ComuniCiclabili: aperte le candidature per la sesta edizione dell’iniziativa con cui la Fiab valuta le amministrazioni locali sotto diversi punti di vista: mobilità urbana, cicloturismo, comunicazione e promozione, governance. Il progetto vuole stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica, offrendo anche suggerimenti per migliorare.
Sono aperte le candidature per la sesta edizione dei ComuniCiclabili, l’ambizioso progetto con cui la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha valutato in questi anni 174 amministrazioni in tutta Italia, dove la rete è in continua crescita (il 20% dei cittadini vive in queste aree urbane). Non si tratta di un premio, dato una volta per tutte, ma di una fotografia della situazione attuale sotto diversi punti di vista (quattro gli ambiti complessivi: mobilità urbana, cicloturismo, comunicazione e promozione, governance). Situazione che può migliorare o peggiorare. Come ogni anno potete consultare il sito ufficiale per scoprire come far aderire il vostro comune e ottenere il ranking in bike smile (da 1 a 5).
«Il momento attuale mette in luce le carenze e i ritardi accumulati dall’Italia verso la reale transizione energetica – ha commentato Alessandro Tursi, presidente FIAB -. E questo vale tanto sulle rinnovabili, quanto sulla mobilità ciclistica e attiva. I comuni possono e devono fare la loro parte: è tempo di rompere gli indugi, per accelerare finalmente verso quella via europea basata su bicicletta e mezzi pubblici. ComuniCiclabili è uno strumento che FIAB mette a disposizione di sindaci e assessori per confrontarsi e focalizzarsi sulle strategie. Le azioni da mettere in campo sono tante, attuabili anche nel brevissimo periodo».
Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta intende stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica. La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi oggettiva) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei bike smile, anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile. In più FIAB offre alle amministrazioni suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità. A ogni edizione FIAB verifica lo stato di tutti i comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi (avanti o indietro) compiuti da ogni singola amministrazione.
Sport, donne e emancipazione: Safiya Alsayegh sarà la prima ciclista degli Emirati Arabi Uniti ai Mondiali
Emancipazione su due ruote. L’Unione Ciclistica Internazionale ha annunciato che Safiya Alsayegh sarà la prima ciclista professionista degli Emirati Arabi Uniti a partecipare ai Campionati del mondo di ciclismo su strada, in programma a Wollongong, in Australia, dal 18 settembre.
Questa è una pietra miliare non solo per l’UAE Team ADQ e per la carriera ciclistica di Safiya, ma per l’intera Nazione degli Emirati Arabi Uniti che per la prima volta nella storia sarà presenti ad un Campionato del Mondo, l’evento più importante della stagione ciclistica.
Safiya Alsayegh, 20 anni, è la prima ciclista professionista degli Emirati Arabi Uniti, è entrata a far parte quest’anno dell’UAE Team ADQ, la prima squadra World Tour femminile degli Emirati. L’atleta di Dubai quest’anno ha già conquistato entrambi i titoli nazionali nella prova su strada e in quella a cronometro e ha vinto la medaglia di bronzo nella prova a cronometro dei Campionati Asiatici tra le Donne Under 23. Abbina all’attività sportiva gli studi universitari ed è una fonte di ispirazione per tante donne nel suo paese.
In queste giornate che stanno regalando tanti successi all’UAE Team ADQ in Europa, arriva quest’altra bella notizia che rappresenta un ulteriore importante step di crescita e un altro obbiettivo raggiunto da questo progetto sportivo che vuole lasciare un segno nel mondo del ciclismo femminile e nella storia dello sport degli Emirati Arabi Uniti.
BoycottQatar2022: l’appello firmato da oltre 30 realtà di calcio popolare italiano
Pallone gonfiato: oltre trenta realtà di calcio popolare italiane hanno firmato l’appello BoycottQatar2022. Il servizio è di Elena Fiorani.
I Mondiali in Qatar sono un enorme business costruito con lo sfruttamento degli ultimi e uno spettacolo per pochi fortunati milionari. I firmatari dell’appello oppongono al maxi evento un modello di sport di base e popolare: “Il calcio è da sempre un canale di coesione, integrazione, un linguaggio mondiale che non può e non deve staccarsi dagli occhi e dai piedi del popolo, delle persone comuni, della gente”.
Scrivono e denunciano come, nonostante le politiche promosse dalla FIFA negli ultimi anni per combattere disuguaglianze di genere, lavorative e razzismo negli stadi, la scelta di svolgere i mondiali in Qatar sveli il vero volto del calcio business: diritti umani e civili messi in secondo piano a favore di mega operazioni finanziarie e commerciali.
