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Ultime ore per il censimento Istat sul non profit: contarsi per contare

di Redazione GRS


Ultimi giorni per partecipare al censimento Istat che fotografa la situazione del non profit in Italia. Il servizio di Giovanna Carnevale.

Domani 24 ottobre si chiude la raccolta dei dati che raccontano forza e varietà del settore non profit in Italia. Sono oltre 60.000 le realtà chiamate dall’Istituto di statistica a contribuire al censimento che riguarda vari aspetti, dalle dimensioni economiche ai rapporti con le amministrazioni. Il contributo di ciascuno è fondamentale: chi ha ricevuto la lettera di Istat dovrà compilare nelle prossime ore il questionario online oppure prenotare un’intervista al numero gratuito 1510.

Obesità, ancora stigma e poca cura: i risultati della campagna di CittadinanzAttiva

di Redazione GRS


CittadinanzAttiva ha presentato i risultati finali della campagna “Obesità. Non ignorarla”: due cittadini su tre si dicono abbastanza informati sulla patologia, ma più di uno su tre afferma di non aver intrapreso un percorso di cura. Circa metà degli intervistati ritiene che discriminazione ed emarginazione influiscano negativamente sulla gestione della condizione.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta per la campagna “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme”, un progetto di Cittadinanzattiva – in collaborazione con Federfarma – che ha coinvolto, dal marzo a giugno di quest’anno, 1509 farmacie su tutto il territorio italiano e 5543 cittadini con l’obiettivo di aumentare l’empowerment, la consapevolezza, l’informazione e la sensibilizzazione di questi ultimi e dei pazienti sui rischi connessi all’obesità. Lo strumento principale è stato un questionario in 18 domande, anonimo e volontario, mirato a valutare la conoscenza e la percezione dell’obesità come malattia cronica. La sua realizzazione è stata possibile anche grazie al lavoro di un Board scientifico composto da rappresentanti delle Istituzioni, delle organizzazioni dei professionisti sanitari, dei pazienti e dei cittadini.

Integrato da una sezione socio-demografica e da una dedicata alla rilevazione di parametri antropometrici per il calcolo di BMI (Indice Massa Corporea) e BAI (Indice Adiposità Corporea), il questionario ha permesso di far emergere anche informazioni molto importanti riguardo alle cause percepite dell’obesità: il 50% degli intervistati ritiene che a causare l’obesità siano patologie associate o alterazioni metaboliche, mentre l’altra metà ritiene che dipenda da fattori psicologici o fattori ereditari. Ciò che stupisce è che oltre il 92% lega l’obesità agli eccessi alimentari e quasi il 90% ad inattività fisica. Rilevante, ancora, è il rapporto fra la percezione del proprio peso (autopercezione) e la condizione reale: il 44,8% degli intervistati si considera normopeso, il 32,9% leggermente in sovrappeso, il 14,6% in sovrappeso e il 4,3% con obesità. Tuttavia, la valutazione dei parametri antropometrici ha rivelato che il 60% delle donne si trova in condizioni di sovrappeso o obesità (40,5% obese, 19,6% sovrappeso). Dati analoghi per il 60,2% degli uomini (35,6% obesi, 24,6% sovrappeso).

A completamento dell’indagine è stata realizzata una survey tra i farmacisti che hanno partecipato alla campagna, con un breve questionario volto a rilevare aspetti positivi e criticità riscontrate. I farmacisti coinvolti hanno evidenziando principalmente due tipi di difficoltà: non tutte le farmacie hanno spazi adeguati o personale da dedicare a questo tipo di attività, difficile da svolgere mentre si lavora al banco; diversi cittadini hanno dimostrato una certa ritrosia ad essere coinvolti nell’indagine, perché imbarazzati o non consapevoli della propria condizione di salute. I farmacisti interpellati hanno anche avanzato delle proposte per eventuali future campagne, suggerendo di coinvolgere i medici e di adeguare le strategie di comunicazione tenendo conto delle criticità emerse.

