Conseguenze pesanti
L’Ucraina è il Paese più minato al mondo: lo dice la Commissione europea che ha stimato i danni provocati dalla guerra all’ambiente. Oltre 52 miliardi di euro di danni totali, più del 20% delle aree protette minacciate, 497 impianti di gestione delle risorse idriche danneggiati o distrutti.
“Arming Europe”: Greenpeace analizza l’impatto delle spese militari nei Paesi Nato dell’Ue
Un cattivo affare
Uno studio di Greenpeace analizza l’impatto delle spese militari nel Paesi Nato dell’Unione Europea. Il servizio è di Fabio Piccolino.
Secondo il Rapporto “Arming Europe” di Greenpeace, negli ultimi dieci anni le spese militari dei Paesi Nato della Ue sono aumentate di quasi il 50%, con un incremento ulteriore dopo la guerra in Ucraina. Ma la corsa agli armamenti che assorbe montagne di risorse dei cittadini produce incrementi di Pil e occupazione di gran lunga inferiori a quelli che verrebbero investendo in istruzione, sanità, protezione ambientale, senza considerare le implicazioni etiche e geopolitiche.
In Italia la crescita di spesa per armi supera anche quella per la costruzione di scuole, ospedali o impianti di trattamento delle acque.
Diritto all’istruzione: Unicef consegna circa 29.000 computer portatili in 10 regioni ucraine
Diritto all’istruzione
Unicef ha consegnato circa 29.000 computer portatili per supportare gli studenti delle scuole medie e superiori ad accedere a programmi didattici in 10 regioni ucraine. L’obiettivo è quello di sostenere i processi di apprendimento anche online in un contesto che ha portato alla chiusura di molte scuole a causa della guerra.
Tregua a Gaza: per Oxfam serve un cessate il fuoco permanente
Serve un cessate il fuoco permanente
Lo dice Oxfam commentando la tregua concordata tra Israele e Hamas. Per poter mettere in campo la risposta umanitaria necessaria, dopo oltre un mese di guerra – spiegano – non ci sono pause abbastanza lunghe, né corridoi abbastanza ampi per fare fronte alla gravità della situazione.
Immigrazione: Filippo Miraglia (Arci) spiega perché l’accordo Italia-Albania è “illegittimo e va respinto”
Accordo illegittimo
Il Tavolo Asilo e Immigrazione chiede che il protocollo di intesa con l’Albania sui flussi migratori venga revocato perché comporta il rischio di gravi violazioni dei diritti umani.
Ai nostri microfoni Filippo Miraglia di Arci.
La temperatura media della Terra ha superato per la prima volta i 2 gradi: è accaduto lo scorso 17 novembre
Cambiamento climatico
Venerdì 17 novembre la temperatura media globale della Terra ha superato per la prima volta i 2 gradi. Lo ha annunciato il servizio di osservazione satellitare e da stazioni su terra e mare dell’Unione europea.
Infanzia e diritti: Fondazione Cesvi inaugura a Siracusa la quinta Casa del Sorriso italiana
Cambiare strada
Oggi è la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Fondazione CESVI ha inaugurato a Siracusa la quinta Casa del Sorriso italiana: un progetto che mira a promuovere i diritti dei bambini e a prevenire povertà educativa e trascuratezza.
Ascoltiamo il vicepresidente Roberto Vignola.
“Sanatoria 2020, ritardi gravissimi nelle prefetture di Roma e Milano”: la denuncia della campagna Ero Straniero
Ritardo gravissimo
Per la Sanatoria 2020 nelle prefetture di Roma e Milano sono state esaminate meno del 60% delle richieste. La carenza di personale è un’emergenza su cui devono intervenire Governo e Parlamento: lo chiede la Campagna Ero Straniero.
Migranti, il programma del governo inglese e la bocciatura della Corte Suprema: il commento di Filippo Miraglia (Arci)
Norma illegittima
La Corte Suprema britannica ha bocciato il programma del governo che prevede il trasferimento in Ruanda dei richiedenti asilo che arrivano attraverso il canale della Manica. Secondo Filippo Miraglia di Arci si tratta di “una conferma delle preoccupazioni dell’associazionismo italiano ed europeo sui rischi dell’esternalizzazione delle politiche di controllo”.
Basta munizioni di artiglieria a Israele: appello delle associazioni civili e religiose degli USA al Pentagono
Fermatevi
Amnesty, Oxfam e altre associazioni civili e religiose americane chiedono al Pentagono di fermare la fornitura di munizioni di artiglieria all’esercito israeliano impegnato nella campagna militare a Gaza. Si tratta – spiegano – di rispettare la legge umanitaria internazionale e proteggere i civili.
Foto di tirth prajapati su Unsplash




