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“Self-Advopoly”: il gioco didattico sui diritti delle persone con disabilità presentato all’Assemblea Nazionale Anffas

di Redazione GRS


Il giro del mondo in 8 tappe

Presentato a Bologna durante l’Assemblea Nazionale Anffas 2023, il gioco didattico dal titolo «Self-Advopoly», volto a promuovere i temi dell’autodeterminazione, dell’autorappresentanza e della Qualità di Vita delle persone con disabilità, oltre che la conoscenza dei diritti sanciti della Convenzione Onu.

Razzismo negli stadi: in Spagna la polizia potrà sospendere le partite nel caso di clamorosi eventi

di Redazione GRS


Sospesa per razzismo

In Spagna la polizia potrà sospendere le partite nel caso di clamorosi eventi di razzismo sugli spalti. Il governo spagnolo ha impresso un’accelerazione alla lotta contro razzismo e xenofobia dopo i gravi insulti subiti dal calciatore brasiliano del Real Madrid Vinicius Junior.

Basta razzismo negli stadi, in Spagna lo Stato scavalca gli arbitri: la polizia avrà il potere di sospendere le partite di calcio nel caso di clamorosi eventi di razzismo sugli spalti. Lo scrive El Paìs, che ha avuto accesso ad una nuova circolare del Ministero dell’Interno con la quale lo Stato “ha deciso di darsi una mossa nella lotta al razzismo e alla xenofobia negli impianti sportivi dopo i gravi insulti subiti dal calciatore brasiliano del Real Madrid Vinicius Junior il 21 maggio allo stadio Mestalla di Valencia“.

“Il dipartimento diretto da Fernando Grande-Marlaska – scrive il giornale spagnolo – ha preparato una circolare con la quale rafforza il ruolo degli agenti e delle forze di sicurezza dello Stato e, in particolare, del comando di polizia che svolge il coordinamento della sicurezza in ogni impianto sportivo”. Ora la polizia spagnola “può sollecitare gli arbitri a non far cominciare, bloccare o sospendere temporaneamente o definitivamente una partita quando gli episodi di razzismo sono gravi e può anche decidere unilateralmente di sgomberare lo stadio o parte di esso in casi urgenti di alterazione della pubblica sicurezza o di grave rischio”.

Fino ad ora, il protocollo che regola i campi di calcio spagnoli, redatto nel 2017 dalla Fifa e applicato dalla Federazione reale spagnola di calcio (Rfef), lascia la decisione di sospendere il gioco all’ufficiale di gara. Con questa regola, e nonostante la Liga abbia registrato 14 casi simili a quello subito da Vinicius a Valencia, solo una volta è stata interrotta una partita in Spagna: tra Rayo Vallecano e Albacete in Seconda Divisione nel dicembre 2019, dopo che i tifosi locali hanno più volte chiamato “nazista” Roman Zozulia.

La nuova circolare del Ministero dell’Interno, che sarà inviata nei prossimi giorni alla Polizia di Stato, alla Guardia Civil e alle Delegazioni di Governo per la sua entrata in vigore, delinea “i principali criteri che devono governare l’azione del Coordinatore della Sicurezza”, figura che è stata creata con la legge del 2007 contro la violenza, il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza nello sport e da allora è responsabile della sicurezza degli eventi sportivi. Il documento specifica che la polizia può “proporre” all’arbitro la sospensione di un incontro quando ravvisi tra gli spettatori “atti o comportamenti violenti, razzisti, xenofobi o intolleranti”. Se gli incidenti sono “gravi”, l’ufficiale di polizia proporrà addirittura “la sospensione definitiva”. Se persistono gli incidenti che hanno causato l’interruzione provvisoria della gara, la polizia può “proporre lo sgombero parziale o totale delle tribune o di un determinato gruppo di spettatori, per la successiva prosecuzione della competizione”.

Questa misura deve essere presa di comune accordo tra il coordinatore della sicurezza e l’arbitro, e deve tener conto di diversi fattori prima di prenderla. Tra questi, va soppesata “la gravità dei fatti accaduti”, “l’evoluzione prevedibile di eventi che il provvedimento di sgombero potrebbe supporre tra il pubblico” o come inciderebbe sullo svolgimento della competizione. Il responsabile del dispositivo di polizia ha la il potere di “ordinare di propria iniziativa” lo sgombero dello stadio senza consultare l’arbitro.

A Palermo nasce “Accùra”, un presidio sanitario dedicato ai più fragili

di Redazione GRS


Accùra

A Palermo nasce un presidio sanitario dedicato ai più fragili. Il servizio è di Elena Fiorani.

Un luogo di prossimità dedicato a tutte le persone vulnerabili che vivono sul territorio e che hanno difficoltà nell’accesso ai servizi sociosanitari pubblici. Si chiama Accùra ed è un poliambulatorio realizzato a Palermo da Intersos insieme alla Cooperativa Sociale Sviluppo Solidale e altre realtà del territorio. L’obiettivo è quello di garantire il diritto alla salute per tutti promuovendo stili di vita sani. Non soltanto cura e prevenzione di patologie, ma anche presa in carico e accompagnamento in ottica di prossimità.