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È la Giornata Mondiale dell’Alimentazione: tema di quest’anno è la gestione consapevole dell’acqua


Fame globale

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che quest’anno è dedicata all’importanza di una gestione consapevole dell’acqua. Il servizio di Fabio Piccolino.

Quasi due milioni e mezzo di persone nel mondo vivono in Paesi con problemi di approvvigionamento idrico e circa 600 milioni dipendono, almeno in parte, dai sistemi alimentari acquatici, subiscono gli effetti dell’inquinamento, del degrado degli ecosistemi, delle pratiche non sostenibili e del cambiamento climatico. Sono i numeri, comunicati dalla Fao, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra oggi.
Nel Rapporto “Frammenti da ricomporre”, ActionAid rivela che in Italia sei milioni di persone sono in una condizione di povertà alimentare.

Foto di Lisa Fotios

Guerra Israele-Palestina: la Rete Italiana Pace e Disarmo condanna “ogni forma di violenza”


Contro ogni violenza

Solo con il rifiuto della guerra possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura. E’ l’appello di Rete Italiana Pace e Disarmo sulle ostilità tra Israele e Palestina a cui hanno aderito molte organizzazioni come Arci, Auser, Acli, Libera e Anpi.

Foto di hosny salah da Pixabay

Fermare l’orrore tra Israele e Palestina: gli appelli di Acli e ActionAid


Fermare l’orrore

“La comunità internazionale agisca per un immediato cessate il fuoco tra Israele e Palestina”: lo dicono le Acli, sottolineando come senza uno sforzo concreto che riconosca e rispetti i diritti di tutti non potrà mai esserci pace. Secondo ActionAid è urgente una soluzione duratura in conformità alle risoluzioni delle Nazioni Unite.

Guerra Israele-Palestina: le organizzazioni della società civile chiedono di “agire per un immediato cessate il fuoco”


Tacciano le armi

AOI, insieme ad altre organizzazioni della società civile, chiede  al governo italiano, all’Unione Europea e alla comunità internazionale di agire per un immediato cessate il fuoco tra Israele e Palestina, di far ripartire la macchina della diplomazia e di garantire in tempi rapidissimi e senza restrizioni le operazioni di soccorso della popolazione civile.


Il comunicato integrale di Aoi

Le gravi notizie che ci giungono da Israele e Palestina scuotono ancora una volta le nostre coscienze di donne e uomini che credono in un futuro di pace per tutta l’umanità. Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari e ai cari delle vittime di questa nuova ondata di violenze, che non potrà, come già vediamo in queste prime ore, che innalzare ancora il numero di vittime e l’emergenza umanitaria nel tragico contesto israelo-palestinese.
Il 2023 è un anno di violenze senza precedenti. Dall’inizio dell’anno, già più di 200 Palestinesi erano morti per mano israeliana, inclusi almeno 38 bambini e bambine; un numero di vittime già maggiore di quello registrato in tutto il 2022. Nella sola giornata di oggi, a questi numeri inaccettabili si aggiungono almeno 100 vittime israeliane e almeno 198 palestinesi, e queste cifre sono purtroppo destinate ad aumentare di ora in ora. La popolazione civile non deve mai essere un obiettivo di qualsivoglia azione armata.
Continuare a raccontare questi momenti come episodi isolati non solo non restituisce il quadro di una situazione di crisi protratta, ma rischia di costituire un ulteriore ostacolo alla pace.
Il disinteresse e l’immobilità della comunità internazionale nei confronti della occupazione e della colonizzazione israeliana in Palestina ha creato un clima di impunità di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani commesse da Israele in Palestina: attacchi dei coloni, incursioni mirate, demolizioni di infrastrutture, arresti arbitrari e uccisione di civili sono all’ordine del giorno.
Senza uno sforzo concreto perché i diritti di tutti vengano finalmente riconosciuti e rispettati non solo non potrà esserci pace, ma attacchi e massacri avranno inevitabilmente dimensioni sempre più feroci.
Chiediamo quindi al governo italiano, all’Unione Europea e a tutta la comunità internazionale di:
✅ Agire per un immediato cessate il fuoco e per la riapertura di un tavolo di negoziato basato sulle norme e sui principi dei diritti umani e del diritto internazionale
✅ Far ripartire immediatamente la macchina della diplomazia, per porre fine dell’occupazione militare e alla colonizzazione israeliana in Palestina, incluso il blocco che da 15 anni affligge la striscia di Gaza, nel pieno rispetto del diritto internazionale
✅ Cessare la fornitura di armamenti (armi, munizioni, equipaggiamenti ecc.) a tutte le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese, laddove sussista un rischio chiaro e preponderante che tali forniture possano essere usate per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario
✅ Garantire in tempi rapidissimi e senza restrizioni le operazioni di soccorso della popolazione civile, che come sempre sarà la vera vittima di questa ennesima ondata di violenze.
Piattaforma delle ONG italiane in Mediterraneo e Medio Oriente
AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale