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Parte domani la Settimana europea dello sport: centinaia di eventi in 40 Paesi sotto lo slogan “Be Active”


#BeActive

Parte domani l’edizione 2023 della Settimana europea dello sport, promossa da Commissione Europea, Sport e Salute e Dipartimento per lo sport. Il servizio di Elena Fiorani

La Settimana europea dello sport è il momento in cui tutta l’Europa è invitata ad unirsi attraverso il movimento, sotto lo slogan beactive. Ogni anno coinvolge milioni di persone tra cittadini, famiglie, bambini, adolescenti e atleti: l’edizione 2023 toccherà 40 Paesi, per sottolineare la centralità dello sport come elemento fondamentale nella crescita individuale, la salute e il benessere sociale.
Fino a sabato 30 settembre centinaia di eventi in tutta Europa, che spaziano dallo yoga al ciclismo, dal calcio al nuoto, grazie a cui ognuno potrà trovare l’attività giusta per alimentare il proprio benessere. Partecipazione, inclusione e innovazione sono le tematiche che caratterizzano questa edizione.


in occasione della Settimana dello sport AiCS lancia la campagna di sensibilizzazione #RisingTogether contro discriminazioni di genere e omotransfobia nello sport, nata nell’ambito del progetto europeo Sgs – Sport for all genders and sexualities. Il lancio segue il percorso di Outsport, altro piano sociale europeo condotto in Italia sempre da AiCS, che ha portato alla costruzione di un manuale di buone pratiche di formazione per allenatori e tecnici sportivi volto a creare ambienti sportivi più inclusivi. Chi abbraccia la campagna Sgs o il “metodo Outsport” si fa garante di luoghi sportivi antidiscriminatori. Sempre dal 23 al 30 settembre, l’Associazione italiana cultura sport ha intensificato i corsi gratuiti sportivi per under 14, over 60, e nei comuni più periferici del Paese nell’ambito dei piani nazionali di sport sociale finanziati in collaborazione con Sport e Salute: in tutto, per la Settimana europea dello sport, i corsi garantiti saranno oltre 200 in 37 città diverse.

L’Uisp ha inserito nelle iniziative per la Settimana BeActive la Rassegna nazionale di calcio dei centri di salute mentale, Matti per il calcio, giunta alla XV edizione, che si terrà dal 23 al 30 settembre a Rimini. Nel programma #BeActive è inserita anche “Summerbasket” a Roma, dal 29 settembre al 1 ottobre, Festa della Pallacanestro promossa da Uisp ed Ecopneus nell’impianto Fulvio Bernardini. Tre giorni di sport per tutti, sostenibilità ambientale, basket in carrozzina.

Lo sport entra nella Costituzione italiana: approvata all’unanimità la modifica dell’articolo 33


Momento storico

Lo sport entra nella Costituzione italiana: approvata all’unanimità la proposta di legge riguardante la modifica dell’articolo 33. Il servizio di Elena Fiorani.

“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”: ecco il comma che è stato aggiunto all’articolo 33. Soddisfazione è stata espressa dal mondo della promozione sociale e sportiva insieme all’auspicio di rendere concreto il diritto allo sport per tutti con più incisive politiche pubbliche e un riequilibrio delle risorse da destinare allo sport di base rispetto allo sport di vertice.
Affinchè una nuova cultura sportiva e motoria possa davvero contribuire a promuovere una società più inclusiva e sostenibile. Per sviluppare quella dimensione europea dello sport sociale sancita ormai da molti anni dall’Unione Europea.

Lo sport entra nella Costituzione italiana. Con un voto all’unanimità (312 voti favorevoli su 312) ieri, 20 settembre, la Camera dei Deputati ha modificato l’articolo 33 dell’atto normativo fondamentale del nostro Paese – quello in cui si parla di cultura e libertà di insegnamento – inserendo la formula: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Un passo importantissimo. Il commento delle associazioni


CSI: 

“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Le parole sono importanti. E così finalmente lo sport è entrato nella Costituzione, dichiara Vittorio Bosio, presidente del Centro sportivo italiano, che è stato anche audito in commissione al Senato sullo sport in Costituzione. «Meglio ancora il fatto che si parli di attività sportiva, nell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica. Quasi a dare un’evidenza maggiore alla pratica sportiva diffusa, che allo sport verticistico e di prestazione. Finalmente direi: un cambio di rotta epocale, con l’avvenuta conquista di una vera dignità da parte dell’attività sportiva, così importante nella vita di tutti i giorni e nelle dinamiche sociali, economiche, e sanitarie. Come Centro Sportivo Italiano siamo soddisfatti e ancora più pronti a servire ogni atleta del nostro Paese. Sembrerebbe infatti scontato, ma, purtroppo, sono molti, ancora troppi, coloro a cui l’accesso allo sport è impedito».