La Serie A sfida la crisi energetica: saranno ridotti i tempi di illuminazione negli stadi
Pallone sostenibile
In tempi di crisi energetica, anche la Serie A di calcio si organizza per limitare i consumi, riducendo i tempi di illuminazione negli stadi. “È solo un primo passo – spiega il presidente Lorenzo Casini – dobbiamo essere un esempio virtuoso”.
“La Lega Nazionale Professionisti Serie A – si legge in una nota – anche alla luce delle misure di risparmio energetico adottate dal Consiglio del Ministri, stabilisce che il lasso di tempo di piena accensione dei sistemi di illuminamento dei terreni di gioco di Serie A sia fissato a un massimo di 4 ore. Pertanto a parziale modifica di quanto definito al punto A.5 della Circolare n. 6 del 29 luglio 2022 “Norme relative all’utilizzo degli impianti da gioco”, al fine di riscontrare le esigenze generali e nel contempo rispettare le necessità di calibrazione dei sistemi GLT e VAR nonché di produzione televisiva, le Società ospitanti le gare dovranno garantire l’accensione a pieno regime degli impianti secondo le seguenti tempistiche”.
Gare diurne: per le gare con inizio dalle ore 12.30 alle ore 18.00 la piena accensione dovrà essere garantita 60 minuti prima dell’inizio della gara.
Gare serali: per le gare con inizio alle ore 20.45 la piena accensione dovrà essere garantita 90 minuti prima dell’inizio della gara.
La Lega poi cercherà di individuare soluzioni per un efficientamento energetico degli stadi (come il passaggio ai led per tutti gli impianti o l’installazione di pannelli fotovoltaici), nonché per realizzare, in vista dell’inverno, l’ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco. Resta più di un dubbio, in termini di limite delle 4 ore, sulle gare programmate alle 20:45, soprattutto quando tornerà in vigore (a fine ottobre) l’ora solare.
di Pierluigi Lantieri
Las Leonas approda alla Biennale di Venezia: storie, sogni e difficoltà di calciatrici in campo a Roma
Las Leonas: alla Mostra del cinema di Venezia le storie di vita, i sogni, le difficoltà delle protagoniste del Campionato di calcio a 8 femminile internazionale che si gioca a Roma e dà il titolo al film. Ognuna con il proprio percorso di emigrazione, con la propria storia familiare ma tutte accomunate dalla stessa passione per il calcio.
Sul campo di calcio Vis Aurelia, in un quartiere di Roma lontano dal centro della città, si svolge il campionato di calcio a 8 femminile internazionale: trofeo Las Leonas. A partecipare sono sei squadre; ne fanno parte soprattutto calciatrici latinoamericane, ma anche marocchine, moldave, capoverdiane, cinesi, italiane… E Las Leonas è il titolo del film che racconta le storie di vita, i sogni, le difficoltà di Vania, Melisa, Joan, Bea, Siham, Ana, Elvira; ognuna con il proprio percorso di emigrazione, con la propria storia familiare ma tutte accomunate dalla stessa passione per il calcio. Diretto da Isabel Achával e Chiara Bondì, il film è prodotto dalla Sacher film di Nanni Moretti con Rai Cinema. E Repubblica vi presenta una clip in cui proprio Nanni Moretti si cimenta nella scelta della coppe con cui assegnare i diversi riconoscimenti del torneo.
Leonesse nella vita e sul campo di calcio, le protagoniste, quasi tutte badanti, domestiche o tate, vengono riprese nelle case dove lavorano, nella vita familiare e durante il campionato di calcio, quando il campo diventa luogo di aggregazione, momento di libertà, di divertimento e di riscatto sociale. Il film, presentato alla Mostra nella sezione Giornate degli autori – Notti veneziane il 3 settembre, sarà al cinema dal 15 settembre e, dall’8 settembre, in anteprima a Roma, Milano e Torino. Isabel Achával, Chiara Bondì e Nanni Moretti introdurranno il documentario a Roma, Milano e Torino e accompagneranno il film in giro per l’Italia.
“Abbiamo voluto raccontare le storie di alcune donne straniere accomunate dalla passione per il calcio. La prima volta che le abbiamo viste giocare ci è sembrato che sul campo di calcio accadesse qualcosa di speciale. Era come se stessero volando dietro la palla”, raccontano le autrici, “il campo di calcio si era trasformato in un momento di riscatto sociale e rappresentava il raggiungimento di un desiderio difficile da trovare nella vita reale. Volevamo raccontare la sensazione di libertà e di gioia che ci trasmettevano. Bea, Siham, Melisa, Vania, Elvira, Joan e Ana, le protagoniste del nostro film, ci sono sembrate da subito delle grandi lottatrici. Fiere e forti come delle leonesse, vanno avanti nella vita con ottimismo e coraggio, malgrado le difficoltà delle loro storie personali”.