“Siamo orgogliosi di presentare i risultati della nostra campagna – dichiara Tiziana Nicoletti, Responsabile Coordinamento Nazionale Associazioni Malati cronici e rari di Cittadinanzattiva – perché, grazie al prezioso contributo del nostro Board scientifico e alla collaborazione con Federfarma, abbiamo sensibilizzato migliaia di cittadini su questo tema importante e molto attuale. Vogliamo anche sottolineare come questa iniziativa si inserisca in un momento cruciale, con la Legge 741/2025 che riconosce finalmente l’obesità come malattia cronica. Il nostro impegno è nel continuare a promuovere un approccio integrato e diretto anche a combattere lo stigma sociale. Infatti, con “Obesità. Non ignorarla, affrontiamola insieme” vogliamo tenere insieme due messaggi: il primo è di non ignorarla in quanto l’obesità non è un fatto di volontà personale, ma una malattia che merita diagnosi, trattamenti, tutela dalla discriminazione e sostegno nei contesti di vita quotidiana. Il secondo messaggio è di affrontare insiemel’obesità perché solo un approccio corale che unisca cittadini, professionisti e decisori può ridurre le disuguaglianze, favorire prevenzione efficace e garantire percorsi di cura multidisciplinari, continuativi e uniformi.”

“Le farmacie hanno collaborato con convinzione a questa campagna, perché affronta una tematica molto attuale di forte impatto dal punto di vista sanitario, sociale ed economico” afferma Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale. “L’obesità infatti è una patologia dalla quale derivano una serie di conseguenze negative per la condizione psico-fisica del paziente e quindi per la sostenibilità del Servizio sanitario. Una situazione resa ancor più complessa, come emerge dall’indagine di Cittadinanzattiva, dal fatto che chi è affetto da obesità tende a nascondere o a non riconoscere la propria condizione. Lo hanno sperimentato i farmacisti coinvolti nella campagna, che hanno riscontrato difficoltà di approccio al paziente e hanno dovuto affinare le proprie strategie di comunicazione per avviare il dialogo e svolgere le attività previste. Attività che peraltro rientrano a pieno titolo tra i servizi cognitivi normalmente svolti dalla farmacia di comunità, ai fini della presa in carico e del monitoraggio del paziente cronico in collaborazione con gli altri professionisti della salute”.

I dati dell’indagine si concretizzano nelle proposte per contrastare l’obesità che concludono il documento: cinque aree chiave, a partire dalla richiesta di un rafforzamento normativo attraverso l’approvazione dei decreti attuativi della Legge 741/2025, l’inclusione dell’obesità nei LEA e l’approvazione del Nuovo Piano Nazionale della Cronicità 2025. Quindi si propone una migliore organizzazione delle cure con la creazione di Centri per l’Obesità, percorsi di cura uniformi e l’istituzione di un registro nazionale. La terza area riguarda la formazione e la sensibilizzazione, con corsi obbligatori per gli operatori sanitari, la lotta allo stigma e il coinvolgimento delle organizzazioni civiche nell’Osservatorio nazionale. La quarta area prevede azioni concrete come programmi educativi nelle scuole, politiche fiscali mirate e la riqualificazione degli spazi urbani. Infine, si punta alla sostenibilità e all’accesso equo alle cure, garantendo la rimborsabilità dei trattamenti e un accesso equo alla chirurgia bariatrica.

Festival del Cinema di Roma: arriva “Antonino”, una storia di rinascita

di Redazione GRS


Al Festival del Cinema di Roma l’anteprima del film scritto e diretto da Angelo Campolo che racconta di un minore che durante la messa alla prova partecipa ad un laboratorio teatrale. Il film nasce dal lavoro di teatro sociale della DAF Project, che da anni accompagna i ragazzi nella possibilità di raccontarsi attraverso l’arte.

