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Guantanamo addio


La chiusura del carcere teatro di violenza e torture potrebbe essere l’ultimo provvedimento di Barack Obama prima della fine del suo mandato. Il servizio di Fabio Piccolino. “Chiudere Guantanamo. Potrebbe essere questo l’ultimo atto del presidente degli Stati Uniti Barack Obama prima della fine del suo mandato. La struttura, messa in piedi all’indomani degli attacchi dell’11 settembre 2001, è stata più volte oggetto di  critiche per le condizioni di detenzione e le violenze subite dai prigionieri, tanto che si è parlato a più riprese di violazione dei diritti umani. Il superamento di Guantanamo era tra i punti più importanti della campagna elettorale di Obama, che già nel 2009 aveva firmato il  decreto definitivo per la chiusura. Dopo la riforma del sistema sanitario, i matrimoni tra persone dello stesso sesso e la stretta sull’acquisto delle armi, la fine del carcere sarebbe un importante nuovo passo sulla strada dei diritti.”

Nello Yemen si continua a morire


Afghanistan,Tarin Kowt. Schietoefening van de patserhouwitser op kamp Holland.Sono almeno 10 i bambini morti in questi giorni a Taiz nello Yemen e tre sono rimasti feriti in un bombardamento aereo mentre tornavano da scuola. Dopo cinque mesi di intensi negoziati, Medici Senza Frontiere è riuscita finalmente ad ottenere il permesso per portare forniture mediche salvavita in questa città assediata, dove la popolazione vive nell’incubo quotidiano dei bombardamenti e della mancanza di cibo, acqua e beni di prima necessità.

Sotto il profilo dell’assistenza e cura medica Taiz non può più contare sui venti ospedali di un tempo. La popolazione di 600.000 abitanti ora può far riferimento solo su sei strutture peraltro solo in modo parziale. MSF fornisce assistenza medica a Taiz da maggio 2015 e ha curato più di 5.000 feriti di guerra, ma negli ultimi mesi l’accesso alla città era stato impossibile.

Dopo cinque mesi di intensi negoziati con i funzionari, l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF), sabato 16 gennaio, è riuscita a ottenere il permesso di far arrivare due camion carichi di forniture mediche essenziali nella zona assediata della città di Taiz, nel sud dello Yemen.

“Siamo veramente soddisfatti di essere riusciti a portare le forniture mediche agli ospedali di quest’area assediata dove c’è un grande aumento di pazienti con ferite di guerra” dichiara Karline Kleijer, responsabile di MSF per l’emergenza in Yemen. “Queste scorte mediche, che comprendono drenaggi toracici, farmaci anestetici, flebo, suture e antibiotici, saranno di supporto agli interventi salvavita negli ospedali”.

Le difficoltà nello Yemen (evidenziate nel nostro articolo MSF: SERVONO PIÙ AIUTI IN YEMEN) sono il risultato di una guerra di cui si parla ancora poco che ancora miete vittime innocenti.

Inferno Europa


Donne e bambini migranti a rischio violenza nel viaggio verso il vecchio continente. La denuncia in un nuovo rapporto realizzato dall’Unhcr insieme al Fondo per la popolazione dell’Onu e la Commissione per le donne rifugiate. Secondo le ong restano inadeguate e a volte pericolose le risposte messe in campo dai vari governi nazionali.

Allarme Niño


Il fenomeno climatico che ciclicamente alterna forti inondazioni e periodi di siccità minaccia quattordici milioni di persone in Africa meridionale, a rischio fame. Secondo le Nazioni Unite i Paesi più in pericolo sono Malawi, Madagascar e Zimbabwe.

Un milione di disperati


Sono tanti i rifugiati che fuggono verso l’Europa secondo l’ultimo rapporto di Medici senza frontiere. La ong ha fotografato l’impatto umanitario delle politiche di Bruxelles nell’anno appena passato. Cresciuto ma ancora insufficiente per dare una mano a chi cerca aiuto e accoglienza.

Un divario incolmabile


Un divario incolmabile. I 62 supermiliardari più ricchi del mondo hanno una ricchezza equivalente a quella della metà più povera della popolazione mondiale: è quanto emerge da un rapporto della ong Oxfam pubblicato in coincidenza con l’annuale World Economic Forum previsto questa settimana a Davos.

Irrespirabile


Peggiora la qualità dell’aria in molte aree urbane del mondo. Il servizio di Fabio Piccolino.

Brutte notizie


774 giornalisti licenziati, 156 fermati e oltre 200 finiti sotto inchiesta. Quello appena trascorso è stato un anno nero per la libertà di informazione in Turchia, giudicata allarmante da diversi osservatori interni e internazionali e che ha visto il Paese precipitare nella graduatoria di Reporter senza Frontiere.

Allo stremo


Allo stremo. Situazione umanitaria sempre più grave in Siria, in particolare nel villaggio di Madaya dove la gente per sopravvivere si nutre solo di foglie. La testimonianza di Loris de Filippi, presidente di Medici senza frontiere. (sonoro)

Sotto i banchi


Sotto i banchi. Nei 22 paesi dove sono attualmente in corso guerre oltre 24 milioni di bambini non frequentano le scuole. È uno dei dati dell’ultimo rapporto dell’Unicef. Che denuncia: un minore su quattro dei 109,2 milioni in non sta seguendo programmi di istruzione.