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È emergenza umanitaria al confine Ciad-Sudan: migliaia di persone in fuga con la stagione delle piogge alle porte

di Redazione GRS


Pericolo imminente

Migliaia di persone in Ciad sono in fuga dal conflitto in Sudan, rischiano di non avere più accesso all’assistenza umanitaria e sanitaria a causa dell’arrivo della stagione delle piogge. Lo dice Medici Senza Frontiere che spiega come oltre allo scarso accesso all’acqua potabile, si teme un aumento delle malattie infettive e di malattie trasmesse dall’acqua.

Sfruttamento minorile, Unicef: 67 infortuni con esito mortale nel quinquennio 2017-2021

di Redazione GRS


Sfruttamento minorile

Pubblicato il I rapporto statistico di Unicef con i dati sui lavoratori minorenni nel nostro Paese. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Tra il 2017 e il 2021 sono stati 67 gli infortuni con esito mortale per la fascia di età 15-19 anni. La Regione Veneto rappresenta la prima Regione per infortuni mortali. Abruzzo, Basilicata, Sardegna, la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta non registrano nessun infortunio con esito mortale nel quinquennio preso in esame. Sono i dati del 1° rapporto statistico di Unicef “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro”: nel 2022 sono 69.601 i lavoratori minorenni 15-17 anni, in aumento rispetto al 2021.

Violenze, discriminazioni, arresti arbitrari: la denuncia di Emergency sugli immigrati in Tunisia

di Redazione GRS


Scenario disumano

Per decine di migliaia di immigrati subsahariani la situazione in Tunisia è caratterizzata da violenze, discriminazioni e arresti arbitrari. Lo denuncia Emergency che spiega come la scelta dell’Italia e dell’Europa di inviare denaro per delegare il controllo delle frontiere a un Paese che non rispetta i diritti umani, possa essere pericoloso.

Greenpeace Italia pubblica il 3° rapporto del progetto Mare caldo: monitorare gli impatti della crisi climatica

di Redazione GRS


Mare caldo

La crisi climatica impoverisce i mari italiani e aumenta gli eventi estremi. Il servizio è di Anna Monterubbianesi.

Greenpeace Italia ha pubblicato terzo rapporto del progetto Mare caldo, condotto con l’Università di Genova, per monitorare gli impatti della crisi climatica sui nostri mari. I dati confermano un aumento generalizzato delle temperature con conseguenze su flora e fauna del Mediterraneo e un’intensificazione degli eventi climatici estremi.

«Il nostro mare sta pagando un prezzo elevato e gli effetti della crisi climatica e delle anomalie termiche sono evidenti in tutte le aree di monitoraggio, indipendentemente dalla localizzazione geografica o dal livello di conservazione dei siti» dichiarano dall’associazione.