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La ricerca, bene fondamentale

di Redazione GRS


“Tra i diritti umani da tenere sotto stretta osservazione affinché vengano protetti e promossi c’è anche quello alla scienza”. È quanto sostengono Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Perduca, coordinatore di Science for Democracy, dopo le dichiarazioni ampiamente condivisibili dell’ambasciatore Gian Lorenzo Cornado. Il rappresentante permanente d’Italia all’Onu aveva parlato della lotta al covid non solo come questione sanitaria globale ma in quanto sfida per i diritti umani, in particolare nei confronti di coloro che vivono in situazioni di maggiore vulnerabilità.

Ai primi posti

di Redazione GRS


Nella classifica mondiale sulle risposte statali al coronavirus primeggia un paese africano. Il servizio di Fabio Piccolino.

Secondo uno studio della rivista statunitense Foreign Policy, il Senegal è tra i migliori Paesi al mondo ad aver combattuto l’epidemia di coronavirus. Il rapporto si basa sulla  prevenzione dei contagi, la reazione da parte delle autorità, le condizioni del sistema sanitario, la rilevazione dei dati, e i rischi della propagazione del virus.

A determinare positivamente questo risultato sono state la rapidità con cui si fanno i tamponi e le misure di prevenzione e la sensibilizzazione nei confronti della popolazione. L’epidemia di Ebola che ha colpito l’Africa occidentale tra il 2013 e 2016 ha fatto in modo che il Senegal reagisse con prontezza a questa nuova emergenza.

“Prenditi cura dell’Italia con noi”

di Redazione GRS


È lo slogan della nuova campagna del Touring Club. Fino al 27 settembre è possibile donare al numero solidale 45590 per sostenere il progetto “Aperti per voi” e i volontari che garantiscono l’accessibilità di siti culturali altrimenti chiusi al pubblico.

Camminare per guarire

di Redazione GRS


Nel 2013, Andrea Spinelli ha ricevuto la diagnosi di un tumore inoperabile al pancreas, ha reagito con l’attività fisica e da quel giorno ha percorso 18 mila chilometri. Gli avevano dato 20 giorni di vita ma, dopo 19 mesi di chemio, l’ultima risonanza è andata bene. Il suo sistema immunitario con il movimento ottiene risposte positive e blocca le metastasi, un caso unico al mondo che sarà oggetto di studio.

Andrea è un uomo sereno. Racconta nei dettagli la sua storia e sembra quasi volerti rassicurare quando capisce che l’odissea che vive dall’ottobre del 2013 possa turbare chi lo sta ascoltando: “Mi avevano dato venti giorni di vita, sono qui dopo sette anni. Da quando mi hanno diagnosticato il cancro al pancreas ho fatto diciannove mesi di chemio che avrebbero steso chiunque. Eppure l’ultima risonanza, che ho fatto qualche giorno fa, è andata bene: non ho metastasi, si va avanti. A piedi, ovviamente”.

Già, perché Andrea Spinelli, 47 anni, siciliano di nascita ma friulano di adozione, dal giorno in cui ha saputo che il male se lo sarebbe portato via in fretta, ha deciso di reagire camminando. “Sì, come il tipo di quel film bellissimo, Forrest Gump. Al medico dissi che sarei andato in ospedale a piedi, dodici chilometri tra andata e ritorno. Mi prese per pazzo, ma cosa vuoi rispondere a uno che è sempre stato bene e all’improvviso scopre che il suo corpo è stato attaccato da un adenocarcinoma alla testa del pancreas? Il dottore capì che quello era ciò che sentivo: non potevo essere operato, mi restava poco, mi diede l’ok a camminare. Ho scoperto che quando hai un tumore del genere, l’aspettativa di vita, nel migliore dei casi, è di 5 anni. Io dopo sette anni sono ancora qui, ho percorso 18 mila chilometri a piedi, trenta milioni abbondanti di passi e – mi dicono – sono un caso clinico unico al mondo”.

Lo è davvero, tanto che il sito del Journal of Cancer Metastasis and Treatment ha ospitato una pubblicazione scientifica di Giovanni Lo Re, l’oncologo che lo segue dall’inizio della malattia: “Lo dico sempre, anche nei tanti incontri che faccio negli ospedali, nelle scuole: purtroppo l’attività fisica non sconfigge il cancro. Ma il mio corpo ha reagito così, evidentemente ho un sistema immunitario molto particolare che con il movimento ottiene risposte positive e blocca le metastasi. Purtroppo è una fortuna che non hanno tutti: non sai quanto mi dispiace per gli altri malati che se ne vanno via troppo presto”. Sulla sua storia Andrea Spinelli ha già scritto un libro, Se cammino vivo (Ediciclo), e sul suo blog aggiorna i tanti follower sulle “camminate” quotidiane. Tanto che ormai è diventato una celebrità: “Racconterò la mia storia finché avrò la forza.

Quando mi hanno spiegato cosa mi stava accadendo mi sono sentito come ai comandi di un aereo in fase di stallo. Ma non mi sono lasciato cadere nella disperazione. Se cammino vivo, appunto, e adesso ho scritto anche Il caminante che è un ideale seguito del primo volume. Racconto i miei incontri, il rapporto con i medici, l’attività fisica che mi ha salvato, le paure e le speranze, la forza che mi fa andare avanti. Malgrado tutto”. Il nuovo libro verrà presentato in anteprima a Pordenonelegge mercoledì 16 settembre, Spazio Gabelli, alle ore 21 e l’incontro sarà proposto in differita lunedì 21 settembre alle 18.

