Economia
Nasce la piattaforma per i lavori occasionali dei rifugiati. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Lamine, senegalese di 22 anni, nel suo paese ha lavorato come giardiniere, muratore, elettricista e imbianchino. Nurkhan, afgano di 26 anni, ha lavorato in un mattatoio in Grecia e come barista in Germania. Sono due dei 220 profili caricati da realtà del terzo settore sulla piattaforma StartRefugees.com, start up nata per offrire opportunità di lavoro occasionale a richiedenti asilo e rifugiati. È stata fondata da Mauro Orso, già ideatore della piattaforma ISpoon (dedicata sempre al lavoro occasionale), da Maurizio Astuni, commercialista, in collaborazione con il consorzio sociale genovese Agorà. Sostenuta da Banca Etica con un prestito di 140 mila euro, dopo un periodo di rodaggio è sbarcata a Milano e in Lombardia. “Non siamo un’agenzia per il lavoro – ci tiene a precisare Maurizio Astuni -. Noi non guadagnano nulla dalla prestazione lavorativa del richiedente asilo. Il compenso entra tutto nelle tasche del lavoratore”.
Società
Al via oggi a Como la terza edizione del festival dedicato a tutte le esperienze, persone, organizzazioni e aziende innovative che agiscono pensando di ridisegnare il domani. Quattro incontri innovativi metteranno al centro dell’attenzione la responsabilità sociale d’impresa, la mobilità sostenibile, l’economia circolare e le diseguaglianze demografiche.
Diritti
Il report annuale di Ilga-Europe, l’organizzazione che riunisce le organizzazioni LGBTI continentali, evidenzia l’enorme ritardo dell’Italia rispetto agli altri Paesi d’Europa. Per Arcigay, nonostante il passo avanti della legge sulle unioni civili, spiccano ancora tante aree di intervento prive di normative e politiche attive a protezione delle persone in molti aspetti chiave della loro vita.
Internazionale
A Gaza si è consumata una strage, mentre Trump e Nethanyahu festeggiavano il trasferimento dell’ambasciata a Gerusalemme. Il commento di Luisa Morgantini di Assopace Palestina. (sonoro)
Foto: Il Fatto Quotidiano
Sport
Domenica la squadra di rugby della Paspa Pesaro è scesa in campo con i calzettoni arcobaleno, simbolo delle lotte dei movimenti Lgbtq, aderendo all’iniziativa di Arcigay. La società ha scelto di sensibilizzare il mondo dello sport contro ogni pregiudizio e ha vinto contro la Giacobazzi Modena, guadagnandosi la promozione in serie A.
L’obiettivo è “sensibilizzare il mondo dello sport per azioni di coesione, superando pregiudizi collegati all’orientamento sessuale”. “E’ la prima volta che la squadra aderisce a un’iniziativa dell’Arcigay, abbiamo accettato subito e con piacere”, osserva il presidente Simone Mattioli. Arcigay Agorà chiederà alle società sportive della regione di scendere in campo con un simbolo della rivendicazione dei diritti Lgbt (laccetti ‘rainbow’ ecc.) “Lo sport – dice il presidente Agorà Arcigay Elvio Ciccardini – con famiglia e scuola, è uno dei tre spazi sociali con più opportunità per confrontarsi, nel rispetto di regole e persone”.
Cultura
CsvNet si racconta attraverso un libro che ne ripercorre la storia. Il servizio di Fabio Piccolino.
“Venti anni di servizio” è il titolo del libro-reportage che CsvNet ha realizzato in occasione dei primi due decenni di attività dei Centri di servizio per il volontariato. Un “mosaico di storie” fatto di entusiasmo e passione attraverso incontri in tutta Italia con i volontari e i presidenti dei Csv, arricchito da documenti e immagini, che racconta un cammino fatto di partecipazione, scelte pioneristiche, sperimentazioni ed eccellenze. Il libro non ha un intento puramente celebrativo – spiega il direttore di CsvNet Stefano Tabò – ma predispone al nuovo scenario che attende i Csv, assicurando memoria e dignità. Il volume sarà presentato il prossimo 18 maggio alla Camera dei Deputati.
Economia
Questo il nome del progetto di collaborazione tra mondo delle cooperative e Università di psicologia di Firenze. L’obiettivo è trovare futuri psicologi in grado di lavorare nel mondo del sociale e del Terzo settore.
Diritti
È la richiesta di Claudia Fiaschi, portavoce del Forum. “Il prossimo Governo concluda l’iter – sottolinea – si tratta un provvedimento che il nostro mondo aspettava da anni. Chiediamo quindi di considerarli prioritari nell’agenda politica”.
Società
È l’appello lanciato da Legambiente dopo il crollo di un tetto all’Istituto tecnico di Fermo. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
“Non si può pensare di affidare la sicurezza degli edifici scolastici al fato. Quanto accaduto a Fermo è un fatto grave che dimostra il pessimo stato di salute di molti edifici italiani.” Così Legambiente commenta il crollo del tetto dell’istituto tecnico di Fermo, nelle Marche. La messa in sicurezza delle scuole deve diventare la priorità su cui lavorare. L’età dell’edificio e la situazione di rischio dell’area sono i parametri suggeriti dall’associazione per interventi di manutenzione non più rimandabili. Sono infatti oltre il 41% le scuole che si trovano in zona sismica a rischio di terremoti fortissimi o forti; il 43% quelle risalenti a prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica e solo il 12% presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alle tecniche antisismiche. Legambiente chiede con forza il completamento, dell’anagrafe dell’edilizia scolastica perché le scuole devono essere dei luoghi sicuri e cantieri di innovazione.