’azienda che dà lavoro a tante donne in difficoltà. L’idea è di Anna che nel 2013 fa ha fondato una cooperativa sociale, “Progetto Quid”, e che per quest’anno ha un obiettivo: arrivare a 34 dipendenti e ad un fatturato di un milione di euro.
Cambio di passo
In Italia le cooperative tornano ad investire. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Nel 2016 le cooperative tornano ad investire. Un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti contraddistinti da un cauto attendismo. È quanto emerge dall’ottava indagine congiunturale quadrimestrale prodotta dal lavoro congiunto dell’Ufficio Studi Agci, dell’Area Studi Confcooperative e del Centro Studi Legacoop. Gli occupati tengono, anche grazie alle misure di flessibilità introdotte dal governo ma per la maggiorn parte non recherebbe molti vantaggi; per 3 coop su 4 il fatturato è rimasto stabile o in crescita; in 9 su 10 la posizione competitiva non è peggiorata. Ma a frenare lo slancio sulla strada della ripresa pesa, come nei quadrimestri passati, una domanda interna ancora troppo fiacca complicata dalla concorrenza sleale, le offerte al massimo ribasso e la cooperazione spuria (13,2%), l’eccesso di burocrazia unita alle tasse e alla corruzione.
Ri-generare
È la parola d’ordine che dal 23 al 25 giugno animerà la seconda edizione della Summer school di Legacoopsociali. In questo contesto complicato, la cooperazione sociale può svolgere un importante ruolo contribuendo a rendere la città del futuro più equa, inclusiva e sostenibile.
Passo indietro
“Il jobs act è duro colpo all’assunzione delle persone con disabilità”. Netta la presa di posizione dell’Anmic. Dalla chiamata nominativa “discriminante” agli incentivi “a tempo” alle rigidità contrattuali, la riforma del lavoro targata Renzi, secondo l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, non garantisce l’inclusione nel mondo del lavoro.
Rigenerare il welfare
Nelle Marche continuano a crescere le cooperative sociali. Sono 69 quelle targate Legacoop, sulle 317 attive in tutta la regione, che registrano un valore di produzione di 172 milioni di euro e 7.060 occupati. Sono questi i numeri appena presentati ad Ancona al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Benvenuti in Italia
Barikamà, il progetto nato dalle rivolte di Rosarno, è bloccato dalla burocrazia. L’idea dello yogurt biologico è uno dei simboli della lotta al caporalato. I promotori hanno vinto il bando per la gestione di un chiosco a Roma, ma è tutto fermo per un contenzioso. “Se non ci fanno partire – dicono amareggiati – per noi è la fine, vorremmo inserire altre persone svantaggiate”.




