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“Dare piena dignità allo sport”: lo afferma il Premier Draghi


Guardiamo al futuro: il premier Mario Draghi, presentando il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha parlato di dare piena dignità allo sport nelle politiche pubbliche del Paese. Un miliardo di euro verrà investito per implementare palestre e attrezzature sportive per le scuole e rafforzare le attività di inclusione sociale.

ll presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. Oltre 300 pagine in cui il governo ha spiegato come ha intenzione di spendere 222 miliardi di euro per la ripresa economica dell’Italia. Risorse da investire entro il 2026. Draghi, rivolgendosi ai deputati – il 26 aprile -, ha chiesto loro di leggere il Pnrr «mettendoci dentro le vite degli italiani, le nostre, ma soprattutto quelle dei giovani, delle donne e dei cittadini che verranno».

Nel documento ufficiale, la parola “giovani” è citata 122 volte. Stando agli intenti dichiarati dell’esecutivo, saranno proprio i ragazzi, le donne e i residenti al Sud a trarre maggiori benefici dal Pnrr. Leggendolo, sappiamo con certezza che 30,88 miliardi di euro saranno impiegati per la missione 4, istruzione e ricerca, campo che riguarda quasi esclusivamente i giovani. Due le macroaree di intervento: potenziamento dei servizi per l’istruzione, dagli asili nido all’università, per 19,44 miliardi, e rafforzamento della ricerca, in sinergia tra università e imprese, per 11,44 miliardi. Il piano prevede che 1 miliardo di euro sia investito per il dualismo sport e giovani: servirà a implementare, nelle scuole, nuove palestre e attrezzature sportive e a rafforzare il ruolo dello sport come strumento di inclusione sociale.

“L’Italia da anni reclamava un piano sulle politiche sportive. Con un miliardo di investimenti nel Pnrr da oggi lo sport ha piena dignità nelle politiche pubbliche del nostro Paese, anche per lo stretto legame che c’è tra l’attività sportiva, il benessere e la coesione sociale”, ha detto il premier nella replica alla Camera.

“Cambia il Tempo”: oggi la prima tappa del progetto Csen


Cambia il tempo: si tiene oggi a Roma l’evento di sport integrato dal vivo promosso dallo Csen, prima tappa nazionale di un percorso che porterà i ragazzi partecipanti all’evento nazionale del 19 giugno. In programma una giornata di promozione per azioni sportive a favore di minori e persone con disabilità.

La prima tappa del progetto “Cambia il Tempo” promosso dallo Csen, parte oggi da Roma, dal Parco delle Valli, un’area verde strappata al degrado e alla cementificazione grazie all’impegno e alla mobilitazione degli abitanti di questa parte della periferia romana, alla presenza del presidente del Municipio 3 Giovanni Caudo, l’Assessora alle politiche sociali Maria Concetta Romano e i rappresentati delle cooperative sociali e delle associazioni del territorio che per conto del municipio gestiscono i servizi per le persone disabili, il centro di Aggregazione Giovanile e la piscina comunale.

Una vasta rete di strutture sociali che con questo evento sanciscono una collaborazione operativa di rete territoriale a favore dei minori e delle persone con disabilità, che insieme svolgeranno oggi, a partire dalle ore 16, il primo laboratorio sportivo frutto del “Tavolo per lo sport integrato”, voluto dal Municipio 3 per sostenere le azioni sportive in favore dell’integrazione sociale. Sarà Andrea Bruni, responsabile del progetto “Polo dello Sport Integrato”, ad aprire l’iniziativa alla quale saranno presenti, oltre alle istituzioni locali, anche i presidenti delle associazioni aderenti: Enrico Fratini della Coop Soc Brutto Anatroccolo, Valerio Turzi dell’Associazione Arci Solidarietà, Paola Pucello dell’Associazione crawl 2000, Maria Sorbo della Coop Soc Cotrad.

Un calcio alle disparità: Stephanie Frappart prima donna arbitro agli Europei


Donne in campo. Per la prima volta una donna è stata selezionata per un Europeo. Stephanie Frappart, che in questa stagione ha già diretto diverse partite a livello nazionale e continentale, esordendo in Champions nell’incontro tra Juventus e Dinamo Kiev, è stata selezionata come arbitro di supporto e lavorerà come quarto arbitro.