Trailer del film: https://vimeo.com/1126191786

Calciosociale: a Corviale nasce la prima curva antimafia d’Italia

di Redazione GRS


Al campo di Corviale, a Roma,  sono terminati i lavori del campo gestito dalla ssd Calciosociale. Qui nasce la prima curva antimafia di Italia: completamente in legno in stile inglese, non aggiunge soltanto posti, ma voce: renderà il campo ancora più vivo e capace di accogliere più persone.

A Corviale, quartiere alla periferia sud ovest di Roma, sono terminati i lavori del “Campo dei Miracoli”. Franco Parasassi, presidente di Fondazione Roma che ha sostenuto il rifacimento di spogliatoi e tribune: «Lo sport, quando è vissuto come strumento di educazione e inclusione, diventa la forma più autentica di welfare di comunità. Questo progetto è la dimostrazione che investire nelle periferie significa investire nel futuro delle persone, nella loro dignità e nel loro diritto a spazi di vita e di speranza»

Il “Campo dei Miracoli”, un tempo simbolo di abbandono e degrado, è diventato un vero e proprio stadio di comunità. Spogliatoi e tribune sono stati completamente rinnovati grazie al sostegno di Fondazione Roma, che ha scelto di investire in uno dei luoghi più complessi ma anche più vitali della capitale, a Corviale, nella periferia sud ovest, diventato un modello di inclusione e sviluppo sociale.

Uno spazio di rinascita collettiva
Un campo di calcio diventato uno spazio di rinascita collettiva. Un risultato che rappresenta molto più di un intervento infrastrutturale: è una sfida per affermare la legalità e restituire dignità a un territorio spesso raccontato solo per le sue fragilità. Trasformare lo sport in motore di coesione di riscatto, restituendo ai giovani e alle famiglie un punto di riferimento sicuro e condiviso. È questo l’obiettivo di Fondazione Roma e di Calciosociale Ssd, che da più di 15 anni opera nel quartiere.

Bellezza e legalità ai territori dimenticati
«Con il completamento degli spogliatoi e delle tribune del “Campo dei Miracoli”», ha detto il presidente di Fondazione Roma, Franco Parasassi, «diamo continuità a un impegno che non è solo economico, ma profondamente valoriale. Lo sport, quando è vissuto come strumento di educazione e inclusione, diventa la forma più autentica di welfare di comunità. Questo progetto è la dimostrazione che investire nelle periferie significa investire nel futuro delle persone, nella loro dignità e nel loro diritto a spazi di vita e di speranza. Fondazione Roma continuerà a essere accanto a realtà come Calciosociale, che con coraggio e visione restituiscono bellezza e legalità ai territori dimenticati».
Questo progetto è la dimostrazione che investire nelle periferie significa investire nel futuro delle persone, nella loro dignità e nel loro diritto a spazi di vita e di speranza

La Curva dei Miracoli
«Oggi è un giorno speciale, nasce la nostra curva, la Curva dei Miracoli. La prima curva antimafia di Italia: etica, positiva e gioiosa», ha detto Massimo Vallati, presidente della società sportiva dilettantistica Calciosociale. «Una curva completamente in legno in stile inglese per portare un angolo di Inghilterra a Corviale. Finalmente abbiamo un contenitore dove poter fare esplodere la nostra visione di un calcio diverso. È un’opera che non aggiunge soltanto posti, ma voce: renderà il Campo ancora più vivo e capace di accogliere più persone, perché il tifo per i nostri ragazzi diventi comunità».

«Crediamo nella giustizia, nella libertà, nella bellezza del tifo»
«Questa è una curva antimafia, che non piega la testa davanti a chi usa il calcio per comandare o per fare del male», ha dichiarato Mattia, giovane calciatore della Miracoli Fc, la prima scuola calcio fondata sui valori di Calciosociale. «Vogliamo dimostrare che si può amare la propria squadra senza sporcare il nome del calcio, senza odio. Siamo ragazzi e ragazze che credono nella giustizia, nella libertà e nella bellezza del tifo».

