Ciak si gira. Sono aperte le candidature per la nuova edizione del Premio Ermanno Olmi, concorso per corti organizzato dalla città di Bergamo e Bergamo Film meeting onlus che punta a promuovere le opere di filmmaker italiani e stranieri under 30. Iscrizioni fino al 16 ottobre.
Basta Far West. Dopo il caso Voghera lo ha chiesto la Rete Italiana Pace e Disarmo. I numeri offrono un quadro chiaro: dal 2017 al 2019 su 259 omicidi in Italia, 131 sono stati commessi da persone che detenevano armi legalmente, 91 in ambito mafioso e 37 durante rapine o furti.
Salviamoci insieme: i rappresentanti dei Last 20, i Paesi più impoveriti della Terra, hanno lanciato da Reggio Calabria un appello ai leader del G20 riuniti a Napoli per il vertice delle principali economie del mondo. Ascoltiamone un estratto.
A difesa dei diritti: mediatori culturali, insegnamento in classe dell’educazione alla cittadinanza globale e, nei Paesi di origine, sportelli informativi sul rischio sfruttamento e caporalato in Italia. Sono solo alcune delle proposte contenute nel “Manifesto per l’inclusione” elaborato dalle associazioni della società civile dell’Agro Pontino per ripensare lo sviluppo di un territorio diventato negli anni sinonimo di emarginazione per una parte significativa della comunità immigrata.
Zero rifiuti. Lo chiede l’Alleanza delle cooperative in commissione parlamentare d’inchiesta sulle ecomafie: dal Pnrr opportunità per l’economia circolare, rafforzando le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernando o sviluppando nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra Nord e Centro-Sud.
Torno a casa a piedi: il primo libro del cantautore milanese Jack Jaselli, accompagnato da brani musicali, che racconta il viaggio a piedi di quaranta giorni lungo la via Francigena, da Pavia a Roma, alla riscoperta della lentezza e del contatto con la natura.
In ginocchio contro il razzismo. Le calciatrici della Gran Bretagna in ginocchio, dopo il fischio dell’arbitro. Poi le cilene e un’ora dopo la scena si ripete, a Tokyo, prima della sfida tra Stati Uniti e Svezia. Sono le prime dimostrazioni politiche dopo il via libera del Cio: all’interno del campo di gioco ora sono consentite.
Le giocatrici britanniche lo avevano annunciato prima della partenza, il loro gesto era anche per sottolineare la loro solidarietà per i colleghi investiti dagli insulti razzisti dopo aver fallito i rigori contro l’Italia nella finale dell’Europeo. Inginocchiarsi “è permesso, non è una violazione della regola 50. Questo è quello che c’è scritto nelle linee guida del Cio” ha sottolineato il presidente del Cio Thomas Bach.
Il Cio consente gesti di attivismo — se consentito dall’organo di governo di quello sport — solo prima o dopo l’inizio ufficiale degli eventi alle Olimpiadi. Le dichiarazioni politiche durante gli eventi, le cerimonie di premiazione o al Villaggio Olimpico sono ancora vietate, per evitare i gesti come i pugni alzati nei guanti neri dei velocisti americani Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi di Città del Messico del 1968.
La capitana tedesca di hockey su prato festeggia con un post sui social “L’amore vince sempre”. Il Cio ha detto sì alla fascia arcobaleno, e la capitana della nazionale tedesca di hockey su prato festeggia con un post su Instagram, sorridente per la decisione del Comitato olimpico. Come il capitano della nazionale di calcio a Euro 2020, Manuel Neuer, anche Nike Lorenz aveva espresso l’intenzione di vestire la fascia simbolo del movimento LGBT alle Olimpiadi, e una richiesta era stata avanzata tramite il comitato olimpico tedesco, che all’ok del Cio ha postato la foto della fascia arcobaleno che la 24enne Lorenz porterà sui calzini, domenica all’esordio contro la Gran Bretagna.
Fare chiarezza. Nel dibattito pubblico tiene banco il reddito di cittadinanza tra chi vuole abolirlo e chi modificare la misura. Ascoltiamo il portavoce dell’Alleanza contro la povertà Roberto Rossini.
Uniti si vince: World food programme e Organizzazione mondiale della sanità lanciano un progetto congiunto per migliorare la risposta alle crisi sanitarie attraverso la condivisione di conoscenze e competenze. L’accordo prevede che attori umanitari, università, istituzioni di ricerca e organizzazioni lavorino insieme per sviluppare soluzioni innovative e standardizzate.
Non uno di più: è previsto per domenica a Crotone il sit-in contro le discriminazioni per dire basta ai sempre più frequenti episodi di intolleranza contro la comunità LGBTQ. Tra gli organizzatori anche Arcigay e Associazione Il Barrio.
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