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La nuova edizione di “Allenatore alleato di salute”: sensibilizzare i cittadini sugli stili di vita sani

di Redazione GRS


Allenatore alleato di salute

Parte la nuova edizione del progetto promosso dalla Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi, insieme al Ministero dello Sport per sensibilizzare i cittadini di tutte le età sugli stili di vita sani. Dal 2016 ad oggi il progetto ha prodotto, corsi di formazione, materiale informativo e attività sui social media.


Foce – Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) lancia, insieme al Ministero dello Sport e al CONI, la nuova edizione di “Allenatore Alleato di Salute”, per promuovere gli stili di vita sani. Un progetto a 360 gradi rivolto innanzitutto agli adolescenti, ma strutturato per raggiungere tutti i cittadini, inclusi gli over 65. Nell’ambito dell’iniziativa sono stati realizzati 5 opuscoli informativi da distribuire nelle scuole, su fumo, dieta, alcol, attività fisica e salute mentale.

“La recentissima riforma costituzionale sulla ‘attività sportiva come elemento essenziale del benessere psicofisico’ rende indispensabili le campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione primaria – spiega Francesco Cognetti, Presidente Foce -. La nuova edizione di ‘Allenatore Alleato di Salute’ è una grande campagna nazionale per far comprendere a tutta la popolazione l’importanza dell’attività fisica e rendere lo sport uno degli elementi che accompagnano la quotidianità dei cittadini. Tutto questo accanto allo stimolo forte a seguire una dieta sana, a dire no al fumo e all’abuso di alcol. Il complesso di queste azioni può avere un impatto importantissimo sull’incidenza di gravi patologie, come i tumori e le malattie cardiovascolari”.

In Italia – ricorda Foce – solo l’8,2% degli adolescenti svolge almeno un’ora al giorno di attività fisica (moderata-intensa) come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS); inoltre il 18,2% è in sovrappeso e il 4,4% obeso.
Il periodo post-pandemia, in particolare, fotografa un netto peggioramento degli stili di vita degli under 18 del nostro Paese. Prima dell’emergenza sanitaria (2018), il sovrappeso interessava il 16,6% e l’obesità il 3,2% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Anche i livelli di attività fisica erano migliori (10%), anche se inferiori alla media internazionale (19%). E gli stili di vita scorretti tendono a peggiorare con l’avanzare dell’età: quasi il 30% degli adulti è completamente sedentario e il 24% fuma.

Emblematica la condizione di eccesso ponderale, che interessa complessivamente circa 17 milioni di cittadini over 18 (12.900.000 in sovrappeso e 4.100.000 obesi). “Dati allarmanti – sottolinea Foce – che devono porre la prevenzione in cima alla lista delle priorità”.

“La prevenzione passa anche dalla creazione di una nuova cultura della salute ed è importante iniziare dai giovani, con iniziative come ‘Allenatore Alleato di Salute’, per arrivare fino agli over 65 – sottolinea Rocco Bellantone, Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità -. La sostenibilità del sistema sanitario passa in maniera significativa attraverso la prevenzione primaria e le campagne di sensibilizzazione che vanno in questa direzione sono un investimento indispensabile. L’alleanza tra il mondo della medicina e quello dello sport perciò non può che rappresentare un binomio vincente per promuovere stili di vita salutari”.

“Allenatore Alleato di Salute” dal 2016 ad oggi ha previsto, oltre a corsi di formazione specifici rivolti agli allenatori per trasmettere corretti messaggi di prevenzione ai giovani, la realizzazione e distribuzione di materiale informativo ad hoc e attività sui social media. Partito in Italia, è diventato un esempio virtuoso anche per gli altri Stati europei ed è stato fatto proprio dalla UEFA con il programma “Coaches for Health”. Dopo il calcio, il progetto ha coinvolto altri sport, in particolare la pallacanestro e il canottaggio.

Trasformare lo spreco in risorsa: firmato l’accordo tra Acli e Ali contro la povertà

di Redazione GRS


Da spreco a risorsa

Firmato l’accordo tra Acli e Autonomie locali italiane contro la povertà. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Trasformare lo spreco in risorsa. È questo l’obiettivo dell’accordo firmato ieri tra Acli e Ali (Autonomie Locali Italiane) a Roma, in occasione del Festival delle Città. Già un anno fa hanno avviato un protocollo d’intesa per lanciare iniziative volte all’affermazione dei diritti di cittadinanza, allo sviluppo sostenibile e alla coesione sociale. Oggi Acli e Ali si impegnano concretamente per contrastare povertà attraverso il recupero e la donazione di beni primari.

