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Unicef: oltre 635 milioni di studenti colpiti dalla chiusura delle scuole


Danni incalcolabili: più di 635 milioni di studenti nel mondo sono colpiti dalla chiusura totale o parziale delle scuole. Lo dice l’Unicef che spiega come, dopo due anni dall’inizio dell’emergenza, gli studenti abbiano bisogno di un supporto intensivo per recuperare l’istruzione persa e ricostruire la salute mentale e fisica dei bambini.

Strage di civili in Yemen: condanna unanime delle Ong


 

 

Ancora sangue. Condanna unanime delle ONG per la strage di civili costata la vita a oltre 70 persone in Yemen. Il servizio è di Fabio Piccolino.

“Siamo inorriditi dalla notizia che più di 70 persone, tra cui migranti, donne e bambini, sono state uccise venerdì mattina a Hodaida e Sada, in palese disprezzo per la vita dei civili”.

Sono le parole di Intersos e di una serie di altre organizzazioni che operano in Yemen, dopo la serie di bombardamenti compiuti dalla coalizione a guida saudita nel paese.
Le organizzazioni hanno chiesto alla comunità internazionale di garantire la responsabilità per tutte le violazioni e gli abusi contro bambini e civili nel paese, attraverso il ripristino urgente di un meccanismo internazionale di monitoraggio.

La pillola anti Covid a basso prezzo: accordo a favore delle nazioni più povere


Cure per tutti. Circa 30 produttori di farmaci generici in Asia, Africa e Medio Oriente produrranno versioni economiche della pillola contro il Covid-19. L’iniziativa è frutto di un accordo sostenuto dalle Nazioni Unite per offrire alle nazioni più povere un più ampio accesso al farmaco, ritenuto fondamentale nella lotta alla pandemia.

Bavaglio alla messicana: uccisi due giornalisti in pochi giorni


 

 

Nel mirino. L’uccisione del secondo giornalista in pochi giorni in Messico riaccende i riflettori sulla libertà di espressione nel Paese. Il servizio è di Pierluigi Lantieri

Il fotoreporter Margarito Martinez, più volte minacciato per la sua attività giornalistica , è stato ucciso lunedì a Tijuana; la stessa sorte toccata il 10 gennaio a un altro cronista, Josè Luis Gamboa. Il Messico è considerato uno dei paesi più pericolosi al mondo per gli operatori dell’informazione, specie per chi racconta le attività delle organizzazioni criminali.

Secondo la Commissione per i diritti umani, dal 2000 sono state almeno un centinaio le persone uccise. La Ong YoSiSoyPeriodista ha chiesto alle autorità maggiori misure di protezione per i giornalisti.

di Pierluigi Lantieri

Asgi: “Rifugiati, visti umanitari da rilasciare entro 10 giorni”


Dovere costituzionale. “I visti umanitari a chi si trova in una situazione di pericolo vanno rilasciati entro 10 giorni”: lo chiede l’Asgi dopo che il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso di due cittadini afghani respinti dal Ministero degli Esteri. L’organizzazione chiede che le procedure per il rilascio dei permessi siano chiare, trasparenti e non discriminatorie.

Etiopia al collasso: oltre nove milioni di persone hanno bisogno di assistenza


 

 

 

Disastro umanitario. A più di un anno dall’inizio del conflitto nel Tigray, oltre nove milioni di persone hanno bisogno di assistenza. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Dall’inizio dell’anno in Etiopia sono stati uccisi almeno 108 civili a altri 75 sono stati feriti a causa di attacchi aerei nella regione del Tigray. A più di un anno dall’inizio del conflitto si stima che siano quasi nove milioni e mezzo le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria e la situazione peggiora, perché gli intensi combattimenti stanno bloccando anche gli aiuti alla popolazione.

Secondo il World Food Programme “sono necessarie garanzie immediate da tutte le parti coinvolte nel conflitto per corridoi umanitari sicuri, perché siamo a un passo dal disastro umanitario”.

World Economic Forum: cambiamenti climatici minaccia più importante dei prossimi anni


Pericolo costante. Secondo il Global Risks Report del World Economic Forum, la minaccia globale più importante che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni non è la pandemia ma i cambiamenti climatici. Eventi meteorologici estremi, perdita della biodiversità e il fallimento delle politiche ambientali porterebbero infatti a enormi disuguaglianze economiche e sociali.