Notizie

Meno reclusi

di Redazione GRS


Il Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, fornisce l’aggiornamento sul numero dei detenuti in carcere e sui casi di contagio. Ad oggi si contano 55.036 presenze a fronte delle 61.230 del 29 febbraio scorso, con una riduzione di oltre 6 mila unità. Sono 94 quelli attualmente positivi al virus, quasi tutti asintomatici. Contagiati anche 204 agenti di Polizia Penitenziaria.

Strategie per reagire

di Redazione GRS


“Challenge. sfida accettata: scrivi in quarantena” è Il bando letterario del Cesvol Umbria ai tempi del Covid-19. il servizio è di Clara Capponi.

Un diario giornaliero, una lettera, un racconto, una poesia oppure una foto, un disegno, un video. Testimonianze di vita quotidiana in questo periodo difficile legato all’emergenza del coronavirus che scritte o raccontate, diventano un modo per superare la paura. Nasce così il bando gratuito “Challenge. Sfida accettata: Scrivi in quarantena” del Cesvol Umbria, sede di Terni. Non ci sono limiti al tema: le code per la spesa, l’impegno per aiutare gli altri, i canti affacciati al balcone, le video chiamate con le persone care, i giochi o i laboratori creativi in famiglia, il lavoro da casa. Storie di ordinario coraggio, di solidarietà, di unione e di speranza. Chiunque può partecipare e contribuire inviando la propria storia o racconto. Per partecipare basta inviare la domanda di adesione reperibile sul sito www.cesvolumbria.org accompagnata dai testi in formato doc o dalle immagini in jpg a: editoriasocialetr@cesvolumbria.org indicando nome, cognome e un numero di telefono per poter essere richiamati. I video e i testi saranno pubblicati sul sito e i canali social del Csv. Racconti e foto verranno pubblicati in un diario collettivo con il  marchio editoriale del Cesvol.

Solidarietà da campioni

di Redazione GRS


Il numero uno del mondo nel tennis, Novak  Djokovic, si conferma sportivo generoso e vicino alle difficoltà delle persone. Ha infatti effettuato una ingente donazione agli ospedali di Treviglio-Caravaggio e Romano di Lombardia, nel bergamasco, in prima linea in queste settimane nell’emergenza coronavirus. Nei giorni scorsi il tennista aveva donato un milione di euro alla Serbia in respiratori e materiale sanitario.

Il legame con l’Italia di Novak Djokovic è strettissimo. All’inizio della carriera è passato da Como, la moglie Jelena ha studiato alla Bocconi, e Nole ha sfoggiato il suo italiano perfetto anche sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo. Ora, dopo aver incoraggiato l’Italia sul suo profilo Instagram, il numero 1 del mondo è passato alla pratica.

Il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest ha rivelato che Djokovic ha fatto un ingente donazione agli ospedali di Treviglio-Caravaggio e Romano di Lombardia, in prima linea in queste settimane nell’emergenza coronavirus. Nei giorni scorsi il tennista serbo e la moglie, grazie alla loro fondazione, avevano donato un milione di euro per l’acquisto di respiratori e materiale sanitario alla Serbia.

“Mai ci saremmo aspettati di vedere anche sul conto corrente della nostra Asst Bergamo Ovest, – ha raccontato il dg dell’Asst Bergamo Ovest, Peter Assembergs – una donazione con un così prestigioso mittente. In questi giorni tantissime aziende, enti, associazioni, privati ci sono stati vicini e ringrazio tutti per la generosità dimostrata. Leggere, però, tra i donatori anche il nome del miglior giocatore al mondo di tennis, Novak Djokovic, mi ha emozionato”.

Made in Italy

di Redazione GRS


Questa la richiesta degli italiani in un sondaggio Swg-Legacoop. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Oltre l’80 per cento degli italiani considera importante acquistare solo prodotti made in Italy per sostenere la nostra economia in questa fase di grande difficoltà legata all’emergenza Covid-19. Il dato emerge dalle risposte ad un sondaggio condotto, alla fine della scorsa settimana, nell’ambito dell’Osservatorio Coronavirus nato dalla collaborazione tra SWG e Area Studi Legacoop per testare opinioni e percezioni della popolazione di fronte ai problemi determinati dall’emergenza in corso. L’importanza dell’acquisto di soli prodotti made in Italy è stata espressa dall’82% del campione, con la percentuale più alta (86%) registrata nel ceto medio, seguito a ruota dal ceto medio-basso (82%) e, a maggiore distanza, dal “ceto popolare” (72%). In proposito il Presidente di Legacoop Mauro Lusetti, ha commentato: “La richiesta di sostegno ai prodotti delle filiere del made in Italy che sale dall’opinione pubblica è univoca. In questa fase di emergenza drammatica è evidente che i cittadini, che sono sia consumatori sia lavoratori, percepiscono il rischio di un arretramento del Paese ma pure le possibili risposte”

