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È nata la sezione paralimpica delle Fiamme Oro: 6 donne e 7 uomini i primi a giurare in Polizia

di Redazione GRS


Lo giuro

Nella pianta organica della Polizia di Stato è nato un nuovo corpo: la sezione paralimpica delle Fiamme Oro. Il servizio di Elena Fiorani.

Con il giuramento davanti al presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli e al capo della polizia Vittorio Pisani, Bebe Vio e altri 12 atleti fanno la storia nella polizia italiana: sono 6 donne e 7 uomini, i primi a giurare indossando la maglia rossa della polizia. Entrano in ruolo tecnico-scientifico, assunti a tempo indeterminato come agenti tecnici. Pancalli ha sottolineato come il mondo paralimpico non sia solo un mero contenitore di medaglie ma qualcosa di più: “Vogliamo essere un pezzo di politiche pubbliche del Paese” ha detto, spiegando che questo giuramento è un risultato storico per il Paese perchè è un tassello di quella silenziosa rivoluzione culturale che il comitato paralimpico sta portando avanti da anni.

Amnesty Italia critica il ddl eco-vandali: a rischio le garanzie di libertà di assemblea e protesta

di Redazione GRS


Dissenso a rischio

Non piace ad Amnesty International Italia il disegno di legge in discussione al Senato denominato Eco-vandali. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.

Metterebbe a rischio le garanzie di libertà di assemblea e protesta assicurate dall’ordinamento italiano e tutelate dagli strumenti internazionali, regionali ed europei di cui l’Italia è parte. Non piace ad Amnesty International Italia il ddl eco-vandali in discussione al Senato. “Quando l’attivismo e la disobbedienza civile vengono criminalizzati, non solo si mettono a tacere i singoli, ma si delegittimano anche gruppi specifici di manifestanti e le cause per cui questi si attivano”, ha dichiarato Mariapaola Boselli, ricercatrice dell’Ufficio campagne di Amnesty Italia.

Calcio e diritti: le donne iraniane potranno entrare negli stadi durante la prossima stagione

di Redazione GRS


Una nuova stagione

Le donne iraniane, che possono assistere alle partite di calcio solo in rare occasioni, potranno entrare negli stadi durante la prossima stagione. L’accesso agli eventi sportivi è stato vietato alle iraniane sin dalla rivoluzione islamica del 1979.

“Quest’anno, una delle caratteristiche principali di questo campionato…è che assisteremo all’ingresso delle donne negli stadi”, ha dichiarato il capo della Federazione del calcio iraniana, Mehdi Taj durante una trasmissione in diretta della cerimonia del sorteggio per la prossima stagione del massimo campionato di calcio iraniano. Il torneo a 16 squadre inizierà il prossimo mese.
L’Iran ha in gran parte vietato alle spettatrici di sesso femminile l’accesso al calcio e ad altri stadi sportivi sin dalla rivoluzione islamica del 1979. Nonostante nessuna legge vieti la loro partecipazione i religiosi hanno sempre sostenuto che le donne devono essere protette dall’atmosfera maschile e dalla vista di atleti maschi in pantaloncini in campo.
Taj ha spiegato che alcuni stadi nelle città di Isfahan, Kerman e Ahvaz – ma non nella capitale Teheran – sono “pronti” per ospitare le donne.
Un anno fa alle donne è stato permesso per la prima volta da anni di assistere a una partita del campionato nazionale di calcio, quando il club di Teheran Esteghlal ha affrontato Mes Kerman. In un altro raro caso, nell’ottobre 2019, a circa 4.000 donne è stato permesso di assistere alla partita di qualificazione alla Coppa del Mondo 2022 dell’Iran contro la Cambogia allo stadio Azadi di Teheran.
L’Iran ha subito crescenti pressioni per consentire alle donne di partecipare alle partite dopo la morte nel 2019 della tifosa Sahar Khodayari, che si è data fuoco per paura di essere messa in carcere dopo aver tentato di assistere a una partita travestita da uomo.