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Greenpeace Italia pubblica il 3° rapporto del progetto Mare caldo: monitorare gli impatti della crisi climatica


Mare caldo

La crisi climatica impoverisce i mari italiani e aumenta gli eventi estremi. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

Greenpeace Italia ha pubblicato terzo rapporto del progetto Mare caldo, condotto con l’Università di Genova, per monitorare gli impatti della crisi climatica sui nostri mari. I dati confermano un aumento generalizzato delle temperature con conseguenze su flora e fauna del Mediterraneo e un’intensificazione degli eventi climatici estremi.

«Il nostro mare sta pagando un prezzo elevato e gli effetti della crisi climatica e delle anomalie termiche sono evidenti in tutte le aree di monitoraggio, indipendentemente dalla localizzazione geografica o dal livello di conservazione dei siti» dichiarano dall’associazione.

Pnrr, trasparenza e partecipazione: il confronto al Senato con le organizzazioni civiche e sociali


Maggiore trasparenza

Questo hanno chiesto Osservatorio civico PNRR, Forum Disuguaglianze e Diversità e campagna #datibenecomune in un incontro al Senato. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Un dibattito pubblico che dovrebbe seguire i principi di indipendenza e neutralità, trasparenza, partecipazione e inclusione, e argomentazione. Un Pnrr più partecipato e trasparente. Sono queste in sintesi le proposte di Osservatorio civico PNRR, Forum Disuguaglianze e Diversità e campagna #datibenecomune presentate in un evento al Senato. Le organizzazioni civiche e sociali hanno avviato un confronto con le istituzioni sull’importanza di favorire luoghi, modalità e strumenti di partecipazione della società civile al governo della cosa pubblica.

Crisi climatica, inondazioni, inquinamento: le paure degli italiani per la vita sulla Terra


Emergenze ambientali

Crisi climatica, inondazioni, inquinamento: le paure degli italiani per la vita sulla Terra. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

La paura dei cambiamenti climatici e dei loro effetti più evidenti come la siccità e le inondazioni sono le emergenze ambientali che preoccupano di più gli italiani – quasi 4 su 10 -. Seguono l’inquinamento dell’aria e quello dell’acqua. Dati che emergono dall’indagine “Le emergenze ambientali e il rischio di estinzione secondo gli italiani”, promossa da Greenpeace Italia in occasione delle Giornate Mondiali dell’ambiente e degli oceani.
La più preoccupata è la generazione dei baby boomer. Mentre per i ragazzi nati dal 1997 in poi, le quattro fonti sono sostanzialmente equiparabili.

“Sconfiggi l’inquinamento da plastica”: si celebra oggi la Giornata Mondiale dell’Ambiente


“Sconfiggi l’inquinamento da plastica”

È lo slogan scelto quest’anno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si celebra oggi. Il servizio di Pierluigi Lantieri.

Ogni minuto nel mondo viene acquistato un milione di bottiglie di plastica, mentre ogni anno vengono utilizzati fino a cinque trilioni di sacchetti. In totale, la metà di tutta la plastica prodotta è progettata per scopi monouso. Questo materiale è onnipresente nel nostro ambiente naturale, con gravi conseguenze ambientali, sociali, economiche e sulla salute.

Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, è necessario superare al più presto questa situazione: se venissero adottati profondi cambiamenti utilizzando le tecnologie esistenti, l’inquinamento potrebbe ridursi dell’80% entro il 2040.