Impegno tradito. “I corridoi umanitari dall’Afghanistan per l’Italia non sono mai partiti”: è la denuncia di Arci che spiega come nessuna delle 1200 persone che il governo italiano aveva promesso di portare in sicurezza nel nostro Paese sia stata messa in salvo.
Cambiamento climatico, tempesta di sabbia in Iraq: circa 2000 persone in ospedale
Cielo arancione. Ieri in Iraq circa 2000 persone sono finite in ospedale per problemi respiratori a causa dell’ennesima tempesta di sabbia che si è abbattuta sul Paese e che ha causato la chiusura di aeroporti, scuole e uffici pubblici. Il fenomeno è dovuto alla siccità intensa e alle scarse precipitazioni legate al cambiamento climatico.
La guerra dimenticata: in Yemen una delle crisi umanitarie più gravi
Guerra dimenticata. Nonostante la tregua scattata ad aprile, quella dello Yemen è tra le più gravi crisi umanitarie al mondo. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Da aprile in Yemen è iniziata una tregua prevista fino a fine maggio, la prima dall’inizio del conflitto nel 2015. Secondo le Nazioni Unite, nei sette anni di guerra sono morte circa 400mila persone e la situazione nel Paese è molto drammatica dal punto di vista umanitario: sono 20 milioni le persone bisognose di aiuti, pari ai due terzi della popolazione e con livelli altissimi di malnutrizione. Medici Senza Frontiere racconta che molti bambini non vanno a scuola e che le strutture sanitarie sono insufficienti.
A pagare il prezzo più alto, spiega l’organizzazione, sono sempre i civili e le categorie più fragili: donne, bambini e persone anziane.
Migranti, due nuovi edifici nel centro di accoglienza a Lipa (Bosnia)
Voltare pagina: Caritas italiana, Caritas ambrosiana e Ipsia-Acli hanno inaugurato a Lipa, in Bosnia Erzegovina, due edifici che serviranno come refettorio e sede di attività psico-sociali per famiglie e minori non accompagnati. L’iniziativa è frutto del lungo lavoro di assistenza dopo il drammatico incendio che nel 2020 distrusse il centro di accoglienza.
Cronista uccisa in Cisgiordania: “testimone scomodo di un conflitto dimenticato”
Non sparate sulla stampa. Shireen Abu Aquleh, la giornalista rimasta uccisa ieri nello scontro a fuoco durante un raid dell’esercito israeliano in Cisgiordania, era “un testimone scomodo di un conflitto dimenticato”: lo ha scritto l’associazione Articolo Ventuno, che ha spiegato come l’omicidio abbia violato tutte le leggi e le norme internazionali in protezione dei cronisti.
Unicef Ucraina lancia “Bebbo”: l’app che aiuta i genitori a monitorare lo sviluppo dei bambini
Sostegno digitale. Si chiama “Bebbo” la nuova applicazione mobile lanciata da Unicef Ucraina per aiutare i genitori a monitorare la salute e lo sviluppo dei bambini dalla nascita ai sei anni. Il servizio offre anche consigli utili per sostenere mentalmente se stessi e i più piccoli in un contesto di guerra.
Ucraina, Peace-Mob dei Giovani per la pace: “Non possiamo mai rassegnarci alla guerra”
Non abbassare la guardia. Questa mattina a Roma il Peace-Mob organizzato dai Giovani per la pace della Comunità di Sant’Egidio. “Al terzo mese di conflitto – spiegano – il rischio di abituarsi alle terribili scene di morte e distruzione che giungono dall’Ucraina e da altre zone di conflitto è forte e va contrastato. Non possiamo mai rassegnarci alla guerra”.
Caldo senza precedenti in India e Pakistan: temperature vicine ai 50 gradi
Clima impazzito. L’ondata di caldo anomalo che sta interessando India e Pakistan mette in pericolo milioni di persone. Il servizio di Fabio Piccolino.
India e Pakistan sono alle prese da alcuni giorni con un’ondata di caldo senza precedenti, con temperature vicine ai 50 gradi. Una situazione molto pericolosa per la sopravvivenza delle persone, soprattutto a causa della combinazione tra le elevate temperature e il tasso di umidità. Un fenomeno drammatico anche per l’agricoltura e che sta causando un importante aumento del consumo di energia elettrica.
Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, non è ancora possibile stabilire scientificamente una connessione diretta con il riscaldamento globale, ma si tratta di una situazione in linea con le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Pandemia, il bilancio è tragico: dai 13 ai 16 milioni di persone uccise
Bilancio tragico. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la pandemia di Covid-19 ha ucciso dai 13 ai 16 milioni di persone in maniera diretta o indiretta, il doppio di quanto inizialmente stimato. La maggior parte dei decessi, pari all’ l’84%, è avvenuta nel sud e sud-est asiatico, in Europa e nelle Americhe.
Terre des Hommes racconta “quello che le mamme non dicono”
Quello che le mamme non dicono. Troppo spesso, per le donne in ogni parte del mondo, “la maternità significa ancora dover rinunciare a qualcosa”. E’ uno dei risultati del report di Terre des Hommes che racconta le difficoltà incontrate da 800 donne di 11 Paesi nel mondo durante la maternità, le differenze di genere nel lavoro di cura, paure, sogni e aspettative.