Mare di sangue
Dall’inizio dell’anno sono state 441 le vite perse nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa: è il numero più alto registrato dal 2017. “Con più di 20.000 decessi registrati su questa rotta dal 2014, temo che queste morti si siano normalizzate”, ha detto Antonio Vitorino, capo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni dell’Onu.
Terremoto Turchia-Siria, due mesi dopo: allarme di Unicef sul supporto umanitario ai bambini
Le conseguenze del sisma
A due mesi dal terremoto in Turchia e Siria, due milioni e mezzo di bambini hanno bisogno di supporto umanitario. Il servizio di Fabio Piccolino.
Due mesi dopo i terremoti che hanno colpito Turchia e Siria, due milioni e mezzo di bambini hanno ancora bisogno di supporto umanitario e sono a rischio di cadere in povertà, lavoro minorile o matrimoni precoci.
L’allarme arriva dall’Unicef che ha spiegato come al centro degli interventi sul territorio ci sia innanzitutto il ripristino dell’attività scolastica: dei circa 4 milioni di bambini iscritti a scuola nelle aree colpite, circa un milione e mezzo hanno ripreso l’istruzione, mentre altri 250.000 hanno continuato a studiare dopo essersi trasferiti altrove nel Paese.
Corridoi universitari per studenti rifugiati: 142 arrivi in Italia dal 2019 col progetto Unicore
Il futuro non è scritto
Corridoi universitari per studenti rifugiati: è il progetto Unicore di UNHCR, che dal 2019 ha permesso a 142 ragazzi e ragazze di arrivare in Italia con un percorso di ingresso regolare e sicuro e proseguire i loro studi.
Ascoltiamo Emanuela Gamberoni dell’Università di Verona.
Giornata internazionale rom: “Il Consiglio d’Europa è risoluto nella lotta contro l’antiziganismo”
Abbattere le barriere
“Il Consiglio d’Europa è risoluto nella lotta contro l’antiziganismo e la discriminazione nei confronti dei rom e dei nomadi”: lo dice il segretario generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić in vista della Giornata internazionale dei rom che si celebra domani.
Turchia, violenze della polizia nelle zone del terremoto: la denuncia di Amnesty e Human Rights Watch
Grave ingiustizia
Amnesty International e Human Rights Watch hanno denunciato violenze e abusi delle forze di polizia turche nelle regioni devastate dai terremoti del 6 febbraio nei confronti di persone sospettate di furto e saccheggio. Secondo le organizzazioni il rispetto dei diritti umani deve essere garantito in qualsiasi circostanza.
Intersos: i risultati raggiunti sulla vaccinazione anti Covid in zone di emergenza umanitaria
Sulla frontiera della pandemia
Intersos ha presentato un report con i risultati raggiunti sul fronte della vaccinazione contro il Covid-19 in zone di emergenza umanitaria come Nigeria e Yemen. Oltre alla risposta all’emergenza, l’iniziativa ha contribuito a creare pratiche comuni, conoscenza e consapevolezza anche per crisi future.
Passo in avanti della Malesia sulla pena di morte: ridotti i casi nei quali sarà applicabile
Passo in avanti
La Malesia ha ridotto i casi in cui sarà applicabile la pena di morte, che fino ad oggi era obbligatoria per alcuni reati gravi. La nuova norma prevede la condanna capitale solo in situazioni eccezionali.
La carovana #StopTheWarNow torna in Ucraina: “Siamo qui per far sentire la nostra vicinanza”
Costruire la pace
25 automezzi, 150 persone, 20 tonnellate di aiuti e 25 generatori: è la carovana #StopTheWarNow che in queste ore sta portando aiuti e solidarietà in Ucraina. Ai nostri microfoni Anna Vettigli del Forum Terzo Settore del Lazio.
Violenza e tortura sui migranti: il Consiglio d’Europa inchioda i Paesi di confine
Orrore di Stato
Il Consiglio d’Europa ha dichiarato che le autorità dei paesi di confine hanno fatto ricorso a violenza, intimidazioni e tortura nei confronti di migranti e rifugiati che tentavano di attraversare le frontiere.
Secondo Amnesty International, “la mancanza di provvedimenti per le gravi violazioni dei diritti umani alimenta un ciclo di violenza incontrastata”.
Messico, tragedia di migranti in centro di detenzione: almeno 38 morti a causa di un incendio
Ennesima tragedia
L’incendio in un centro di detenzione per migranti in Messico ha causato la morte di 38 persone e 28 feriti. Secondo l’organizzazione Refugees International, le strutture governative che ospitano chi fugge dai Paesi del Sud America sono spesso teatro di violenze e abusi e anche questa strage avrebbe potuto essere evitata.