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Stati Generali Anffas: Milano ospita la tappa finale, ora si apre una nuova fase

di Redazione GRS


Nel nome dei diritti – Domani e dopodomani a Milano la tappa finale degli Stati Generali di Anffas che ha raccolto in ogni Regione d’Italia le istanze relative alle disabilità intellettive e ai disturbi del neurosviluppo. Ora, sottolinea l’associazione, si apre una nuova fase per migliorare le leggi e i servizi per le persone.

“Un duplice appuntamento in regione Lombardia per chiudere il cammino che Anffas ha iniziato ormai due anni fa e che ha visto coinvolto il nostro intero movimento associativo, le istituzioni, le famiglie e, soprattutto, le nostre persone” dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas “La voce diretta degli Autorappresentanti ha infatti attraversato tutto il territorio nazionale rimarcando l’urgenza di intervenire per rendere realmente esigibili i diritti delle persone con disabilità in ogni ambito della loro vitanon hanno usato mezzi termini ma hanno indicato, attraverso le loro dirette esperienze di vita vissuta, tutto ciò che ancora oggi non funziona e non rispetta la loro dignità e quella delle loro famiglie”. Conclude il presidente Speziale: “Gli Stati Generali hanno rappresentato un momento di riflessione e confronto che però non si chiude con gli appuntamenti di Milano ma che anzi apre una nuova fase di responsabilità e attuazione di tutte le istanze emerse”.

Emilio Rota, Presidente Anffas Lombardia: “All’interno di questa roadmap milanese di 3 giorni, che vede Anffas tutta impegnata in un’azione di Advocacy proiettata su obiettivi futuri, siamo lieti di poter celebrare  gli Stati Generali sulle disabilità intellettive e del neurosviluppo della nostra Regione, cui seguiranno gli Stati Generali sulle disabilità intellettive e del neurosviluppo nazionali”.

Il Cio verso lo stop alle atlete transgender nelle gare femminili

di Redazione GRS


Vengo anch’io, no tu no. Il Cio chiude alle atlete transgender nelle gare femminili. Il servizio è di Elena Fiorani.

Si profila una svolta dopo le polemiche sorte durante le Olimpiadi di Parigi 2024. Il Comitato Olimpico Internazionale, infatti, potrebbe introdurre nuove linee guida che vietano la partecipazione delle atlete transgender alle competizioni femminili in tutte le discipline. Il Cio, in una nota, ha precisato che “il gruppo di lavoro sta proseguendo le discussioni su questo argomento e non è stata ancora presa alcuna decisione”. Il tema è stato affrontato anche durante la campagna elettorale della presidente del Cio Kirsty Coventry, che ha dichiarato a gennaio al Telegraph Sport di essere favorevole a un divieto assoluto e, dopo aver conquistato la presidenza a marzo, ha commissionato una revisione che valutasse i vantaggi fisici permanenti dell’essere nati maschi. La decisione finale non è ancora arrivata, ma il percorso sembra ormai tracciato.

Torino lancia la Biennale della Prossimità: 1-2-3 ottobre 2026

di Redazione GRS


Si riparte – La plenaria della Biennale della Prossimità del 4 novembre scorso a Torino ha lanciato il Comitato Locale dell’edizione 2026 e ha confermato le date — 1, 2 e 3 ottobre 2026 — per poi il punto sul cammino che metterà insieme i concetti di prossimità e democrazia.

Dal confronto è emersa con forza la volontà di lavorare sul legame tra prossimità e democrazia, tema che guiderà questa edizione, e di farlo con un metodo coerente con lo spirito della Biennale: partecipato, condiviso, collettivo.
Un manifesto comune, un sottotitolo scelto insieme, un luogo unico dove incontrarsi: sono queste le prime coordinate di un percorso che, passo dopo passo, prende forma concreta.

