Il Senato americano boccia la legge per inasprire i controlli sulle armi. La strage di Orlando non è servita a nulla. Il servizio di Giovanna Carnevale.
A poco più di una settimana dalla strage di Orlando, gli Stati Uniti ribadiscono la loro contrarietà a controlli più serrati sulla vendita di armi. Quattro proposte di legge, due presentate dai democratici e due dai repubblicani, sono state bocciate dal Senato nonostante prevedessero restrizioni modeste. Una di queste, ad esempio, mirava a limitare la vendita di armi a sospetti terroristi per i quali è vietato salire in aereo. Familiari delle vittime di recenti sparatorie negli Stati Uniti hanno assistito alle votazioni in Senato, dove però è prevalso evidentemente il potere delle lobby delle armi e una visione oltranzista del diritto, sancito dalla Costituzione, a possederle.
Paura Brexit
L’uscita della Gran Bretagna dal mercato unico europeo spaventa i mercati e l’Unione europea per il referendum del prossimo mercoledì. Quali rischi? Risponde l’economista Leonardo Becchetti. (sonoro)
Diritti in fuga
Si celebra oggi la giornata internazionale del rifugiato con numeri sempre più allarmanti. Il servizio di Fabio Piccolino.
Una persona ogni 122 è attualmente un rifugiato,uno sfollato interno o un richiedente asilo: sono 60 milioni in tutto il mondo, celebrati oggi dalla Giornata mondiale del rifugiato. Un appuntamento che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su uno dei più grandi drammi della nostra epoca, sottolineandone la complessità e i numerosi aspetti da tenere in considerazione: dalla protezione internazionale alle migrazioni forzate, dall’accoglienza alla chiusura delle frontiere. Numerose le iniziative in tutto il mondo, mostre documentari, dibattiti, e concerti: a Firenze la maratona musicale #WithRefugees che mette insieme tutto il migliore rock italiano contemporaneo affinché la musica sia uno strumento di dialogo e incontro tra popoli e culture diverse.
Mare monstrum
Dal 2014 sono morti annegati 10mila migranti nella rotta del Mediterraneo. Nei primi 5 mesi del 2016 secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni le vittime sono state mille in più rispetto a quelle registrate tra gennaio e maggio del 2015. Aumenta anche il numero giovani sotto i 18 anni e sempre più sono minori non accompagnati.
#MilioniDiPassi
È l’iniziativa di Medici senza Frontiere che consente di vivere l’esperienza di chi è costretto a fuggire da guerre, violenze o povertà. Un tour multimediale reso possibile grazie a speciali visori a 360 gradi. L’installazione sarà a Roma fino al 18 giugno per poi girare l’Italia.
“Ogni giorno vediamo immagini di persone disperate sui barconi o lungo le rotte di terra, e mentre la politica continua a considerarli soprattutto dei numeri, il pubblico rischia di abituarsi all’idea” ha detto Loris De Filippi, presidente di MSF. “Vogliamo immergere le persone comuni nella vita di chi fugge, di chi ha avuto la propria casa distrutta dalle bombe, di chi ha rischiato la vita di suo figlio su un barcone perché era l’unico modo per dargli un futuro, di chi ha intrapreso viaggi disperati perché semplicemente non aveva altra scelta. Coinvolgeremo così il grande pubblico nel nostro appello perché sia garantito a chi fugge il diritto di trovare sicurezza e condizioni di vita dignitose”. Più di 60 milioni di persone nel mondo sono state costrette ad abbandonare la propria casa per sopravvivere, un’emergenza umanitaria epocale che ha colpito decine di paesi e che in Europa è aggravata dalle politiche dei muri e della deterrenza. Alle persone in fuga, siano sfollati interni, rifugiati nei paesi limitrofi, o i richiedenti asilo che in minima parte arrivano in Europa, MSF offre assistenza medico-umanitaria nei loro paesi e lungo le tappe del viaggio. A loro è dedicata la campagna #Milionidipassi, che vuole ridare umanità al tema delle migrazioni forzate e racconta i passi di chi è costretto a fuggire, i passi degli operatori umanitari per assisterli e quelli che tutti possono fare per sostenere questa azione.
Invisibili
Più di nove bambini migranti e rifugiati su dieci, arrivati in Unione europea quest’anno attraverso l’Italia, sono non accompagnati. A denunciarlo un nuovo rapporto dell’Unicef. E con l’arrivo dell’estate, sottolinea la ong, questi numeri potrebbero aumentare.
Una strage annunciata
Dopo la carneficina di Orlando torna di attualità il tema dell’accesso alle armi da fuoco negli Stati Uniti. Nonostante la stretta annunciata da Obama, oggi negli Usa ci sono 270 milioni di armi in circolazione, 89 ogni 100 abitanti, che sono la causa della morte di oltre 30 mila persone all’anno. Secondo uno studio di Archivio Disarmo, la metà delle vittime sono giovani tra i 18 e i 35 anni.
Piccoli schiavi
Ieri in tutto il mondo si è celebrata la giornata internazionale contro il lavoro minorile: 185 milioni i bambini coinvolti. Il servizio di Giovanna Carnevale.
È un affare che riguarda tutti. Così l’Organizzazione internazionale del lavoro ha commentato i dati su quello minorile, contro il quale si è celebrata ieri la giornata mondiale, promossa dalle Nazioni Unite. 168 milioni di bambini lavoratori, di cui 85 milioni svolgono attività pericolose, rischiando morte, malattie o disabilità permanenti. Oltre 20mila quelli che vengono uccisi ogni anno per questo motivo. Il fenomeno del lavoro minorile accomuna i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, ma secondo l’Unicef la percentuale più alta si trova in Africa Subsahariana, con bambini coinvolti soprattutto nell’agricoltura. Il numero inferiore, invece, si registra nelle repubbliche dell’ex Unione sovietica. Per quanto riguarda l’Italia, dati del 2013 forniti da Save the children parlano di un coinvolgimento del 7% dei ragazzi tra sette e quindici anni.
Con i rifugiati
Al via la campagna dell’Unhcr #withrefugees per celebrare la Giornata mondiale che si terrà il prossimo 20 giugno. L’obiettivo è sensibilizzare al tema e chiedere ai governi di lavorare insieme per una vera integrazione. A settembre la petizione verrà presentata all’Assemblea generale dell’Onu.
Sos Siria
Almeno 15 persone sono state uccise da una serie di raid aerei su Aleppo, che hanno colpito anche l’ospedale Bayan. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, 10 delle vittime sarebbero bambini. L’associazione di medici volontari IDA ha denunciato inoltre che i bombardamenti hanno danneggiato il vicino ospedale pediatrico.
Secondo Medici per i diritti umani, quasi 740 operatori sanitari sono stati uccisi in più di 360 attacchi contro ospedali e altre strutture mediche da quando la rivolta contro Assad è iniziata cinque anni fa. Lo scorso aprile, un attacco aereo attribuito a forze governative ha distrutto un ospedale di Aleppo, uccidendo almeno 50 persone, tra cui uno degli ultimi pediatri rimasti in città.