Olimpiadi Tokyo, non ammessi i gesti di protesta politica


 

 

Zitto e gioca. Alle Olimpiadi di Tokyo saranno vietati gesti di protesta in campo o sul podio. Il servizio di Elena Fiorani.

Non saranno consentiti messaggi, gesti o esposizione di simboli di contenuto politico, soprattutto sul podio. È la dura presa di posizione del Comitato Olimpico Internazionale che non intende cambiare la regola 50 della Carta Olimpica che proibisce agli atleti di esibirsi in manifestazioni politiche di ogni tipo durante i Giochi.

Sulla scia delle manifestazioni per l’omicidio di George Floyd, tanti atleti del Comitato Olimpico e Paralimpico avevano invitato il CIO ad abolire questa regola o almeno a sviluppare una nuova formula che proteggesse la libertà di espressione. Dopo il rifiuto del Cio gli atleti non si danno per vinti, in base all’idea che i gesti simbolici dovrebbero essere parte integrante di una manifestazione come l’Olimpiade che promuove l’integrità dei valori dello sport e ha una forte valenza sociale.

Povertà educativa, a Roma il progetto “Arcipelago Metropolitano”


Arcipelago Metropolitano: è il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che interverrà a Roma. Trenta mesi di attività e 5 differenti interventi: una delle isole vedrà a maggio la nascita di una vera e propria scuola calcio e l’avvio di 2 corsi di aikido per ragazze e ragazzi.

Si chiama Arcipelago Metropolitano, il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha come obiettivo proprio quello di contrastare la povertà educativa a Roma. In particolare, con servizi di integrazione rivolti ai minori e alle famiglie che vivono nel quadrante Est di Roma, anche nelle occupazioni abitative. Servizi gratuiti, dunque, e senza vincoli di accesso legati alla nazionalità, al domicilio o allo stato sociale.

L’idea è proprio quella di seguire il modello dell’arcipelago le cui isole saranno abitate da professioniste e professionisti in diversi ambiti, impegnati nel benessere sociale, psicologico, educativo e sportivo di chi vive in una situazione di marginalità. Un’iniziativa nata dall’alleanza tra diverse cooperative sociali con Cospexa capofila e di cui fanno parte Asinitas Onlus, Astra 19 e Rifornimento in Volo con il sostegno della Fondazione Con i Bambini e con il Dipartimento di Psicologia Clinica dell’Università La Sapienza di Roma come ente per la valutazione d’impatto del progetto. Le operatrici e gli operatori di Arcipelago Metropolitano forniranno sul campo strumenti di sostegno e daranno a bambine e bambini l’opportunità di svolgere attività artistiche, teatrali e sportive: attività che li aiuteranno a uscire dallo svantaggio educativo e daranno ai loro genitori gli strumenti per far valere i loro diritti e accompagnarli nel loro percorso di madri e di padri.

Gli interventi saranno spalmati nell’arco di 30 mesi. Si parte oggi con “l’isola della salute e del diritto”. Si tratta di un’isola mobile che si sposterà nelle occupazioni abitative di Quattro Stelle e Casal Boccone 211 per fornire consulenze personalizzate di tipo sanitario, psicologico, sociale e legale in più lingue: italiano, tigrino, arabo, francese. Darà informazioni sui servizi socio-sanitari territoriali e sulle modalità di accesso e fruizione. Nei prossimi mesi prenderanno vita e forma altre isole, sempre nel quadrante est della Capitale. Dal mese di maggio, poi partono quattro Isole: l’Isola del benessere mentale che solo in questa prima fase prevede centinaia di ore di sostegno psicologico individuale o familiare a chi ne avrà bisogno in diverse lingue: italiano, francese, inglese, arabo e bengalese.

