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“Arrivederci stelle”: la Nuova Ecologia dedica la storia di copertina all’inquinamento luminoso

di Redazione GRS


Proteggiamo il futuro

Secondo una ricerca pubblicata su “Science”, un bambino nato oggi in un luogo dove sono visibili 250 stelle, quando compirà 18 anni potrà vederne appena 100. “Arrivederci stelle” è il titolo della storia di copertina di Nuova Ecologia di aprile dedicata alle cause ed effetti dell’inquinamento luminoso sulla nostra salute e sulla biodiversità.

Lo sport entra nel carcere di San Vittore con “Liberi di giocare”: il progetto di Csi Milano

di Redazione GRS


Liberi di giocare

I detenuti di San Vittore, a Milano, e di Monza, grazie alle società sportive partecipano con entusiasmo alle proposte del progetto promosso dal Csi territoriale: grazie a Liberi di giocare lo sport entra nelle carceri per garantire ai detenuti allenamenti e partite.

Tra i numerosi progetti che il Csi, il Comitato di Milano svolge sull’hinterland e, nello specifico presso le carceri, ce n’è uno che riguarda la “Casa Circondariale Francesco Di Cataldo”, conosciuta come il carcere di San Vittore: “Liberi di giocare”, all’insegna dello sport, per garantire ai detenuti allenamenti e partite di calcio, basket e pallavolo. Proprio nell’ambito del progetto calcio, nelle scorse settimane è avvenuto un episodio degno di nota: durante uno dei tanti e soliti allenamenti svolti all’interno della struttura penitenziaria, tra i detenuti che partecipano con costanza si nota subito l’assenza di chi è sempre presente, ovvero Paolo. La sua assenza non passa inosservata, ma nessuno decide di dargli troppo peso, anche perché spesso capita che al sabato i detenuti si ritrovino impegnati nei colloqui con i familiari. Dopo quasi mezz’ora dall’inizio dell’allenamento, però, accade qualcosa di inaspettato: Paolo è assente per un motivo ben preciso, perché ha ricevuto la notizia che attendeva da tempo, ovvero è libero e può finalmente uscire.

Si sente il rumore inconfondibile del giro di chiave da parte dell’agente, entra Paolo in campo – indossa jeans e un maglioncino, non la solita divisa sportiva – e scatta un applauso: in campo, dalle finestre, nei corridoi. Applaudono tutti, partono anche i cori in suo onore: “Paolino, Paolino, Paolino”. Paolo è quasi un uomo di mezza età e, dopo due anni e otto mesi, torna a rivedere la luce del sole. Tanto affetto è giustificato proprio dalla sua età e perché dentro il Carcere di San Vittore nel corso del tempo è diventato un punto di riferimento, voluto bene e rispettato. Abbracci interminabili da parte di tutti, con Paolo che si ritrova spaesato, in una situazione in cui probabilmente non è abituato a fronteggiare, non sapendo da che parte voltarsi prima, inondato da così tanta umanità dai suoi “compagni di cella” da farlo sentire quasi in imbarazzo.

Travolto dall’affetto della sua famiglia, sì perché dopo anni che condividi ogni minuto della tua vita con le stesse persone, quelle stesse persone diventano la tua famiglia, lascia – quasi come se fosse una superstar dopo l’omaggio ricevuto – il campo e si dirige verso l’uscita: lì dove sa che c’è una nuova e seconda vita che lo aspetta. Spesso, verso le carceri e i detenuti, si ha un atteggiamento pregiudiziale, bollando come “carcerato a vita” – e quindi non un essere umano al nostro pari – una persona solo perché ha varcato, meritatamente o meno, i cancelli di un carcere. Ci si dimentica che ogni persona che finisce dentro, porta con sé una storia, gioie, dolori, sofferenza, rabbia e anche – soprattutto – tanti errori. Ma la storia di Paolo ci restituisce tanta umanità e fa capire quanto noi umani siamo persone fragili. Basta un secondo per compromettere la nostra vita. Ma anche un secondo per tornare a essere umani. Al di là tutto e al netto di tutti gli errori che possiamo commettere, chiunque merita una seconda chance. E la merita anche Paolo, che è tornato a vivere e a svegliarsi con una nuova luce: quella della libertà.

“Assegno sociale per il lavoro”: arriva la proposta della Caritas per il post reddito di cittadinanza

di Redazione GRS


 

 

Rilanciare il dibattito

Dopo la decisione del Governo sul reddito di cittadinanza arriva la proposta della Caritas. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

All’ipotesi, studiata dal governo, di introdurre una nuova Misura di inclusione attiva (Mia) si affianca ora lo studio della Caritas su Reddito di Protezione e Assegno sociale per il lavoro messa a punto da un gruppo di studiosi coordinati da Cristiano Gori (Università di Trento), mira a valorizzare l’esperienza degli ultimi anni per superare le criticità e costruire politiche contro la povertà che effettivamente siano mirate alle persone che vivono in questa condizione: l’Assegno sociale per il lavoro ha come obiettivo di fondo il reinserimento lavorativo, mentre il Reddito di Protezione (REP) ha invece come obiettivo di fondo la garanzia del diritto a uno standard di vita minimamente accettabile.

Donne e violenza, in Italia 14 femminicidi nel mese di marzo: la denuncia dell’associazione D.i.Re

di Redazione GRS


Una morte ogni due giorni

Nel mese di marzo ci sono stati in Italia 14 femmicinidi. L’associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, denuncia l’assenza di parole di sostegno e vicinanza da parte delle istituzioni. “E’ fondamentale – spiegano – fornire alle organizzazioni di donne gli strumenti necessari a prevenire e contrastare la violenza”.

“Il futuro del futuro”: torna la 18° edizione del festival dell’economia di Trento

di Redazione GRS


 

 

Torna il Festival dell’Economia

Appuntamento a Trento dal 25 al 28 maggio. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

Torna per la 18° edizione il festival dell’economia di Trento. Quattro giorni ricchi di eventi ed iniziative sul tema “Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo”, che vedranno la partecipazione di Premi Nobel, Ministri, accademici, ed economisti di fama nazionale ed internazionale.

Quest’anno una riflessione sul futuro per analizzare le sfide del nuovo mondo di fronte alle guerre, ai cambiamenti della geopolitica, al rischio pandemie, all’emergenza energetica e climatica, con i giovani in prima linea. Tra le novità il “FuoriFestival”, il palinsesto pensato e dedicato al pubblico dei giovani e delle famiglie, parallelo alla programmazione scientifica, che animerà l’intera città.