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Firmato l’accordo Unhcr-Fifa: favorire l’accesso dei rifugiati al mondo del calcio

di Redazione GRS


Entrate in campo

Fifa e Unhcr hanno firmato un accordo per favorire l’accesso dei rifugiati al mondo del calcio. Entrambe le organizzazioni lavoreranno a stretto contatto con le persone costrette a fuggire dal proprio Paese e contribuiranno a rafforzare le comunità facilitando anche l’accesso all’istruzione per bambini e ragazzi.

La cerimonia di firma tenutasi a Ginevra, in Svizzera, è stata presieduta da Gianni Infantino, Presidente Fifa, e da Filippo Grandi, Alto Commissario dell’Onu per i Rifugiati, si sono entrambi impegnati a un continuativo rapporto di collaborazione che possa avere un impatto positivo sulla società a livello globale, attraverso il calcio, obiettivo chiave questo, per il Presidente della Fifa. Il mandato dell’Unhcr è quello di aiutare le persone costrette a fuggire, a causa di conflitti e persecuzioni. Attualmente, le persone in fuga sono oltre 110 milioni, una cifra mai raggiunta prima, e la gran parte è accolta da Paesi a basso o medio reddito. La cerimonia per la firma, si è tenuta ad appena otto giorni dall’inizio del Campionato mondiale di calcio femminile Fifa 2023™ che si giocherà in Australia e Nuova Zelanda, durante il quale il partenariato appena siglato sarà già attivo.

L’accordo fa seguito a una collaborazione tra Fifa e Unhcr degli ultimi quattro anni. A marzo 2022, le due organizzazioni hanno lanciato un appello congiunto a livello globale per raccogliere fondi a favore delle persone costrette a fuggire dal conflitto in corso in Ucraina. In base al memorandum d’intesa, le due organizzazioni continueranno la collaborazione svolgendo attività in ambito calcistico e progetti a favore della coesione sociale, dell’istruzione e della crescita dei giovani, impegnandosi a offrire soluzioni e opportunità tramite lo sport. Fifa e Unhcr, inoltre, collaboreranno per assicurare che calciatrici e calciatori bisognosi di protezione internazionale ottengano il supporto adeguato.

Subito dopo la cerimonia di firma, Infantino ha affermato: “Ringrazio l’Alto Commissario Filippo Grandi per il ruolo svolto dall’Unhcr nel riunire le nostre due organizzazioni. Auspico che questo partenariato sarà proficuo, significativo e di forte impatto. Crediamo moltissimo in questa collaborazione e vorrei rassicurare tutti circa il mio impegno personale a garantire il nostro piccolo contributo, a regalare un sorriso ai bambini, ma anche agli adulti come noi, che, in tutto il mondo, tornano bambini quando vedono un pallone. Diciamo spesso che il calcio ha il potere di unire il mondo, e il lavoro che Fifa e Unhcr faranno insieme grazie a quest’accordo è un chiaro impegno a tal fine”.  

“Siamo pronti a lavorare insieme, collaborare in numerosi campi rifugiati e nelle differenti aree in cui ci sia esigenza”, ha continuato Infantino. “Quante più persone raggiungeremo – sicuramente un po’– soprattutto giovani, in tutto il mondo, tanto meglio sarà. Inoltre, i progetti sostenuti dalla Fondazione Fifa, hanno l’obiettivo di migliorare la condizione di tutte le persone nel mondo costrette alla fuga, trasferendo loro le competenze necessarie per ricostruire la propria vita e offrire il proprio contributo alle loro nuove comunità”.

Grandi, a sua volta, ha affermato: “Il calcio è lo sport più popolare al mondo, giocato da atlete e atleti provenienti da ogni angolo del pianeta, compresi molti rifugiati. Per le persone costrette a fuggire, il calcio può rappresentare un punto di svolta per aiutarle a superare le molte sfide che devono affrontare. Svolge un ruolo determinante, dal momento che ne promuove l’inclusione in seno alle comunità in cui le persone hanno trovato asilo”.

Grandi ha continuato: “Grazie a questo partenariato, il mondo del calcio sta mostrando vera solidarietà nei confronti sia dei milioni di persone che sono state costrette a fuggire, che delle comunità che le accolgono. Ci auguriamo di registrare risultati tangibili con quest’importante collaborazione”.

Si prevede che il Campionato mondiale di calcio femminile FIFA in Australia e Nuova Zelanda raggiunga un audience globale di 2 miliardi di persone, e che, in linea con gli impegni assunti in seno al memorandum d’intesa, le due parti chiedano ai membri della comunità del calcio, nel corso del torneo, di mostrarsi uniti per la pace (Unite for Peace). Durante le partite degli ottavi di finale, alle capitane delle Nazionali verrà chiesto di indossare le fasce che promuovono quanto sottoscritto dal memorandum, e saranno diffusi messaggi tramite i LED a bordo campo, gli schermi degli stadi e i social media, al fine di raggiungere un audience globale e assicurare la massima diffusione di questo importante messaggio.

Fifa e Unhcr, inoltre, collaboreranno per sensibilizzare il pubblico in relazione alle giornate internazionali chiave, quali la Giornata Mondiale del Rifugiato, e continueranno ad attivarsi congiuntamente per la realizzazione di campagne volte a sostenere i programmi di aiuti umanitari vitali nonché la creazione di soluzioni a lungo termine promosse dall’UNHCR a sostegno dei rifugiati.

Ieri a Bologna l’incontro “Le città per l’economia sociale”: parla Vanessa Pallucchi (Forum terzo settore)

di Redazione GRS


Le città per l’economia sociale

Ieri l’incontro promosso da Città metropolitana di Bologna e Comune di Bologna con il patrocinio Regione Emilia-Romagna in collaborazione con AICCON ed Euricse. Ascoltiamo la portavoce del Forum terzo settore Vanessa Pallucchi.

È nata la sezione paralimpica delle Fiamme Oro: 6 donne e 7 uomini i primi a giurare in Polizia

di Redazione GRS


Lo giuro

Nella pianta organica della Polizia di Stato è nato un nuovo corpo: la sezione paralimpica delle Fiamme Oro. Il servizio di Elena Fiorani.

Con il giuramento davanti al presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli e al capo della polizia Vittorio Pisani, Bebe Vio e altri 12 atleti fanno la storia nella polizia italiana: sono 6 donne e 7 uomini, i primi a giurare indossando la maglia rossa della polizia. Entrano in ruolo tecnico-scientifico, assunti a tempo indeterminato come agenti tecnici. Pancalli ha sottolineato come il mondo paralimpico non sia solo un mero contenitore di medaglie ma qualcosa di più: “Vogliamo essere un pezzo di politiche pubbliche del Paese” ha detto, spiegando che questo giuramento è un risultato storico per il Paese perchè è un tassello di quella silenziosa rivoluzione culturale che il comitato paralimpico sta portando avanti da anni.