Società
Lo sfratto della Casa internazionale delle donne è un’ennesima violenza. Diverse associazioni contrarie con la decisione del Comune di Roma. Il servizio di Anna Monterubbianesi.
Tra le tante voci di solidarietà che si stanno alzando in difesa della casa internazionale delle donne anche quella del forum del terzo settore del Lazio. A Roma la Casa delle donne rappresenta un patrimonio che da oltre 30 anni è punto di riferimento per le politiche di genere, ma anche per la memoria delle battaglie e delle lotte democratiche condotte dalle donne. Uno spazio di formazione, dibattito e aggregazione oltre che luogo di servizi per donne in difficoltà, che svolge una funzione sociale importantissima. La Casa, per il forum Lazio è una risorsa che non si può mettere in discussione. L’auspicio è che nella risoluzione della vicenda vengano contabilizzati oltre i numeri e ai bilanci, anche l’attività e l’impegno sociale e disinteressati verso e per tutte le donne e le ragazze che dalla Casa delle Donne sono state aiutate in tutti questi anni.
Sport
Amatrice ha di nuovo un palazzetto dello sport: era l’unica opera pubblica rimasta agibile dopo il sisma dell’agosto 2016 ed è lì che si svolsero i primi atti della fase di emergenza. Ospitò le prime lezioni del liceo scientifico. La ristrutturazione è stata possibile grazie ad un protocollo di intesa tra Fondazione Giulio Onesti-Accademia olimpica nazionale italiana, Coni e Comune.
«Chi ha vissuto l’esperienza del terremoto si è già laureato campione – dichiara il sindaco Pirozzi – Ha già vinto perché ha superato momenti difficilissimi. Io voglio che questa terra ricominci un nuovo cammino come sta accadendo. Mi riempie di gioia la notizia che hanno riaperto otto ristoranti, che ci sia un nuovo campo da calcio e che ci siano nuovi giardini. Tutto è stato realizzato grazie agli italiani. Ma stiamo ancora togliendo le macerie. Per la verità se ne sta occupando la Regione. Stiamo parlando di un milione di metri cubi da smaltire».
Cultura
A Treviso una mostra d’arte contemporanea contro la violenza sulle donne che vuole essere un momento di riflessione sociale e culturale per suggerire soluzioni e speranza. Il tema è sviluppato dai sedici artisti presenti attraverso installazioni, opere di fotografia, pittura, scultura e videoarte.
Internazionale
Finanziamenti usati per le motovedette libiche invece che per la cooperazione. Il servizio di Giovanna Carnevale.
2,5 milioni provenienti dal Fondo Africa sono stati utilizzati per la rimessa in efficienza di 4 motovedette da consegnare alla guardia costiera libica. Come è potuto accadere? grazie a un decreto del Ministero degli Esteri: atto prontamente impugnato davanti al Tar dall’Associazione studi giuridici dell’immigrazione che parla di “sviamento di potere”, perché le risorse del Fondo, che ammontano a 200 milioni, dovevano essere impiegate, in base a quanto previsto dal Parlamento, per interventi volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani. Sulla effettiva destinazione del Fondo Africa era già intervenuta Focsiv nei giorni scorsi, denunciando che ben il 61% degli stanziamenti disponibili era andato al controllo delle frontiere e alla governance delle migrazioni e solo il 5% alla cooperazione allo sviluppo.
Economia
Una scommessa contro lo spreco e la povertà. Attivo a Bari un ambizioso progetto di Kenda Onlus finanziato da un bando di Fondazione con il Sud. Sette frigoriferi e altrettante dispense collocati in quartieri cruciali della città, per favorire condivisione e scambio tra culture.
Diritti
È la Fand a chiedere l’istituzione di una figura istituzionale con delega alla disabilità per la prossima legislatura. Si tratterebbe, dice l’associazione, di una persona “che possa farsi interlocutore privilegiato e punto di raccordo fra i vari ministeri”.
Società
Riprendono in tutta Italia le iniziative per la rapida approvazione della legge sullo ius soli temperato e ius culturae. Promosse numerose iniziative che culmineranno il 20 novembre, giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. Paula Baudet Vivanco, del movimento italiani senza cittadinanza. (sonoro)
Cultura
È il nome del primo giornale italo-romeno in Italia e nasce nelle stanze del liceo scientifico Renato Donatelli di Terni. L’iniziativa, sostenuta dall’associazione Fiore Blu, Comune e Cesvol, avrà una cadenza trimestrale ma punta ad approdare sul web. Il primo numero è stato presentato oggi nella biblioteca comunale cittadina.
Alla realizzazione del giornale bilingue collaborano una ventina di ragazzi e ragazze che frequentano il corso di lingua romena. “Nelle 24 pagine del 1′ numero un viaggio nella cultura romena – dice Gina Dumitriu, presidente dell’associazione Fiore Blu, – con interviste, rubriche, storie della vita in Italia dei ragazzi romeni e un’intervista ad un giovane tornato in Romania dopo tanti anni di permanenza a Terni. L’attività è aperta a tutti e chiunque potrà collaborare ad arricchire Il Binario”. “C’è l’interesse a collaborare di altri licei italiani dove c’è un corso di lingua romena – dice la presidente di Fiore Blu – e in futuro puntiamo a portare il giornale anche sul web”.
Maggiori informazioni sulla pagina Facebook do Fiore Blu.
Sport
Stasera a Torino l’iniziativa promossa dall’associazione La locanda delle idee. Il servizio di Elena Fiorani.
Dalla mezzanotte di oggi alle 24 di domani a Torino in programma una camminata lunga ventiquattro ore per sensibilizzare sui diritti di tutti. Partendo dalla stazione Porta Nuova si camminerà lungo gli itinerari ciclopedonali per verificare l’accessibilità della città e diffondere la cultura del turismo per tutti. Nel corso della 24 ore sono previste brevi soste con cibi e bevande a disposizione dei partecipanti e momenti di confronto sul tema del turismo accessibile. Camminare per conoscere, per pensare, per cambiare e, soprattutto, per superare le barriere culturali ancora oggi esistenti di fronte alla disabilità e alla diversità. Chiunque si può unire al cammino, anche solo per pochi chilometri, per donare pensieri, aneddoti e buone pratiche, possibili soluzioni per rendere la società più inclusiva ed accogliente.
Economia
È il nome del progetto grazie al quale l’Alleanza delle cooperative vuole promuovere la rinascita non solo strutturale ma anche sociale e turistica dei centri coinvolti dal sisma. L’idea passa per il coinvolgimento attivo di cittadini, imprese scuole, associazioni ed enti pubblici attraverso un percorso partecipativo.