Come dice Ana, una ragazza moldava protagonista del film, parlando delle sue compagne di calcio: “Sono loro che mi hanno insegnato ad accettare la vita, ad affrontarla così com’è, a non piangersi mai addosso”. Molte di loro, continuano le registe, “sognavano di diventare delle giocatrici professioniste, altre non avevano mai giocato in vita loro, ma per tutte correre dietro una palla significa poter sognare e dimenticare la fatica di ogni giorno. Il contrasto tra la fatica del lavoro, la solitudine di vivere in un Paese straniero lontano dai propri familiari e l’adrenalina, la forza che emerge giocando a calcio, ci è sembrato da subito molto forte. Questo è stato il punto di partenza del nostro film. Ci interessava proprio valorizzare la forza che ognuna di queste donne tira fuori nella propria vita come accade anche, in un certo senso, correndo dietro la palla. Ecco che il campo di calcio si trasforma in una metafora delle loro esistenze”.
Fondazione Limpe presenta la Swim for Parkinson: “Lo sport deve integrare, non dividere”
Oltre lo Stretto. La Fondazione Limpe presenta la Swim for Parkinson dove neurologi, caregiver e le persone con la patologia oggi nuotano da Reggio a Messina. Ascoltiamo.
“Settimana dello sport e del benessere”: la prima edizione della kermesse a Vignola (Mo)
Sport è salute: fino a domenica 11 settembre Vignola, in provincia di Modena, ospita la prima edizione della “Settimana dello sport e del benessere”. Tra convegni, sport giocato e raccontato, l’obiettivo è puntare i riflettori sul tessuto associativo che fa muovere bambini, adolescenti ed adulti.
L’iniziativa è organizzata dal Comune di Vignola insieme al Distretto di Vignola dell’Ausl Modena e a più di venti associazioni sportive e di volontariato del territorio. In calendario inaugurazioni, incontri di divulgazione scientifica, sport giocato e raccontato. L’obiettivo è quello di narrare la specificità della cultura sportiva e del benessere a Vignola. L’attenzione non sarà concentrata tanto sugli agonisti, ma su tutto quel tessuto associativo che fa “muovere” bambini, adolescenti ed adulti, con l’obiettivo non solo di far divertire, ma anche di promuovere sani stili di vita. Ad inaugurare la rassegna sarà un evento sportivo di grande attrattività come la Biciclettata Popolare, giunta alla 42esima edizione, organizzata in collaborazione con Pedale Vignolese, Olimpia Vignola e Comitato gemellaggi e città amiche. Si tratta di un percorso di circa 14 chilometri, adatto a tutte le età, che si svilupperà, novità di questa edizione, esclusivamente sul territorio vignolese. Nel pomeriggio, dalle 14, ingresso libero in piscina.
Lunedì alle 12, è in programma una cerimonia di presentazione alle società sportive e alla città dei lavori di sistemazione del parquet in legno del Palazzetto dello Sport Città di Vignola, in via Di Vittorio, appena terminati.
Martedì alle 20,30, in biblioteca, incontro, a cura della Scuola Pallacanestro Vignola, dal titolo “L’alimentazione dello sportivo” con la dott.ssa Cecilia Camellini, specialista nella scienza dell’alimentazione.
Mercoledì 7 alle 20,30, nel parco della biblioteca, l’ex professionista e commissario tecnico della Nazionale di ciclismo Davide Cassani sarà a Vignola per presentare il suo ultimo libro “Ho voluto la bicicletta. Come il ciclismo mi ha insegnato a vivere” (Rizzoli editore).
Giovedì alle 20,30, nella sala consiliare del municipio, incontro dal titolo “Il doping nello sport” con il dott. Gustavo Savino, direttore della Medicina dello Sport di AUSL Modena.
Venerdì, al parco Enrico Berlinguer, è in programma l’inaugurazione ufficiale del progetto “Sport e parchi” e, sabato 10, è prevista anche l’apertura al pubblico dell’impianto di Skate Park totalmente rinnovato al Parco Europa.
La Settimana dello sport e del benessere è stata presentata ieri mattina dal sindaco, Emilia Muratori, insieme all’assessore Luca Righi e a Marco Rinaldini dell’Ufficio Sport.
Sport per tutti: dal 5 settembre la 2^ edizione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Firenze
Sport per tutti a Firenze. Dal 5 settembre seconda edizione delle Olimpiadi e Paralimpiadi della Città Metropolitana. Il servizio di Elena Fiorani.
