Futuro grigio
Arci nazionale critica la firma del Memorandum d’intesa tra Unione Europea e Tunisia sul tema dei flussi migratori. Secondo il responsabile immigrazione Filippo Miraglia si tratta di “un accordo con un governo autoritario, per impedire a persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa e che trasforma i diritti in privilegi”.
Unicef: sono 289 i bambini morti quest’anno nella traversata del Mediterraneo
Strage infinita
Secondo la stima dell’Unicef, sarebbero 289 i bambini morti o scomparsi quest’anno cercando di attraversare il Mediterraneo. L’organizzazione sottolinea come il rischio di morte in mare è solo una delle molte tragedie che i minori affrontano: violenza, mancanza di opportunità formative, detenzione, separazione dalle famiglie.
Ue: il 15 luglio diventerà la Giornata annuale delle vittime del cambiamento climatico
Memoria e presente
Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha annunciato che il 15 luglio diventerà la Giornata annuale delle vittime del cambiamento climatico. La scelta della data vuole ricordare i 200 morti causati dalle alluvioni del 2021 in Belgio, Germania e Paesi Bassi.
La Francia verso l’economia circolare: via al bonus per la riparazione di scarpe e vestiti contro gli sprechi
Economia circolare
In Francia via al bonus per la riparazione di scarpe e vestiti, con l’obiettivo di limitare gli sprechi. La misura infatti vuole incoraggiare i cittadini a servirsi di calzolai e sartorie, evitando o rimandando l’acquisto di capi nuovi.
L’azione umanitaria di Caritas tra Turchia e Siria: ancora milioni di persone nei campi profughi a 5 mesi dal terremoto
Senza fine
A cinque mesi dal terremoto in Turchia e Siria milioni di persone vivono ancora nei campi profughi. Ascoltiamo la direttrice di Caritas Turchia suor Nazareth.
Medici Senza Frontiere: ripristinare le distribuzioni di cibo in Etiopia
Fate presto
Medici Senza Frontiere chiede il ripristino delle distribuzioni di cibo in Etiopia sospese a giugno scorso a causa delle indagini sul dirottamento degli aiuti alimentari. Dagli aiuti umanitari dipendono più di 20 milioni di persone e in molte aree del Paese i tassi di malnutrizione sono già al di sopra della soglia di emergenza.
L’orrore della guerra in Ucraina: ogni giorno tre bambini sono vittime del conflitto
L’orrore della guerra
In 500 giorni di conflitto in Ucraina sono stati uccisi o feriti tre bambini al giorno. Il servizio di Fabio Piccolino.
Dal 24 febbraio 2022 al 23 giugno 2023 In Ucraina, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 25.000 vittime civili, tra cui 1.624 bambini, di cui 532 morti e 1.092 feriti: in media tre bambini vittime ogni giorno. Save The Children ha spiegato come con la minaccia di attacchi missilistici sempre presente, uno stato di costante angoscia è diventato la nuova norma per i bambini e che il rischio per la salute mentale e il potenziale di danni a lungo termine non possono essere sottovalutati.
Conflitto Israele-Palestina: Aoi condanna gli attacchi alla popolazione civile
Violenza continua
AOI e le organizzazioni della società civile condannano gli attacchi alla popolazione civile palestinese e le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele. Le organizzazioni si dicono preoccupate per l’uso sproporzionato della forza su zone altamente abitate e per gli attacchi agli ospedali e alle infrastrutture civili.
È tornato El Niño, il fenomeno di riscaldamento del Pacifico che può causare eventi climatici estremi
Allerta clima
Dopo sette anni è tornato El Niño, il fenomeno atmosferico di riscaldamento del Pacifico che può portare caldo record in varie parti del mondo. Secondo l’Organizzazione meteorologica internazionale i governi devono adottare azioni tempestive per limitare l’impatto di eventi climatici estremi ad esso collegati.
Rapporto Unhcr-Ocse sui rifugiati: “Oltre due milioni di persone hanno ottenuto permessi di ingresso in un decennio”
Ancora di salvezza
Secondo il Rapporto Unhcr-Ocse, tra il 2010 e il 2021 più di due milioni di persone sfollate a causa di conflitti e crisi sono state accolte in 37 Paesi Ocse e in Brasile, attraverso permessi d’ingresso. Questo ha permesso loro di ricongiungersi con le proprie famiglie, proseguire gli studi o lavorare.