Notizie

L’arte in un cinguettìo

di Redazione GRS


Si celebra oggi un appuntamento dedicato ai musei su Twitter. Il servizio di Pietro Briganò. “Si celebra oggi in tutto il mondo il Follow a museum day, un appuntamento dedicato ai musei su Twitter, che invita a scoprire l’arte in rete e a segnalare le realtà più interessanti e dialogare direttamente con i musei di tutto il mondo. E’ il sesto anno dell’iniziativa che è tra le prime e le più longeve legate ai musei su Twitter, un’idea dell’inglese Jim Richardson, promotore, tra l’altro, di MuseumNext, la conferenza internazionale dedicata al futuro dei musei, che per il 2016 prevede un doppio appuntamento, in aprile a Dublino e in Nord America in autunno. Per partecipare basta scegliere il museo o i musei da seguire ed utilizzare l’hashtag dedicato #followamuseum. L’account Twitter ufficiale dell’iniziativa è @followamuseum.”

Un cous cous solidale

di Redazione GRS


A Palermo, il piatto tipico tunisino è il protagonista del progetto interculturale “Cucina sapurita”. L’iniziativa dell’associazione Mondo di comunità si basa sull’integrazione tra popoli e culture diverse finalizzata a favorire l’inserimento occupazionale.

Prove di intesa

di Redazione GRS


Primi passi del governo verso la definizione di un piano nazionale contro la povertà. Il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega per intervenire su quasi un milione di indigenti, ma sui dettagli occorre attendere i decreti.

#NonEsisto

di Redazione GRS


Al via la campagna del Consiglio italiano per i rifugiati sulle persone che hanno perso, o non hanno mai avuto, la cittadinanza. Uno status che gli impedisce di studiare, lavorare e di avere diritti. In Italia sono circa 15 mila gli “invisibili”.

L’Italia non ripudia la guerra

di Redazione GRS


La Rete italiana per il disarmo ha presentato un esposto in diverse Procure d’Italia per chiedere di indagare sulle spedizioni di bombe dal nostro Paese all’Arabia Saudita. Francesco Vignarca, portavoce dell’associazione. “La legge 185 del 1990 regola l’export di materiale d’armamento dall’Italia verso l’estero e impedisce autorizzazioni a paesi che siano in stato di conflitto armato o paesi che violano in maniera grave i diritti umani. Noi pensiamo che invece le sei forniture avvenute negli ultimi mesi dalla Sardegna all’Arabia Saudita, per fornire bombe che è certificato sono poi usate in bombardamenti nello Yemen, si configurano in entrambe le categorie. Tutte queste cose non sono più ammissibili e noi abbiamo pensato di rivolgerci alla Magistratura con questo esposto per finalmente fare in modo che anche la Magistratura si prenda carico di questa situazione.”

Siria, l’appello di Amnesty: “basta assedi e attacchi ai civili”

di Giovanna Carnevale


SYRIA-CONFLICT-AIDPorre fine agli assedi e permettere alle organizzazioni umanitarie un accesso senza restrizioni: è questo il contenuto dell’appello di Amnesty International e diretto al presidente della Siria Bashar al-Assad, all’ambasciatore siriano negli Stati Uniti Bashar Ja’afar e al capo dell’opposizione Khaled Khoja.
L’appello è stato lanciato in concomitanza con l’inizio a Ginevra del primo di una serie di incontri, mediati dalle Nazioni Unite, tra il governo siriano e i gruppi armati non statali. Lo scopo è quello di sollecitare i partecipanti al dialogo a dare priorità alle preoccupazioni circa i corridoi umanitari, gli attacchi contro i civili e le violazioni a danno dei detenuti.
Secondo le Nazioni Unite, in Siria sono circa 4,5 milioni le persone che, pur avendo bisogno di assistenza umanitaria, rimangono in aree difficili da raggiungere. Sono inoltre 400mila, sempre in base ai dati delle Nazioni Unite, quelle che si trovano sotto assedio; le ong, però, stimano questo numero in circa un milione.
L’appello di Amnesty International riporta l’attenzione sulla Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che chiede espressamente accessi umanitari e la fine degli attacchi contro i civili, oltre all’adempimento degli obblighi di diritto internazionale.
Prioritario, per l’organizzazione umanitaria, è anche porre fine alle violazioni nei centri di detenzione; sia alle autorità governative che alla Coalizione Nazionale Siriana, pertanto, è richiesto di “consentire accesso illimitato a tutte le strutture di detenzione agli osservatori indipendenti, trattare con umanità le persone private della libertà e rilasciare chiunque sia detenuto solo per il pacifico esercizio dei suoi diritti umani”.

