Scenario disumano
Per decine di migliaia di immigrati subsahariani la situazione in Tunisia è caratterizzata da violenze, discriminazioni e arresti arbitrari. Lo denuncia Emergency che spiega come la scelta dell’Italia e dell’Europa di inviare denaro per delegare il controllo delle frontiere a un Paese che non rispetta i diritti umani, possa essere pericoloso.
Guerra in Ucraina: dal meeting pacifista di Vienna un’alternativa politica al conflitto
Rafforzare la pace
Le organizzazioni aderenti al meeting pacifista di Vienna chiedono un’alternativa politica alla guerra in Ucraina. Il servizio di Fabio Piccolino.
Un immediato cessate il fuoco e negoziati basati sui principi della sicurezza comune, del rispetto internazionale dei diritti umani e dell’autodeterminazione di tutte le comunità: sono queste le richieste emerse dalla due giorni che le organizzazioni pacifiste europee hanno organizzato a Vienna nel fine settimana. Due giorni di dibattito in cui si è lavorato per costruire un’alternativa politica al conflitto in Ucraina.
Secondo Sergio Bassoli della Rete Pace Disarmo è necessario “ricercare strade di dialogo per ricostruire reciproca fiducia e riaffermare la solidarietà”.
La catastrofe ambientale della diga di Kakhovka (Ucraina): 150 tonnellate di petrolio riversate nel fiume Dnipro
Catastrofe ambientale
La distruzione della diga di Kakhovka in Ucraina ha provocato la fuoriuscita 150 tonnellate di petrolio nel fiume Dnipro. Parte del greggio raggiungerà il Mar Nero, influenzando l’ecosistema marino.
Ucraina, Terre des Homme si mobilita dopo la distruzione della Diga di Kakhovka
Emergenza Ucraina
La distruzione della diga di Kakhovka e l’inondazione del fiume Dnipro stanno provocando danni immensi al territorio e alla popolazione. Terre des Hommes si è attivata da subito per portare in salvo la popolazione a rischio, dare una risposta ai bisogni più urgenti e garantire ai soggetti più vulnerabili il supporto necessario.
Crisi climatica, il Rapporto Oxfam: i Paesi più poveri hanno ricevuto meno di un terzo degli aiuti annunciati
Così non basta
Secondo il nuovo Rapporto di Oxfam, i Paesi più poveri e colpiti dalla crisi climatica hanno ricevuto meno di un terzo degli aiuti annunciati per contrastare eventi sempre più estremi e imprevedibili da cui dipende la sopravvivenza di milioni di persone.
L’Australia estende il parco marino attorno Macquarie (a nord dell’Antartico): vietate pesca e attività estrattive
Oceano da salvaguardare
L’Australia triplicherà l’estensione del parco marino attorno all’isola di Macquarie, a nord dell’Antartico, che ospita una ricchissima fauna marina, portandolo a un totale di oltre 475 mila chilometri quadrati, pari alla superficie della Spagna. L’area sarà completamente chiusa a pesca, estrazione mineraria e altre attività estrattive.
Condannato a 4 anni di carcere il giornalista bielorusso Yevgeny Merkis: aveva raccontato le proteste dopo le presidenziali 2020
4 anni di carcere
E’ la condanna inflitta al giornalista bielorusso Yevgeny Merkis per aver raccontato le azioni di protesta dopo le elezioni presidenziali del 2020. Con lo scoppio della guerra russo-ucraina, la situazione della libertà di stampa nel Paese è ulteriormente peggiorata.
Amnesty International denuncia l’uso della pena di morte in Iran: centinaia di esecuzioni da inizio anno
Spietate esecuzioni
Amnesty International denuncia l’uso della pena di morte in Iran. Il servizio di Fabio Piccolino.
Dall’inizio del 2023 le autorità iraniane hanno eseguito centinaia di condanne a morte: solo nel mese di maggio, hanno giustiziato in media tre persone al giorno. Lo dice Amnesty International, che chiede alla comunità internazionale di fare pressioni sulle istituzioni del Paese. L’organizzazione sottolinea inoltre come la pena di morte venga utilizzata anche per colpire alcuni gruppi minoritari, come la minoranza etnica dei Beluci. Le esecuzioni vengono inflitte anche a manifestanti e dissidenti politici, oltre che per reati legati alla droga.
In Somalia le inondazioni stanno provocando una grave crisi umanitaria
A un passo dal baratro
Le inondazioni in Somalia stanno provocando una grave crisi umanitaria. Il servizio di Fabio Piccolino.
Oltre 400.000 persone sono sfollate in Somalia a causa delle inondazioni e, se le piogge dovessero continuare, si prevede che oltre un milione e mezzo di persone ne possano subire le conseguenze. Unicef racconta che le persone vittime delle alluvioni hanno un accesso limitato a beni di prima necessità come cibo, acqua potabile e alloggi, mentre le scuole e le strutture sanitarie sono state chiuse. In una situazione già fortemente drammatica, il rischio è che possano diffondersi epidemie di malattie come il colera e la malaria.