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Famiglie al centro: la due giorni di Acli a Roma

di Redazione GRS


Famiglie al centro

Nello scenario odierno è urgente sostenere e promuovere la famiglia, facendone il perno intorno al quale sviluppare iniziative integrate che riguardino la sfera educativa, relazionale, lavorativa. Questo è il tema al centro della due giorni delle Acli a Roma nelle giornate di ieri e oggi.

Le priorità per l’Africa secondo gli italiani: l’indagine di Amref-Ipsos

di Redazione GRS


 

Quale piano

Amref ha realizzato un’indagine che indica le priorità per l’Africa secondo gli italiani. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Secondo l’indagine di Ipsos per Amref, solo il 12% degli italiani  ha sentito parlare del “Piano Mattei per l’Africa” e ne ricorda il contenuto. Per gli intervistati i soli aiuti economici non bastano e dovrebbero concentrarsi innanzitutto sull’obiettivo di garantire l’accesso alle cure sanitarie, costruire infrastrutture scolastiche, migliorare il settore agricolo e contrastare la malnutrizione.
Guglielmo Micucci, direttore di Amref, afferma che l’organizzazione vigilerà attentamente affinché il Piano non sia incentrato solo sui temi dell’immigrazione e della scarsità di risorse energetiche: non un Piano per l’Africa, ma con l’Africa.

Aumenta il prezzo del gas: +12% per Arera a ottobre, Federconsumatori critica i mancati sostegni alle famiglie

di Redazione GRS


Economia fragile

L’Agenzia di regolamentazione per energia reti e ambiente ha rilevato un incremento del prezzo del gas per i clienti del servizio di maggiore tutela del +12% a ottobre. Per Federconsumatori è “inaccettabile l’abbandono delle misure per agevolare le famiglie, che andrà ad aggravare un quadro sociale già fortemente compromesso”.

Il St. Pauli dice stop ai procuratori per i calciatori minorenni: “È giusto parlare con la famiglia”

di Redazione GRS


Stop ai procuratori

Il St. Pauli, che gioca nel secondo campionato tedesco spiega così la scelta di interrompere i rapporti con i procuratori per i giocatori minorenni: “Se si tratta della crescita sportiva di un ragazzo, è giusto parlare con la famiglia, senza intermediari”.


Un esempio per gli altri. Questa è la speranza del St. Pauli che ha deciso di interrompere ogni tipo di rapporto con i procuratori per quel che riguarda i giocatori minorenni. Il club di Amburgo fa sapere di volersi muovere “contro la capitalizzazione del calcio giovanile”. Da qui in avanti, per quel che riguarda i ragazzi del settore giovanile, il St. Pauli discuterà dei contratti solo con l’aspirante calciatore stesso o con la famiglia. A riferirlo è stata la Süddeutsche Zeitung.

“Non è una decisione che vuole andare contro i procuratori in generale – spiegano dal club -. Ma nel calcio giovanile è importante che si dia valore all’ambiente familiare dei ragazzi. Non devono avere potere le agenzie”. In Germania sono molte le società che si stanno ponendo il problema della commercializzazione del calcio giovanile. Ormai è frequente che già in tenera età i giocatori siano seguiti da procuratori che pensano più al proprio interesse che non a quello dei ragazzi. Molte famiglie si rivolgono alle agenzie nella speranza che questo aiuti gli aspiranti calciatori a sfondare. Ci si concentra più su questo che sull’aspetto tecnico.
“Vogliamo fare il primo passo e speriamo di diventare un esempio per gli altri – spiegano dal St. Pauli -. Se si tratta della crescita sportiva di un ragazzo, è giusto parlare con la famiglia, senza che ci siano filtri o intermediari. Il concetto che seguiamo è anche pedagogico. Siamo convinti che un calcio giovanile diverso sia possibile”. E così il club si è convinto di avviare la rivoluzione. Nella speranza di essere sostenuto dalle altre società.

Raid israeliano sul campo profughi di Jabalia: per l’Onu potrebbe essere un crimine di guerra

di Redazione GRS


Un’altra carneficina

L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che l’attacco aereo israeliano sul campo di Jabalia potrebbe costituire un crimine di guerra. Unicef ha ricordato che i campi profughi, gli insediamenti per gli sfollati interni e i civili che li abitano sono tutti protetti dal diritto internazionale umanitario. Le persone uccise sarebbero 195.