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Prove di legalità


Avviso Pubblico e Alleanza delle Cooperative Italiane hanno firmato questa mattina un Protocollo d’intesa con l’intento di avviare un’attività di promozione per la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare. Il documento, depositato in Cassazione il 15 aprile scorso, mira a contrastare il fenomeno delle false cooperative.

Coop Alleanza 3.0


Coop Alleanza 3.0. Nasce il colosso frutto della fusione di tre realtà e sarà la più grande cooperativa di consumo italiana e, per numero di soci, d’Europa, oltre 2,7 milioni. L’obiettivo dichiarato è anche di portare in ogni punto vendita i progetti sociali più interessanti di ogni territorio.

Basta annunci


Il governo starebbe lavorando per un’estensione del Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva, e all’avvio di una “micro misura” per la povertà infantile. Alle proposte di Renzi risponde l’Alleanza contro la povertà:  “Chiediamo un intervento che sia rivolto nel tempo a tutte le famiglie e le persone in condizione di indigenza”.

Poche domande e poco lavoro


È deludente l’impatto del programma dell’esecutivo “Garanzia Giovani”, sui neet, le persone che non studiano né lavorano. Secondo i dati della Fondazione Eurofound su 2,4 milioni di aventi diritto, meno di 500 mila iscritti e poco più di 88 mila gli inserimenti realmente offerti.

Misure anticrisi


Presentato il nuovo Rapporto Euricse sulla cooperazione. Il servizio di Giuseppe Manzo. “Più occupati, più lavori stabili, più fisco. Questi sono i principali risultati del Terzo rapporto Euricse sulla cooperazione italiana. Presentato oggi a Roma con la presenza dei vertici dell’Alleanza delle cooperative e con il sottosegretario alle Finanze Baretta, il dossier ha aggiornato l’impatto delle cooperative sull’economia italiana: con un valore di produzione pari a 108 miliardi si arriva al 76% di contratti stabili per gli occupati in costante aumento. Tra le nuove frontiere della cooperazione ci sono il working buyout per riattivare imprese fallite, le coop di comunità e la gestione di beni, terreni e aziende confiscate alle mafie.”

Qua la mano


Il credito cooperativo italiano in Palestina per far crescere l’economia. Una recente missione della federazione del settore, Federcasse, ha cercato di aiutare le autorità locali per favorire la nascita di coop e piccole aziende familiari. Ascoltiamo il direttore generale Sergio Gatti. “I primi segnali ci confermano che c’è bisogno di credito, anche di credito specializzato in alcuni settori, e la possibilità di far nascere delle associazioni cooperative può aiutare in due sensi. Primo è quello di educare al risparmio e quindi mettere da parte le risorse dei territori e delle comunità e investire nelle stesse comunità in attività patrimoniali per creare valore, sia dal punto di vista dei posti di lavoro, dell’occupazione, sia dal punto di vista della generazione di reddito.”

Illegalità diffusa


Aumenta in maniera esponenziale il numero di estorsioni e delitti legati all’usura tra le piccole e medie imprese. La diffusione del fenomeno, presente soprattutto nelle regioni del Sud, è causata da una forte contrazione dei prestiti bancari avvenuta negli ultimi anni.

Partita aperta


Forte preoccupazione per l’annuncio del Governo intenzionato a modificare il regime Iva per le cooperative sociali. L’impatto negativo del passaggio all’esenzione si aggira intorno al 3,5% di aumento di costi. Per Legacoopsociali “si mette in discussione la tenuta dei bilanci, con un grave effetto anche sull’occupazione e il pericolo di chiusura di molti servizi”.

Minori diritti


Oltre la metà delle mamme e dei papà ritiene che le difficoltà economiche possano giustificare almeno in parte l’abbandono scolastico e l’ingresso nel mondo del lavoro di un figlio che non abbia compiuto i 16 anni. L’allarme è stato lanciato dall’associazione Paidòss e dall’Anmil in occasione del secondo Forum Internazionale dell’infanzia.

Un orto nella rete


Ad Arezzo un bel progetto di lavoro e integrazione. Ce ne parla Giovanna Carnevale. “A Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, la società leader in Italia nel trasporto di gas naturale e la cooperativa sociale Betadue diventano partner nella promozione del territorio e nell’integrazione di persone svantaggiate. “Un orto nella rete” è il nome del progetto che vede impiegati, tra i soci della coop, lavoratori con disagi fisici e mentali nella produzione di ortaggi a chilometro zero, destinati alle mense degli asili del Valdarno. Il lavoro si realizza su un terreno di oltre tre ettari di proprietà della Snam, affidato a Betadue in comodato d’uso gratuito. Oggi, presso l’impianto di compressione di gas nella città toscana, la presentazione dell’iniziativa con una mostra fotografica di Christian Sinibaldi e la performance culinaria di Simone Rugiati.”