È il progetto con cui otto detenuti saranno assunti subito, altrettanti entro la fine del 2017: è l’avvio di una lavanderia industriale nel carcere di Parma grazie a cinque imprese sociali e il sostegno di Cariparma.
Futuro possibile
Welfare aziendale non solo come fattore di produttività, ma come occasione di partecipazione responsabile e contributo alla sostenibilità. Su questi temi Legacoopsociali promuove un incontro domani a Roma nella sede nazionale per presentare il progetto HealthCloud.
Aggiungi un posto a tavola
Ogni giorno nella mensa dell’Antoniano a Bologna vengono serviti 130 pasti, in un anno il Centro di ascolto prende in carico circa 600 persone e quest’anno sono stati attivati 20 tirocini formativi. Tutti progetti mirati che aiutano chi è in povertà a ricostruire un sistema di relazioni e a emanciparsi dal disagio.
Non solo neet
Il rapporto Censis-Confcooperative racconta un’Italia che guarda soprattutto a informatica e servizi alle aziende, ristorazione e gestione di alloggi per vacanze. Complessivamente i giovani di 15-29 anni che lavorano sono 2.630.000 e valgono il 2,8% del Pil.
A testa alta
Dopo le ultime scosse, Confcooperative Umbria conta almeno un centinaio di soci lavoratori senza occupazione, sei sedi completamente crollate e una decina di altri edifici inagibili. Ma non si danno per vinti e pensano già al futuro con la creazione di una cooperativa di comunità, per ridare forma economica ad attività produttive che da sole non hanno più capacità per farcela.
(Foto: Il Tirreno)
Chi l’ha vista?
Commercio equo solidale: non si ha traccia della proposta di legge. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
A 8 mesi dall’approvazione alla Camera la proposta di legge sul commercio equo e solidale” è scomparsa dall’ordine del giorno e non se ne ha più traccia. La legge, sostenuta e auspicata dall’intero movimento italiano dell’Equo e Solidale, punta su alcuni aspetti principali primo fra tutti il riconoscimento che questa forma di economia è un grande strumento di cooperazione internazionale. Per i presidenti di Equo Garantito, di FairtradeItalia e Associazione Botteghe del Mondo “è importante che l’iter legislativo per l’approvazione della legge al Senato riprenda velocemente per far si che la proposta di legge non rimanga tale ma diventi legge a tutti gli effetti, riconoscendo finalmente al Commercio Equo e Solidale un ruolo importante nell’economia e come strumento per uno sviluppo sostenibile”. Viene il dubbio di dover scomodare Federica Sciarelli e Chi l’ha visto per questa legge finanziaria: dopo i fondi sulla povertà sparisce anche il commercio equo e solidale.
Inversione di marcia
Le imprese sociali guadagnano sempre più terreno. Lo rivela un rapporto della Commissione europea. In particolare in Italia le aziende tradizionali hanno perso quasi 500.000 posti di lavoro tra il 2008 e il 2014, mentre il numero complessivo degli addetti delle cooperative è cresciuto del 20%.
Senza pane e senza denti
Uno studio del Censis certifica l’Italia spaccata in due anche a tavola: nell’ultimo anno, hanno ridotto il consumo di carne il 46% delle famiglie a basso reddito, contro il 32% di quelle benestanti. Crollano anche i consumi di frutta e verdura da parte dei meno abbienti. Mentre l’obesità vola.
Povertà invisibile
Nella manovra economica saltano le risorse contro l’indigenza per il 2017. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Il tema povertà irrompe nella legge finanziaria e non mancano le polemiche. Infatti al momento salta il finanziamento per il 2017 sugli interventi a sostegno delle fasce povere del nostro Paese. Dopo la sperimentazione del Sia il prossimo anno erano previsti 1 un miliardo e 500 milioni che mancano all’appello e fanno slittare al 2018 il Piano. Ieri sulla prima pagina del Corriere della Sera è stato Ferruccio De Bortoli a strigliare Renzi sugli impegni presi con l’Alleanza contro la povertà. Secondo il Cilap, il Collegamento italiano di lotta alla povertà, sezione nazionale del network europeo “la legge di bilancio varata dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi non sarà la legge che passerà alla storia”, quel che serve è un reddito minimo per una vita dignitosa”. Insomma, la povertà continua ad essere sacrificata nelle leggi di bilancio nonostante i dati drammatici dei centri Caritas e del Banco alimentare o di tutti gli indicatori economici: i poveri rappresentano una ferita sociale ancora troppo invisibile.
Nessuno escluso
Riparte la Campagna di Emergency per l’accesso alle cure. Nel nostro Paese, 11 milioni di persone sono fuori dal sistema sanitario nazionale. Una realtà rilevata anche da una recente indagine del Censis, secondo la quale in Italia una persona su 6 non può ricevere un soccorso per ragioni economiche o logistiche.