AiCS: Lo Sport entra in Costituzione: voto unanime della Camera. Molea (AiCS): “E’ politica pubblica”

La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità l’ingresso della parola “attività sportive” all’articolo 33 della Costituzione, con 312 voti favorevoli su 312 votanti. La modifica è così Legge e l’espressione entra ufficialmente nella Carta dello Stato. Il cambiamento era già stato votato due volte dal Senato e il secondo passaggio a Montecitorio è stato l’ultimo del percorso previsto per interventi sulla Carta Costituzionale.

Tanti concetti sintetizzati in 2 righe appena – ha commentato il presidente di AiCS Bruno Molea -. Si ‘riconosce’ il valore dell’attività sportiva come una virtù pre-esistente. La si riconosce nel suo ruolo ‘educativo’ al pari della scuola, ‘sociale’ al pari di altre politiche sociali, di ‘promozione del benessere’ psichico e fisico, quale strumento di prevenzione, di cura, di risparmio dei costi sanitari. Dunque, lo sport – in tutte le sue forme, quindi implicando quello sociale, di base, di formazione – riconosciuto al pari di altre agenzie educative, sociali, di promozione della salute. E allo stesso modo, dunque, vien da sé che venga trattato come politica pubblica, al pari di scuola, sanità, politiche sociali”.

“Il cambiamento che oggi ha fatto segnare il voto alla Camera è epocale – aggiunge Molea – e apre le porte a una rivoluzione nella quale gli enti di promozione sportiva e sociale, protagonisti nel garantire ai territori anche periferici lo sport per tutti, possono dare tanto in termini di offerta sportiva e di capacità di farsi strumento di garanzia del diritto allo sport”.

UISP: L’attività sportiva entra in Costituzione: ora diventi un vero diritto

 

Tiziano Pesce, Uisp: “Auspichiamo un diritto di cittadinanza di matrice europea. Che lo sport di base e di vertice possano avere stesso peso e stessi sostegni”

L’aula della Camera ha approvato (321 voti favorevoli e nessun contrario) in quarta deliberazione e in via definitiva la proposta di legge costituzionale di modifica all’articolo 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.

“L’utilizzo del verbo “riconosce” richiama la formula linguistica dell’articolo 2 della Carta – dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – lasciando trasparire la visione dell’attività sportiva come realtà ‘pre-esistente’, in qualche modo ‘pre-giuridica’, di cui la Repubblica è chiamata a prenderne atto, dedicandole contemporaneamente tutela e promozione. Bene. E’ ragionevole ritenere allora che da oggi si possa parlare di un vero e proprio diritto allo sport costituzionalmente tutelato”.

Un momento storico, che evidenzia quanto l’interesse della persona a svolgere attività sportiva sia sancito come diritto inviolabile della persona. È quello che l’Uisp, di fatto, ha sempre chiesto in questi suoi primi settatancinque anni di vita, lungo un percorso che, come ci piace dire, è partito nel 1948 ed sempre andato a braccetto proprio con la Costituzione”.

“Il Parlamento e il Governo lavorino allora, con rinnovato impegno, affinché una nuova cultura sportiva e motoria possa davvero contribuire a promuovere una società sempre più inclusiva e sostenibile, creando finalmente, a cascata, le condizioni normative e di risorse disponibili per sviluppare quella dimensione europea dello sport sociale sancita ormai da molti anni dall’Unione Europea. A ciò siano chiamati anche tutti gli enti costitutivi della stessa Repubblica, le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni”.

“Da oggi si alzi l’attenzione verso lo sport di base. Auspico che possano avere lo stesso valore, la stessa visibilità, gli stessi sostegni, sia lo sport di vertice, che seleziona per le medaglie, che lo sport sociale, quello slegato da ogni aspetto competitivo, quello dell’attività motoria, del gioco, della socializzazione, senza differenze!”.