Da giugno verrà integrata dall’intervento Compagno di viaggio per il sostegno psicologico domiciliare destinato agli adolescenti. Ci sarà poi l’Isola dello Sport che vedrà la nascita di una vera e propria scuola calcio presso la parrocchia San Barnaba oltre che l’avvio di 2 corsi di Aikido per bambine e bambini, ragazze e ragazzi, arte marziale giapponese che mette in gioco mente, corpo e spirito. La terza isola è quella della genitorialità positiva: prevede una serie di percorsi per madri e future madri che vanno dalla preparazione al parto alla gestione dei primi mesi di vita di un neonato fino al percorso di Madre e figli a scuola, un’azione prevalentemente orientata alle madri di origine straniera, che sostiene la partecipazione alla vita scolastica dei figli. Infine, ci sarà l’Isola dell’educazione e della creatività: sarà attiva da settembre 2021 e prevede decine di incontri e laboratori di pittura per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni che vivono nelle occupazioni o nel quartiere. Ma anche corsi di teatro e laboratori di burattini.

Un gioco da ragazzi: a Genova i bambini dettano le “Controregole”


Controregole: a Pra’ e Voltri, Genova, i bambini inventano i ‘giochi di rispetto’, partendo dal modello culturale del Baskin, in cui persone con e senza disabilità giocano a basket insieme, studenti degli istituti scolastici secondari hanno definito nuove regole per uno sport più inclusivo, a vantaggio delle diversità di ciascuno.

Il percorso coinvolge gli alunni di un paio di istituti scolastici secondari di primo grado di Pra’ e Voltri. Il progetto è ideato e condotto dall’Aps La Giostra della Fantasia ASD, da oltre vent’anni impegnata in interventi di educazione sportiva promosso e sostenuto da Fondazione Vodafone. In sostanza, il modello culturale che viene presentato ai ragazzi è quello del Baskin, un gioco che si ispira al basket ma che è pensato per far coesistere sullo stesso campo e nello stesso momento qualsiasi individuo nella propria specifica diversità. “Visto il particolare momento – spiega Michele Calloni, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica La Giostra della Fantasia – abbiamo scelto di concentrarci sull’atletica in quanto le diverse discipline di questo sport permettono uno svolgimento all’aperto in modalità sostenibili con le normative attuali”.

Il progetto è cominciato a febbraio ed è costituito da tre fasi. La prima, già svolta, ha visto alcuni istruttori sportivi dell’associazione e personale educativo dell’omonima cooperativa confrontarsi con i docenti delle scuole interessate (Istituto Comprensivo Voltri 1 e Istituto Comprensivo Pra’) per condividere e costruire assieme la progettualità degli interventi, da adattare anche all’emergenza sanitaria attuale. Nella seconda fase, in corso, i protagonisti sono gli stessi alunni che, guidati da educatori ed istruttori esperti, dovranno definire nuove regole per uno sport più inclusivo, a vantaggio delle diversità di ciascuno. Il progetto si concluderà – emergenza covid permettendo – con un evento aperto al pubblico, che si terrà venerdì 28 maggio sulla Fascia di Rispetto di Pra’, in collaborazione con il Municipio Ponente e con le scuole aderenti, dove chiunque potrà sperimentare direttamente le attività inventate dai ragazzi.

“Un obiettivo non secondario del progetto – continua Michele Calloni – è caratterizzare la Fascia di Rispetto come spazio non solo fruibile ed accessibile ma come centrale per la pratica di giochi sportivi integrati, sia di tipo agonistico, sull’esempio del baskin, che ricreativo e socializzante”. La Fascia di Rispetto di Genova Pra’ è un’area molto importante per il ponente che, grazie a un percorso di partecipazione sociale e importanti interventi di riqualificazione urbanistica, è diventata oggi un grande parco sportivo con piscina, centro remiero, pista ciclabile e campo di atletica.

Sport e inclusione sociale: a Taranto il progetto Spazio Giovani


Spazio Giovani. A Taranto da aprile a settembre saranno organizzati webinar e tornei, laboratori e altre iniziative, dedicati ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Per i promotori lo sport è “benessere e aggregazione per chi oggi è costretto a un isolamento sociale difficile da sostenere, ma significa anche inclusione delle persone con disabilità”.

