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In Italia non esiste alcuna emergenza sbarchi in questo momento


 

Questo è il rumore delle fiamme dopo i missili che hanno provocato un blackout a Kharkhiv e nella parte orientale dell’Ucraina: il conflitto non si ferma, non si è mai fermato.

Dalle nostre parti porta molto bene individuare i migranti come il nemico in una campagna elettorale. In queste settimane sono tornati i tormentoni: invasione, stop agli sbarchi e porti chiusi. Ma davvero è in corso un’emergenza sbarchi nel nostro Paese? No, non esiste alcune emergenza. Lo sottolinea Openpolis in un approfondimento pubblicato venerdì scorso.

“Certo i problemi continuano a esistere, uno tra tanti ad esempio il perenne sovraffollamento dell’hotspot di Lampedusa. Da un certo punto di vista dunque il fatto che l’immigrazione sia a tutti gli effetti un fenomeno ordinario rende queste criticità ancora più gravi. Allo stesso tempo però descrivere l’Italia come un paese che sta affrontando un’emergenza migratoria non è né utile né realistico” si legge nella nota. Sono 98.740 gli ospiti di centri di accoglienza al 31 agosto 2022, a fine 2017 erano 183.681: praticamente la metà.

Per avere un ulteriore comprensione di questo fenomeno ascoltiamo la giornalista dell’agenzia stampa Redattore Sociale Eleonora Camilli.

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Elezioni: quelle quattro cose da fare per l’infanzia e l’adolescenza


 

La voce di una giovanissima Regina Elisabetta nel giorno del suo insediamento nel 1947: se ne va una testimone che lega il secolo breve con la nuova era degli anni 2000.

Continuiamo la carrellata dei temi che trovano poco spazio o sono completamente fuori in questa campagna elettorale. l’UNICEF Italia lancia “LE COSE DA FARE: AGENDA 2022 – 2027 PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA”, un documento di proposte che verrà sottoposto a tutti i partiti candidati per mettere al centro della prossima Legislatura i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Partendo dalle proprie priorità globali di advocacy, l’UNICEF ha individuato una serie di proposte nei seguenti quattro ambiti: non discriminazione; salute mentale e benessere psicosociale; educazione di qualità; cambiamento climatico.

Contestualmente, a partire dal 9 settembre l’UNICEF rivolgerà ai giovani un sondaggio attraverso la piattaforma digitale indipendente U-Report Italia, al fine di esplorare i temi che proprio i giovani in Italia vorrebbero venissero trattati come priorità nel corso della prossima Legislatura. Ideata e realizzata con il sostegno dell’UNICEF, la piattaforma è rivolta ai giovani dai 14 ai 30 anni per favorire la loro partecipazione e l’espressione delle loro opinioni.   Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini.

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Elezioni: a chi interessa mettere al centro la solidarietà


 

Il suono del mega rogo in un’azienda petrolchimica a San Giuliano in provincia di Milano: altissimi rischio di disastro ambientale, 6 feriti di cui uno grave.

In questa campagna elettorale mancano all’appello molti temi, anzi mancano i temi cruciali rispetto alle disuguaglianze del Paese. Quali sono le speranze di mettere al centro la solidarietà nell’azione del futuro governo? Lo ha chiesto ai candidati il Forum nazionale del terzo settore ieri a Roma.

La solidarietà non sia solo “richiesta” e “bisogno” ma sia declinata e valorizzata anche come “leva di sviluppo”, dunque collocata al centro di un processo di cambiamento sociale” ha detto la portavoce nazionale del Forum Vanessa Pallucchi che ha parlato anche di Europa, guerra e cittadinanza. Ascoltiamola

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A difesa di uno spazio pubblico: intervista a Anna Marrone di Remida Napoli


 

Il Centro di riuso creativo dei materiali di scarto ‘Remida Napoli’ è a rischio chiusura vista la decisione del Comune di Napoli di avviare la procedura di sgombero dell’immobile nel quartiere Ponticelli che, da oltre venti anni, ospita le numerose attività messe in campo a favore di bambini, donne e famiglie della zona orientale del capoluogo campano, e non solo.
Ne parliamo con la vicepresidente Anna Marrone.

Caro energia: proposte per non ridurci alla canna del gas


 

Questa è la canzone che fa da sottofondo a uno spot diffuso da alcuni media russi dove si vede un’Europa ghiacciata dal freddo e priva di di gas per riscaldarsi.

Caro energia, bollette alle stelle, inflazione. La tempesta perfetta o globale come ha tuonato la portavoce del Cremlino si sta abbattendo ed è solo all’inizio. In Italia gli allarmi giungono da tutti i settori produttivi, dai sindacati e dalle associazioni. Assopetroli-Assoenergia critica le proposte del governo sulla riduzione termica per risparmiare e propone la riduzione della stagione termica di 30 giorni, da attuarsi mediante l’accensione ritardata degli impianti di 15 giorni e lo spegnimento anticipato di ugual periodo.

Dopo Arci e Legacoopsociali, anche la Fish lancia il suo grido di allarme su caro bollette: “le famiglie italiane stanno guardando con estrema preoccupazione agli sviluppi di questa situazione – scrive in una nota la Federazione Superamento handicap – che sta anche creando gravi problemi ai vari settori economici del Paese. Ma non solo: il ‘caro energia’ si sta pesantemente ripercuotendo anche sul Terzo Settore, se è vero che numerose associazioni impegnate su temi diversi rischieranno di chiudere definitivamente i battenti nel giro di pochi mesi. Tra esse anche molte sedi territoriali delle associazioni aderenti alla Fish, impegnate sul fronte dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.