“Che possano avere la stessa rappresentanza le Federazioni sportive nazionali quanto gli Enti di promozione sportiva! Che a partire dalla prossima Legge di Bilancio si possano trovare le coerenti ricadute alla modifica costituzionale oggi approvata!”

 

AMESCI: Tutela sport, Borrelli (Fondazione Amesci): “Oggi la nostra Costituzione è ancora più inclusiva ed equa”

“Dopo 14 anni dalla prima proposta di legge e a distanza di 75 anni dalla sua nascita la Costituzione italiana diventa ancora più inclusiva ed equa grazie alla riforma che introduce la tutela dello sport e ne riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico” così il presidente della Fondazione Amesci, Enrico Maria Borrelli commenta l’approvazione all’unanimità alla Camera dei deputati della modifica all’art. 33 della Costituzione.

“Per gli italiani, soprattutto per i giovani, questo rappresenta un momento storico. Lo sport è lo strumento più equo di inclusione e crescita dell’individuo e delle comunità e rappresenta una ‘terza agenzia educativa’, dopo la famiglia e la scuola quale palestra di vita e di valori dove i ragazzi imparano a rispettare le regole, a relazionarsi, facendo squadra per raggiungere un obiettivo comune” afferma il presidente Borrelli.

La Fondazione Amesci crede nello sport come strumento di formazione ed empowerment e lavora per la promozione e la diffusione della pratica sportiva tra i giovani Nell’ultima ‘Universiade di Napoli’, l’evento internazionale che ha portato delegazioni sportive universitarie di tutto il mondo nella città partenopea, siamo stati in campo per selezionare tra oltre 12.000 candidati i 6000 giovani volontari che abbiamo coinvolto, formato e coordinato lungo un’entusiasmante esperienza di volontariato in ambito sportivo. Ma non solo. Dal 2005 ad oggi, con i progetti di Servizio Civile Universale abbiamo coinvolto 797 giovani che hanno dedicato più di 1.115.000 ore ad attività di sensibilizzazione sul valore educativo dello sport.

“Con l’ingresso dello sport in Costituzione si cristallizza formalmente il binomio educazione e sport” aggiunge Borrelli. “Voglio ringraziare il Parlamento ed il Ministro per lo Sport ed i Giovani, Andrea Abodi, per questo traguardo epocale e per il suo annunciato impegno a rendere lo sport accessibile a tutti. Per farlo servono forti alleanze tra istituzioni, terzo settore e società civile. La Fondazione Amesci è pronta a collaborare con le Istituzioni per rendere il riconoscimento costituzionale di questo valore, un diritto per tutti” conclude il presidente Borrelli.

Le città si sfidano a colpi di pedali: è il giorno del Giretto d’Italia


Giretto d’Italia

Oggi è la giornata del Campionato urbano della ciclabilità, una sfida tra città a colpi di pedali, organizzata da Legambiente con il sostegno di Euromobility. L’iniziativa coinvolge i cittadini promuovendo gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola in bici.

Cos’è il Giretto d’Italia?
È una proposta indirizzata ai comuni italiani, ai Mobility Manager di enti e imprese, alle associazioni e a tutti i cittadini interessati. Il Giretto è una gara tra città tesa a promuovere gli spostamenti casa-lavoro e/o casa-scuola effettuati in bici o con l’utilizzo di altri mezzi di micromobilità elettrica (monopattini elettrici, monowheel, E-bike, motorini elettrici, hoverboard, segway).  Per partecipare basta recarsi al lavoro o a scuola utilizzando uno dei mezzi sopra indicati, passando in uno dei check point previsti in tutte le città d’Italia che hanno aderito al Giretto nella fascia oraria dedicata al monitoraggio (2 ore a scelta nella fascia oraria compresa tra le 7.00 e le 10.00 del mattino ).
Sarà vincitrice della sfida la città che totalizzerà, nel periodo di monitoraggio, il maggior numero di spostamenti, e quindi di passaggi, effettuati con mezzi di mobilità sostenibile alternativi.

Dove si svolge? 
Beinasco (TO), Bologna, Campobasso, Carpi (MO), Chiavari (GE), Fano (PU), Genova, Jesi (AN), L’Aquila, Milano, Modena, Monza, Napoli, Novara, Parma, Pavia, Pesaro, Piacenza, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Torino, Trento, Udine. (Elenco provvisorio le adesioni sono aperte fino al 15 settembre).