Una guida per agire

di Redazione GRS


Dal Centro servizi per il volontariato (Csv) di Napoli arriva il vademecum per volontari e associazioni perché siano sempre informati sulle regole da seguire per operare in maniera consapevole. Il manuale fornisce indicazioni su spostamenti, documentazione, obblighi assicurativi o misure di sicurezza.

Politica comune

di Redazione GRS


Nella Ue l’assistenza sanitaria è gestita dai governi nazionali, ma è necessario garantire i diritti di tutti in modo omogeneo. Questo l’impegno del Commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali, Nicolas Schmit, secondo il quale “il Fondo Sociale Europeo e il Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti dovrebbero essere utilizzati appieno dai Paesi dell’Unione, che possono richiedere denaro per sostenere le persone con disabilità”.

A valanga

di Redazione GRS


Il continente africano ha registrato finora 15.000 casi di coronavirus: un numero fortemente sottostimato a causa delle carenze diagnostiche e sanitarie della maggior parte dei paesi e che mette potenzialmente in pericolo milioni di persone. Ai nostri microfoni don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. (sonoro)

Vicini anche se lontani

di Redazione GRS


Rete Lunetta in cloud è il nuovo contenitore di video, musica e corsi online promosso dal network di associazioni che in questi giorni anima il quartiere Lunetta di Mantova. Ogni mercoledì sulla pagina facebook della rete viene pubblicato un nuovo palinsesto settimanale di iniziative per trascorrere le giornate al meglio e continuare a sentirsi comunità. Tra i promotori il Csv Lombardia Sud.

Solidarietà sportiva

di Redazione GRS


La Canottieri Comunali Firenze ha deciso di devolvere mille euro in buoni pasto per le famiglie che hanno difficoltà in questo periodo di emergenza. Un gesto semplice e una piccola cifra che rappresenta l’intento della società di stare vicino alle famiglie che sono prive dell’elementare sussistenza.

La Canottieri sta valutando come validare e far giungere questi buoni ai diretti interessati tramite gli assessorati competenti. L’assemblea dei soci, quando si potrà riunire, potrà valutare se aumentare questo contributo. Anche per la Canottieri Comunali Firenze il 2020 rappresenta una sfida ancora più difficile del solito, dal punto di vista economico. “In base alla situazione restrittiva dei decreti COVID 19, la frequentazione sociale è stata all’inizio ridotta e poi successivamente vietata – spiega il presidente Maurizio Severino. Pertanto il bilancio preventivo 2020 dovrà essere riprogrammato. Alcune entrate che potevano essere certe fino ad un mese fa, ora devono essere riviste; per esempio le sponsorizzazioni, i corsi delle diverse specialità, il centro avviamento allo sport e le iscrizioni di nuovi soci.

Per fronteggiare il momento, abbiamo dovuto richiedere l’accesso alla cassa integrazione guadagni in deroga per i nostri custodi”. Gli sport cosiddetti minori non sono nuovi a difficoltà economiche ma adesso, a queste si somma il disagio di non poter svolgere la consueta attività sportiva e sociale. “La Canottieri Comunali non è solo la sede per allungare le nostre fibre muscolari, ma è anche un momento di aggregazione – prosegue Severino. Molti soci mi hanno telefonato dicendo che sentivano la mancanza della Società e non vedono l’ora di poter tornare solo per stare sotto la tettoia, aspettando che questo momento critico passi. La nostra è una società senza fine di lucro, il nostro fine è investire nei ragazzi e negli atleti”.

Parola di Jorge

di Redazione GRS


“Forse è giunto il momento di pensare a una forma di retribuzione universale di base, un salario che sia in grado di garantire e realizzare quello slogan così umano e cristiano: nessun lavoratore senza diritti”. Lo chiede Papa Francesco nella lettera ai movimenti popolari e sociali.