Sport e inclusione sociale: questi gli elementi ricercati sinergicamente nel progetto Spazio Giovani, che si prepone la finalità di promuovere il territorio del tarantino e con esso le realtà delle associazioni che operano nel settore. L’iniziativa è promossa e sostenuta da UPI Nazionale e Azione Province Giovani – Upi Puglia.

Spazio Giovani presentato dal presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, che ha “immediatamente condiviso gli obiettivi di questo progetto”, confermando la volontà di “non restare inermi di fronte a una situazione, come quella che purtroppo stiamo attraversando e che vede il settore sportivo tra i più colpiti”. Per Gugliotti lo sport è “benessere e aggregazione per i nostri ragazzi costretti oggi a un isolamento sociale difficile da sostenere, ma significa anche inclusione dei ragazzi con disabilità”.

Infine una doverosa citazione alle associazioni attive sul territorio, il vero e proprio cuore dell’iniziative: Aracnea, Operatori Turistici Terra delle Gravine, Asd I Pirati, Asd Boys Taranto Basket Onlus, Volley Castellaneta e il supporto organizzativo di Movimex e la media partner Aps ViviCastellaneta.

“Alfonsina corre”: la storia della donna che compì un’impresa rivoluzionaria


Corre ancora. 97 anni fa Alfonsina Strada compiva la sua impresa rivoluzionaria: partecipare, unica donna, ad una corsa aperta soltanto agli uomini e concluderla, sconfiggendo il regolamento, a furor di popolo. Ne parla “Alfonsina corre”, libro illustrato per bambini scritto dalla portoghese Joan Negrescola.

“Volevo essere libera, correre, pedalare”. E lo ha fatto: da sola e in gruppo, in allenamento e in corsa, sulla strada e sulle piste, in Italia e all’estero, al Giro di Lombardia e al Giro d’Italia. “Dritta al traguardo!”. La storia di Alfonsina Strada continua a essere libera, correre, pedalare fra di noi. Romantica come una favola per bambini, forte come una dichiarazione di diritti, stupenda come un romanzo di avventura. Novantasette anni fa la sua impresa rivoluzionaria: partecipare – unica donna in una corsa aperta soltanto agli uomini – e concluderla, sconfiggendo il regolamento, a furor di popolo.

Stavolta è “Alfonsina corre”, un libro per bambini scritto dalla portoghese Joan Negrescolar con un testo biografico di Dario Paladini, illustrato con il contributo dell’Institut Ramon Llull, pubblicato da Terre di mezzo (nel 2019, 45 pagine, 15 euro). La letteratura – per così dire – stradale così si arricchisce: l’indagine storica di Paolo Facchinetti per Ediciclo (“Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada”, del 2004), la novel graphic di Tommaso Percivale per Einaudi (“Più veloce del vento”, del 2016) e il libro-gioco di Fernanda Pessolano per Ediciclo (“Alfonsina e il circo”, del 2017). Ed è già prevista un’altra nuova pubblicazione (“Alfonsina e la strada” di Simona Baldelli per Sellerio). “Per inseguire il suo sogno – dalla quarta di copertina di “Alfonsina corre” – sfida ogni ostacolo”. Salite e discese, cadute e forature, pregiudizi e crisi. Però, ne ha fatta di Strada.

Uisp, torna Vivicittà: sarà una staffetta virtuale per la sostenibilità


Vivicittà corre per la sostenibilità. La corsa più grande del mondo organizzata dall’Uisp, diventa una staffetta virtuale in diretta Facebook. Il servizio di Elena Fiorani.

Vivicittà, la manifestazione podistica promossa dall’Uisp, che ogni anno faceva correre insieme cittadini di tutta Italia e del mondo, diventa virtuale a causa del protrarsi dell’emergenza Covid. Una 38a edizione che domenica darà vita ad una staffetta virtuale tra esperienze di sport sociale che verranno presentate in diretta Facebook con collegamenti tra le venti regioni italiane. Al centro dell’iniziativa gli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’Europa e l’appello per una rapida ripresa delle attività di sport sociale e di base. Dalle 10 alle 12, tante voci dal territorio, diverse esperienze di sport di base collegate ai Global Goal, per rendere concreto il percorso di ripresa e resilienza attraverso lo sport, che l’Uisp chiede al governo e alle istituzioni europee di sostenere.