È ripartito il CardioBreast Dragon Boat Festival: quanto è importante la prevenzione cardiovascolare primaria


DragonBoat Festival

E’ ripartita l’iniziativa per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della prevenzione cardiovascolare primaria e per illustrare i benefici di uno sport come il Dragon Boat, attività aerobica a bassa intensità e di lunga durata, anche per le donne operate di tumore al seno.

Il CardioBreast Dragon Boat Festival ha preso il largo da Trevignano Romano (RM) per fare tappa il 23 settembre a Peschiera del Garda (VR) per passare l’8 ottobre a Collesalvetti (LI) e terminare a Bari (BA) il 14 ottobre. In ognuna delle giornate, il pubblico potrà assistere alla gara amichevole di due squadre Dragon Boat femminili costituite da donne operate di tumore al seno che, al termine dell’esibizione, condivideranno le loro esperienze di vita e sportive. Per tutta la durata della manifestazione, dalle 11 alle 15, un camper Incr sarà a disposizione degli spettatori per screening cardiologici gratuiti, con controlli della funzionalità cardiaca, elettrocardiogramma, monitoraggio pressorio e controllo del quadro lipidico.

“Le malattie cardiovascolari e le neoplasie  – afferma il professor Francesco Fedele, presidente dell’Inrc – causano circa i due terzi di tutti i decessi a livello mondiale e condividono spesso gli stessi fattori di rischio, allo stesso tempo sappiamo che la pratica regolare di attività fisica porta a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari del 40-50%, riducendo inoltre il rischio di diabete mellito e ipertensione arteriosa.Tutte evidenze che l’anno scorso hanno ispirato questo progetto che ha avuto grande risonanza e partecipazione. Un successo – aggiunge – che in questa edizione si arricchisce di nuovi partner e ulteriori tappe, consentendoci di ampliare l’attività di promozione della prevenzione attraverso i controlli periodici e i corretti stili di vita”.

Nato in Cina, il Dragon Boat  è uno sport che si pratica su imbarcazioni particolari che a poppa e prua ricordano le sembianze di un Drago e possono ospitare fino a 20 atleti. La ricerca scientifica ha dimostrato che questa disciplina è di particolare beneficio per le donne che hanno subito una mastectomia. “Negli ultimi vent’ anni – osserva Antonio De Lucia, psicologo-psicoterapeuta e presidente della Federazione italiana DragonBoat – sono nate centinaia di squadre di Breast Cancer Survivors e la Federazione è sempre al fianco di queste atlete e donne straordinarie, supportandole sia negli eventi agonistici che in quelli divulgativi” che aiutano “la loro ripresa e rinascita, non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico e sociale, grazie al lavoro di squadra e alla solidarietà tra i membri del team”.

Lo studio degli effetti della pratica di questo sport sulle pazienti oncologiche ha dimostrato che il movimento della pagaiata promuove il rilascio delle miochine che modulano la risposta infiammatoria sistemica, inibendo la necrosi tumorale e limitando la formazione del linfedema. Questo processo attenua significativamente alcuni sintomi, riduce la sensazione di fatica nello svolgimento delle attività quotidiane e aiuta nel complesso la qualità della vita delle pazienti, migliorando la loro salute psicofisica.
“La diagnosi precoce e i grandi progressi della scienza nelle terapie antitumorali – ricorda Flori Degrassi, presidente Andos – oggi consentono una consistente percentuale di guarigioni o di sopravvivenza, ma lo sforzo di aumentare il tempo di vita deve procedere di pari passo con l’impegno a migliorare la qualità della vita di queste pazienti, con quello che dovrebbe essere un approccio olistico alla cura, che si occupi anche del loro benessere psicologico, della riabilitazione e della socialità”.

L’attività fisica svolge un ruolo chiave anche nella prevenzione cardiovascolare. Attività aerobiche come il Dragon Boat, a bassa intensità e di lunga durata, sono particolarmente indicate per migliorare la funzionalità cardiaca, della circolazione sanguigna, del sistema respiratorio, metabolico e dell’umore. “Siamo entusiasti di unirci a questo progetto di sensibilizzazione di così ampio respiro – chiosa Emanuela Folco, presidente della Fondazione italiana per il cuore – Non ci stancheremo mai di ribadire che la prevenzione cardiovascolare primaria, che comprende controlli periodici e uno stile di vita salutare, è la nostra prima difesa, e la corretta informazione resta uno strumento imprescindibile”.

