Notizie

Manfredonia (Acli) in piazza a La Via Maestra: “Noi, associazioni, siamo ancora una palestra di democrazia”

di Redazione GRS


Carta viva

“La Costituzione riconosce la dignità sociale di ognuno, senza distinzioni perché è nata contro il disprezzo dell’altro”. Sono le parole del presidente delle Acli Emiliano Manfredonia, intervenuto sabato da piazza San Giovanni durante la manifestazione “La Via Maestra”. Ascoltiamolo.

Guerra Israele-Palestina: le organizzazioni della società civile chiedono di “agire per un immediato cessate il fuoco”

di Redazione GRS


Tacciano le armi

AOI, insieme ad altre organizzazioni della società civile, chiede  al governo italiano, all’Unione Europea e alla comunità internazionale di agire per un immediato cessate il fuoco tra Israele e Palestina, di far ripartire la macchina della diplomazia e di garantire in tempi rapidissimi e senza restrizioni le operazioni di soccorso della popolazione civile.


Il comunicato integrale di Aoi

Le gravi notizie che ci giungono da Israele e Palestina scuotono ancora una volta le nostre coscienze di donne e uomini che credono in un futuro di pace per tutta l’umanità. Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari e ai cari delle vittime di questa nuova ondata di violenze, che non potrà, come già vediamo in queste prime ore, che innalzare ancora il numero di vittime e l’emergenza umanitaria nel tragico contesto israelo-palestinese.
Il 2023 è un anno di violenze senza precedenti. Dall’inizio dell’anno, già più di 200 Palestinesi erano morti per mano israeliana, inclusi almeno 38 bambini e bambine; un numero di vittime già maggiore di quello registrato in tutto il 2022. Nella sola giornata di oggi, a questi numeri inaccettabili si aggiungono almeno 100 vittime israeliane e almeno 198 palestinesi, e queste cifre sono purtroppo destinate ad aumentare di ora in ora. La popolazione civile non deve mai essere un obiettivo di qualsivoglia azione armata.
Continuare a raccontare questi momenti come episodi isolati non solo non restituisce il quadro di una situazione di crisi protratta, ma rischia di costituire un ulteriore ostacolo alla pace.
Il disinteresse e l’immobilità della comunità internazionale nei confronti della occupazione e della colonizzazione israeliana in Palestina ha creato un clima di impunità di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani commesse da Israele in Palestina: attacchi dei coloni, incursioni mirate, demolizioni di infrastrutture, arresti arbitrari e uccisione di civili sono all’ordine del giorno.
Senza uno sforzo concreto perché i diritti di tutti vengano finalmente riconosciuti e rispettati non solo non potrà esserci pace, ma attacchi e massacri avranno inevitabilmente dimensioni sempre più feroci.
Chiediamo quindi al governo italiano, all’Unione Europea e a tutta la comunità internazionale di:
✅ Agire per un immediato cessate il fuoco e per la riapertura di un tavolo di negoziato basato sulle norme e sui principi dei diritti umani e del diritto internazionale
✅ Far ripartire immediatamente la macchina della diplomazia, per porre fine dell’occupazione militare e alla colonizzazione israeliana in Palestina, incluso il blocco che da 15 anni affligge la striscia di Gaza, nel pieno rispetto del diritto internazionale
✅ Cessare la fornitura di armamenti (armi, munizioni, equipaggiamenti ecc.) a tutte le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese, laddove sussista un rischio chiaro e preponderante che tali forniture possano essere usate per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario
✅ Garantire in tempi rapidissimi e senza restrizioni le operazioni di soccorso della popolazione civile, che come sempre sarà la vera vittima di questa ennesima ondata di violenze.
Piattaforma delle ONG italiane in Mediterraneo e Medio Oriente
AOI – Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale

Terre des Hommes presenta Indifesa 2023, il dossier sulla condizione di bambine e ragazze nel mondo

di Redazione GRS


Violenza diffusa

Terre des Hommes ha presentato il Dossier Indifesa sulla condizione di bambine e ragazze nel mondo. I dati mostrano il dramma dei matrimoni precoci e forzati e delle gravidanze precoci e di come  siano in crescita le mutilazioni genitali.
Ascoltiamo Alessandro Rabbiosi, delegato dell’organizzazione in Costa D’Avorio.