La storia di Calciosociale
Nato nel 2005 come società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, Calciosociale opera in contesti giovanili ad alto rischio di devianza proponendo un’attività educativa e pedagogica che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Nel 2009, grazie all’impegno di volontari, istituzioni, aziende e cittadini, nasce il Campo dei Miracoli – Valentina Venanzi, un centro sportivo aperto a tutti nel quartiere Corviale di Roma. Ad oggi le attività del Calciosociale sono presenti anche in Toscana, a Montevarchi e ad Empoli, a Napoli, nel quartiere di Scampia, in Sardegna, a Quartu S.Elena, e in Abruzzo nella cittadina di Carsoli. Ogni anno si organizzano dei gemellaggi e dei campi estivi per condividere insieme l’esperienza del Calciosociale.

All’inaugurazione del “Campo dei Miracoli” hanno partecipato numerose autorità istituzionali e sportive: il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, il presidente della Federazione italiana gioco calcio – Figc Gabriele Gravina, il prefetto di Roma Lamberto Giannini, il questore di Roma Roberto Massucci, il capo dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi, il capo dipartimento per le Politiche giovanili Giuseppe Pierro, l’assessore all’Inclusione sociale e servizi alla persona della regione Lazio Massimiliano Maselli, l’assessore all’Urbanistica del comune di Roma Maurizio Veloccia, il presidente della Commissione sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado di città e delle loro periferie Alessandro Battilocchio, il presidente del Municipio XI Gian Luca Lanzi e il consigliere alla Legalità a supporto del comune di Roma Francesco Greco.

Giancarlo Moretti è il nuovo portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

di Redazione GRS


Giancarlo Moretti è stato eletto nuovo portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore. Il servizio di Elena Fiorani.

L’Assemblea del Forum Nazionale del Terzo Settore ha eletto Giancarlo Moretti come nuovo portavoce, che succede a Vanessa Pallucchi.
“Il Terzo settore – ha detto Moretti nel suo primo intervento – rappresenta la più ampia e diffusa esperienza di cittadinanza attiva e di democrazia dal basso attraverso l’impegno a migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone e delle comunità.  È necessario riprendere a lavorare su una visione di sviluppo del Terzo settore basata sul rafforzamento delle organizzazioni e che valorizzi l’idea della sostenibilità come valore ideale e culturale”.

Aiuti a Gaza in aumento, ma ancora lontani dall’obiettivo giornaliero ideale

di Redazione GRS


Il flusso di aiuti verso Gaza sta aumentando, ma è ancora ben lontano dall’obiettivo giornaliero ideale di 2.000 tonnellate: lo ha detto il World Food Programme, spiegando che per raggiungere  questo obiettivo è necessario aprire tutti i valichi.

Il portavoce dell’organizzazione, Abeer Etefa, ha affermato che le forniture importate finora sarebbero sufficienti a sfamare mezzo milione di persone per due settimane potendo utilizzare solo i valichi di Kerem Shalom e Kissufim.

Città italiane in affanno sulle performance ambientali: Trento guida la classifica

di Redazione GRS


In Italia le città sono sempre più in affanno nel raggiungere performance ambientali sostenibili: lo dicono i dati del report  “Ecosistema Urbano” di Legambiente. Trento, Mantova e Bergamo le più virtuose, mentre il sud è in ritardo, con Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria in fondo alla classifica.

La trentaduesima edizione del Rapporto, realizzato collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, offre una classifica e una visione dettagliata circa l’evoluzione (troppo lenta) delle performance ambientali delle città italiane.
Lo studio, svolto sui 106 capoluoghi tenendo conto di 19 indicatori distribuiti in 6 aree tematiche (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia), restituisce per il 2024 una fotografia in chiaroscuro tra tante croniche difficoltà e qualche miglioramento.
Leggi qui tutti i dati – https://cigno.link/ecosistema-urbano-2025

Welfare e assistenza agli anziani: ieri a Roma l’incontro pubblico

di Redazione GRS


Il futuro della cura – Ieri a Roma si è svolto anche l’incontro pubblico “L’assistenza agli anziani: un investimento per il futuro dell’Italia” organizzato dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Ascoltiamo il coordinatore Cristiano Gori.