Prossimità e democrazia: una questione aperta

La mattinata è partita da una riflessione collettiva: cosa significa parlare di democrazia in un tempo in cui la distanza tra istituzioni e cittadini sembra crescere? E come può la prossimità contribuire a ricucire questo legame?
Dalla discussione è emersa un’idea chiara: la prossimità non è solo solidarietà o aiuto reciproco, ma un modo per fare politica nel quotidiano, per trasformare la realtà a partire dalle relazioni e dai territori.

Si è parlato di partecipazione, dignità, sogni e immaginazione.
Molti interventi hanno messo al centro chi spesso resta ai margini, ricordando che la democrazia vive solo se tutti hanno voce e possibilità di agire.
Altri hanno sottolineato l’importanza di riconoscere il valore del lavoro sociale e relazionale, che tiene insieme comunità e generazioni.

Dalla plenaria è nata la proposta di costruire il sottotitolo della Biennale in modo partecipato, attraverso un form aperto a tutte le realtà del Comitato, e di avviare la scrittura di un manifesto breve che raccolga i principi condivisi e le parole chiave emerse.
Un testo collettivo, in evoluzione, che accompagnerà il percorso fino all’autunno 2026.

Un luogo che tenga insieme

Subito dopo la riflessione sul tema, la plenaria ha affrontato un nodo pratico e simbolico: dove fare la Biennale.
La scelta dello spazio non è solo una questione logistica: racconta l’idea stessa di prossimità che si vuole mettere in scena.
È emersa la necessità di individuare un’unica sede principale, facilmente raggiungibile e capace di ospitare tutti i momenti dell’evento.

Con centinaia di persone attese da tutta Italia, anche pochi minuti di distanza tra una sede e l’altra potrebbero creare difficoltà.
Il gruppo “Luoghi” lavorerà nelle prossime settimane a una mappatura dettagliata degli spazi, da condividere nella prossima plenaria del 19 dicembre 2025, valutando spazi che uniscano funzionalità, accoglienza e connessione con la città.

Flash mob a Roma: “Ecogiustizia subito” per i 42 siti nazionali ancora inquinati

di Redazione GRS


Nel nome del Paese inquinato – Italia maglia nera per le bonifiche. Flash mob delle associazioni a Roma. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

Si è svolto a Roma un Flash mob di ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera per denunciare il grave ritardo dell’Italia nella bonifica dei 42 siti di interesse nazionale che risultano ancora inquinati con pesanti ricadute e impatti sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sulla sfera economica e sociale dei territori. Si parla di quasi mille anni di ritardi sui siti inquinati, pari a circa 10 secoli di inadempienze. Le associazioni chiedono “Ecogiustizia Subito” e una strategia nazionale per il ripristino ambientale e la tutela della salute dei cittadini. Dal 26 novembre la seconda fase della campagna itinerante, con tappe nei luoghi simbolo delle bonifiche mancate.

Seminario interregionale Fqts: la dimensione politica del terzo settore

di Redazione GRS


La dimensione politica del terzo settore – Questo è il tiolo del seminario interregionale Fqts – formazione quadri terzo settore da domani a domenica a Vico Equense. Il progetto è promosso da Forum terzo settore e Csvnet con la collaborazione di Fondazione Con Il Sud. Tra i temi quello delle disuguaglianze.

Il ciclo formativo nasce per rafforzare nei dirigenti del Terzo settore una riflessione critica su visioni, etica e ruolo sociale, ispirandosi all’approccio dell’apprendimento trasformativo di Jack Mezirow. Il percorso prevede tre incontri online e due seminari in presenza: il primo, a novembre 2025, dedicato al tema delle disuguaglianze e delle vulnerabilità universali, e a l ruolo del Terzo settore; il secondo, in programma a marzo 2026, sarà co-progettato insieme ai partecipanti.

Le tre giornate di Vico Equense saranno dedicate al tema “L’impegno politico del Terzo Settore alla luce dei principi costituzionali, di fronte alle crescenti disuguaglianze nei diritti umani e sociali”. Il programma alternerà sessioni plenarie, lavori di gruppo e momenti laboratoriali, favorendo il confronto tra esperienze, territori e discipline. Tra i relatori interverranno:  Monica Di Sisto (FairWatch), Angelo Salento (Università del Salento), Andrea Volterrani (Università di Tor Vergata), Noemi Ciarniello (LUISS Guido Carli), Carlo Mazzei (architetto), Gianni Ruocco (Università La Sapienza) e Mattia Zunino (LUISS Guido Carli), con la moderzione di Giuseppe Manzo, Giornale Radio Sociale.

