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Per gli italiani la scuola è lontana dal mondo del lavoro: il sondaggio Legacoop-Ipsos

di Redazione GRS


Quale scuola

Gli italiani vedono l’istruzione e la formazione scolastica lontana dal mondo del lavoro. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Per gli italiani la scuola è appena sufficiente e lontana dal mondo del lavoro: informatica e telecomunicazioni, assistenza e sanità, elettronica ed elettrotecnica sono i percorsi formativi che offrono più opportunità. Lo rileva il sondaggio di Area Studi Legacoop e Ipsos. Per il presidente nazionale Simone Gamberini: “Il PNRR sia l’occasione per orientare le scelte strategiche anche a livello educativo, perché gli studenti diventino agenti di cambiamento, incorporando i valori della sostenibilità”.

“Il mondo in una classe”: le disuguaglianze educative nel dossier di Save the children

di Redazione GRS


Il mondo in una classe

Le disuguaglianze educative in un dossier di Save the children. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

“L’anno scolastico 2023 si apre in salita. Nonostante sia il primo dopo la fine ufficiale della pandemia, resta l’impoverimento educativo che il Covid-19 ha causato in questi anni”. È la denuncia di Save the Children, che nel rapporto “Il mondo in una classe” fotografa le disuguaglianze educative presenti nella scuola italiana e che compromettono i percorsi di crescita di bambine, bambini e adolescenti in Italia, in particolare gli studenti con background migratorio.

Per chi è nato o arrivato in Italia da piccolissimo, italiano di fatto ma non di diritto, c’è un percorso a ostacoli complesso. La scuola inoltre risente dell’impatto della crisi demografica e tornano a scendere anche gli investimenti nell’istruzione, inferiori rispetto alla media europea.

Trento è la città più sportiva d’Italia, in coda i centri del Sud: ecco i dati de Il Sole 24 Ore

di Redazione GRS


Tutti i numeri dello sport

Pubblicata la 17^ edizione dell’Indice di sportività de Il Sole 24 Ore, che misura la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali per quantificarne l’impatto sul benessere della popolazione locale. Al primo posto si conferma Trento, dati negativi per il Sud.

Medaglia d’argento per Trieste, che si conferma una specialista di sportività: due volte al vertice (per atleti tesserati e sport dell’acqua), più cinque riconoscimenti e ulteriori sei presenze nella top 10 delle singole classifiche. Al terzo posto una new entry, Cremona, con una leadership importante nello sport femminile, ma anche negli sport di squadra. Quarto posto per Firenze, che guadagna 8 posizioni rispetto alla scorsa rilevazione, quinto per Milano. Nulla da fare per le regioni del Sud, che riescono a restare a galla solo grazie all’indicatore relativo alla formazione sportiva, con Enna in testa.