Archivi categoria: Internazionale

Focsiv critica il decreto legge sulle ong: “È un diversivo crudele”


Restiamo umani

Le ong criticano il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri che introduce nuove regole per il soccorso in mare. Secondo la Focsiv “l’attacco alle Ong è un diversivo crudele, che serve soltanto a nascondere l’incapacità di governare un processo complicato come quello delle migrazioni”.

Afghanistan, 5 ong sospendono le operazioni dopo il divieto di lavoro per le donne


Vietato alle donne

Sono salite a cinque le ong che hanno sospeso le operazioni in Afghanistan dopo il divieto imposto dal regime talebano sull’impiego di personale femminile. Secondo Save The Children “questa misura avrà ripercussioni su migliaia di posti di lavoro, nel bel mezzo di un’enorme crisi economica”.

Spagna, approvata una nuova legge sui diritti delle persone transgender


Passo in avanti

La Camera dei deputati spagnola ha approvato una nuova legge sui diritti delle persone transgender, che smette di considerare la transessualità una patologia e riconosce l’autodeterminazione di genere. La nuova norma inoltre prevede sanzioni per gli attacchi alle persone Lgbt.

Afghanistan, vietata l’Università alle donne: per l’Onu una decisione devastante


Porte chiuse

In Afghanistan le autorità hanno stabilito il divieto dell’istruzione universitaria alle donne. Secondo le Nazioni Unite si tratta di una decisione devastante. “I talebani – spiega l’Onu in una nota – non sembrano pensare al futuro del Paese e a come le donne possano contribuire all’economia, all’istruzione e alla cultura”.

Migranti e diritti, ieri la giornata internazionale: un fenomeno che oggi riguarda 281 milioni di persone


In cammino

Ieri si è celebrata la giornata internazionale dei diritti dei migranti. Il servizio è di Fabio Piccolino.

I migranti internazionali nel mondo sono 281 milioni, pari al 3,6% della popolazione mondiale: rispetto al 2019 sono quasi dieci milioni in più. I dati sono quelli diffusi nelle scorse settimane da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e fotografano la situazione in occasione giornata internazionale dei diritti dei migranti che si è celebrata ieri.

La crescita del fenomeno è dovuta principalmente all’aumento delle crisi e al loro acuirsi in diverse zone del pianeta, ma anche alla fame e ai disastri naturali. Ci si sposta per sopravvivere ma anche per migliorare la propria condizione economica e lavorativa.

La prima missione umanitaria della Life Support: è salpata da Genova la nave di Emergency


Prima missione

È partita nei giorni scorsi dal porto di Genova la nave Life Support di Emergency, diretta nelle acque del Mediterraneo Centrale. Secondo l’organizzazione è un modo per continuare a fare la propria parte, ricordando che il soccorso in mare è un obbligo previsto dal diritto nautico ma anche un obbligo morale.

“I diritti sono di tutti, altrimenti chiamateli privilegi”, diceva Gino Strada. Proprio questa è la filosofia che muoverà le missioni della Life Support tra le onde del mare, segnate da incessanti stragi. Si aggiunge una nuova imbarcazione alla flotta della solidarietà, già composta da numerose ong che da tempo operano in questo scenario. Per Emergency non è certo la prima attività di soccorso e sostegno nei confronti degli ultimi. “Per anni il nostro staff – sottolinea la Presidente di Emergency Rossella Miccio – ha prestato servizio sulle navi umanitarie di altre ong, contribuendo a salvare migliaia di esseri umani. Oggi, dopo mesi di lavoro, andiamo in mare con una nostra nave”. Una nuova sfida per rinnovare il proprio impegno verso chi non vede riconosciuti né tutelati i propri diritti, primo tra tutti il diritto alla vita. Che una persona perda la vita sotto le bombe in Ucraina, nelle strade di Kabul o tra le onde del Mediterraneo” si tratta pur sempre di un’ingiustizia da combattere.

L’emergenza umanitaria che da anni si protrae nel Mediterraneo necessita anche di questo tipo di interventi. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), dal 2014 a oggi sono oltre 20.000 le persone morte o scomparse nella rotta del Mediterraneo centrale: una media di sei persone al giorno. Solo nel 2022 sono oltre 1.300 le persone che hanno perso la vita o che risultano disperse nella rotta migratoria più pericolosa al mondo.

Con Life Support, Emergency farà ancor più la sua parte. 51,3 mt di lunghezza per 12 mt di larghezza: uno spazio che può arrivare ad accogliere fino a 175 naufraghi, oltre al personale di bordo. E poi ancora: un team composto da 28 persone, di cui 9 marittimi e 19 dello staff della ong. In particolare, il team sanitario è formato da due infermieri, un medico e due mediatori culturali, con esperienza nei progetti di Emergency in Paesi come Italia, Libia, Yemen, Afghanistan. Una volta soccorsi, i superstiti verranno sottoposti a un triage sanitario durante il quale riceveranno un codice necessario per essere poi accompagnati in ambulatorio, sul ponte principale, in osservazione, sulle panche limitrofe o nella zona di accoglienza all’aperto.

di Pierluigi Lantieri