La diretta Facebook sulla pagina Uisp nazionale verrà ripresa e rilanciata dalle pagine Facebook dei Comitati regionali, territoriali Uisp e delle attività Uisp, oltre che dal sito di RaiSport. Ci saranno anche molti ospiti, a cominciare dai partner storici di Vivicittà, Radio 1 Rai e Corriere dello sport, insieme a Fidal-Federazione Italiana di Atletica Leggera e Marsh, broker assicurativo. E’ previsto anche un collegamento con Parigi, grazie all’associazione francese Fsgt, poiché proprio il 18 aprile si festeggerà il 70 anniversario dei Trattati di Parigi: nel 1951 i sei stati fondatori dell’Unione Europea firmano i trattati che istituirono la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, primo atto fondativo dell’unità europea.

Il filo rosso che legherà insieme tutti i collegamenti della diretta facebook sarà quello dei 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 Onu. Ogni esperienza di sport sociale di ognuna regione, verrà collegata ad un diverso Global Goal per rendere concreto il percorso di ripresa e resilienza attraverso lo sport, che l’Uisp chiede al governo e alle istituzioni europee di sostenere.

Vivicittà è la manifestazione di sport sociale e per tutti antesignana della stagione delle grandi stracittadine podistiche: dal 1984 non ha smesso di innovarsi e di abbracciare, attraverso lo sport, le grandi questioni sociali del nostro tempo. Vivicittà nasce come la corsa più grande del mondo e, negli anni, si è reinventata come corsa per la pace a Sarajevo e corsa per la legalità al fianco di Libera, corsa per i diritti con Amnesty International e corsa per l’ambiente con le associazioni ambientaliste.

Quest’anno il protrarsi dell’emergenza Covid mette l’Uisp e le centinaia di società sportive che la organizzano sul territorio nelle condizioni di doverla rimodulare, pur tenendo alta la bandiera dello sport per tutti. Per poter dire, ancora una volta: Italia, pronti…via! E far scattare simultaneamente decine di città, con un traguardo unico per tutti: uscire presto dalla pandemia e poter riprendere in sicurezza le attività sportive, per la salute e il benessere delle persone di tutte le età.

Euro 2021, torna il pubblico allo stadio: il commento di Aics


Stadi aperti, palestre chiuse. “Se esistono protocolli per riportare il pubblico alle partite di calcio, si trovi lo stesso coraggio per lo sport di base e la cultura. Lo sport di base non è di serie B”. Così Bruno Molea, presidente AiCS, commenta il via libera del governo al 25% di pubblico allo stadio Olimpico di Roma, richiesta dall’Uefa per lo svolgimento degli Europei.

“Se è possibile che 16mila persone tornino all’Olimpico, allora chiedo lo stesso impegno per riaprire palestre, piscine e teatri. Sport di base e cultura hanno dimostrato di saper garantire la sicurezza necessaria: basta con le differenze, la ripresa serve a tutti”. Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione Italiana Cultura Sport, tra i primi enti di promozione sportiva e sociale del Paese, commenta le notizie di stampa circa la riapertura degli stadi a partire dagli Europei.

“E’ il tempo di ripartire e sostengo l’impegno della Sottosegretaria Vezzali per il ritorno del pubblico negli stadi di calcio – commenta Molea -, ma vorrei che la stessa attenzione ci fosse per lo sport di base e per la cultura, entrambe fondamentali leve di socialità e settori economici ormai al collasso. Se esistono protocolli di sicurezza per riportare il pubblico alle partite di calcio, si trovi lo stesso coraggio per la riapertura di palestre, piscine, centri sportivi e teatri. Lo sport di base e la cultura hanno dimostrato di sapersi dotare di rigidi protocolli di sicurezza: ora ciò che servono sono riaperture certe e un piano di rilancio adeguato che sappia sostenere le attività sportive e culturali nella ripartenza”.