Il calcio come veicolo di integrazione. Nasce con questo obiettivo il nuovo impianto sportivo delle Cascine del Riccio a Firenze, dove si alleneranno i calciatori della squadra della Caritas composta da rifugiati, richiedenti asilo, emarginati, operatori sociali ed ex calciatori. In questi nuovi impianti, realizzati al posto di quelli più vecchi e degradati, potranno giocare tutte le persone che ruotano attorno alle strutture caritatevoli. Non solo. Sarà una struttura aperte per tutti gli appassionati di calcio e calcetto, che qui potranno trovare campi in affitto a prezzi calmierati. Un nuovo capo di calcio a 5, nuovo campo di calcio a 7, nuovi spalti, nuovo spogliatoi.
Tutti in campo
Sport gratuito per i minori e le mamme ospitate presso le strutture dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, grazie all’accordo firmato oggi con Regione e Centro Sportivo Italiano. Calcio e nuoto, danza e rugby, pallavolo e atletica: in programma corsi di diverse discipline e attività ludiche per i bambini.
Il CSI Toscana mette a disposizione educatori, allenatori, esperti e coinvolge le società sportive affiliate per l’utilizzo di impianti e strutture dove saranno organizzate per i bambini dell’Istituto degli Innocenti attività sportive e motorio-ricreative “su misura”. Le attività sportive potranno essere svolte sia all’interno che all’esterno dell’Istituto, con cadenza settimanale e per una durata massima di 4 ore, secondo un calendario da concordare in base alle esigenze dei bambini.
Due ruote per amiche
La Bianchi ha donato mountain bike agli alunni e al team di esperti e docenti della disciplina sportiva dell’Istituto Alberghiero di Alassio. Il tutto rientra nel progetto che premia il valore pedagogico ed educativo e i percorsi di avviamento alla pratica sportiva.
Giocagin
Torna la manifestazione della Uisp che lega sport, spettacolo e divertimento con la solidarietà. Domani e domenica saranno le giornate centrali ma gli eventi proseguiranno fino a giugno coinvolgendo oltre 50 città. Dal Libano ai nostri microfoni Eleonora Gatto, operatrice Terre des hommes.
(sonoro)
Una corsa pulita
Dalla Svezia arriva la nuova tendenza in fatto di benessere: correre e raccogliere rifiuti per strada. Il plogging è già un fenomeno virale: mentre si fa jogging, muniti di un sacchetto di plastica si raccolgono i rifiuti trovati lungo il percorso. Stanno nascendo anche i primi negozi online per le attrezzature necessarie.
Partito dalla Svezia, si sta rapidamente diffondendo in Europa: In svedese: plocka upp, ripulire. Da qui il nome. Tutto è iniziato nel 2017, a Stoccolma. Gruppi di amici che corrono e decidono di raccogliere carte e cartacce trovate per terra. Qualche fotografia su internet e tutto diventa, come si suol dire, virale. Anche negli Stati Uniti. Un’iniziativa francese, lanciata nel 2016, Run Eco Team ha oggi messo a punto una app che ha come claim: corri per un mondo più pulito.
L’inclusione fa canestro
Al via anche a Messina il progetto “Baskin”, grazie alla Società di Servizi Riabilitativi e all’Associazione Castanea Basket 2010. Un’iniziativa di sport e solidarietà che consente la partecipazione all’interno della stessa squadra di ragazzi normodotati insieme ad altri con disabilità fisiche o psichiche. La disciplina, infatti, si basa su un sistema di regole modificate che la rende completamente accessibile.
Le squadre, possono essere composte da persone di età e sesso diversi e differenti livelli di capacità motorie, cognitive e relazionali, e possono partecipare disabili, familiari e giocatori dilettanti. “I ragazzi disabili – dice Paolo Magaudda di SSR – sono stati selezionati tra quelli assistiti dalla SSR, nei propri ambulatori. La SSR ha garantito tutta la propria esperienza e professionalità nel settore di assistenza al paziente e testerà questo progetto innovativo che vede al centro lo sport come volano di ripartenza sociale”.
Sopra gli ostacoli
Angelika Rainer italiana tre volte campionessa del mondo di arrampicata andrà in Iran per aprire nuove vie e diffondere tra le ragazze la conoscenza di questa disciplina in cui le differenze di sesso quasi si annullano. Le donne hanno diversi stili e tecnica per via dell’altezza e della diversa forza. A marzo il primo sopralluogo per conoscere la società locale, mentre i corsi partiranno ad ottobre.
