Peggio del Qatar
Per Human Rights Watch i Mondiali di calcio 2034 in Arabia Saudita sono semplicemente inconcepibili. Ascoltiamo Vittorio Di Trapani, presidente Federazione nazionale della Stampa italiana.
Per Human Rights Watch i Mondiali di calcio 2034 in Arabia Saudita sono semplicemente inconcepibili. Ascoltiamo Vittorio Di Trapani, presidente Federazione nazionale della Stampa italiana.
L’indagine di Fondazione Libellula sulla percezione della violenza di genere tra i giovani di età compresa tra 14 e 19 anni. Solo il 33% dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni ritiene inaccettabile che un ragazzo diventi violento in seguito a tradimento, contro il 79% delle ragazze.
C’è preoccupazione per il decreto attuativo che riguarda il settore del gioco d’azzardo e che oggi arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri. Inefficaci le misure contro le dipendenze e il rischio è un aumento dell’offerta di gioco secondo la Campagna Mettiamoci in gioco.
Un contest fotografico, concerti live e un coro partecipato. Sono elementi che caratterizzano il novembre di Hugo: il percorso di co-progettazione e co-gestione del Consorzio COeSO con il Comune di Empoli per migliorare la sicurezza urbana nella zona della stazione ferroviaria.
Per i Campi flegrei Legambiente ha chiesto di agire diversamente rispetto al passato durante l’audizione in commissione Ambiente della Camera. Ascoltiamo Anna Savarese.
Da ieri ha smesso di funzionare l’ospedale dell’amicizia turco-palestinese, l’unica struttura della Striscia di Gaza dove vengono curati i malati di cancro, a causa della mancanza di carburante e dei diversi attacchi che lo hanno colpito. Lo dice Medici Senza Frontiere che continua ad invocare il rispetto dei presidi sanitari.
Dopo la vicenda dei fuori onda di Giambruno torna il tema del rapporto tra politica e vita privata per gli italiana. Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti
Le Acli criticano fortemente il testo della manovra economica. “Oltre a mancare i fondi per il sociale, per i Comuni, per gli anziani non autosufficienti e per tante famiglie in povertà assoluta anche norme che vanno nella giusta direzione, come il taglio del cuneo contributivo, vengono finanziate con più debito per lo Stato”, afferma il presidente nazionale Emiliano Manfredonia.
Scoppia il caso scioline al fluoro in Coppa del Mondo: a Soelden la norvegese Ragnhild Mowinckel è stata squalificata per l’utilizzo di questa sostanza. Le scioline con una base di sostanze Pfas che rappresentano anche un rischio per la salute e per l’ambiente.
Le scioline con una base di sostanze Pfas fanno volare gli sci, ed è questo il motivo per cui molti le usano, anche non professionisti, ma rappresentano anche un rischio per la salute e per l’ambiente, tanto che la Fis (La Federazione Internazionale di Sci e Snowboard) le ha messe al bando fin dall’inizio della stagione.
Per alcuni una decisione tardiva, ma la federazione, dopo vari avvertimenti di stop, per vietare veramente i prodotti fluorati utilizzati per la preparazione degli sci ha dovuto attendere i risultati dei test condotti proprio dalla Fis a Falun e Tallin. Test effettuati con l’aiuto della Brucker, azienda di strumenti scientifici, e dell’Ibu, l’International Biathlon Union.
Il caso in passato fu sollevato dal giornale francese Equipe che denunciava il rischio dell’impiego di scioline con sostanze perfluoroalchiliche, o Pfas, nello sci nordico. Il vantaggio di queste scioline, ricavate dalla sintesi di sostanze chimiche, è la maggior capacità di scorrere che danno allo sci grazie alla forte resistenza e idrorepellenza. Sostanze usate nell’industria e per impermeabilizzare i tessuti, ma anche per le pentole antiaderenti.
Altro vantaggio è l’applicazione: si possono stendere sulle solette utilizzando un ferro da stiro particolare. Ma è proprio qui il primo problema, infatti il riscaldamento di queste sostanze le rende più volatili con il rischio che vengano assorbite dall’uomo. E proprio l’Equipe portò a sostegno della sua indagine i casi di preparatori del fondo che avevano già accusato gravi conseguenze fisiche.
Studi hanno dimostrato la pericolosità per l’organismo umano e animale di queste scioline. Un preparatore di sci di fondo, che utilizza queste sostanze, rischia disfunzioni del sistema immunitario e tumori. Inoltre per i più giovani crescono i rischi per lo sviluppo cognitivo e neuro comportamentale, per non parlare di disturbi endocrini.
La Fis inoltre, e non per ultimo, ha voluto il divieto delle scioline al fluoro perché ormai si può parlare di “doping dei materiali”, che potrebbe favorire i team più forti e attrezzati.
Con la rete Resta il 4 e 5 novembre a Sala Consilina nel Vallo di Diano si terrà una due giorni per la giustizia ambientale organizzato con la giornalista Sara Manisera e con il supporto di Libera