Decreto Sicurezza e madri detenute: l’appello per un’alternativa umana alla pena

di Redazione GRS


Donne dietro le sbarre – Dop caso della 24enne incinta in carcere a Venezia risale l’attenzione sugli effetti del decreto Sicurezza. Il servizio è di Giovanna Carnevale.

Nel nostro Paese ci sono attualmente 28 donne madri in carcere, di cui alcune incinte, e 26 figli. E un peso importante sui numeri dipende dalla norma, contenuta nel decreto Sicurezza, che rende facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio della pena per le donne in gravidanza e con figli sotto i 3 anni. Per il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, c’è chi si vanta di questa disumanità, ma il carcere non può essere l’unica risposta per una donna incinta che ha commesso un reato. Nessun bambino o bambina dovrebbe crescere dietro le sbarre.

Napoli celebra la decima Notte dei Filosofi tra coscienza e anima

di Redazione GRS


Coscienza e anima – A Napoli torna l’annuale appuntamento con la Notte dei Filosofi, organizzata dall’Associazione Filosofia fuori le Mura: si è giunti alla decima edizione, articolata in più appuntamenti dislocati in diverse sedi della città fino alle giornate finale domani e sabato al Maschio Angioino.

Alle ore 18, EXPERMENTUM ANIMAE ‘Racconto filosofico in parole e musica’ con Nicolò Zanette e Edoardo Cian (liceo Waldorf di Firenze). Alle ore 19 ‘Fotografi napoletani per Gaza’ mostra fotografica collettiva a cura di Maurizio Esposito con il ‘Laboratorio Irregolare’ di Antonio Biasiucci. Il ricavo della vendita online delle fotografie dei 44 artisti e artiste che espongono, è destinato a sostenere Emergency in Palestina.

Sabato 15 novembre alle ore 18, ‘La Memoria del Presente. Il Genocidio e Noi’ con Sara Borrillo a seguire ‘Oggetti e Memoria, storie dalla Bosnia’ con Giulia Levi. 

Alle ore 19 dialogo a tre voci su ‘Coscienza, corpo e movimento’ con Francesco V. FerraroFilippo Gomez Paloma e Maria Luisa Iavarone. 

Alle ore 20 restituzioni in assemblea su ‘La coscienza e l’anima del presente’ con Nino DanieleGiuseppe Ferraro, Simona Marino e Gennaro Matino. 

Si conclude, dalle 21.30 con Silvio Talamo, musica e poesia.

Giuseppe Ferraro, il filosofo dell’amore, delle carceri, dei bambini, della strada, presidente di Filosofia fuori le Mura, afferma: Viviamo un tempo di decostituzione della coscienza e dello Stato, con i poteri che violano diritti internazionali e umani; la banalità è azione di sistema, con una sola finalità incomprensibile: distruggere la vita della Terra inquinando e facendo guerre per le cosiddette “terre rare”, sfruttate per il valore economico dei dispositivi elettronici. 

L’anima è relegata a poeti, metafisici, filosofi – buona compagnia, ma isolata come la bellezza separata dal bene, come il mezzo dal fine, la parola dalla relazione, per una “persona” ridotta a macchina di ripetizioni senza ritorno a sé.

La politica è automa di promesse elettorali, divisiva, non riferisce al legame sociale la soluzione che sta al fondo di ogni problema. L’unico vero fine che può impegnare il governo di sé e degli altri è la felicità. La facilità del fare non è la felicità di essere e operare.

Filosofia fuori le Mura promuove, come ogni anno, la Notte dei Filosofi non per professione di discorsi, ma per animare fra cittadini, studenti/e, persone libere un dialogo corale per una città che diventi scuola dei legami sociali.