Aics porta lo “Sport di squadra a scuola”: il piano sociale nazionale che coinvolgerà oltre 25 mila tra genitori e bambini

di Redazione GRS


“Sport di squadra a scuola”

Il piano sociale nazionale che AiCS porta in tutta Italia coinvolgerà oltre 25 mila tra genitori e bambini dai 3 ai 14 anni in ben 30 province italiane.
Ce ne parla Cosimo Renzi, responsabile del progetto.

 


Sport gratuito e qualificato nelle scuole, in orari sia curricolari che pomeridiani, con operatori sportivi preparati e veri open day sportivi per mostrare ai genitori l’importanza di un’attività motoria costante e controllata. Questo il senso del piano sociale nazionale “Sport di squadra a scuola” che AiCS porta in tutta Italia e che, riguarda, ad oggi 25.500 tra genitori e bambini dai 3 ai 14 anni in ben 30 province italiane. Il progetto è finanziato da Sport e Salute e da Sport Governo e patrocinato anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. 2 ore a settimana di sport gratuito e qualificato, per 6 mesi continuativi di attività Il valore aggiunto? Non solo quello di portare bambine e bambini a fare sport, ma anche quello di ingaggiare le famiglie nella pratica dell’attività motoria per tutti, e di sviluppare competenze specifiche negli operatori sportivi sul ruolo dello sport nella crescita dei più piccoli.

L’obesità tra bambini e ragazzi è un fenomeno che si rileva non soltanto in Italia e nei Paesi europei, ma anche nel resto del mondo. Dedicare tempo sufficiente allo sport e all’attività fisica a scuola, all’interno del curricolo formale o nel corso delle attività extracurricolari, può contribuire in modo decisivo a promuovere stili di vita salutari. Parte da qui il progetto Sport di Squadra a Scuola, finanziato da Sport e Salute, coordinato da AiCS e partecipato, in tutta Italia, dagli altri enti di promozione sportiva ACSI, CSEN E MSP.

Il progetto sarà realizzato in ben 31 città d’Italia attivate dalla rete AiCS, che collaboreranno con gli istituti scolastici coinvolti e con le amministrazioni comunali aderenti del territorio al fine di raggiungere attraverso le attività del progetto 2 principali gruppi di destinatari: studenti dai 3 ai 14 anni di età ai quali sarà garantita pratica motoria presso gli istituti scolastici (dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado), come attività curriculare o extra-curriculare, considerando 2 ore a settimana per 6 mesi continuativi; e bambini della stessa età (anche fuori scuola) coinvolti con le loro famiglie in 4 eventi di sport di squadra nel corso dei 6 mesi di attività.

Obiettivo: promuovere la pratica costante di attività fisica e sportiva tra i bambini e i ragazzi fino ai 14 anni e ingaggiare attivamente le famiglie nella promozione della pratica motoria per i bambini e tutta la famiglia; ma anche sviluppare competenze specifiche degli operatori sportivi riguardo l’offerta dell’attività fisica e sportiva e al suo ruolo nella crescita dei bambini e i ragazzi.

Si è celebrato il Giorno del Dono 2023: parla Cinzia Di Stasio, segretaria generale Istituto Italiano Donazione

di Redazione GRS


Impegno e solidarietà

Il dono come strumento di partecipazione attiva nella società: è uno dei temi al centro del Giorno del Dono che si è celebrato ieri con eventi in tutta Italia.
Ascoltiamo Cinzia Di Stasio, segretaria generale dell’Istituto Italiano della Donazione.

 

“Umbria, verso un welfare basato sui diritti”: 100 progetti di vita indipendente per 100 persone con disabilità

di Redazione GRS


Autonomia e inclusione

In Umbria, grazie al progetto Welfare 4.0, verranno realizzati 100 progetti di vita indipendente per altrettante persone con disabilità, con l’obiettivo di garantire loro la possibilità di prendere decisioni autonome sulla propria vita e di vivere in modo indipendente.
Ascoltiamo Andrea Tonucci di Fish Umbria.