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Sport e uguaglianza di genere: lanciato il progetto “All In Plus”

di Redazione GRS


“All In Plus”

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea lanciano il progetto per promuovere una maggiore uguaglianza di genere nello sport. L’iniziativa si struttura su tre pilastri: raccolta e analisi dei dati in aree chiave, buone pratiche e lavoro con i media per sensibilizzare sulle disuguaglianze di genere nello sport.

L’evento è stato aperto da Marja Ruotanen, Direttrice generale della Democrazia e della Dignità umana, Consiglio d’Europa, Themis Christophidou, Direttrice generale dell’Istruzione, della gioventù, dello sport e della cultura, Commissione europea, João Paulo Correia, Segretario di Stato per la Gioventù e lo Sport, Portogallo, Óskar Þór Ármannsson, Capo dell’Unità dello Sport, Ministero dell’Istruzione e dei Minori, Islanda, Presidenza del Comitato dei Ministri.

Gli obiettivi chiave sono assicurare che la relativa invisibilità delle donne nello sport e la continua mancanza di consapevolezza rispetto allo squilibrio di genere nello sport e i problemi correlati siano posti chiaramente in primo piano.

Il progetto si struttura attorno a tre pilastri:
Raccolta e analisi dei dati in sei aree chiave (leadership, coaching, partecipazione, media/comunicazione, violenza di genere nello sport e politiche e programmi in materia di uguaglianza di genere);
Creazione di un centro di risorse online che evidenzi esempi di migliori pratiche;
Lavoro con e attraverso i media per assicurare una maggiore sensibilizzazione rispetto alle disuguaglianze di genere nello sport.
Dopo la proiezione del documentario “A land shaped by women”, la regista e campionessa mondiale di snowboard Anne-Flore Marxer risponderà alle domande del pubblico.

Il Consiglio d’Europa e l’Unione europea portano avanti la loro cooperazione in ambito di uguaglianza di genere nello sport nel quadro del progetto congiunto “All In Plus” (marzo 2023 – marzo 2025). Il gruppo di alto livello sull’uguaglianza di genere nello sport dell’UE ha sottolineato il successo del progetto congiunto UE-CdE “All In” (marzo 2018 – ottobre 2019) e ha posto l’accento sulla necessità di svilupparlo e attuarlo ulteriormente (“Verso una maggiore uguaglianza nello sport – Raccomandazioni e piano d’azione presentati dal gruppo di alto livello sull’uguaglianza di genere nello sport (2022)”.

“NOI+”: valorizzare le competenze dei volontari

di Redazione GRS


 

 

Nell’anno europeo delle competenze 2023, Forum Terzo Settore e Caritas Italiana, in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre, portano avanti l’impegno per far riconoscere le competenze dei volontari.

Attraverso l’indagine “NOI+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato“, si punta a coinvolgere una vasta platea di volontari nel nostro Paese per far emergere, attraverso un questionario da compilare su www.noipiu.it, le competenze acquisite durante la loro esperienza e compiere così il primo, imprescindibile passo verso il loro riconoscimento anche all’esterno.

Le attività di volontariato hanno infatti ricadute positive, oltre che sull’acquisizione di consapevolezza di sé e della società, anche sulla formazione, sul lavoro e nell’esercizio della cittadinanza attiva. Ad oggi, però, non esiste un sistema che riconosca formalmente e valorizzi le competenze dei volontari, mentre lo stesso Codice del Terzo Settore punta al raggiungimento di questo obiettivo, disponendo che vengano definiti “i criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato”.

Il traguardo è molto importante per le organizzazioni di volontariato e per tutto il Terzo settore.
Chiunque abbia svolto, almeno una volta nella vita, attività di volontariato, può rispondere a semplici domande su www.noipiu.it: scoprirà competenze che non pensava di avere, contribuirà a far emergere il proprio valore e quello della propria rete e a rafforzare il ruolo del volontariato per una società più inclusiva e partecipata.

In sella verso il traguardo mondiale: l’Eroica punta all’Unesco

di Redazione GRS


Una corsa Eroica

La manifestazione dedicata alle biciclette d’epoca punta all’Unesco. Il servizio di Elena Fiorani

Nata nelle terre di Siena, L’Eroica conquista sempre più appassionati, dal Giappone al Sud Africa, e adesso vuole raggiungere un nuovo traguardo: il patrimonio dei beni immateriali dell’umanità. Dopo l’anteprima mondiale del 22 aprile in Giappone, domenica la manifestazione arriva a Montagu in Sud Africa, tra gli struzzi e i babbuini attoniti spettatori all’incrocio tra gli Oceani Atlantico e Indiano.

Un giro del mondo che punta a consacrare la cultura delle due ruote in sinergia con lo stile di vita, il paesaggio e l’arte del cibo nelle terre del buon vivere. Fregiarsi del titolo Unesco ha un significato culturale, ma anche un effetto domino di investimenti in un asset di crescita ideale per l’intera regione, che punta molto sul suo sistema diffuso di Cammini e Ciclovie.