È la Settimana Europea della Mobilità: fino al 22 settembre una serie di eventi collegati al risparmio energetico


Risparmiare energia

Questo il tema dell’edizione 2023 della Settimana Europea della Mobilità, che si svolgerà fino al 22 settembre. L’obiettivo di quest’anno, sullo sfondo degli eventi globali legati ai conflitti, è quello di riflettere sui consumi energetici e, in particolare, sui consumi derivanti dalla mobilità urbana.

E’ necessario compiere sforzi significativi per raggiungere l’obiettivo europeo di emissioni-zero di gas serra entro il 2050, come indicato nel Green Deal europeo, anche in considerazione del fatto che i trasporti sono il secondo settore più inquinante in Europa (e tra il 2018 e il 2019 le emissioni derivanti dal settore dei trasporti sono addirittura aumentate dello 0,8%).

L’evento si sviluppa attorno a 5 aree tematiche: trasporti pubblici, mobilità attiva, riduzione al minimo della dipendenza dall’auto, gestione della mobilità – mobility management, soluzioni per le infrastrutture.

Domenica sarà la Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città: oltre 100 centri urbani mobilitati


Stare bene in città

Domenica sarà la Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, oltre 100 centri urbani mobilitati. Il servizio di Elena Fiorani.

Una giornata per affermare l’importanza dello sport e dell’ambiente urbano per la salute e il benessere dei cittadini, ma anche per promuovere un’azione consapevole della politica e delle amministrazioni. Saranno 101 le città che organizzeranno occasioni di sport e benessere, offrendo la possibilità di cimentarsi liberamente in oltre 60 attività sportive.
La giornata vuole evidenziare la necessità di ripartire dalle città come luoghi per promuovere la salute, il benessere e lo sport. Il 37% degli italiani vive in aree metropolitane. Diventa sempre più importante e urgente quindi, promuovere il modello della Health City ed incentivare una riqualificazione e rigenerazione urbana in cui la salute sia fattore di crescita e coesione.

“Tutti in campo” con Baggio: il progetto a supporto di associazioni e società sportive del territorio


Tutti in campo con Baggio

Parte il progetto a supporto delle associazioni e società sportive del territorio, sostenuto dal divin codino, convinto che lo sport possa contribuire a un sano sviluppo individuale e collettivo. Con questa iniziativa le associazioni sportive potranno ottenere gratuitamente nuove attrezzature per le loro attività.

Famila e A&O Supermercati con Emisfero Ipermercati hanno dato il via a “Tutti in Campo”, progetto che sostiene le associazioni e società sportive dilettantistiche del territorio per favorire l’attività sportiva fra i giovani. L’iniziativa entra nel vivo rivelando il volto del campione che, impegnato al fianco delle insegne del Gruppo Selex, promuove lo sport dilettantistico italiano: Roberto Baggio, orgoglio nazionale, è infatti l’ambassador d’eccezione di “Tutti in Campo”.

Il “divin codino”, simbolo dello sport italiano nel mondo, uomo schivo e dall’immagine poco inflazionata mediaticamente, ha sposato i valori del Gruppo facendosi promotore del progetto. Sensibile e vicino al mondo giovanile, Baggio sostiene con entusiasmo l’idea che lo sport possa trasformare la vita delle persone e contribuire a un sano sviluppo individuale e collettivo.
«Tutti in Campo incarna pienamente la filosofia e i principi che accompagnano da sempre la mia vita – racconta Roberto Baggio -. In questo progetto sono coinvolte le famiglie e ognuno può offrire il suo contributo affinché arrivino più risorse possibili alle associazioni dilettantistiche per aiutare i giovani a credere nel loro futuro e a diventare i campioni del loro domani! Con Tutti in Campo rientro in campo anche io per l’interesse comune».

L’obiettivo primario dell’iniziativa è infatti quello di promuovere l’attività fisica e l’accessibilità allo sport quale strumento irrinunciabile per la formazione e lo sviluppo psicofisico delle giovani generazioni e non. Fino al 19 novembre 2023, i clienti titolari di carta fedeltà dei punti di vendita Famila, Emisfero e A&O e delle altre insegne del Gruppo Selex aderenti, con la loro spesa quotidiana, potranno contribuire a sostenere direttamente le ASD e SSD locali iscritte all’iniziativa, donando loro i Codici Sport ricevuti in cassa, attraverso il sito e l’app creati ad hoc per Tutti in Campo. Le associazioni e società sportive dilettantistiche possono accedere ad un catalogo a loro dedicato, grazie al quale scegliere di ordinare gratuitamente nuove attrezzature e infrastrutture per le loro attività (www.tuttincampo.it).