La Riforma del welfare per gli anziani non autosufficienti è una priorità assoluta, troppo spesso trascurata nel dibattito pubblico. Si tratta di un tema cruciale per il presente e il futuro del Paese, che richiede strumenti adeguati e politiche lungimiranti.

“Il tempo, come dimostrano i dati statistici, è un fattore cruciale. Il rischio è mettere mano al settore troppo tardi, cioè quando, a causa del rapido invecchiamento della popolazione, azioni incisive saranno impossibili”, ha spiegato Cristiano Gori, coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. “Quattro sono gli obiettivi concreti da cui partire per attuare la Riforma: semplificare il labirinto burocratico da affrontare per ricevere i sostegni; aumentare l’aiuto economico per chi offre contratti regolari ai badanti; incrementare la disponibilità di personale specializzato per assistere gli anziani non autosufficienti nelle strutture residenziali; infine introdurre fondamentali servizi domiciliari per chi non è autosufficiente, oggi totalmente assenti”.
In Italia, poco meno di un quarto della popolazione (24,3%) ha più di 65 anni: circa 14 milioni di persone. Di queste, 4 milioni non sono autosufficienti e necessitano di assistenza continuativa nella vita quotidiana. È la fascia di popolazione che cresce più rapidamente nel Paese: fra dieci anni, si stima che saranno circa 6 milioni.  “Per questo – dichiara Eleonora Vanni, coordinatrice del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza – prendersi cura non può essere lasciato solo alle famiglie e ai professionisti, ma è un dovere sociale ed etico che chiama in causa la politica e la società tutta nelle sue diverse articolazioni. Con queste prospettive di invecchiamento occorre pensare oggi ad un welfare del futuro in grado di farvi fronte senza sacrificare i diritti e la qualità della vita degli anziani e dei familiari nonché dei professionisti che, peraltro, già oggi non rispondono numericamente ai fabbisogni attuali”.

Fiamme Oro Rugby: sport, educazione e supporto psicologico

di Redazione GRS


Prosegue l’iniziativa delle Fiamme Oro Rugby che offre sostegno a bambini provenienti da contesti difficili e promuove l’inclusione e lo sviluppo personale attraverso lo sport, trasformando il rugby in uno strumento educativo. Il progetto intreccia sport, educazione e supporto psicologico.

L’iniziativa, volta a offrire sostegno concreto a bambini provenienti da contesti difficili, promuove l’inclusione e lo sviluppo personale attraverso lo sport, trasformando il rugby in un vero e proprio veicolo educativo. Dietro il progetto c’è un lavoro multidisciplinare: Massimiliano Bizzozero, responsabile dell’Under 12 e delle attività sociali delle Fiamme Oro Rugby, laureato in Scienze Motorie con Master in Psicomotricità e minoranze sensoriali, insieme alla Dottoressa Katia Pacelli, psicologo dell’età evolutiva e dello sport per il settore juniores e direttore dell’Associazione Salvamamme, rappresentano le figure chiave nella promozione e sviluppo dell’iniziativa. “Ovalmente non si limita a introdurre i bambini al rugby – spiegano Bizzozero e Pacelli – ma mira a sviluppare competenze emotive, sociali e relazionali, favorendo inclusione, autostima e crescita personale”. Il progetto, dunque, va ben oltre il campo da gioco, intrecciando sport, educazione e supporto psicologico, con l’obiettivo di offrire opportunità concrete ai giovani in difficoltà. Grazie all’impegno costante dei promotori e dei volontari, “Ovalmente” continua a crescere, consolidandosi come modello di intervento sociale replicabile, dove lo sport diventa strumento di coesione e cambiamento.