E allora cosa fare? Alcune proposte immediate per l’attuale governo e per quello verrà dopo l’elezione del nuovo Parlamento arrivano da Federconsumatori: ascoltiamo la vicepresidente nazionale Giovanna Capuzzo.

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Il mal di vivere e i suicidi: nel 2021 aumentate le chiamate a Telefono Amico


 

Questa è la protesta dei disoccupati che a Napoli lo scorso fine settimana hanno bruciato in piazza le bollette dell’energia: dalle Borse alla vita reale la situazione è sempre più esplosiva.

Oggi parliamo di un tema molto delicato per chi fa informazione, quello dei suicidi soprattutto tra i giovanissimi. Sono state quasi 6 mila le richieste d’aiuto arrivate lo scorso anno a Telefono Amico Italia da persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro: un terzo circa sono per gli under 26. Il 2022 non sembra portare miglioramenti: nel primo semestre dell’anno le richieste d’aiuto sono state più di 2.700, il 28% di giovani fino a 25 anni. Ascoltiamo Monica Petra, presidente di Telefono Amico

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Tra reale e virtuale: a chi interessa questa campagna elettorale


 

Questa è la voce della tiktoker Emma Galeotti che parla ai suoi 600mila followers rispondendo alla corsa verso TikTok da parte dei leader politici in questa campagna elettorale.

Secondo un sondaggio di Swg solo l’8,5% dell’elettorato sta seguendo la campagna elettorale, il 41% ne è completamente disinteressato. In questo scenario di comizi sotto l’ombrellone emerge una divaricazione tra il reale e il virtuale con politici sempre meno tra le persone e più sui social, con la realtà che spinge alle porte degli italiani tra caro energia e crisi. Sui temi si seguono gli appelli per il welfare, la non autosufficienza, le politiche per l’inclusione, l’infanzia e i diritti. Ma ci sono grandi assenti come il lavoro. Ascoltiamo il direttore di Collettiva.it Stefano Milani.

E sotto l’aspetto della comunicazione che analisi va fatta in questa fase? Lo abbiamo chiesto al giornalista Alessio Postiglione, direttore Master in political marketing della Rome business school.

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Mafie, far respirare ai giovani “il fresco profumo della libertà”. Intervista a Vincenzo Pugliese di Altereco


 

 

Dal 29 agosto al 4 settembre 2022 i beni confiscati “Terra Aut” e Michele Cianci di Cerignola (Foggia) ospiteranno i Campi della Legalità, iniziativa organizzata dalla Cooperativa Sociale Altereco in collaborazione con Arci nazionale, SPI CGIL nazionale, SPI CGIL Puglia, Legacoop Puglia, Auser Puglia e patrocinato dal Comune di Cerignola e dall’assessora alla Cultura e allo Sport, Rossella Bruno. L’obiettivo è far respirare a ragazzi e ragazze “il fresco profumo della libertà”, per avvicinarli ai temi della valorizzazione e promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. I giovani partecipanti, tutti provenienti dalla Puglia, si impegneranno in una settimana di lavoro e di formazione su due terreni confiscati alla mafia e oggi diventati avamposto di legalità, di economia sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia.

Ai nostri microfoni Vincenzo Pugliese, presidente della Cooperativa Sociale Altereco.

La calda estate nelle carceri dove manca l’aria e anche l’acqua


 

Il suono sinistro della bufera di acqua e vento a Niardo, in provincia di Brescia: acqua e fango hanno sommerso le strade provocando danni e distruzione.

Oggi parliamo dell’estate dentro una prigione. Ieri Antigone ha presentato il rapporto di metà anno. Le carceri italiane non sono attrezzate per affrontare il caldo che ormai negli ultimi anni stiamo vivendo, ricorda Antigone. Il sovraffollamento rappresenta un problema evidente. In carcere si sta stretti e nelle celle e nelle sezioni ci sono più detenuti – in alcuni casi molti più detenuti – di quanti ce ne dovrebbero essere. Il tasso ufficiale di affollamento a fine giugno era del 107,7%, con 54.841 persone recluse su 50.900 posti, anche se il tasso effettivo – conteggiando i posti letto realmente disponibili, che a luglio 2022 erano 47.235, è del 112%. In alcune regioni poi la situazione è ancora più difficile.

Alla questione affollamento si accompagnano anche questioni strutturali che riguardano gli istituti. In alcuni l’acqua viene razionata, come ad Augusta, oppure manca del tutto, come a Santa Maria Capua Vetere, che nasce scollegata dalla rete idrica comunale. In questo istituto ai detenuti vengono forniti 4 litri di acqua potabile al giorno mentre per le altre necessità è utilizzabile l’acqua dei pozzi artesiani. Ascoltiamo il presidente nazionale di Antigone Patrizio Gonnella.

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Afghanistan, donne e diritti: una “repressione devastante e soffocante”. Intervista a Riccardo Noury di Amnesty Italia


 

Per la popolazione afghana, in particolare donne e bambine, il 16 agosto non è una data come le altre. Tra un paio di settimane, infatti, ricorrerà il primo anniversario del ritorno dei talebani a Kabul. 12 mesi che il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury ha definito ai nostri microfoni “di una repressione devastante e soffocante”. Sin dal primo momento della crisi in Afghanistan l’organizzazione ha tenuto accesi i riflettori rispetto a discriminazioni, abusi e crimini compiuti dal regime ai danni di milioni di persone. Da ultimo il rapporto “Morte al rallentatore: le donne e le bambine sotto il regime dei talebani” nel quale Amnesty denuncia la violazione dei diritti di genere. L’attenzione va anche agli atti di repressione del dissenso compiuti dagli oppressori attraverso arresti, imprigionamenti, torture e sparizioni forzate di donne che prendono parte alle proteste.