Famila, Emisfero e A&O sono impegnati per il futuro dei territori e delle comunità in cui sono presenti sostenendo le associazioni locali le attività culturali e lo sport giovanile. Con questa iniziativa si intende rafforzare il sostegno di queste realtà che ogni giorno contribuiscono a diffondere e difendere i valori universali dello sport nella nostra società civile.

Trento è la città più sportiva d’Italia, in coda i centri del Sud: ecco i dati de Il Sole 24 Ore


Tutti i numeri dello sport

Pubblicata la 17^ edizione dell’Indice di sportività de Il Sole 24 Ore, che misura la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali per quantificarne l’impatto sul benessere della popolazione locale. Al primo posto si conferma Trento, dati negativi per il Sud.

Medaglia d’argento per Trieste, che si conferma una specialista di sportività: due volte al vertice (per atleti tesserati e sport dell’acqua), più cinque riconoscimenti e ulteriori sei presenze nella top 10 delle singole classifiche. Al terzo posto una new entry, Cremona, con una leadership importante nello sport femminile, ma anche negli sport di squadra. Quarto posto per Firenze, che guadagna 8 posizioni rispetto alla scorsa rilevazione, quinto per Milano. Nulla da fare per le regioni del Sud, che riescono a restare a galla solo grazie all’indicatore relativo alla formazione sportiva, con Enna in testa.

Caro sport, Federconsumatori misura l’aumento dei costi per i ragazzi: +15,9% rispetto al 2022


Caro sport

Federconsumatori ha monitorato i costi dello sport per i ragazzi, rilevando un aumento medio del 15,9% rispetto al 2022. Il nuoto risulta la disciplina più dispendiosa, la pallavolo quella meno cara.

Non bastava la stangata autunnale (+2.924,70 euro a famiglia tra bollette, materiale scolastico, libri e riscaldamento), non bastava nemmeno la continua corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti e degli alimentari (+2.180,20 euro), a gravare sulle tasche delle famiglie da settembre/ottobre ci saranno anche i costi delle attività sportive per i ragazzi.
Studi medici e ricerche confermano che, per promuovere un corretto stile di vita, è indispensabile svolgere abitualmente attività sportiva: praticare attività fisica con regolarità, infatti, promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva.
I costi per praticare attività sportive risultano, però, spesso proibitivi per le famiglie, specialmente in questa fase.
L’ O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi di corsi e attrezzatura, rilevando un aumento medio del 15,9% rispetto al 2022.
Dal monitoraggio emerge che le attività più costose, sempre prendendo in esame il costo del corso e dell’attrezzatura, sono il nuoto (con un costo complessivo di 1.054,00 euro), il tennis (962,00 euro l’anno) e il calcio (910,80 euro l’anno).
Lo sport più economico risulta invece la pallavolo, il cui costo ammonta a 648,50 euro l’anno.
A tali importi vanno inoltre aggiunte le spese di iscrizione che, a seconda del centro sportivo scelto, possono variare mediamente dai 35 ai 150 euro.

Per quanto riguarda il confronto con lo scorso anno emerge che aumentano in misura maggiore i costi per il corso di tennis, nuoto e basket e arti marziali.
Oltre a quelli più tradizionali emergono nuove tendenze anche in tema di sport: dal padel al rugby, dalla pallanuoto al crossfit, dal canottaggio all’arrampicata, ce n’è davvero per tutti i gusti. L’O.N.F. ha monitorato anche i costi di questi sport e della relativa attrezzatura. Emerge che, tra questi, il più oneroso è il canottaggio, con un costo complessivo (corso + attrezzatura) di 992,90 euro l’anno.

È bene ricordare che, per alleggerire in parte i costi sostenuti dalle famiglie per le attività sportive dei propri figli, nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni. L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.
Tale detrazione spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
Inoltre, per permettere ai propri figli di praticare attività sportive senza affrontare costi eccessivi, ricordiamo ai genitori che molte scuole e/o parrocchie, nonché gli impianti comunali, organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticate da centri sportivi e palestre. Presso tali centri è possibile risparmiare anche oltre il 48% rispetto ai costi riportati in tabella.