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Due cuori e un disoccupato


Sono oltre un milione i genitori, con uno o più figli, ma senza un posto di lavoro. L’Istat considera i padri e le madri che si trovano nella fascia d’età che va dai 25 ai 64 anni, sono quindi esclusi i giovanissimi altrimenti il numero sarebbe ancora più drammatico.

Un po’ di ossigeno


Riceveranno 1.200 euro di contributo, ma per sei mesi dovranno seguire un percorso di reinserimento lavorativo e fare volontariato. Oltre 2.000 i milanesi che sottoscriveranno i patti di riscatto sociale sono stati selezionati tra i disoccupati e chi vive in condizione di provata indigenza: la maggior parte sono donne, l’età media è di 47 anni.

Sulle spalle delle donne


In Italia una su otto mantiene economicamente la propria  famiglia. Secondo l’ultimo rapporto Istat sono oltre due milioni e mezzo i nuclei sostentati grazie al lavoro femminile. Un dato cresciuto in modo preoccupante durante gli anni della crisi che si incrocia con disparità retributiva, aumento dei genitori soli e disoccupazione giovanile.

Uno stato solidale


Il ministro del Welfare promuove il Reddito di inclusione sociale proposto dall’Alleanza contro la povertà durante l’incontro di ieri. Il governo ha in mente di dirottare a questo scopo tutti i fondi esistenti. Secondo le 33 associazioni che promuovono la campagna la prossima legge di stabilità dovrà integrare interventi di sostegno al reddito con una politica inclusiva dei servizi.

Codice verde


Dopo vent’anni di battaglie ecologiste il Senato approva la legge che punisce i crimini contro l’ambiente e la salute dei cittadini. Il servizio di Giuseppe Manzo. “Amianto, discariche, roghi, rifiuti tossici: il paese avrà la sua legge sugli ecoreati. “Da oltre vent’anni associazioni, movimenti e comitati ambientalisti chiedevano questa norma come primo passo contro la devastazione del territorio. Dopo l’ultimo rinvio, ieri il Senato ha dato il via libera: d’ora in poi gli ecomafiosi e gli ecocriminali non la faranno più franca. Grazie a una norma come questa sarà possibile colpire con grande efficacia chi fino a oggi ha inquinato l’ambiente in cui viviamo contando sull’impunità.” Questo è il commento di Legambiente e Libera presenti nelle tribuna aperta al pubblico dell’aula del Senato. Le due associazioni che hanno promosso l’appello “In nome del popolo inquinato”, sottoscritto da altre ventitré sigle associative di cittadini, medici, studenti e di categoria, hanno poi brindato davanti palazzo Madama subito dopo il voto.”

A tasche vuote


Gli ultimi dati dell’Unione nazionale delle imprese a tutela del credito, descrivono un boom di rate e bollette non pagate per le famiglie italiane. Francesco Luongo, vice presidente del Movimento difesa del cittadino. “Parliamo costantemente di sofferenze bancarie, di come salvare le banche grazie a ipotetiche “bad bank” e non stiamo parlando di quello che è lo stock di debito privato in capo alle famiglie italiane, 56,2 miliardi di euro che pesano come un macigno sullo sviluppo e sull’uscita dalla crisi.”

Carcere e lavoro


Il modello vincente della cooperativa Giotto di Padova è al centro di una ricerca che sarà illustrata il prossimo 20 maggio nell’istituto penitenziario Rebibbia di Roma Lo studio promuove il reinserimento sociale e il contrasto alla recidiva del reato.

5×1000 dietro la lavagna


“La scelta tra scuola e non profit non deve essere un’alternativa”. Così in un comunicato congiunto, diverse associazioni evidenziano come, nonostante le modifiche al testo di legge, la norma approvata alla Camera “non risolve il problema della competizione tra gli enti del Terzo settore e gli istituti scolastici”.

Stop alle false cooperative


È partita lo scorso fine settimana la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare lanciata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane. A giorni sarà online anche il sito dedicato alla campagna e una pagina Facebook dove sono pubblicate le proposte per avere un mercato più pulito.

Brusca frenata


Calano le vendite e il valore della produzione dell’equo solidale italiano. Il bilancio 2015 di Agices traccia un quadro poco roseo del settore. In aumento solo i volontari e i soci, un migliaio i dipendenti. E i clienti preferiscono ora i prodotti delle cooperative sociali italiane, bio, a chilometro zero.