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Costruire l’accoglienza


imagesLego, la nota azienda di giocattoli, ha deciso di non sponsorizzare più i propri prodotti sul Daily Mail dopo che il quotidiano britannico si è schierato contro l’accoglienza dei bambini profughi di Calais. Si tratta di un atteggiamento razzista e intollerante, ha detto il gigante danese che ha aderito alla campagna StopFundingHate.

 

La campagna @StopFundingHate è stata lanciata dai consumatori sui social media con l’obiettivo di colpire quei giornali britannici che si sono schierati contro l’accoglienza dei piccoli profughi. “Abbiamo deciso di interrompere qualsiasi attività promozionale sul giornale”, si legge nel comunicato della Lego già in passato aveva partecipato a campagne di sensibilizzazione. Nel 2014 aveva chiuso il suo contratto con la Shell, il cui simbolo era disegnato sulle pompe di benzina Lego, per protestare contro le trivellazioni nell’Artico.

Nuovo tentativo di pace


colombiaIl governo della Colombia e i guerriglieri delle Farc hanno raggiunto un nuovo accordo che tiene conto delle modifiche richieste da alcuni settori della società civile. Lo scorso 2 ottobre un referendum popolare aveva bocciato l’intesa sottoscritta precedentemente.

 

Nei nuovi accordi ci sono modifiche a 57 punti dei 58 precedenti: si prevedono limitazioni territoriali per gli ex guerriglieri che beneficeranno della giustizia transazionale, nuovi criteri per la partecipazione politica delle Farc, l’esclusione di giudici stranieri dal Tribunale speciale, chiarimenti riguardo al fatto che non siano contenuti riferimenti all’ideologia gender nel testo dell’accordo.

Una spilla contro l’intolleranza


spillaAll’indomani dell’elezione di Donald Trump, gli americani esprimono solidarietà alle potenziali vittime di odio e razzismo. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Una spilla contro l’intolleranza e la discriminazione, per essere identificati da una potenziale vittima come un punto sicuro su cui contare per avere solidarietà. È l’iniziativa di numerosi americani, che hanno deciso di rispondere in questo modo agli episodi di violenza contro afroamericani, minoranze etniche e comunità lgbt registrati subito dopo l’elezione del presidente Donal Trump; episodi riportati dai quotidiani statunitensi e condivisi sui social. Il simbolo della spilla era stato già adottato nel Regno Unito i giorni seguenti alla Brexit, quando i crimini di odio, secondo la polizia, erano aumentati del 57%. Contro il presidente americano neoeletto, che in campagna elettorale ha fatto più volte affermazioni sessiste, razziste e islamofobiche, migliaia di persone sono scese in piazza per quattro giorni consecutivi al grido di Not My President. 19 quelle arrestate finora.

Il ritorno del boia


prisonIl 26 maggio 2015 il Nebraska era diventato il 19esimo stato abolizionista degli Usa, con il voto del Parlamento. Oggi invece fa dietrofront ripristinando la pena di morte. Ad aspettare il tragico destino ci sono attualmente dieci uomini: l’ultima condanna è stata eseguita nel 1997.

 

Salgono così a 31 gli Stati federali che applicano la sentenza capitale e scendono a 19 quelli che non la eseguono. In Nebraska si è tenuto un referendum sulla decisione del Parlamento del 2015 di sospendere la pena di morte contestualmente alle elezioni presidenziali. Nel braccio della morte, in Nebraska, ci sono attualmente dieci uomini, ma nessuna esecuzione è stata fatta dal 1997.

America, e adesso?


usaÈ la domanda che si fanno in tanti dopo l’elezione di Donald Trump. Le reazioni del mondo del Terzo Settore, nel servizio di Giovanna Carnevale.

 

Dagli Stati Uniti, sconcerto e preoccupazione raggiungono l’Italia, dove diverse associazioni vedono l’elezione di Donald Trump come un passo indietro dell’America rispetto ai diritti umani e all’ambiente. Se per Arci con il candidato repubblicano ha vinto la destra peggiore, xenofoba e razzista, Amnesty International auspica che la retorica utilizzata in campagna elettorale non diventi politica di governo. Migranti, pena di morte, disuguaglianze sociali: questi alcuni dei punti sui quali il mondo del terzo settore teme un approccio disastroso da parte di Trump, in grado di avere conseguenze anche in Europa. Non ultima la questione ambientale con il rischio, sottolineato da Legambiente, di un cambio della politica statunitense in un momento cruciale come quello della Cop22 in corso a Marrakech.

Houston, abbiamo un problema?


trump-panoramaDonald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Ribaltando tutti i sondaggi supera Hilary Clinton e conquista la Casa Bianca. Si prospetta una vera e propria rivoluzione anche sul versante della politica internazionale. Il commento di Lucio Caracciolo, direttore di Limes. (sonoro)

Occupy central


downloadProteste ad Hong Kong per la decisione del governo cinese di escludere dal parlamento due candidati indipendentisti, eletti democraticamente lo scorso settembre. Si tratta di un duro colpo per tutto il movimento autonomista che due anni fa mobilitò migliaia di persone contro Pechino.

 

L’esclusione dei due candidati è arrivata dopo il loro rifiuto nel pronunciare la formula corretta del giuramento n occasione del loro insediamento.
La tensione resta alta: nelle dimostrazioni di protesta si sono registrati scontri tra polizia e i tredicimila manifestanti e l’arresto di almeno quattro persone.

Un nuovo clima


marciaclima-sitoSi apre oggi a Marrakech, in Marocco, la Cop22. Tante le sfide nel servizio di Fabio Piccolino.
Il trattato di Parigi sul clima è entrato in vigore pochi giorni fa. Gli accordi presi lo scorso anno nella capitale francese prevedono un impegno concreto per la riduzione delle emissioni e il contenimento della temperatura globale. Adesso però bisogna fare sul serio e Marrakech ospita da oggi la COP22, la Conferenza sul Clima che ha l’obiettivo di realizzare gli impegni firmati da 196 paesi. La ricerca di un’intesa sulle modalità di applicazione delle nuove regole potrebbe essere però più complicata del previsto, specie se si considerano i diversi interessi economici.
In vista del summit di Marrakech, Wwf Italia ha elaborato uno studio sulle misure per accelerare la fine dei combustibili fossili come il carbone.

Cimitero Mediterraneo


migranti-nave_copyAlmeno 239 persone risultano disperse dopo il naufragio di due barconi al largo delle coste libiche. Numeri che dimostrano – denuncia l’Arci – come muri e barriere non servono a fermare i flussi delle persone che scappano da guerre e violenze. La conseguenza è che i trafficanti cercano nuove rotte, e questo rende i viaggi sempre più costosi e pericolosi.

 

La notizia del naufragio è stata confermata da due sopravvissuti che ora si trovano a Lampedusa. I migranti erano partiti alle tre di notte di mercoledì dalla Libia, dopo aver passato quasi due mesi in un dormitorio in attesa di essere portati sulla costa. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), rispetto al 2015 il numero delle traversate nel Mediterraneo è diminuito, ma quello delle vittime è in aumento. Fino al 23 ottobre sono state registrate oltre 3.700 morti in mare.

L’Italia non ripudia le armi


armi-sitoLe Nazioni Unite hanno adottato a larga maggioranza una risoluzione per avviare nel 2017 i negoziati su un Trattato internazionale che vieti gli armamenti nucleari. Il nostro Paese, però, ha votato contro. Il commento di Francesco Vignarca della Rete Disarmo. (sonoro)