Inchiesta sulla polizia

di Redazione GRS


Un’indagine sulle accuse di tortura e maltrattamento da parte delle forze dell’ordine in Bielorussia: a chiederla l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, al Consiglio delle Nazioni Unite riunito a Ginevra. “Per il ripristino della pace sociale nel Paese – ha sottolineato – è necessario intervenire contro la violenta repressione delle manifestazioni pacifiche”.

Pericolo abbandono

di Redazione GRS


L’emergenza del coronavirus ha aggravato le diseguaglianze educative e sono migliaia i minori che rischiano l’abbandono scolastico. L’allarme di ActionAid nel servizio di Anna Monterubbianesi.

I programmi di lotta alla povertà educativa, alle discriminazioni e alla violenza di genere sono in pericolo. ActionAid si mobilita per chiedere investimenti mirati sui patti educativi territoriali e garantire il diritto a un’istruzione equa, innovativa e inclusiva. Aspetti che l’attenzione sulle misure di sicurezza anti-covid sta  lasciando al margine. Senza indicazioni chiare sono infatti a rischio i diritti di migliaia di minori.

Tra le richieste, investimenti co-progettati a partire dai bisogni reali delle comunità educanti per evitare il fenomeno della dispersione scolastica che solo nel 2019 riguardava, nel nostro paese, il 14,5% dei giovani. Inoltre le incertezze e le urgenze attuali mettono a rischio la continuità dei programmi realizzati insieme agli enti del terzo settore per il contrasto dell’abbandono scolastico, la lotta alle discriminazioni e la violenza di genere, la promozione dell’educazione civica e la partecipazione.

Parola di magistrato

di Redazione GRS


“I centri dove vengono concentrati i migranti che giungono in Europa non possono essere luoghi di sospensione dei diritti, di sopraffazione violenta di matrice razzista, di cattiva amministrazione burocratica”. Lo afferma Area, l’associazione delle toghe progressiste, riferendosi in particolare alle condizioni del campo profughi di Moria sull’isola di Lesbo.

Secondo i giudici, la negazione della dignità è stata aggravata dalle aggressioni dei militanti di estrema destra. È necessario che le istituzioni europee, che hanno creato questi campi e li finanziano, provvedano a ricollocare i migranti, a iniziare dai minori non accompagnati.

Rinascimento fiorentino

di Redazione GRS


Parte un innovativo progetto di economia civile, ma con un’alta valenza sociale, elaborato e promosso da Fondazione CR Firenze insieme ad Intesa Sanpaolo. Sono 60 i milioni di euro destinati alle microimprese attraverso cinque bandi tematici in uscita come artigianato artistico, turismo, moda e start up.

Storie di qui e di altrove

di Redazione GRS


È la rassegna cinematografica dedicata alle donne e ai migranti in programma dal 17 settembre prossimo all’anfiteatro della Casa delle Arti e del Gioco a Roma. L’iniziativa è promossa dal progetto EduCare, realizzato in partenariato con Amref e Maestri Di Strada, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un gol per i diritti

di Redazione GRS


Rebecca Quinn, nazionale canadese di calcio, ha fatto coming out pubblicamente come persona trans con un post su Instagram. Nel suo messaggio suggerisce una serie di azioni per aiutare le persone LGBTQS, come seguire altre persone trans sui social e abituarsi ad usare un linguaggio neutro e inclusivo. La risposta è stata estremamente positiva, molte colleghe calciatrici l’hanno sostenuta con affetto.

Nella sua bio riporta i pronomi che preferisce usare per parlare di sé, “They/them”, ossia i pronomi neutri in inglese. Ciò potrebbe indicare che Quinn non si identifica né come donna né come uomo e che potrebbe anzi identificarsi come “non binary” (vale a dire con un genere che va al di là del binarismo fra uomo e donna). Ad ogni modo, al momento non ha utilizzato specificatamente tale etichetta, bensì la definizione più generale di “transgender”.

Nel post afferma di aver fatto coming out come persona trans con la famiglia e gli affetti più stretti ormai da anni, ma cosa ben diversa è il dichiararsi pubblicamente. Per quello è dovuto passare altro tempo e solo ora ha trovato la forza necessaria. “Fare coming out è difficile”, condivide. Eppure ha deciso di farlo perché vuole “essere visibile per le persone queer che non vedono persone come loro su Instagram”. Quinn lancia inoltre un appello alle persone cisgender, ovvero non transgender (“se non sapete cosa significhi cis, probabilmente siete
cis”). Suggerisce una serie di azioni per aiutare le persone LGBTQ, tra cui ad esempio seguire altre persone trans o non binary sui social, abituarsi ad usare un linguaggio neutro e inclusivo ed essere coscienti dei propri pregiudizi e stereotipi.

La risposta da parte dei follower è stata estremamente positiva e molte colleghe calciatrici si sono unite ai tifosi e alle tifose nei messaggi di supporto e affetto. Quinn è la prima persona a fare coming out come trans nella NWSL-National Women’s Soccer League, il principale campionato professionistico di calcio femminile degli Stati Uniti d’America.