“Rilancio dell’azione quotidiana e volontaria, politicità dei servizi, formazione e dimensione culturale, azione pubblica”: sono le quattro linee fondamentali da cui partirà Roberto Rossini, eletto ieri nuovo presidente delle Acli con oltre l’84% dei consensi.
COMUNICATO STAMPA
XXV Congresso Nazionale Acli
Roberto Rossini eletto presidente nazionale delle Acli
San Vincenzo (Li), 8 maggio 2016 – «Il pensiero collettivo è la forza delle Acli, un pensiero che nasce dalla nostra capacità di stare nella quotidianità della vita». Queste le prime parole pronunciate da Roberto Rossini , subito dopo la sua elezione a presidente nazionale delle Acli, avvenuta questa mattina al Congresso nazionale delle Acli a San Vincenzo (Livorno).
«Rilancio dell’azione quotidiana e volontaria, politicità dei servizi, formazione e dimensione culturale, azione pubblica sono le quattro linee fondamentali a cui intendo improntare il mio mandato», ha annunciato al Congresso il nuovo presidente Rossini.
Rossini è stato eletto a scrutinio segreto dai 550 delegati congressuali con l’84,69% dei consensi.
Roberto Rossini è nato nel 1964, è sposato e ha due figlie. Vive a Brescia. Laureato in scienze politiche, è docente di diritto e metodologia della ricerca sociale presso l’istituto bresciano Maddalena di Canossa. Dal 1994 è socio Acli. Dal 2000 al 2016 è stato membro della Presidenza Provinciale delle Acli di Brescia, con delega alla Formazione e in seguito alla Comunicazione, ricoprendo il ruolo di Presidente dal 2008 al 2016. Dall’estate 2010 il Consiglio Nazionale Acli gli ha conferito la delega per la Comunicazione e successivamente è stato dal 2013 responsabile dell’Ufficio studi nazionale.
Traguardo vicino?
Dopo consultazioni, inciampi e rimandi, sembra finalmente arrivato il momento della riforma del Terzo Settore. Alla fine di marzo c’era stato l’ok del Senato. Ora, in seconda lettura, l’approvazione definitiva tocca alla Camera. C’è perfino una data: il 25 maggio. Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, è stato il premier Matteo Renzi.
Terzo Settore, riforma più vicina:approvazione il 25 maggio Dopo consultazioni, inciampi e rimandi, sembra finalmente arrivato il momento della riforma del Terzo Settore. Alla fine di marzo c’era stato l’ok del Senato. Ora, in seconda lettura, l’approvazione definitiva tocca alla Camera. C’è perfino una data: il 25 maggio. Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, è stato il premier Matteo Renzi. Quindi sembrerebbe confermata la scadenza di maggio, già annunciata alla fine del 2015 dal sottosegretario al ministero del lavoro e alle politiche sociali, Luigi Bobba. Intanto, in commissione affari sociali, è in corso in queste ore l’esame della delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (disegno di legge numero 2617-B)
Oltre le sbarre
Oggi gli ultimi due internati verranno trasferiti a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Il prossimo ospedale psichiatrico giudiziario a chiudere sarà quello di Aversa, ma sulle strutture alternative aumenta la pressione da parte delle forze di sicurezza decise dalla magistratura. Secondo la Campagna Stop Opg, “se non si sciolgono alcuni nodi si rischia di restare bloccati”.
Si può fare
Arrivati a Fiumicino altri 100 profughi grazie ai corridoi umanitari. Sono soprattutto siriani e iracheni. È il terzo gruppo che giunge nel nostro paese senza rischiare la vita sui gommoni degli scafisti. Iniziativa promossa dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Tavola Valdese.
Il volontariato arriva a scuola
Grazie ad un bando del Miur da 470mila euro. I dettagli nel servizio di Anna Monterubbianesi.
Miur, Ministero del Lavoro e Politiche sociali e Presidenza del Consiglio dei Ministri promuovono il bando laboratori di cittadinanza democratica, partecipazione e volontariato. A disposizione 470 mila euro per realizzare, tra i più giovani, progetti di volontariato all’interno delle scuole e favorire processi di integrazione e abbattimento delle diversità. Gli istituti scolastici interessati possono presentare le proposte insieme alle organizzazioni del terzo settore e ai Centri di servizio per il volontariato negli ambiti dell’educazione alla legalità, del contrasto a ludopatia e cyber bullismo, della promozione di percorsi di cittadinanza e di valorizzazione della sostenibilità ambientale. I progetti devono pervenire entro il 24 maggio 2016.
Senza bavagli
Oggi, alla vigilia della Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa, si terrà una maratona di sit-in davanti alle ambasciate di alcuni paesi verso i quali già nei mesi scorsi le diverse organizzazioni si sono impegnate per chiedere conto di censure, arresti e leggi liberticide. Ai nostri microfoni Giuseppe Giulietti, presidente Federazione nazionale stampa italiana. (sonoro)
La Festa delle Famiglie
In programma domani a Milano e organizzata da Famiglie Arcobaleno. Quest’anno l’evento, a pochi giorni dal previsto approdo alla Camera della legge sulle unioni civili per l’approvazione definitiva, è particolarmente sentito dall’associazione italiana dei genitori omosessuali dopo lo stop alla norma sulla stepchild adoption, che avrebbe garantito un minimo di diritti ai loro figli.
L’Italia è sempre più no slot
Si allarga il fronte delle regioni schierate contro il gioco d’azzardo. Anche il Piemonte si è dotato di una legge specifica, che punta su prevenzione e formazione, ma anche sul divieto assoluto di pubblicità e di collocazione di apparecchi nelle vicinanze di luoghi sensibili come scuole, parrocchie, centri di aggregazione o Istituti di credito.
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/legge-azzardo-Piemonte.aspx
Per chi suona la campanella
“Costruire una scuola da cui nessuno abbia più voglia di fuggire”. Questo l’obiettivo della campagna nazionale Risvegliamoci in cortile, che si inaugura domani alle 11, con un flash mob in contemporanea in diversi istituti di Napoli.
Mai più
Trent’anni fa lo scoppio del reattore n. 4 della Centrale Nucleare di Chernobyl, a 100 km a nord di Kiev, provocò il più grave incidente nucleare mai avvenuto in ambito civile. Il servizio di Giordano Sottosanti. Era il 26 aprile 1986 quando Chernobyl fu teatro del più grave incidente verificatosi in una centrale nucleare, generando radiazioni 200 volte superiori a quelle delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Centinaia di migliaia di persone furono evacuate. Diversi Paesi europei, Italia compresa, vennero raggiunti da livelli di radiazione superiori alla soglia di allerta. Tutt’oggi nel raggio di 30 chilometri è vietato vivere, allevare animali o coltivare campi. Le vittime accertate furono 66, ma L’Onu ne conta altre 4000 postume per tumori e leucemie, secondo Greenpeace sono addirittura 6 milioni su scala mondiale. Questo non ha impedito al cinismo di alcune agenzie turistiche di trasformare il luogo del disastro in un luna park degli orrori, offrendo costose visite guidate. Chernobyl, 30 anni dopo, ci ricorda quanto sia importante investire sulle energie rinnovabili e che una centrale nucleare tradizionale non è mai del tutto sicura.