Giornata della memoria

di Redazione GRS


Ben trovati all’ascolto da Anna Monterubbianesi. Una giornata per non dimenticare. E’ questo il motivo per cui ogni anno il 27 gennaio viene celebrata la Giornata della Memoria in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. La data coincide con il giorno in cui, nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Ascoltiamo il ricordo di Jolanda Marchesich, classe 1924, una delle ultime voci sulle deportazioni di Auschwitz: [….]

Celebrare la Giornata della Memoria significa non dimenticare quello che è accaduto, e che ha riguardato rom, ebrei, testimoni di geova, oppositori politici, disabili e migranti. Ricordare significa riconoscere quelle persone, a prescindere dalla loro nazionalità, etnia o religione. Tante le iniziative che sono state organizzate da Nord a Sud del Paese per costruire, attraverso il passato, un futuro diverso, come quella che ci racconta Ivano Maiorella che per il GRS ha intervistato due ragazzi del Liceo Parini di Milano, Marco e Luigi, protagonisti di un progetto di sport sociale contro razzismo e discriminazioni: [….]

Eppure oggi la diversità viene ancora discriminata, allontanata, tenuta fuori. Oggi vengono costruiti nuovi muri. Allora riconnettere passato e presente ci può aiutare a non commettere gli stessi errori perché quello che è accaduto ieri non si ripeta domani. E questo è anche il messaggio di Ivana Nikolic, attivista rom, che legge il Manifesto primavera Romanì: un documento per un’Italia unita, libera e che abbracci la diversità culturale come una ricchezza. Ascoltiamola ai nostri microfoni: [….]

Ed è tutto, per riascoltarci: www.giornaleradiosociale.it

 

Tukiki

di Redazione GRS


Un termine che in lingua malgascia significa sorriso, ed è anche il nome del progetto di una scuola calcio di Milano gratuita per ragazzi e ragazze con disabilità. Gli allenamenti si tengono due volte a settimane e l’obiettivo è coniugare l’attività fisica e l’integrazione.

Circus Ability

di Redazione GRS


Nasce a Torino, all’interno dell’associazione Teatrazione, la scuola dove le persone con disabilità motoria e sensoriale si allenano nell’acrobatica, nell’equilibrismo e nella giocoleria lavorando in classi miste con i colleghi normodotati.

Oltreconfine

di Redazione GRS


Il progetto dell’Anpas sulla gestione dei campi temporanei diventa un modello per l’Europa. Ce ne parla Clara Capponi. “L’esperienza maturata sul campo diventa un modello per l’Europa. Soprattutto, quando si tratta di gestire campi di emergenza temporanea che accolgono migliaia di persone. E’ il caso dell’Anpas che lo scorso 26 gennaio ha presentato alla direzione generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile dell’Unione Europea le linee guida sulla gestione degli affari sociali all’interno dei campi di emergenza temporanei. Sicurezza, coinvolgimento, professionalità e informazione oltre che empatia sono alcune delle indicazioni presenti nelle linee guida, elaborate da uno staff di medici, psicologi, formatori, disaster manager e ingegneri. L’obiettivo è quello di incrementare la resilienza al disastro delle persone coinvolte, soprattutto quelle più vulnerabili come bambini, anziani e persone con disabilità, gruppi multiculturali. Il progetto nasce dal bisogno di dare risposta non solo all’emergenza, ma anche alla gestione di questioni sociali che nascono e maturano all’interno dei campi o ricoveri di emergenza temporanea.”