La nuova edizione di “Allenatore alleato di salute”: sensibilizzare i cittadini sugli stili di vita sani

di Redazione GRS


Allenatore alleato di salute

Parte la nuova edizione del progetto promosso dalla Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi, insieme al Ministero dello Sport per sensibilizzare i cittadini di tutte le età sugli stili di vita sani. Dal 2016 ad oggi il progetto ha prodotto, corsi di formazione, materiale informativo e attività sui social media.


Foce – Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) lancia, insieme al Ministero dello Sport e al CONI, la nuova edizione di “Allenatore Alleato di Salute”, per promuovere gli stili di vita sani. Un progetto a 360 gradi rivolto innanzitutto agli adolescenti, ma strutturato per raggiungere tutti i cittadini, inclusi gli over 65. Nell’ambito dell’iniziativa sono stati realizzati 5 opuscoli informativi da distribuire nelle scuole, su fumo, dieta, alcol, attività fisica e salute mentale.

“La recentissima riforma costituzionale sulla ‘attività sportiva come elemento essenziale del benessere psicofisico’ rende indispensabili le campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione primaria – spiega Francesco Cognetti, Presidente Foce -. La nuova edizione di ‘Allenatore Alleato di Salute’ è una grande campagna nazionale per far comprendere a tutta la popolazione l’importanza dell’attività fisica e rendere lo sport uno degli elementi che accompagnano la quotidianità dei cittadini. Tutto questo accanto allo stimolo forte a seguire una dieta sana, a dire no al fumo e all’abuso di alcol. Il complesso di queste azioni può avere un impatto importantissimo sull’incidenza di gravi patologie, come i tumori e le malattie cardiovascolari”.

In Italia – ricorda Foce – solo l’8,2% degli adolescenti svolge almeno un’ora al giorno di attività fisica (moderata-intensa) come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS); inoltre il 18,2% è in sovrappeso e il 4,4% obeso.
Il periodo post-pandemia, in particolare, fotografa un netto peggioramento degli stili di vita degli under 18 del nostro Paese. Prima dell’emergenza sanitaria (2018), il sovrappeso interessava il 16,6% e l’obesità il 3,2% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Anche i livelli di attività fisica erano migliori (10%), anche se inferiori alla media internazionale (19%). E gli stili di vita scorretti tendono a peggiorare con l’avanzare dell’età: quasi il 30% degli adulti è completamente sedentario e il 24% fuma.

Emblematica la condizione di eccesso ponderale, che interessa complessivamente circa 17 milioni di cittadini over 18 (12.900.000 in sovrappeso e 4.100.000 obesi). “Dati allarmanti – sottolinea Foce – che devono porre la prevenzione in cima alla lista delle priorità”.

“La prevenzione passa anche dalla creazione di una nuova cultura della salute ed è importante iniziare dai giovani, con iniziative come ‘Allenatore Alleato di Salute’, per arrivare fino agli over 65 – sottolinea Rocco Bellantone, Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità -. La sostenibilità del sistema sanitario passa in maniera significativa attraverso la prevenzione primaria e le campagne di sensibilizzazione che vanno in questa direzione sono un investimento indispensabile. L’alleanza tra il mondo della medicina e quello dello sport perciò non può che rappresentare un binomio vincente per promuovere stili di vita salutari”.

“Allenatore Alleato di Salute” dal 2016 ad oggi ha previsto, oltre a corsi di formazione specifici rivolti agli allenatori per trasmettere corretti messaggi di prevenzione ai giovani, la realizzazione e distribuzione di materiale informativo ad hoc e attività sui social media. Partito in Italia, è diventato un esempio virtuoso anche per gli altri Stati europei ed è stato fatto proprio dalla UEFA con il programma “Coaches for Health”. Dopo il calcio, il progetto ha coinvolto altri sport, in particolare la pallacanestro e il canottaggio.