Dal 5 settembre, per tre settimane, ragazze e ragazzi dai 14 ai 19 anni si confronteranno con oltre 30 sport, attraverso gare ed esibizioni programmate in tutta la provincia di Firenze. L’iniziativa di Città Metropolitana e Uisp Firenze sarà l’occasione per veicolare lo sport a 360 gradi, anche con momenti culturali e convegni, in cui lo sport sarà raccontato come mezzo per raggiungere il benessere psicofisico e promuovere la mobilità leggera.
Tra le novità di questa edizione l’inserimento dello sport paralimpico e, allo Sport Village, la mostra “Campioni nella memoria – Storie di atleti deportati nei campi di concentramento”, promossa dall’Unione nazionale veterani dello sport di Firenze.
Sport e ambiente: Gregorio Paltrinieri in difesa del mare con il progetto “Dominate the Water”
Non c’è più tempo. Gregorio Paltrinieri, campione del mondo in carica della 10 km in acque libere, in prima linea in difesa del mare con il suo progetto Dominate the Water che unisce sport e tutela dell’ambiente. Si tratta di una competizione ecosostenibile e un festival delle open water, con eventi rivolti a scuole, enti e associazioni del territorio.
Il nuoto per lui è arte, il mare libertà, gioia, vita. Tanto ne è innamorato, tanto Gregorio Paltrinieri inorridisce a vederlo in balia di incuria e degrado. Medaglia di bronzo a Tokyo 2020 e campione del mondo in carica della 10 km in acque libere, agli ultimi Europei di nuoto a Roma si è aggiudicato 4 medaglie su 5 gare, 3 ori e un argento. E la stessa determinazione che lo porta sul podio, Greg la mette per proteggere il suo mare, impegnandosi in prima persona a sensibilizzare sull’importanza di rispettare e prendersi cura del proprio territorio.
L’ultima impresa di Andrea Devicenzi: il ciclista con disabilità che ha attraversato tutta l’Islanda
Rinascere con lo sport. Andrea Devicenzi, amputato a una gamba a 17 anni dopo un incidente stradale, ha attraversato tutta l’Islanda: duemila chilometri in bici tra vulcani, geyser e sfide da superare, guidato da resilienza e coraggio. Un’impresa documentata da video, fotografie e racconti che daranno vita ad ottobre a un docufilm e poi ad un libro.
Andrea è un tipo abituato alle imprese: cammini, scalate, gare sportive, ciclismo estremo. Breve riassunto di qualcuna di queste, giusto per capire. La montagna è una delle sue passioni: nel 2010 è stato il primo ciclista amputato ad arrivare in vetta del KardlungLa, 5.602 metri, percorrendo in bicicletta la strada carrozzabile più alta del mondo. Lo sport è stato una costante della sua vita, arrivando a quello di più alto livello: Azzurro di paratriathlon per oltre 3 anni, ha vinto un argento agli Europei nel 2013. La bicicletta sempre nel cuore: nel 2016 in Perù ha pedalato per oltre 1200 chilometri in 11 giorni, da Lima e a Cusco.
L’ultima impresa è di quelle che lasciano il segno, nella mente e nel cuore: «Oltre 2000 chilometri circumnavigando l’Islanda in bici tra vulcani, geyser e natura incontaminata, alla scoperta delle sue terre e della sua gente, raccogliendo storie di resilienza, coraggio e successo». Una specie di «ciclismo lento», anche se poi questa parola non è la più adatta perché Andrea è uno che va forte. Campione si rimane sempre. «Mi piace questo modo di fare sport: senza avversari, ma sempre con energia, concentrazione, determinazione, anche coraggio. Si impara a vivere ogni metro, ogni pedalata, ogni luogo che si attraversa». L’Islanda l’ha affrontata così: «Ho vissuto un sogno. Mi sono goduto ogni istante. Anche se è stato un viaggio complesso». Anche perché ha attraversato l’isola in senso antiorario, con il vento contro.
Un’impresa documentata da video, fotografie e racconti (pronto a ottobre un docufilm e poi un libro) vissuta in tenda e sacco a pelo: «Circa 120 chilometri al giorno, una bella prova dal punto di vista mentale, organizzativo, alimentare e fisico». Affrontata non da solo, ma con amici («Simone Pinzolo, che mi ha aiutato per la logistica, e Andrea Baglio, straordinario videomaker») e aiuti, anche economici e organizzativi, senza i quali non sarebbe stata possibile, e con il supporto della compagna Jessica e delle figlie Giulia, 17 anni, e Noemi, 12: «Una impresa che senza il loro sostegno non sarebbe stata possibile, come quello delle principali aziende che mi hanno sostenuto, Pomì, Progetti del Cuore e Quixa. Portare a termine questa impresa è un riconoscimento a chi ha creduto in me. A differenza di altre occasioni, non ho avuto fretta nel concludere le singole tappe. Perché ho capito che è il percorso fatto a dare valore alla totalità del progetto».