Angelika Rainer, climber meranese, nei suoi dodici anni di carriera di strada ne ha fatta. Tre volte campionessa del mondo, vuole spingersi al di fuori dei confini regionali realizzando un progetto ambizioso, che intraprenderà quest’autunno in compagnia del compagno Marco. In Iran, l’arrampicata outdoor sta crescendo tanto e Angelika potrà contribuirvi, anzitutto aprendo nuove vie adatte sia all’arrampicata classica che al drytooling, una tecnica particolare con picozze e ramponi (il classico kit da arrampicata su ghiaccio) su roccia. “La capitale Teheran è ad un’altitudine di oltre 1.000 metri e le montagne che la circondano sono molto alte”.
Un apporto importante verrà dato da quest’atleta nostrana anche all’integrazione femminile in questo sport. “Non posso esprimere un parere su come vengono percepite le differenze tra uomo e donna in Iran a livello socio-culturale. In ambito sportivo – racconta Angelika – non c’è differenza, le donne sono molto rispettate. Inizialmente, la squadra iraniana era composta da tre ragazzi e una ragazza. Ora le ragazze sono tre e stanno ottenendo buonissimi risultati”.
Un ottimo punto di partenza per pensare a dei corsi rivolti alle ragazze desiderose di avvicinarsi a questa disciplina del corpo e della mente. “Organizzeremo dei corsi di drytooling in palestra rivolti solo alle ragazze, ma anche all’aperto per tutti”. Arrampicarsi per superare le barriere, i tabù e le differenze.
Pronti, via
Fino al 24 marzo si tengono a Bardonecchia i XIX Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, che quest’anno compiono 50 anni. Saranno oltre 500 gli atleti che si sfideranno in diverse specialità sportive, dallo sci alpino allo sci di fondo, dalla corsa con le racchette da neve allo snowboard. 300 i volontari e 50 i team accreditati.
Eunice Kennedy Shriver, la fondatrice del Movimento Special Olympics fu la prima ad accorgersi di quanto lo sport potesse mettere le persone con disabilità intellettiva nelle condizioni ideali per dimostrare le loro capacità. “È molto difficile far competere le persone con disabilità intellettiva in prove di matematica o geografia – ripeteva spesso- ma se a queste stesse persone si da l’opportunità di praticare sport, possono diventare formidabili”. Oggi Special Olympics è presente in 170 Paesi, puntando sempre i riflettori su ciò che questi atleti sono in grado di fare e non sulla loro disabilità. I primi Giochi Special Olympics debuttarono il 20 luglio 1968 a Chicago, Illinois (USA). E proprio Chicago quindi ospiterà dal 17 al 21 luglio 2018 la Coppa Unificata di calcio Special Olympics 2018, per celebrare i 50 anni di Special Olympics.
beOut-Milano outdoor per tutti
Il parco Lambro ospiterà la quarta domenica di sport, inclusione e integrazione promossa da Oklahoma comunità per minori non accompagnati, Stella Polare, cooperativa che si occupa di persone con disabilità, e Milano Montagna. Laura Agnoletto, art director dell’iniziativa.
(sonoro)
Non è un Paese per le due ruote
Gobee.bike, l’azienda della bici condivisa di Hong Kong, lascia l’Italia e l’Europa dopo le sperimentazioni iniziate da dicembre nelle città di Firenze, Torino e Roma. Colpa dei troppi atti vandalici e dei furti riscontrati in questi mesi.
Le voci circolavano da giorni. Ma ora è ufficiale: con una lettera ai suoi utenti, l’azienda del bike sharing Gobee.bike ha annunciato la ritirata da Firenze, Torino e Roma: le città italiane in cui era sbarcata a dicembre. “Italia, con tristezza dobbiamo dirti arrivederci”, l’oggetto della mail con cui l’azienda ha ufficializzato l’addio. “Dopo un caloroso benvenuto, abbiamo da subito compreso che la nostra passione era condivisa dalla maggior parte di voi”, scrive l’azienda che spiega di aver dovuto “affrontare una serie di ostacoli”. Alla base della ritirata, però, ci sarebbero soprattutto i tantissimi episodi di vandalismo a scapito delle biciclette verdi registrati in questi mesi. “Nelle ultime settimane i danni alla nostra flotta hanno raggiunto limiti che non possiamo più contenere con le nostre forze e con le nostre risorse”, spiegano da Gobee. In una nota, l’azienda specifica di aver già provveduto a rimborsare gli iscritti dei 15 euro della cauzione e del credito presente sul conto e a chiudere tutti gli account. L’app, infatti, è già inutilizzabile. L’aria di ritirata delle bici verdi si respirava già da giorni. Nelle scorse settimane infatti Gobee aveva abbandonato alcune città della Francia e del Belgio, e poi Torino. Anche in Francia l’azienda ha inviato una lettera simile spiegando i motivi dell’abbandono per i troppi danni.