Trasformare lo spreco in risorsa: firmato l’accordo tra Acli e Ali contro la povertà

di Redazione GRS


Da spreco a risorsa

Firmato l’accordo tra Acli e Autonomie locali italiane contro la povertà. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Trasformare lo spreco in risorsa. È questo l’obiettivo dell’accordo firmato ieri tra Acli e Ali (Autonomie Locali Italiane) a Roma, in occasione del Festival delle Città. Già un anno fa hanno avviato un protocollo d’intesa per lanciare iniziative volte all’affermazione dei diritti di cittadinanza, allo sviluppo sostenibile e alla coesione sociale. Oggi Acli e Ali si impegnano concretamente per contrastare povertà attraverso il recupero e la donazione di beni primari.

Aics porta lo “Sport di squadra a scuola”: il piano sociale nazionale che coinvolgerà oltre 25 mila tra genitori e bambini

di Redazione GRS


“Sport di squadra a scuola”

Il piano sociale nazionale che AiCS porta in tutta Italia coinvolgerà oltre 25 mila tra genitori e bambini dai 3 ai 14 anni in ben 30 province italiane.
Ce ne parla Cosimo Renzi, responsabile del progetto.

 


Sport gratuito e qualificato nelle scuole, in orari sia curricolari che pomeridiani, con operatori sportivi preparati e veri open day sportivi per mostrare ai genitori l’importanza di un’attività motoria costante e controllata. Questo il senso del piano sociale nazionale “Sport di squadra a scuola” che AiCS porta in tutta Italia e che, riguarda, ad oggi 25.500 tra genitori e bambini dai 3 ai 14 anni in ben 30 province italiane. Il progetto è finanziato da Sport e Salute e da Sport Governo e patrocinato anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. 2 ore a settimana di sport gratuito e qualificato, per 6 mesi continuativi di attività Il valore aggiunto? Non solo quello di portare bambine e bambini a fare sport, ma anche quello di ingaggiare le famiglie nella pratica dell’attività motoria per tutti, e di sviluppare competenze specifiche negli operatori sportivi sul ruolo dello sport nella crescita dei più piccoli.

L’obesità tra bambini e ragazzi è un fenomeno che si rileva non soltanto in Italia e nei Paesi europei, ma anche nel resto del mondo. Dedicare tempo sufficiente allo sport e all’attività fisica a scuola, all’interno del curricolo formale o nel corso delle attività extracurricolari, può contribuire in modo decisivo a promuovere stili di vita salutari. Parte da qui il progetto Sport di Squadra a Scuola, finanziato da Sport e Salute, coordinato da AiCS e partecipato, in tutta Italia, dagli altri enti di promozione sportiva ACSI, CSEN E MSP.

Il progetto sarà realizzato in ben 31 città d’Italia attivate dalla rete AiCS, che collaboreranno con gli istituti scolastici coinvolti e con le amministrazioni comunali aderenti del territorio al fine di raggiungere attraverso le attività del progetto 2 principali gruppi di destinatari: studenti dai 3 ai 14 anni di età ai quali sarà garantita pratica motoria presso gli istituti scolastici (dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado), come attività curriculare o extra-curriculare, considerando 2 ore a settimana per 6 mesi continuativi; e bambini della stessa età (anche fuori scuola) coinvolti con le loro famiglie in 4 eventi di sport di squadra nel corso dei 6 mesi di attività.

Obiettivo: promuovere la pratica costante di attività fisica e sportiva tra i bambini e i ragazzi fino ai 14 anni e ingaggiare attivamente le famiglie nella promozione della pratica motoria per i bambini e tutta la famiglia; ma anche sviluppare competenze specifiche degli operatori sportivi riguardo l’offerta dell’attività fisica e sportiva e al suo ruolo nella crescita dei bambini e i ragazzi.